La "battaglia del grano" e la situazione politica

La "battaglia del grano" e la situazione politica La "battaglia del grano" e la situazione politica Mussolini assumerebbe un altro "interim,, per l'agricoltura -- I deputati dell'Aventino invitati a trovarsi in Roma alla vigilia della riapertura della Camera. Roma, 12 notte. Un comunicato ufficiale dice: o II presidente dui Consiglio on. Mussolini ha ricevuto il'doU. Franco S.umarani, con mi gruppo di tecuici agrari (Petti, Aloi, Polluu Nicola), che intendevano sollecitare provvidenze per incrementare la produzione del frumento; ed ha annunciato che assumerà egli stesso il comando della battaglia del grano, che e urgente conitatiere e vincere anche per contribuire a risolvere il nostro problema monetario. L'attuale disagio elei cambi deriva per la parte maggiore dal] ingente quantità di grano, che abbiamo dovuto importare nell'anno che coire, e 1 avviare il problema del gran > verso la sua risoluzione risponderà a togliete la causa principale dell'attuale svalutazione della lira ». Questo comunicato era interpretato stasera da taluni, a Montecitorio, nel senso che l'on. Mussolini ricostituirebbe il Ministero dell'Agricoltura, prendendone lui l'interinato. Il comunicato era forse interpretato un po' troppo allalettera. Comunque, esso è parso, in certo modo, una conferma della voce, già circolante la settimana scorsa, del ritorno al Ministero dell'Agracoltura: ,,. • ,. . La Tribuna, nella sua ultima edizione nota in proposito : « Non sappiamo se il presidente del Consigliò, il quale è già ministro degli Lsten ed interim della Guerra e della Marina, sii voglia assumere anche questo peso, che comportagrandi azioni immediate di organizzatone fd propaganda; ma basterebbe, per ottenere lo scopo, che egli si scegliere, un uomo pratico ed appassionato che traduco»-. 6e nell'opera le sue direttive ». ' Bene inteso, la voce della ricostruzione 'del Ministero dell'Agricoltura ha di conseguenza risuscitata quella, già ben nota, di un non lontano rimpasto ministeriale, con relativa « rotazione » dei sottosegretari. Prima della riapertura della Camera e poi annunciata, forse per martedì, la convocazione del Consiglio dei ministri. Il Consiglio dei ministri tratterà dei lavori parlamentari, che s'inizieranno il 18. Molto probabilmente, nella prima seduta, rispondendo magari ad una interrogazione, 1 on. Mussolini dirà il punto di vista italiano riguardo al patto di garanzia di cui si è trattato a Ginevra. Il senatore Scialoja sarà a Roma domani e conferirà subito col presidente del Consiglio. Gli emendamenti sarrocchinni al progetto Hocco In attesa della riapertura della Camera lavorano attivamente le commissioni incaricate di esaminare i due disegni di legge presentati dal Governo sull'uso dei decreti legge e sulla dispensa dei funzionari. Oggi ha-avuto luogo un colloquio tra Mussolini, Bocco e Gatti (relatore, quest'ultimo, del disegno di legge sulla facoltà del potere esecutivo di emanare norme giuridiche). Il colloquio c durato circa nn.'ora e il relatore ha sottoposto al presidente del Consiglio e al ministro Bocco i primi rilievi della Commissione e le linee generali delle conclusioni cui essa è giunta. Tanto Mussolini quanto il Guardasigilli « hanno tenuto a confermare la importanza che il Governo annette al progetto di leggo e alla necessità che la Commissione, nel suo esame, non si discosti troppo da quella che ò la sostanza politica idei.progetto stesso ». Circa l'atteggiamento dei sarrocchiani In merito al disegno di legge sulla burocrazia, il direttorio del gruppo comunica 41 testo dell'ordine del giorno presentato lo stesso giorno 6 corrente, subito dopo avvenuta la riunione e prima della riunione degli Uffici, al minestro della Giustizia on. Bocco : '« Il gruppo parlamentare liberale-nazionale, premesso che ad un provvedimento di eccezione e di carattere transitorio è da preferirsi, per la tutela della ragione dello Stato in 'dipendenza ai rapporti giuridici di impiego pubblico, una disposizione di carotiere permanente, che rinvigorisca i poteri del governo, disciplinando con precise norme i casi di dispensa, e rendendo possibile ai funzionari la discussione degli addebiti e l'esercizio del cliritto di difesa; ritenuto che l'impressione tela elasticità della forma dell'art. 1. (■> manifestazioni compiute in ufficio e fuori di ufficio »), sono rese più pericolose nell'anniicazione dalle parole che seguono (« condizioni 'di incompatibilità con le generali direttive politiche del Governo »). e che. sostituita la parola • manifestazioni » con la parola « atti ». si 'debbono considVrare come motivi di colpabilità soltanto quelli che si riferiscono, eome f> rìrlto nella relazione, all'Intrinseco dovere delln posizione dell'impiegato a servizio Bello Sialo; delibera che i membri del gruppo ^propongano o sostengano la modificazione atta a garantire l'attuazione dei criteri giuridici, su espressi ». L'Aventino e i demo-sociali Anche stamane la Giunta esecutiva dell'Aventino ha tenuto una lunga adunanza |a' Montecitorio; ma russuna decisione è Stata ancora presa sull'atteggiamento da {tenere In occasione della riapertura della Camera per i disegni di legge fascisti&Bitnì 'del ministro Guardasigilli Bocco. La Giunta secondo informazioni attendibili, ha preso in attento esame i vari elementi della situazione, e si è riservata di decidere nei prossimi giorni, dopo nuove consultazioni e discussioni tra i capi gruppo secessionisti. A questo proposito, si fa rilevare the i singoli gruppi non sono convocati helte" prossima settimana per pronunciar¬ si sul problema della discesa, che il loro pensiero a questo riguardo è stato già espresso ripetutamente anche in data recentissima La Giunta intende che tutti i deputati aventiniani sinno presenti a Bo ma nei giorni che precederanno la riapertura delia Camera, affinchè possa essere formulata senza rifardo l'azione da svolgere, e che si mantengano in stretto contatto con gli organi direttivi del blocco, Si era fatta circolare stamane la notizia che i democratico-sociali, e per essi l'on. Di Cesarò, dopo aver intimato ai loro alleati di passare senza ulteriore indugio alla tattica interventista e attivista, avevano minacciato di fare un'azione separata nel caso che gli anti-descensionisti dovessero ancora prevalere. Il Giornale d'Italia ha assunto informazioni al riguardo, rivolgendosi a persona che per la sua vicinanza ai dirigenti della democrazia socialaè m grado di conoscere bene le loro intenzioni. • • « L'on. Di Cesarò — ha detto l'informatore — Ha avuto dal partito il mandato di oroporre il ritorno nell'aula e la ripresa dilla battaglia di netta opposizione sul terreno parlamentare. Risogna credere quindi che in .seno alla Giunta esecutiva dell'Aventino, egli abbia cercato di far prevalere questo punto cu vista ed abbia incontrato consensi e contrasti ; ma si deve anche ritenere, anzi, io lo ammetto tn linea assoluta, che qualunque sia la decisione della Giunta esecutiva i demo-sociali si atterranno alla disciplina del blocco e non faranno alcuna azione separata o discese parziali e fuori tempo. Tutto £ subordinato quindi'alle supreme esigenze del1 unita dell'Aventino, e ogni voce in altro sen. so non può essere che fnmo di equivoco e di errata o troppo lata interpretazione o di speculazione scissionista destinata inesorabilmente a fallire ». La polemica averdiaiana è oggi piuttosto sopita sulla stampa, sebbene continui nei circoli politici. « La Tribuna •>. che tempo fa aveva detto essere ormai troppo tardi per tornare alla Camera, scrive oggi « meglio tardi che mai », e soggiunge : :«r Perchè, se le opposizioni lilialmente si decidessero a rientrare, si dovrebbe ritenere che esse rinunciano alla lotta a carattere estremista, che avevano impegnato, e concludere che la situazione può cosi essere avviata ad un miglioramento. Perchè questo si ottenga, è necessario, da una parte, che il ritorno alla Camera non abbia carattere di un ritorno offensivo, cioè si ritorni alla Camera come ci si stava prima, per esercitare il controllo necessario sul lavoro legislativo, non per fare dentro, come si faceva fuori finora, opera rivoluzionaria. Kb si può pretendere che i depuiati fascisti, i quali sono stati lasciati soli a fianco di un Governo che si accusava di complicità agli effetti del delitto Matteotti, siano ora disposti ad accogliere i colleglli a braccia aperte con la più entusiastica, cordialità; ma bisogna augurarsi che essi comprendano il successo che rappresenta per il loro Partito e per il Governo il ritorno sic et simplir.iler delle opposizioni nell'aula (è il riconoscimento esplicito del torto fatto agli «omini ed alla situazione standone fuori), e di conseguenza non vogliano guastarlo con eccessi tardivi i quali potrebbero mettere le opposizioni dalla parte' della ragione ». Le elezioni secondo un giornale ministeriale Il giornale ministeriale quindi afferma ancora 'che l'uniico sbocco della presente situazione sta nelle elezioni, e conclude : « Ma resta inteso che se si parla delle elezioni come solo mezzo per ritornare alla normalità, si vuole sempre dire: 1) che le elezioni non si possono fare fino a quando il processo Matteotti non sarà liquidato; 2) che anche dopo il processo Matteotti. 6enza libertà di riunione, di stampa e di voto, le elezioni si possono fare si, ma non per avere un sincero responso del paese. Del resto, le elezioni senza queste condizioni, se è vero che il fascismo, come afferma, ha con sè la grandissima maggioranza del paese, rappresenterebbero il più grcssolano degli errori, giacché farebbero dire che è 6lata truccata a furia di violenze quella opinione, che in libertà ncn 6i sarebbe invece espressa diversamente ». La lettera inviata dai comunisti ai partiti massimalista e repubblicano e sardo, per stabilire un nuovo indirizzo tattico da svolgersi in piena azione concorde contro il fascismo, fino a stamane non aveva ricevuto alcuna risposta, e tutto lascia prevedere che i tre partiti averi Un isti continueranno a rispondere picche, secondo quanto, affermano gli esponenti dei tre gruppi ai quali la lettera è stata indirizzata, trattandosi di una nuova manovra dei comuniisti, intesa a dividere la compagine aventiniana. In seno al partito comunista, intanto, viene, accentuandosi '.a lotta contro i frazionisti, che fanno capo in grande parte ail Bordiga, A quali vorrebbero stabilire un nuovo principio di tattica.- Organizzatore dei tramvieri baifonafo a Samplerdarena Genova 2, notte. Stamane a Sampierdarena tale Barbareschi, ex-segretario della Camera del Lavoro, oi-L'unizzatore dei tramvieri, mentre si recava ni lavoro, venne, vicino al deposito, fermato da diversi giovanotti. Ne nacque una zuffa ed il Barbareschi cadde a terra colUlto da diversi collii di bastone, riaccolto dalla pubblica assistenza, fu trasportato all'o , spedale dove fu ricopralo con diverse ferite e giudicato guaribile in 12 giorni salvo com- lplieuzioni.

Luoghi citati: Ginevra, Roma