A Torino

A Torino A Torino La rivista militare Nella ricorrenza della promulgazione dello Statuto e nel venticinquesimo anni\ereario di Regno del Sovrani, la '-ittà, ieri mattina, apparve imbandierata a festa. La più caratteristica cerimonia fu la rlvitsf.'i militare, che ebbe particolare carattere di solennità e riusci molto imponente. Gran folla s'era addensata non solo in piazza Castello, ma anche in via Po, dove avrebbero 6lllato le truppe. In piazza Castello, lato Prefettura, furono innalzati due palchi, l'uno ricca/r ente decorato in velluto rosso per le autorità, l'altro per gli invitatile segnatamente per un gruppo di famiglie di soldati ed ufficiali decorati, alle quali doveva venire consagnata l'onorificenza. Si trattava dell'assegnazione di tre medaglie al valore militare e di diplomi. Le tte medaglie erano assegnate al tenente di fanteria Marziano Giuseppe, al tenente degli alpini Orsi Giuseppe e alla memoria deUtenente d'artiglieria Fasella Enrico, morto inTguerra. Nel palco delle Autorità erano rappresentati il .Comune, la Magistratura, la. Provincia, l'Università i Consoli delle Nazioni estere, ecc. Era presente uno stuolo di generali e di ufficiali superiori dell'esercito, nonché un brillante gruppo di ufficiali peruviani, allievi della nostra Scuola di Guerra. Il Municipio era rappresentato; dai commissari aggiunti Broglia, in divisa'di ufficiale della Milizia, Mercandino, Gribaurt*. Quarelli, Grassi, nonché dal segretario generale comm. Fubinl e dal capo gabinetto cav. Gualco. Il commissario barone La Via trovavasi alla cerimonia della Capitale in rappresentanza di- Torino. Il fascio di Torino era rappresentato dal segretario politico colonnello DI Bernezzo, Il quale vestiva l'abito borghese e portava sul petto una doppia fila -di medaglie al valore militare. La Federazione era rappresentata dall'avv. Tuninetti. Erano pure presenti il Questore comm. Pianavia col suo capo gabinetto avv. Calasso. Molto notato il valoroso colonnello Di Maio, grande invalido di guerra, il quale sedeva in apposita poltrona. La sfilata delle truppe davanti ai comandanti il Corpo d'Armata e la Divisione, attorniati dai loro brillanti Stati Maggiori, fu aperta dalla musica dei Carabinieri seguita da una Compagnia di militi in alta tenuta In colonne serrate seguivano gli allievi carabinieri oggetto di vivi applausi da Darte della folla. Pure altri reparti di truppa che sfilarono Impeccabili furono accolti da calorosi battimani. Ricordiamo i discinlinatl reggimenti di fanti, i bersaglieri ciclisti al .comando del loro colonnello, pure in bicicletta; i reparti d'artiglieria da montagna, - gli alpini, l'artiglieria da campagna, giunta da Venaria, i grossi pezzi a. trazione automobile, le autoblindate. Alla, rivista partecinarono pure le tre legioni della Milizia fascista con musica ; i premilitari, gli allievi del Collegio' Nazionale e i" corpi armati municipali. 'Questa partecipazione ha costituito upa gradita novità. Sfilarono — precedute dalla banda dei dipendenti municipali — le guardie municipali e quelle daziarie nonché vari distaccamenti dei nostri pompieri con relativo materiale. II pubblico ha molto applaudito le nostre guardie, allineate come militari, e i nostri bravi vigili del fuoco tutti lieti di partecipare élla patriottica cerimonia. Delle truppe, fu in particolar modo notato lo snlamento perfetto delle giovani, reclute da nnohissimo tempo sotto le armi. Le reclute dei bersaglieri portavano il caratteristico fez rosso; quelle del «Nizza Cavalleria » erano appiedate e marciarono, lancia al fianco, ordinalissime. Dòpo la sfilata ha avuto luogo la consegna solenne delle tre medaglie, di cui abbiamo detto sopra e dei diplomi d'onore, delle croci al merito di guerra e delle medaglie della cratitudine alle famiglie dei seguenti mi ri che nella guerra i'talo-austriaca morirono in combattimento: Aimone Cat Michele, soldato; Allhertl rag. Giulio, tenente; Anversl Ettore, tenente; Arnaudo -Enrico, sottoten.; Bardone Giuseppe, soldato; Bianchini Giorgio Aldo, sottoten.; Bolognesi Severino, soldato; Butti Arnaldo, soldato; Camorelli Carlo, sottoten.; Capirono Ferdinando, tenente; Casazza Adolfo, serg. magg.; Cassini Mario, tenente; Ceruttl Benvenuto, soldato; Cesano Glov. Giuseppe, soldato; Cordoni-Librlno Giov., sottoten.; Cristiano Paolo, soldato; De Bernardi Gio. Batt., asp, ufficiale; Frumento Antonio, soldato; Giorgi Cian Francesco, asp. uff.; Giorgis Luigi, sergente; Giroldo Cesare, capitano; Lazzero Antonio. serg. magg.; Luraschi Aido, asp. uff.; Lurini Gastone, asp. uff.; Marchino Mario, soldato; Mazza Giuseppe, sottoten.; Piatti Giovanni, soldato; Pistono Luigi, soldato; Rabbi Luigi, asp. uff.; Racca Francesco, capitano; Razzini Carlo, capitano; Roetti Gius. Maria, capitano; Santa-Giuliana Lorenzo, soldato; Serra Carlo, cap. magg.; Toselll Attillo, soldato; Vaccarino Severino, soldato; Valenza Achille, tenente; Valfrè Italo, tenente; Vajisella Emilio, soldato; Vlriglio Aldo, caporale. Alla rivista non presenziarono i Principi, essendo tutti a Roma per quella solenne cerimonia. Il nuovo Prefetto" gr. uff. D'Adamo apri con signorile ospitalità le magnifiche sale della sua residenza ad una distintissima folla d'invitati, tra cui erano molte signore e signorine eleganti e graziose le quali animarono le sale della residenza prefettizia e .assistettero alla sfilata rial balconi. A questa signorile folla d'invitati, ai generali e allo flrincipali autorità cittadine, terminata la cerimonia il Prefetto ha offerto un sontuoso rinfresco. Verso mezzogiorno le truppe rientravano In bell'ordine nelle rispettive caserme. Durante tutta la mattinata gruppi di signorine hanno venduto a scopo di una utilissima istituzione cittadina, la crociata contro la tubercolosi, deltei piccole roselline di macchia. La pietosa e gentile iniziativa ha trovato anche quest'anno il favore del pubblico. A Parigi Parigi. & mattino. La ricorrenza dello Statuto e del giubileo reale furono solennizzati con lo scoprimento di una lapide, rìproducente il bollettino della vittoria, apposta nei locali dell'Ambasciata, su iniziativa di un Comitato costituitosi per raccogliere i fondi per la poli ambulanza italiana che porterà il, nome del re. L'inaugurazione fu preceduta da un ricevimento all'Ambasciata, cui intervennero le rappresentanze di tutte le classi della colonia. L'ambasciatore barone Romano Avezzana, presidente d'onore del Comitato, con forbita parola ricordò il significato della data odierna e chiese l'autorizzazione di farsi in. terprete presso il Sovrano dei sentimenti di devozione della colonia di'Parigi e di tutti gli italiani dimoranti in Francia. Conclude, fra generali applausi, augurando al re un lungo e prospero regno e associando all'augurio li Principe di Piemonte, fulgida speranza dell'avvenire d'Italia. Procedutosi all'inaugurazione della lapide, fiarlarono l'aw. Pilotti e il conte Pellatt, deegato per la Francia del partito Fascista; inneggiando al Re e alla grandezza e gloria della patria. Al giubileo reale il .Journal des Debats • consacra' il sue articolo di fondo nel' quale rileva come, fascisti ed. antifascisti. Insieme al popolo italiano si inchinino davanti alla missione e alla funzione di Vittorio Emanuele quale simbolo vivente dell'unità nazionale e- sentano ed affermino il valore che la istituzione monarchica ha per l'Italia anche se in recente passato ne furono tiepidi par. tigian- o conclude: » Senza entrare in considerazioni di politica interna, che, come stranieri, non ci riguarda si può esprimere il voto, che risponde certamente alle intenzioni del re e al desideri che devs manifestare in occasione del suo giubileo, e cioè che il popolo italiano,' sano, laborioso, di sentimenti umani e pacifici, abbia sotto l'egida della liberale monarchia dei Savoia e conformemente alle sue tradizioni un governo di pace e di concordia nell'ordine e nella libertà >'. A Vienna Vienna, 8, mattino, n giubileo del Sovrano o stato festeggiato dagli italiani residenti a Vienna con un solenne ■ « Te Deum • nella chiesa italiana dei Minoriti. Per la circostanza un apposito Comitato deliberava la fondazione di una scuola elementare italiana intitolata a Vittorio Emanuele in favore dei bamtìni Italiani di Vienna, integrando i còrsi italiani indetti dalla Società < Dante Alighieri ». La sottoscrizione per tale scopo raccolse nel primo giorno oltre 200.000 lire, di cui 100.000 furono versate dal finanziere Castigliònl.