Giano e Farinacci a Palermo

Giano e Farinacci a Palermo Giano e Farinacci a Palermo "In autunno verrà il sodo !,, - Le elezioni non prima del 1929 Palermo, 13, mattino. Non appena il piroscafo Ciltà di Catania con a bordo il ministro Ciano od il segretario generale del partito fascista 011. Farinacci entrò in porlo ieri mattina tutti i piroscafi issarono il gran pavere e le sirene rischiarono in sogno di saluto. 1 fascisti sulle banchine oantnva.no inni patriottici. Oli ospiti si recarono subito a visitare il cantiere navale od il cantiere Laudigina, sostando nella, piazza Pretoria seguiti da un corteo di fascisti. Il commissario profettizio comm. Denteanti rivolge agli ospiti il saluto a nomo della città. Rispónde ringraziando ti ministro Ciano. I.'on. Farinacci si fa quindi al balcone centralo del Municipio e. pronùncia il seguente discorso: " Camicie nere, cittadini, un anno f;i. precisamente di questi giorni, io fui Ira voi per portarvi la parola della resistenza nell'ora tragica che diede speranza agli antifascisti di riprendere le posizioni che oggi hanno per sempre perduto. Ricordo che prima di lasciarvi, giurai con voi solennemente che il partito avrebbe vinto la sua battaglia e che la rivoluziono avrebbe raggi tinta gradualmente la sua mòta A quel solenne giuramento non siamo ventili mono. In questi ultimi mesi abbiamo inscritto nello Stato In leggi por la difesa del regimo e ci accingiamo ora, a dare al nostro popolo pd alla nostra nazione le Jpggi della ricostruzione. Diss". il duce rial balcone rii palazzo Chigi: « In primavera viene il bollo ». Io posso aggiungere oggi che in autunno verrà il sodo! « Le battaglie cartaceo » « Ma porche Govprno e partite, legati da un'unica fede e da un unico programma possano mantenere gli impegni assunti con la rivoluziono dell'ottobre 102:-. occorre che voi. o fascisti, rimaniate disciplinati e fiduciosi nell'opera noslra. Migliorate voi stessi, fate del fascismo al disopra, delle ambizioni e dog'.i egoismi, boicottate ogni sorta, di e. lettoralismi. Le battaglie cartacee non sono il forte per il nostro partito. Voglio anzi dirvi ohe le elezioni politiche avranno luogo non prima del 1920. a meno che una riforma fascista non prolunghi ancora la vita della attualo legislatura [Applausi). Gli nomini che oggi si agitano por il sogno di una medaglietta saranno appunto quelli che il Governo ed il partito scarteranno senza piota. E' umilmente che si dove servire la grande causa del fascismo, fuori di ogni ambizione, da militi della più pura milizia spirituale. « Fascisti di Palermo, io vi saluto, orgoglioso dt potervi dire che l'Adunata di oggi è la prova che in Sicilia esisto por la prima volta un parlilo, mentre prima voi non conoscevate che uomini i quali facevano ima politica di interesse personale, forti delle loro camarille. * Ma la vostra, fedo si 0 imposta a tutte !» congreghe affarìstiche, ha messo in fusa il politicante ohe crédeva di poter riassumere il mandato parlamentare nella propria vanità e nel proprio interesso. Oggi la politica è per la prima volta nelle mani dei giovani, i quali hanno saputo dimostrare ohe la vita delle nazioni non può essere affidata alla demagogia ed alla filosofia incosciente, ma alla attività e alla fede di quelli ohe hanno sacra la patria. Gli uomini do! passato mancavano di qualunque procramma 0 non tremavano che per la sorte dello loro medagliette. Benito Mussolini, che non vi chiede un collegio elettorale, ha in cima ai suol pensieri le rivendicazioni della vostra superba tèrra perchè conosce la santità della vostra causa. Rinnovandovi 11 mio fervido saluto, io vi invito a rivolgere il pensiero all'uomo nello cui mani è affidato l'avvenire dell'Italia, un avvenire radioso se la vostra disciplina, la vostra attività, la vostra fede, la vostra fedeltà sapranno facilitare il compito ai capi. M min. Ciano e Fon. Farinacci, abbandonato il Municipio, si sono recati alla stazione centrale per l'inaugurazione di un monumento ai ferrovieri caduti in guerra. Onesto viene scoperto alla presenza del cardinale Lualdi. Esso riproduce un ferroviere che muore dopo aver trasportato l'Italia al conteso contine. 104 nomi di ferrovieri siciliani caduti.in guerra sono scolpiti nel marmo. Ai piedi del monumento è una corona di bronzo offerta dai ferrovieri siciliani. Il presidente del Comitato pronunzia il discorso inaugurale. Il min. Ciano pronuncia il seguente discorso: « E' come capo della famiglia ferroviaria che sento tutto l'orgoglio di questa cerimonia, essendo imperioso il dovere di ringraziare voi, o principe della chiesa, che siete qui convenuto per benedire i nomi santi, che sono il frutto delle nostre aspirazioni che ci hanno indicata la meta dei nostri sogni e delle idealità. Ringrazio i rappresentanti dell'esercito glorioso della vate-ròsa armata e dell'invitta milizia qui convenuti. Ringrazio voi siciliani che avete voluto con la vostra presenza dare caldo significato a questa cerimonia. « Ora'parla il ministro fascista » « Ed ora parla il ministro fascista, il ministro fascista delle Ferrovie dello Stato, altrettanto intransigente nel suo compito amministrativo quanto l'amico Farinacci lo è nella direzione della politica de! Partito. Che sia stata utile questa intransigenza io credo che anche i ciechi dei Partiti avversari ne siano convinti. L'esercizio ferroviario non e più quello del 1922, non per mio merito personale, ma por inorilo di un clima politico che noi abbiamo instaurato in Italia, auspice e Duco Bonito Mussolini. « Oggi l'essere ferroviere e titolo d'onore. Oggi l'esercizio ferroviario è l'esercizio della pace. Esso conta ITO mila uomini ed è un esereito altrettanto disciplinato quanto quello della guerra; è un esercito altrettanto sicuro come quello del Piave e del Carso, è un esordio che tutto ha giurato fedeltà allo istituzioni ed alla maestà del Re. E" inuiile pensare di portare il disordine nella famiglia ferroviaria, è inutile vagheggiare che la più grande amministrazione dello Stato torni all'antico disordine, perchè oggi ci sono le camicie nere guidate da un uomo di volontà e di polso formo. L'azienda ferroviaria è sulla via decisa della perfezione, lo posso dire alzando la fronte e con orgoglio di fascista. Gli italiani possono salutare le locomotive che percorrono le nostro campagne, pensando che non sono più quelle che assorbivano la ricchezza del paese, ma sono quello che apportano ricchezza a ricchezze. Oggi il bilancio dello Stato conta sull'esercizio ferroviario, e noi. che lo prendemmo con un deficit di un miliardo e ilio milioni, non solo l'abbiamo ricondotto al pareggio ma ad un avanzo cospicuo. Oggi si parie e si arriva anche se per istrada montano in trono un sacerdote od un soldato. Queste che furono le cucine della irriverenza verso lo Stato e della indisciplina sono oggi i tempi della devozione alla nazione ed al dovere, sono i templi salititi, cati alle memorie, che voi stessi, 0 ferrovieri, avete voluto consacrare. Questa vostra consacrazione suona impegno e giuramento incrollabile. Alzate i vostri gagliardetti e giurate con me por la grandezza d'Italia e per la maestà del He: Evviva l'Italia! Evviva il Re; Evviva Benito Mussolini! Evviva il partito fascista! « (applausi). Terminata la cerimonia il ministro Ciano e l'on. Farinacci si allontanano in automobile. Nel pomeriggio entrambi si sono recati presso lu direzione del locale quotidiano fascista Sicilia Nuova, poi hanno visitato 1 nodi ferroviari che intersecano la città, le stazioni ferroviarie di Lolli e di S. Erasmo, e la capitaneria del porto. Dopo una breve visita al circolo rionale Bonservizi, l'on. Farinacci si è recato a presiedere la riunione dei segretari politici di tutti i fasci della provincia nella sede del fascio, mentre il ministro Ciano si recava alla Camera di cemimercio. Rispondendo àll'on. Restivo il ministro Ciano ha detto: « Io non so corno esprimere la gratitudine per le vostre parole, alte ed ispirate, rivolte al capo del Governo ed a me stesso. Io che ho vissuto in questi ultimi 32 mesi la vita di Mussolini, posso dire che tutta la sua passione, tutto il suo ideale k quello di poter diro, che l'Italia, una politicamente, sia una nello sviluppo industriale, una nei suoi traifìci, una nei suoi commerci e che perciò il Mezzogiorno raggiunga il fervore di lavoro che è vanto delle regioni dell'Italia settentrionale ». Alle 17 Fon. Farinacci ha riunito presso la sede della federazione provinciale fascista i rappresentanti dei fasci di tutta la regione por esaminare la situazione generale e prenderò accorri, per le vario Provincie. La giornata del ministro c dPl segretario si è. chiusa con un banchetto rii circa 400 coperti all'hotel Excelsior. Al termine di esso sono stati pronunciati applaudili discorsi. Federzoni a Todi " L'autorità è del Governo, il programma è del fascismo,, Todi, 13, mattino. Ieri è giunto da Roma il ministro dell'Interno on. l'odci'zorii. Dalila loggia del Palazzo del Popolo, egli ha pronunciato il seguente di. scorso : •1 Sono venuto tra voi, compagni di fede e di lotta dell'Umbria, condotto dall'antico amore por la vòstra l'odi, gemma di bellezza, tra le più splendenti della corona regale d'Italia. Sono venuto soprattutto in nome del capo del Governo a portarvi la sua parola di saluto, memore e augurale. 11 duce è qui oggi in ispirilo in mezzo a voi, a celeòrara questa data memorabile, nella quale un voto .-(•colare si e compiuto. Questa data può anche significare 0 caratterizzare la fase nuova, dell'opera del fascismo. La volontà combattiva e ricostruttrice riolla giovinezza, espressa ria Ha guerra a cui la saggezza del Re Vittorioso assegnò la responsabilità di guidare la. pa.rrio alle sue degno fortune, doveva prima di tutto rovesciare le oblique forzo del passato, che tentavano ancora attraversare la via. Lo ha sgominate e distrutte. « Eri ecco che. ora, il fascismo prende sullo sup spallp vigoroso il compito maggiore 0 più vasto della restaurazione della vita economica, e sociale delia nazione. Giunti a questa fasi- rii svolgimento della nostra azione, noi desideriamo e cerchiamo meno che mai l'appoggio delie vecchio forzo politiche superate dalla storia; ahbiamo un programma rii paco sociale 0 di concordia italiana, ma por realizzarlo rifuggiamo dall'atteggiamento equivoco e dalle concessioni funeste. Vogliamo bensì quello cui sentiamo di aver diritto perchè sappiamo di averlo meritato. Il consenso largo e sincoro del popolo lavoratore, dei cittadini consapevoli del vero interesso del paese, che consiste nell'assicuraro condizioni rìi ordinata attività e di fecondo lavoro e sviluppo alla vita nazionale. « Forte più che mai il Governo fascista atfronta con rinnovala, energia e con più diritta, risolutezza i maggiori problemi economici e sociali dell'Italia "nostra, quei problemi per 1 quali i vecchi partiti non seppero faro altro che spacciare sul mercato elettorale promesso non mai mantenuto. Cosi il fascismo supera la sua stessa natura di partito, si innalza tino ad ossero varamente nicnt'altro olio l'Italia, l'Italia cosciente di tutte le necessità del proprio avvenire. Non temo di turbare la vostra serena e giusta gioia di oggi se vi ricordo che le prove d litici li per il nostro paese non sono tonninate L:n concorso di circostanze che discendono unicamente dalle condizioni naturali e storiche della patria nostra ci impone di vincere un .più aspro cimento. Si tratta di stabilire la stabilità e il valore del credito dello Stalo e sviluppare al massimo grado tutte le nostro possibilità produttive. Occorrono disciplina 0 liducia nell'opera "del Capo chiaroveggente e sicuro a cui sono bene attiriate le sorti del paese. I fascisti devono essere la milizia invincibile per la conquista nuovo che vogliamo raggiungere. Pensate all'ora torbida, e amara che incombe, su tutto il mondo civile. « Gran ventura per la patria nostra di avere a custodia della sua salvezza e del suo avvenire la volontà di Mussoini eia forza compatta del fascismo. Forza compatta e inscindibile nel governo e nel partito in una adamantina unità che nulla potrà intaccare. Io. mallevadore della leggo, fui orgoglioso Mi proclamare tale unità in Cremona fascista, podio Retiti mutine cr sono, a fianco di Roberto Farinacci. Oggi, rii fronte a. questa adunata, che testimonia della rinsaldata concordia del glorioso fascismo umbro, proclamo ancora questa unità, riconfermando quanto ebbi n dire già agli avversari in Parlamento: « L'autori, là è del Governo, ma il programma è del fascismo! ». Il programma, tutto il programma del fascismo sarà realizzato nell'Italia di domani ». Dopo alcune visite l'on. Foderzoni è ripartito in automobile per Roma, . lì 14° convegno de.la "Piano fcca,, Ottomila escursionisti nelle prealpi bieliesl Biella, 13, mattino. Ha avuto luogo ieri il ll.o convegno alpino organizzalo dalla società « Pietro Micca ». Questo convegno, che è la più imponente adunata annuale di escursionisti, per cui la benemerita società si è resa meritatamente celebre in tutta Italia, è riuscito ancora più solenne di tutti gli antecedenti. Si calcolano a oltre ottomila persone concentratesi dono mezzogiorno al Santuario della Rrughiera, nel comune di Trivero, con l'intervento di lina settantina rii società sportive del Blellese e del Piemonte, sei corpi musicali e una infinità di vessilli e di gagliardetti. Allo quattro parti da Biella il primo treno speciale dello ferrovie elettriche, seguito ad mi quarto d'ora di intervallo da altri quattro treni speciali, che trasportarono i gitanti a Vallo Mosso. Da Valle Mosso gli escursionisti salirono a Mosso Santa Maria, ove assistettero alla Messa celebrata da don Ramella, che pronunziò anche un discorso di saluto. Ebbe in seguito inizio lu marcia dei convenuti verso la punta della Ragna a 1420 metri, fra le valli dello Strona 0 del Sessera, che appartiene ad una catena prealpina, celebre nella storia per le gesta di Fra Dolcino. Difatti su un'altra punta, vicinissimo alla Ragna, un obelisco erotto nel lOfir. ricorda le Imprese del celebre eresiarca. Ralla punta della Ragna, raggiunta alle ore 9,45, si intraprese la discesa al Santuario della Rrughiera, località romita, all'ombra di annosi castagni, ove lo migliaia di gitanti bivaccarono, nella più serena allegria. 11 servizio rifornimento era stato predisposto con cura meticolosa dalla . Pietro Micca », di cui erano naturalmente presenti tutti i dirigenti, col presidente cav. dott. A. Robiolio.e il vice-presidente Guglielmo Ferravone. La località era copiosamente addobbata di tricolori. Alle 4,30 del pomeriggio si incominciò la discesa a Valle Mosso. Vi fu una breve sosta alla Sella di Mosso, per un omaggio alla memoria di Quintino Sella. Nella sua casa natale, la « Pietro Micca » depose una corona di alloro. I treni speciali riportarono a Biella i gitanti che percorsero in corteo la città, fatti segno a vivi applausi dalla folla. Cade nell'acqua bollente e muore Magnano Alpi, 13, mattino. La bambina Bertone Domenica, di mesi li, aggirandosi per la casa, menile la madre attendeva alle faccende domestiche, cadde in un grosso recipiente pieno d'acqua bollente. La madre, accorsa al grido della bimbo, la ritrasse dall'acqua e corse dal medico per le curo del caso ; ma le scottature erano cosi gl'avi ed cntcse elio la novera bimba morì poco dopo.