Pieni poteri al Governo in materia di stampa attraverso la riforma del Codice Penale e della legge di P.S.

Pieni poteri al Governo in materia di stampa attraverso la riforma del Codice Penale e della legge di P.S. UNA SORPRESA NOTTURNA ALLA CAMERA Pieni poteri al Governo in materia di stampa attraverso la riforma del Codice Penale e della legge di P.S. La parte tecnica elei progetto sulla stampa approvata all'improvviso dalle 22 alle 24 - L'opposizione liberale e i comunisti escono dall'aula - Anche la seconda legge fiocco, che conferisce facoltà legislative al Governo approvata - Le vacanze Roma, 20, notte. Alle ore 10 l'on. Casertano dichiara aperta la seduta. Nell'aula sono presenti circa dicci deputati. Approvato il verbale della seduta antimeridiana precedente, si inizia la discussione sui disegni di leggo all'ordine del giorno, relativi- in gran parte a conversioni di decreti di vecchia data e di secondaria importanza. Nessun disegno di legge suscita discussione. Solo l'on. BROCCABDI fa osservazioni circa l'aggregazione integrale dell'ex mandamento di Ottone alla provincia di Genova. Tredici disegni in dieci minuti Alle ore 10,10, dopo cioè solo 10 minuti, risultano approvati per alzata di mano ben 13 disegni di legge. E la seduta è tolta. Sotto la presidenza del presidente Casertano, la seduta pomeridiana è aperta alle 16. MAMMALELLA, rilevando un accenno tatto ieri durante la discussione del disegno di legge 6ulla dispensa dei funzionavi, sicuro interprete dell'animo dei combattenti, esprime l'augurio che il Governo dia una riparazione a tutti quegli ufficiali esonerali o rimossi da comandi dui-ante il periodo dello ostilità'. E poiché una apposita Commissione dovrà riesaminare tutti i casi di esonero, confida che saTanno impartite le future direttive affinchè, nelle sue decisioni, possano uscire rinsaldati miei vincoli che legano gli artefici della vittoria colla grande massa dèi cittadini italiani (approvazioni). ROSSINI 6 certo di interpretare il sentimento unanime della Camera pregando il Presidente di porgerò le più vive felicitazioni e gli auguri della Camera a S. A. R. !a principessa Mafalda per l'annunciato fidanzamento col principe di Assia. Il saluto della Camera vada anello al principe che, SQtto la sua bandiera, compi da prode il suo dovere per la sua patria ed il suo Re [vivissimi applausi). FEDERZONI, ministro degli Intorni, si associa in nome del Governo alle parole dell'ore Rossini che rispecchiano certamente II sentimento della Camera intera, [applausi). PRESIDENTE si sentirà onorato di esprimere questi sentimenti dell'Assemblea a S. A. R. la principessa Mafalda. JOSA, poiché si annuncia un grande raccolto dei cereali che influirà beneficamente sull'economia nazionale, crede doveroso che la Camera rivolga il pensiero di gratitudine e di plauso agli agricoltori italiani, a questi artefici oscuri che ogni giorno concorrono con la loro opera al benessere del paese (approvazioni). Le dimissioni di Benassi e De Nobili PRESIDENTE comunica una lettera colla quale l'on. Benassi, dissentendo dal pensiero del suo partito sul disegno di legge relativo alla dispensa dei funzionari, e non volendo confondersi con gli oppositori, rassegna le dimissioni da' deputato. VICINI non approva' e non sa comprendere il gesto' dell' on. Benassi perchè la legge votata ieri è la conseguenza della marcia iu Roma e dall'altra parte non contrasta In alcun modo colle direttive di un Governo forte. La Camera non potrebbe accettare le dimissioni dell'on. Benassi che rappresentano un atto squisito della sua coscienza tanto più quando rimangono in quest'aula deputati eletti nella lista nazionale e ohe oggi combattono il fascismo. E' sicuro che l'on. Benassi. pur non più tesserato, rimarrà sempre fedele sostenitore del Governo. E perciò prega la Camera di respingere queste dimissioni. FARINACCI crede suo dovere quale segretario del partito fascista di fare una precisa dichiarazione. L'on. Benassi come l'on. De Nobili hanno rassegnato le loro dimissioni fidando sulla consuetudine parlamentare di non accettarlo [commenti). Il fascismo ha da tempo sostenuto la necessità di i -Avvedimenti quale quello votato ieri come un dovere di disciplina per inserire la rivoluzione fascista nello Stato. E' quindi dovere della maggioranza non solo di accettare le dimissioni, ina di dare a questa accettazione un carattere di deplorazione, rendendo cosi omaggio alle intrepide falangi delle camicie .nere che tanti sacrifici hanno sostenuto e sostengono per l'affermazione dell'idealo fascista [approvazioni). FEDERZONI, Ministro dell'Interno, dichiara che il Governo, mentre apprezza le ragioni che hanno indotto l'on/ Benassi a presentare le dimissioni, si rimotte alla Camera. VICINI dichiara che, facendo Von. Farinac ci una questione di partito, egli ritira disciplinarmente la sua proposta, sicuro che l'on. Benassi non può avere avuto alcun secondo fine nel rassegnare le dimissioni. VOLPF GIOACHINO si associa alle considerazioni dell'on. Vieini, tanto più che egli si è trovato nella stessa crisi di coscienza dell'on Benassi, nei riguardi del disegnò di legge votato ieri. L'on. Benassi non può certo aver avuto alcun secondo fine nella presenta, zione delle sue dimissioni. Voterà perciò con tro la proposta di accettazione delle dimis sioni. Il PRESIDENTE pone a partito la proposta dell'on. Farinacei di accettare le dimissioni dell'on. Benassi. (Dopo prova e contro-prova, le dimissioni sono accettate). Comunica una lettera, colla quale l'on. De Nobili, per la incompatibilità che l'approvazione della legge sulla dispensa dal servizio dei funzionari ha creato tra i sue. sentimenti e le direttive del partito fascista, al quale ha appartenuto sino ad oggi, rassegna le sue dimissioni da deputato FARINACCI propone che siano accettate. FEDERZONI, ministro dell'Interno, ritiene che queste dimissioni debbano essere sempli. cernente, tranquillamente, serenamente, signorilmente accettate [vive approvazioni). Il PRESIDENTE pone a partito l'accetiazio. ne delle dimissioni del deputato De Nobili. (Sono accettate). Il PRESIDENTE comunica il seguente telegramma del comand. De Pinedo: « Profondamente riconoscente per altissimo onore messaggio Camera deputati, invio rispettosi sentimenti devozione. - Firmato: De Pinedo». [vivissimi generali applausi). Con una breve discussione si approva il disegno-legge: « Conversione in legge dèi règi decreti contenenti disposizioni modificative del codice di commercio in relazione alle norme del concordato preventivo e provvedimenti per la liquidazione della Banca Italiana di Sconto ». Si approva senza discussione il seguente disegno-legge: « Conversione in legge del regio decreto 13 ottóbre 1924 circa la concessione alla vedova e agli orfani del generale Ricciotti Garibaldi, di una pensione a titolo di ricompensa nazionale ».

Luoghi citati: Assia, Genova, Ottone, Roma