L'Aventino e i progetti Rocco

L'Aventino e i progetti Rocco L'Aventino e i progetti Rocco La questione della revisione di tattica risollevata dall'on. Turati Ina riunione dei rappresentanti dei gruppi secessionisti Roma. 2, notte. La cronaca parlamentare non registra oggi alcuna importante riunione di Gruppi o di Commissioni. Nei corridoi l'animazione è stata meno intensa che nei giorni precedenti. Scarsi, e non eccessivamente favorevoli i commenti, al discorso'dell'on! De Stefani, che anche nell'aula aveva trovato prima una accoglienza piuttosto fredda; sottolineate ed approvate dai deputati fascisti della tendenza più intransigente, 'e dichiarazioni,-. fatte dall'on. Farinàcci al principio di seduta, Circa gli intendimenti dei fascisti di intervenire alla commemorazione dell'on. Matteotti. la commemorazione di Matteotti Questa, come sapete, era stata indetta dai deputati dell'Opposizione secessionista 0 ad essa erano stati invitati lutti i parlamentari aderenti per ascoltare il iliscorso commemorativo dell'on. Gonzales. La possibilità che la pretesa fascista dovesse far nascere complicazioni ed incidenti in una cerimonia, alla quale i promotori intendevano dar carattere riservato, era considerata seriamente a Montecitorio, dove gli clementi moderati avvertivano che, a poche ore di distanza dal giubileo reale, eventuali incidenti non avrebbero avuto una simpatica ripercussione nel Paese. In rapporto con questo, si citava a Montecitorio un eolloquio non sfuggito ad alcuno e svoltosi tra il presidente della Camera e l'on. Federzoni, ministro degli Interni. D'altra parte si assicurava poi che l'on. Casertano, presidente della Camera, avrebbe proibito la celebrazione indetta dall'Aventino, motivando la proibìzione col pericolo di incidenti. Stasera, per sincerarsi delle intenzioni del presidente della Camera, l'on, Turati e l'on. Facchinetti, in rappresentanza del blocco secessionista, hanno compiuto un passo ufficioso presso l'on. Casertano, che li ha ricevuti nel suo gabinetto dopo Ja seduta. 11 presidente della Camera, però, ha assicurato che, fedele alle consuetudini parlamentari, egli concederà lo aule accessorie di Montecitorio a quei gruppi di deputati che le richiederanno per tenervi le loro riunioni, e che non iritende. far deroghe a sfavore dei deputati della minoranza secessionista. Indipendentemente da queste assicurazioni, crediamo però di sapere che parecchi ufficiosi vorrebbero che gli oppositori tenessero lo loro riunioni fuori degli ambienti, montecitori ali. Comunque, l'Aventino deciderà sul da farsi, tanto più che la convocazione per la commemorazione di Matteotti non era, e non ò, ancora ufficiale nò definitiva. Domani gli esponenti' dei diversi gruppi avranno, su questo argomento, uno scambio di idee. L'Aventino: revisione di tattica? I quali Gruppi aventiniani esamineranno pure la situazione generalo. I Gruppi costituzionali sottoscriveranno l'indirizzo per il Sovrano. Giovedì poi si riunirà in seduta plenaria il Comitato extra parlamentare. E' ovvio che, di fronte agli avvenimenti di questi ultimi tempi, come del resto si è fatto ripetutamente per l'addiotro, sarà esaminato il problema della tattica dell'.\ ve 11 ti no. La revisione d'i tattica ha tuttora i suoi lantani od i suoi oppositori, ma è innegabile ohe la tegiferaziMke fascista a tamburo battente e che intacca profondamenk> lo spióto della Carta aitberUvi/a ha scosso alquamti aventiniani ipe-orti •ed lia .accentuato la tendenza por il rcingres-so. Noter voli, a questo riguardo, le dichiarazioni che il deputato socialista unitario on. Canapa ha fatto al coirrispondenfe getnoves* del « Giornale d'Italia » : ■ C'è sempre stato, dopo il 3 gennaio il proposito nell'Opposizione di scendere dall'Aventino. Sottoposta la stampa al r-n-me dell'art. 3, è parso a non pochi aventiniani che l'opposizione non dovesse ulteriormente astenersi dal combattere sull'ultimo campo rimastole. Senonchè, la maggior parte dei nostri colleghi era di contrario avviso 0 quindi anche i deputavi favorevoli alla discesa non insistettero per disciplina. Ora la questione rinasce inquantochè, data la gravità dei disegni di legge sugli impiegati e sui decretilegge, pare a molti che l'Opposizione non possa esimersi dal dire la sua opinione sui due provvedimenti che, specialmente il secondo, alterano profondamento il regime, costituzionale rappresentativo. Gli stessi motivi ideali che hanno determinato la defezione del giugno 1924 richiedono non più 1 astensione ma l'intervento ». Won. Camepa, ha aggiunto : « La questione 6 stata ora nuovamentge sollevata dall'on. Turati che, a nome anche di altri colleghi, ha chiesto, per decidere, la convocazione dell'assemblea dello opposizioni, la quale perù non risulta ancora convocata ». Quindi l'on. Cancpa ha continuato : '« In seguito .alla lettera diretta dall'on. Turati a tutti i membri del Comitato, noi, socialisti unitari, siamo stati convocati dalla direzione del nostro partito per domattina a noma, dove nessuno di noi mancherà. Credo cho avverranno anche le riunioni degli altri gruppi e penso che la riunione della assemblea non potrà essere né ricusata nè procrastinata. L'occasione di ritornare nell'aula — come ho già dotto — è data dai due disegni di legge in epiestione il cui tenore dimostra che la trasformazione dello Stato da liberale in fascista si compie non tanto nelle dissertazioni accademiche dei Soloni, quanto ora alla Camera. Del resto le due tosi, quella dell'intervento 0 quella dell'astensione possono certamente essere sostenute ciascuna con motivi altamente rispettabili ma, a mio giudizio, quella dell'intervento deve pre valere per un motivo decisivo e superiore, ohe è questo: la tattica della astensione ha dato tutti i frutti di cui era suscettibile. Ora essa è esaurita. Non è serio credere che, prolungandosi, essa possa mettere capo ad altro che al marasma. Nessuno si illude che l'intervento possa abbattere il fascismo e ogni uomo chiaroveggente sa che la reintegrazio ne dello Stato rappresentativo non può esso re che opera di una rinnovata educazione politica e della coscienza del paese; ma uno degli elementi di questa educazione è precisamente la difesa della buona causa. Fatale è il silenzio, so anche lo ricopre una apparenza di pseudo-intransigenza e di coerenza formale che giova soltanto agli avversari. I nostri amici nel paese, a buon diritto, richiedono da noi che si faccia qualche cosa. Ora, nelle presenti condizioni, non vi è altra azio ne possibile che la discussione parlamen tare ». Questa d'intervista. Il cori'ispoindente del «Giornale d'Italia» dice che, in questi ultimi giorni, negli ambienti genovesi dei gruppi delle opposizioni averilintane, è .andata rafforzandosi la tendenza per la discesa dall'Avantino. Come si vede, alcuni oppositori -sccosslo nisti considerano la possibilità del «ingresso in occasione dei disegni di legge così detti ce fascistissimi ». Peir quanto nulla vi sia, per il momento, di concreto, fi può osservare che effettivamente anche da parte dei più convinti assertori della tattica secessionista si è sempre subordinato il reingresso nell'aula, fra le altre eventuali ragioni, al fatto che venisse in discussione alla Camera una questione profondamente sentita dall'opinione pubblica, quale potrebbe essere la legge contro la burocrazia. Vero è che oggi qualche autorevole esponente del Comitato direttivo dell'Aventino dichiarava nei corridoi di Montecitorio che, allo stato delle cose, proprio mentire la maggioranza parlamentare ha approvato il regolamento della Camera, le opposizioni non hanno nulla da mo¬ dLsmsshpammNp dificare all'atteggiamento tenuto fin qui. Le opposizioni sono d'avviso che le responsabilità di quanto la maggioranza parlamemtare va attuando debbano ricadere soltanto su di essa. I progetti Eocco L'on. Mussolini ha voluto oggi l'inversione dell'ordine del giorno'e l'inversione ha imposto alla Camera, che non era preparata alla discussione, di esaurire, senza alcun dibattito in linea generale, l'esame delle proposte modificatrici del regolamento. La discussione sui Trattati italorusso e su quello di Versailles, Trianon é Neuilly avverrà dunque domani e si chiuderà colle preannunciate brevi dichiarazioni del ministro degli Esteri, on. Mussolini. Anche oggi si attendeva di conoscere alcuni elementi precisi sugli intendimenti del Governo circa la discussione dei due progetti Rocco. L'impressione, più diffusa c quella che i due disegni di legge verranno discussi a novembre, ma nessuna personalità autorevole si è pronunciatain un senso o nell'altro. Lo stesso 011. Farinacci, interrogato in proposito, ha dichiarato vagamente: «I due progetti Rocco, specie quello sulla burocrazia per il quale esiste un po' di frondismo nella maggioranza, saranno disciplinatamente approvati dalla Camera, certo prima dell'autunno venturo ». Del resto anche alcuni elementi fascisti della tendenza più accentuata si mostravano contenti dell'immediata discussione agli Uffici dai quali i progetti verranno subito alla Camera. Se la Camera volesse discuterli ora, indubbiamente, si renderebbe necessario un prolungamento dei lavori parlamentari. E' confermato cho negli Uffici i deputati di Opposizione costituzionale avverseranno vivacemente i progetti. Oggi avrebbero dovuto riunirsi a Montecitorio i deputati del Gruppo combattenti indipendenti, ma la riunione è stata rinviata ad altro giorno della stessa settimana. Intanto ieri si sono adunati a Milano alcuni esponenti assisiani, tra i quali gli onorevoli Violo., Rossini, Savelli e l'avv. Bergmann, di Milano. Nel convegno si è ampiamente discussa ed esaminata la situazione della nuova Organizzazione degli indipendenti, specie nei riguardi della situazione creata dalle autorità locali ugli aderenti nei piccoli centri. I dub1)i del Senato E' stata anche rilevata l'impressione di molti senato-ri pori progetti Rocco. Uà convocazione della Camera alia per l'Indirizzo al Re ha fatto affollare gli ambienti di palazzo Madama. Piuttosto animale sono le conversazioni e notevoli le critiche che vengono mosse ai due progetti di legge, specialmente por ]ie norme concernenti la burocrazia ed i decreti legge. Di questa ultima questione il Senato ha avuto occasione di oocupn.rsi più volte. A questo riguardo l'« Agenzia nazionale » scrive che, ■a proposito dei progetti di leggo Rocco e specialmente por la parte concernente la burocrazia e i decreti legge, parecchi senatori ricordavano le solenni promesse del. Guardasigilli e dell'on. Mussolini di giungere man mano alla reintegrazione completa del potere legislativo, promesso-che ebbero uno speciale significato in una seduta della estate scorsa. Un gruppo, di senatori, facendosi eco di questo stato d'a¬ nimo, si è riunito nello studio di iin illti-l ' stre giurista membro della Camera alta e in questa riunione, secondo quanto informa l'Agenzia Nazionale, ò slato deciso di richiamare l'attenzione del Senato ' stilla postata dello riformo proposto che costituiscono il totale capovolgimento dell'ordine costituzionale sin qui seguito. Nella stessa riunione si è trattato della riforma (lei Codici che verrà in questi giorni all'esame degli Uffici del Senato e si è stabilito di proporre una limitazióne alla latitudine della delega che è stata trovata eccessiva e si è perciò stabilito di propor-, re un emendamento per il quale il testò del Codice dovrà essere sottoposto all'esame della Commissione parlamentare per ottenere.la definitiva approvazione.

Luoghi citati: Milano, Roma