Due attentati contro Re Alfonso scoperti a tempo dalla polizia

Due attentati contro Re Alfonso scoperti a tempo dalla polizia Due attentati contro Re Alfonso scoperti a tempo dalla polizia Una bomba sulla linea Barcellona-Madrid e un'altra nella Cattedrale di Barcellona - 14 arrestati, tra cui 4 preti Il Re sfuggito anche ad un sinistro automobilistico (Servizio special» della « Stampa ») LONDRA, 5, notte. II supplemento serale del Daily Mail, pubblica questo impressionante telegramma da Gerbere. Sul confine franco-spagnuolo la polizia ha sventalo un diabolico attentato per assassinare Re Alfonso e la intera famiglia reale. Una grossa bomba del peso di 33 chilogrammi venne scoperta nel tunnel fra Sarraf e Silies, a 40 Km. da Barcellona, sulla linea ferroviaria Barcellona-Madrid. E' stalo scoperto anche un circuito di filo elettrico destinato a far esplodere la bomba e che conduceva ad un nascondiglio nel quale doveva essere imboscato fautore materiale dell'attentato. La bomba doveva scoppiare allorché il treno che portava il Ile e la favi glia reale sarebbe tornato da Barcellona e diretto verso la capitale. Sono stale arrestate parecchie persone, in maggioranza studenti universitari. Si riferisce inoltre che una bomba è slata pure rinvenuta nella cattedrale di Barcellona pochi minuti prima che si celebrasse la Messa alla quale assistette il Re. Quattro sacerdoti furono dichiarati in arresto. Un greve accidente automobilistico si è verificalo la notte scorsa, mentre Re Alfonso, dopo aver presenziato ad una recita di gala al teatro Tivoli, faceva ritorno al palazzo Pedrallcs, nelle immediate vicinanze di Barcellona. Alla vettura reale faceva da battistrada una automobile nella quale si trovavano quattro delegali della polizia segreta. L'automobile staffetta venne a collisione con un treno elettrico della ferrovia di Las Planas, ad un passaggio a tinello della gran via diagonale. L'automobile andò in frantumi ex k delegati, insieme con lo chauflewi furono raccolti in ■fin di vitai Uno di essi è morto durante la notte in una casa di salute, dove gli altri quattro versano pure in condizioni disperate. La vettura di Re Alfonso scampò miracolosamente al disastro. La Reuter ha da Perpiqnano, su testimonianza di viaggiatori provenenti da Barcellona, la conferma della scoperta del complotto destinato a far saltare il treno reale. L'unica variante si è che il passag¬ gio del Re da Sarraf avrebbe dovuto avvenire ieri anziché domani. Sono state arrestale lì persone. Il Re esamina l'ordigno micidiale Gli arrestati in prevalenza studenti PARICI, 5, notte. Un telegramma da Pcrpignano giunto a Parigi nella serata riferisce la notizia della scoperta dell'attentalo contro il treno reale, che- avrebbe dovuto partire oggi da Barcellona per Madrid. Nella località di Sarraf è stata rinvenuta una bomba del peso di 80 Kg. Questo ordigno di una potenza formidabile avrebbe dovuto far saltare il treno reale. E' stato sequestrato anche un piano sul quale erano chiaramente indicali i luoghi dell'attentato e l'ora in cui avrebbe dovuto avvenire. In seguito a questa scoperta si è proceduto all'arresto di li giovani, in maggioranza studenti ed impiegati, accusati di essere autori di questo attentato. Essi sono tutti separatisti catalani che appartengono ad una società che sotto le spoglie di associazione letlerario-lurislica nasconde in realtà i catalani estremisti. Essi negano qualsiasi partecipazione al complotto. La censura ha vietalo di pubblicare altre notizie in merito. Già alcuni giorni fa il marchese di Caslelbel, avendo dato nel suo palazzo un ricevimento in onore dei Sovrani, una bomba venne fatta esplodere all'indomani davanti alla sua casa, danneggiandola grandemente. Telegrammi ulteriori da Barcellona annunciano che il numero degli arrestati sarebbe di 19. Essi sono quasi tutti studenti in diritto e in medicina e tutti di idee estreme. Re Alfonso in occasione di una visita alle maestranze dell'artiglieria ha potuto esaminare, mostratagli dal colonnello, la bomba che era destinata al suo convoglio. L'ordigno ha tutta la forma di quelle che adoperavano gli aviatori per bombardare le città. Re Alfonso, anziché affrettare la sua partenza, ha deciso di prolungare il suo soggiorno a Barcellona. !

Persone citate: Re Alfonso