L'improvvisata: la legge sulla stampa

L'improvvisata: la legge sulla stampa L'improvvisata: la legge sulla stampa MUSSOLINI (segni di attenzione) : — Mi onoro di proporre alla Camera che si tenga seduta questa sera alle oro 22 per la discussione della conversione in legge del decreto di legge e del disegno di legge riguardante la stampa. L'on. Soleri chiede il rinvio SOLERI: — A nome delle opposizioni nell'aula, prego il presidente del Consiglio di non insistere in tale proposta, data l'importanza dell'argomento che concerne una delle maggiori questioni riferentesi alle pubbliche libertà è che richiedono una discussione ponderata. Osservo ohe la Commissione non ha presentato ancora la sua relazione. E' vero che potrà stasera riferire oralmente, ma ciò non contribuirebbe certamente alla serietà della discussione, tanto importante. L'opposizione nell'aula intende partecipare attivamente a questa discussione, tanto attesa dall'opinione pubblica; ma, mentre dichiara di non avere aprioristiche pregiudiziali al disegno di legge, non può non opporsi ad una discussione così improvvisa, tanto più che essa intènde presentare delle proposte di emendamènto. D'altra parte, il regolamento della Camera richiede, per la discussione di un argomento non iscritto all'ordine del giorno, una votazione segreta a maggioranza di 3/4. Ove pertanto non si preferisca rinviare di qualche giorno la discussione, non si potrà prescindere dall'osservanza di questa norma regolamentare. BONCOMPAGNI LUDOVISI, interrompendo: — Sei anni fa ci teneste qui una notte intera per approvare la concessione di un miliardo ai combattenti! SOLERI : — Era argomento di ben altra natura. Ad ogni modo, dichiaro che se la discussione si farà stasera, io e i miei amici dovremo rinunciare a parteciparvi. Abbiamo avuto dagli elettori un mandato preciso e non crediamo di poter partecipare alla discussione senza preparazione coscienziosa Non sarebbe dignitoso. Ma voglio augurarmi che il presidente del Consiglio, nel suo senso di responsabilità, aderisca alla richiesta di rinvio, in nome delle tradizioni di libertà del nostm paese [applausi a sinistra, rumori fascisti). FARINACCI: — Non esageriamo! VIOLA: — Abbasso la camorra! L'on. Maffi MAFFI (comunista): — Ormai il Governo abbandona anche ogni questione di forma, trasformando il Parlamento in un ordine di coi?n?.<v?zi9no di Partiti! [rumori fascisti). GRECO (fascista) : — Ma allora, che ci state a fare voi comunisti? MAFFI: — Noi, intendiamoci bene, non siamo i correttori dei costumi del Governo come fa l'on Soleri. Fra noi e il fascismo non esistono punti di contatto. Ma ci domandiamo: e vero o non è vero che i fascisti sono soddisfatti dell'art. 3 della legge comunale e provinciale? b Lomu- BALBO: — Sicurissimo! r,n™JJ}'r~ .Vcrlet?' lo ammette anche un generale fuori quadro! [ilarità). Ma allora n?,ni« *mioile "n n"°vo. slrlI»iento legislativo? La viriti !\ nh»°??lì&'d-1 aUP3t0 " s°Pra Più . Lamenta è che il fascismo, pure avendo una maggioranza pletorica, non può tollerare ùna sola voce di critica e di nrotesta Noi ri peliamo, non vogliamo correggere nulla non abbiamo collaborazioni da svolgere eórefe riamo lasciarla a coloro che varrebbero sostituire la concezione classista con criteri d i4^vAFFI: T Ma Per rappresentare il oodoIo italiano voi dovete soffocare la stampa !Cò che hffn'Ta^u1tCiV-Se » Governo f?Scislà° lo Stotn ^tr;° tuV'1 1 p9teri e le forz* dell £.11.?' 6ente e teme la voce che salga rH~a«*?mp?' dalle masse lavoratrici, vuol avere 11 "nsenso [ru- cITl^l:, ~ Ma la liberta di 6t™ voWiav7raTo°;i »à %£& * Bbm ML&aOLINL: - Ma In Russia la stampa °«,f-6^te' S;?te dei bolscevichi da burlai .mai-ti: — il Governo russo è sorto da una rivoluzione di operai e di contadini ed ha paura dei possidenti. MUSSOLINI: — Ma in Russia ci sono tre soli giornali... MAFFI: — Del resto, la stampa comunista non ha nulla più da temere perchè essa e già oggeno delle n.inaccie e dell'arbitrio della polizia. Dichiaro che i deputati comunisti si asterranno dalla discussione del disegno di legge, non volendo minimamente partecipare alla formulazione di una legge che disapprova completamente. Essi però resteranno nell'aula decisi a valersi della tribuna parlamentare per svolgere un'azione di propaganda... FARINACCI : — Tanto le elezioni sono lontane I MAFFI; — Cerne ti riguarda questo tasto! [Marita). Il proletariato non si lascierà domare da aicuna violenza: « Bastone fascista non doma alcun proletariato! ». La notte porta consiglio... PRESIDENTE avverte che, a norma di regolamento, 6i procederà alla votazione segreta sulla proposta del presidente del Consiglio di tenere seduta stasera: la proposta dovrà essere approvata dai due terzi dei deputati presenti. MUSSOLINI : — L'on. Soleri ha chiesto, con serie motivazioni, il rinvio della discussione, che io ho domandato che avvenisse senza ordine de: giorno questa sera. Mi duole di non poter accettare la richiesta dell'on. Soleri. Devo dire ora perchè. Prima di tutto perchè non trovo nulla di strarjo che sì tenga una seduta notturna Ritenjfc anzi che la notte possa dare alla discussane un ambiente di maggiore serenità. Se'fianca la relazione scritta, ciò non implica che il disegno di legge non possa essere discusso senza relazione. Si discusse un disegno di legge ben più importante, quello che affidava i pieni poteri al Governo per la guerra. Nego elio la Camera non sia pronta per la discussione, poiché si discute dell'argomento da ;.lcun\ anni, dal giorno cioii in cui, di fronte all'improntitudine di certa stampa, volli dimostrare che, in un regime bene ordinato, non c'è nessuna forza superiore allo Stato. Allora preparai un disegno di legge che, sperando in una resipiscenza di certi giornali,' tonni per un anno nel cassetto; è da allora che il disegno di légge fu discusso continuamente. L'argomento fu posto all'ordine del giorno, le discussioni furono rinnovate quando il disegno di legge è stato presentato alla-i Camera dai ministro guardasigilli. « Rimane da dire perchè desidero assoluta, mente che la discussione avvenga stasera. Perchè ritengo utile completare gli argomenti che io Chiamo della difesa dello Stato. Deiresto, il disegno di legge si presenterà in for' mato minore. Parecchie parti, circa 15 o 16., articoli, cadranno perchè saranno assorbiti; dalla legge che delega i pieni poteri al Go-verno per la riforma del Codice penale e della ; legge di P. S. « Quindi tutta la discussione si ridurrà ad 8 o 10 articoli. Alcuni di questi riguardano i doveri del gerente responsabile. Ma i io credo che su questo punto vi sia l'accordo ; di tutti, anche degli oppositori, sulla neces- j sita di definire in maniera più seria la figura] del gerente responsabile. Il secondo punto ri-; guarda la responsabilità civile; il terzo l'al-l bo dei giornalisti. Tutte le altre disposizioni — ripeto — vengono ad essere assorbite dalla legge che delega i pieni poteri al governo per ii Codice P. e per la legge di P. S. Per tutte queste ragioni, intendo che la discussione avvenga questa sera. Credo che l'on. So. Ieri sarà preparatissimo, prima di tutto perchè ha una preparazione genèrica — l'on. Soleri è un liberale, un liberale battagliero, e di ciò gli rendo onore, preferendo avere un nemico aperto anziché un incerto amico — eppoi perchè l'on. Soleri avrà anche.una preparazione specifica; infatti, egli non vorrà darmi ad intendere che non si sia mai occupato del problema della stampa. Per tutte queste ragioni, insisto nella mia richiesta perchè la discussione sul disegno di legge sulla stampa avvenga questa sera (applausi dei fascisti) PRESIDENTE dispone che si inizi la votazinne n scrutinio segreto. Contemporaneamento vengono votati parecchi disegni di legge già approvati per alzata di mano. La votazione si protrae fino alle 21. L'on. Casertano alle 21.15 comunica ai pochi deputati rimasti nell'aula il risultato della votazione, che è il seguente: Votanti 201. SI: 547; No: ii. La proposta dell'on. Mussolini è approvata e il PRESIDENTE sosnende la seduta, avvertendo che la riprenderà alle ore 22. L'opposizione dell'aula si assenta Nell'intervallo, le opposizioni nell'aula si sono consultate ed hanno deciso di non partecipare alla seduta di stanotte per le ragioni esposte dall'on. Soleri. L'impressione negli ambienti parlamentari per l'improvvisa decisione dell'on Mussolini di tare discutere stasera il disegno di legge sulla stampa è stata grandissima e di vario genere le spiegazioni che se ne davano. Molti mettevano l'anticipo della discussione della legge sulla stampa in relazione con il Congresso al quale l'on. Mussolini desidererebbe presentarsi dopo averu fatto approvare dalla Camera tutti 1 progetti che la corrente prevalente nel fascismo qualifica come « essenziali » perché « la rivoluzione possa ottenere i suoi effetti ». Se non che molti osservavano che l'ascendente esercitato dall'Oli. Mussolini al Congresso fascista è cosi grande, che egli non ha davvero bisogno di presentarsi con un bagaglio più o meno grande di leggi fasciste. Da altri, invece, si affermava che il Governo aveva inteso, con la sua Improvvisa decisione, di impedire che la legge si discutesse in autunno; con la probabilità della presenza dell'Aventino; nè mancava infine chi credeva alla possibilità di una non lontana chiusura della sessione. Ma è facile obiettare ehe, prima di chiudere la sessione, bisogna che il Senato approvi tutte le leggi votate dalla Camera, le quali altrimenti decadrebbero. La seduta notturna si inizia alle 23. L'aula è poco affollata; scarso il pubblico delle tribune. Al banco del Governo sono i ministri on. Foderzoni, Ciano, Nava, De Stefani e vari sottosegretari. Poco dopo giunge anche l'on. .Mussolini. I deputati entrano a piccoli gruppi ed occupano i primi banchi. Sono presenti soltanto i deputati della maggioranza fascista, i sarrocchiani e pochi clerico-fascisti. Tutta l'opposizione dell'aula, compresa quella comunista, è assente, in sagno di protesta per l'improvvisa discussione della legge sulla stampa. Nell'aula non c'è dunrme che la sola maggioranza. Nei settori di sinistra e di estrema sinistra vi sono alcuni deputati, sparsi qua e la. Non appena aperta la seduta, ha la parola, per la relazione orale (non essendo stata-presentata la relazione scritta) il relatore Ungaro. Mentre questi comincia a parlare, viene distribuito il disecrnn di legge, cogli emendamenti della Commissione, che è stato questa sera stessa stampato, infatti, man mano che la tipografia ha pronte io copie, queste vengono distribuite. Il relatore UNGARO, dopo illustrati i principii fondamentali del disegno di legge, al quali gli stessi avversari dei fascisti hanno reso omaggio riconoscendone la bontà, spiega le ragioni che hanno motivato lo stralcio di alcuni artìcoli dal disegno di legge ed il loro assorbimento nella legge òhe delega ai Governo 1 pieni poteri per la riforma dèi Codice Penale e della Legge di P. S. La relazione De-Marsico a quella legge, infatti, afferma che non esistono reati di stampa con figura speciale, ma solo reati commessi per mezzo della stampa. E' giusto, quindi, che Iè sanzioni relative siano accolte nel nuovo Codice Penala e nella riformata Legge di P. S. Richiama, poi l'attenzione della Camera sulj'importan. za degli emendamenti proposti dalla Commissione e specialmente di quello che istituisce gli albi professionali del giornalisti. A] riguardo il relatore dice che si < tratta di un'iniziativa di cui il giornalismo italiano dot Ma essere grato alla Camera fascista: cori questo provvedimento si mira, inlatti, ad eli. minare gli elementi non degni, raotatanmEied intellettualmente, dall' esercizio ómTnio. fessione del giornalismo; lacuale viene

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