Il Governo dichiara di aver preso "tutte le immediate positive misure per la lira"

Il Governo dichiara di aver preso "tutte le immediate positive misure per la lira" Il Governo dichiara di aver preso "tutte le immediate positive misure per la lira" La forinola peretrattative con gli Stati Uniti: "pagareneimitidel possibile, per oggi e per ìeannuatuture,, De Bono governatore della Tripolitania - Lo scioglimento della Commissione dei 1-S soloni Dalla lira ai soloni Roma, 2, notte. Il comunicato ufficiai© sol Consiglio dei ministri è avaro di notizie. Sugli argomenti ohe maggiormente interessano ni questo momento l'opinione pubblica — anelilo dei cambi, ad esempio — si limita ad alcune assicurazioni generiche. Si dice che il Governo ha preso tutte le misure necessarie per la difesa della lira e per vietare la speculazione, quella speculazione che si dichiara dovuta ad un panico assolutamente ingiustificato; ma non si scende a dettagli. In questa materia, si può comprendere il riserbo, sopratutto quando i risultati siano corrispondenti ai desideri ed agli interessi del paese. Intanto; taluni circoli plutocratici intensificando, attraverso la loro stampa, gli attacchi contro il ritonno alla valuta aurea — del resto già smentito dal Governo — vengono in realtà a fare una campagna in favore della svalutazione progressiva della lira. Si sa, farfara, come talune industrie profittino della svalutazione della lira in due modi: mediante l'incremento delle esportazioni, e mediante l'investimento di capitali in impianti superiori ai bisogni reali, ed alla loro effettiva efficienza. Col primo sistema, i bassi salari degli operai ritornano, in parte, a vantaggio degli acquirenti stranieri; col secondo sistema si tende, fatalmente, ad una svalutazione sempre crescente della lira, allo scopo di pagare, con valuta sempre più deprezzata, i capitali investiti nei macchinari, quei capitali che sono forniti dalle grandi banche, che, alla loro volta, sarebbero, pronte ad impadronirsi, presto o tardi, delle industrie, quando venissero a trovarsi all'apice della crisi. Non occorre ila scienza di Pareto per non ignorare che un sistema industriale fondato sulla- svalutazione della lira non può sottrarsi alla, sua stessa logica. Accettata Ha svalutazione come una premessa, è impossibile frenarne la corsa o regolarne il ritmo. Si comprende, pertanto, benissimo che i giornalli amici della plutocrazia non riescano a scoprire le cause dell'inasprimento dei cambi. E' inutile cercare il cappello che si ha in testa. Chi fonda il proprio sistema economico sulla svalutazione della lira, non ha diritto di stupirsi se il cambio si inasprisce quando il paese deve fare fronte a pagamenti per vecchi e nuovi acquisti. Nella svalutazione, che parve cosi comoda quando, si trattò di esportare, si rivela un gròsso guaio, quando si tratta di acquistare all'estero i rifornimenti indispensabili e le materie ?rime. La biscia si rivolta al ciarlatano, plutocrati sono noforiametne indifferenti alla sorte degli operai, dei piccoli borghesi e dei risparmiatori. • E' desiderabile che il fascismo, ils quale si vantò di essere un fenomeno prevalentemente rurale, ritorni ;i.lle sue origini agrarie e non confonda gli interessi seri della nazione — che sono gli interessi della grande massa — cogli interessi di una minoranza, anche se questa si vanti di rappreseniare il patriottismo più ombroso e più ortodosso. Pare che l'on. De Stefani, il quale è un conservatore rigidissimo, vagheggi un ripiegamento sull'economia agricola. Certo, i suoi provvedimenti avrebbero un senso, 00I0 in quanto mirassero a questo fine. Ma un brusco ritorno all'economia agricola non è concepibile. Ad esso si può addivenire solo per gradi. Ma anche questa soluzione implica due condizioni: un freno alle industrie, che vivono sul cambio alto, ed una politica sociale e democratica che migliori la posizione economica della classe operaia e dei ceti m?di, per metterli in grado di assorbire i prodotti del mercato interno. La politica può assecondare l'economia, solo quando non pretenda di violarne le leggi; ina essa si rivelerebbe addirittura improvvida quando si illudesse di perpetuare errori, nascondendone lo cause. E' il' caso di quella stampa plutocratica che, proprio in questi giorni, osava chiedere un aumento della circolazione! Nonostante il problema monetario, i giornali di stasera non perdono di vista i Soloni. L'argomento ò refrigeranti'. La Commissióne dei 18 ò ormai oggetto di letteratura amena. Si rileva stasera negli ambienti politici e giornalistici un antico articolo del solone on. Volpe contro il prof. Arias. L'esumazione — fatta dal Lavoro di Genova, e riprodotta dal Giornale d'Italia •— se stava a provare la coerenza del prof. Arias, rimasto fedele a se stesso in questi venti anni, offriva, per cosi dire, lo specchio della sua mentalità. Eppure l'on. Volpe, indubbiamente per buon cuore, ha votato in favore della relazione Arias ! In compenso, i suoi argomenti di verit'anrii fa sono stati ripresi dal Coppola. Ma il colpo di grazia alla riforma ingegnata dall'Arias l'ha dato l'on. Emi lincei. Il suo recentissimo articolo, edito ih Cremona Nuova, non lascia dubbi. Il segretario generale del partito fascista non deve averci visto molto chiaro nell'ordinamento corporativo e, senza attendere la riunione del Gran Consiglio, ha giustiziato la riforma, vigorosamente fiancheggiato da un altro solone: l'on. Lanzillo. L'on. Farinacci, dal canto suo, propone il sindacalismo obbli*gatorio ed una legislazione intervenzionista Bene ! Non si deve però dimenticare che il capo dei soloni, il senatore Gentile, ha energicamente protestato giorni fa, in una intervista con L'Epoca, contro l'ipotesi di un sindacalismo obbligatorio. Che si profili all'orizzonte un match GentileFarinacci? Sarebbe veramente suonata l'ora del bello, nel suo massimo fulgore. Nemmeno Voltaire, nella sua spietata satira contro i filosofi chiamati dal Padre Eterno a spiegare a quattr'occhi la loro teorica, ha concepito una più crudele espiazione per un metafisico. Non si può infine passare sotto silenzio tana lettera che l'on. Ba'desi ha scritto stasera' al Mondo per dimostrare che lo 'dee del prof. Arias, per l'ordinamento corporativo, non sono altro che la ripetizioni! di teorie già forgiate dall'illustre professore di Genova in vista di un ordinamento a tipo sovietistiro, che pareva supporre il crepuscolo del capitalismo; Forse il prof. Arias non fu insensibile all'alia temperatura del socialismo di alcuni anni fa. Che l'identità della ricetta tradisca liei prof. Arias l'identità della diagnosi? Mi La lira a Londra 5 ponti ricuperati in 24 ore: 139,50 (Servizio speciale della • Stampa •) Londra, 2 notte. Le valute continentali allo Stock Exchange si sono improvvisamente rinfrancate. In linea di fatto, certe teorie, che i redattori finanziari lanciavano stamane sulle cause del tracollo, vengono stroncate stasera dai miglioramenti che si sono realizzati a poche ore dai saggi teoretici. La lira stasera è a 139,50 : cinque punti e mezzo ricuperati in 24 ore. Il franco francese è sceso a 104,45 ; quello belga si è chiuso a 105. Il teorico più interessante di stamane era quello del Times, che nella rubrica finanziaria attribuiva il tracollo della lira alPazione di fattori sentimentali, oppure a paure vaghe, giacché — dichiarava il giornale — « le finanze nazionali in Italia sono in costante miglioramento ». Si noti come ieri non si cogliesse sul mercato londinese alcun,indizio di manovra di speculatori locali ai danni della lira : la debolezza originaria piuttosto dal mercato italiano. « La caduta della lira — prosegue l'esperto del « Times » — si attribuiva invece all'annuncio dell'apertura delle trattative per il consolidamento del debito con l'America. Il fatalo tracollo di ieri tenne dietro all'annuncio eli Winston Churchill, che l'Italia ha formalmente dichiarato al Governo inglese di essere pronta ad iniziare conversazioni deci, sive per regolare il debito con l'Inghilterra. Sembra probabile che entrambi gli annunci abbiano colpito sfavorevolmente il pubblico italian'o, che era incline a considerare l'assestamento dei debiti con l'America e con l'Inghilterra come qualche cosa ili estremamente futuro. Ma l'Italia si troverà meglio in grado di applicare un progetto di rivalutazione del. la sua moneta quando avrà consolidato 1 debiti esterni. Dal punto dt vista economico, manca ogni giustificazione a quella sfiducia nella lira, che sfa manifestandosi da vari giorni ». Nelle Borse svizzere Basilea, 2 notte. La condizione della Borsa svizzera, sia a Zurigo che a Basilea, nella giornata d'oggi, dev'essere considerata molto nervosa. Difatti, mentre nella mattinata la lira aveva subito un leggero miglioramento, alla chiusura verso le 11 aveva raggiunto il punto più basso finora registrato. Nel pomeriggio però, alla ripresa, 'le condizioni della valuta italiana migliorarono sensibilmente, senza raggiungere'però la cifra offerta nella mattinata. Anche il franco francese ha subito sul mercato svizzero le stesse oscillazioni della lira. Devecchi a colloquio con Mussolini Ripartirà per la Somalia Roma, 2. notte. L'on. Mussolini ha stasera ricevuto a Palazzo Chigi l'on. Devecchi. Dopo il colloquio si è appreso che l'on. Devecchi .tornerà al suo posto di governatore della Somalia.