Metafore e realtà
Metafore e realtà Metafore e realtà Ancora una volta l'Osservatore nomano tenta di spiegare la sua recente campagna antisocialista, e di negarle ogni carattere politico. Ripetuto che esso non ha nulla in contrario alla permanenza dei popolari, insieme con i socialisti, nel cartello dello opposizioni, l'Osservatore Romano soggiunge (riportiamo testualmente, sebbene il primo perendo non corra) : « Ma di altri accordi invoce che si preparano nello masse, Mei loro cuore cioè, nella loro mente, attraverso i loro principili per un orientamento preventivo di coscienze e di idee e per soggettivi calcoli di probabilità nell'avvenire, ed implicano, per ciò stesso, nel pensiero ed in atto, confusione di « credi filosofici e religiosi » questi altri accordi investono problemi anche morali anzi prima morali che politici e ci riguardano tanto da vicino, da imporre il dovere di intervenire. E qui non si tratta dell'Aventino attuale, ma senza riscontro alcuno, in alcun Paese, di uno... Stromboli futuro. Il quale, — diremo anche questo, perchè anche questo accenna la Stampa, — non s'è ancora avvistato sull'orizzonte dell'altra sponda ove fiorisce il « fiancheggiamento » e non v'è quindi ragiono di parlarne ». Se la metafora vulcanica dell'Osservatore Homa.no ha un senso, dobbiamo concluderne che in Italia esiste il pericolo di accordi fra certi elementi cattolici (cioè i popolari) e i socialisti, accordi destinati a sboccare in una vera e propria rivolu zione sociale. La previsione e il Umore sono di un tale estremismo catastrofico, si allontanano cosi assurdamente da ogui realtà attuale c da ogni ragionevole previsione, che ci verrebbe fatto di parlare di una vera e propria allucinazione. Perfino il capo del governo fascista dichiarava recentemente chimerico il timore di una rivoluzione comunista in Italia; ed ecco l'Osservatore nomano prospettare la possibilità — la possibilità concreta — di una rivoluzione fatta da comunisti e popolari d'accordo. E poiché noi non crediamo affatto che all'Ossert'atore Romano ci siano degli allucinati, dobbiamo necessariamente indurne che si tratta di trasfigurazione della realtà a scopo tattico è polemico. In sostanza, l'Osservatore Romano era stato posto da noi di fronte a duo quesiti pre cisi : 1°) Ammette egli, o no, che i popolari (quelli italiani, al pari dei tedeschi o di qualsiasi altro paese) possano svolgere un'azione politica d'accordo coi socialisti? 2°) Se l'Osservatore Romano tiene tanto a rilevare l'incompatibilità morale e religiosa tra catolicismo e socialismo, perchè esso non afferma e rileva anche .quella, per. lo meno altrettanto essenziale, tra catolicismo e fascismo? ' 'L'Osservatore Romano non; voleva rispondere nè all'una, nè all'altra domanda; Non alla prima, perchè in realtà esso è contrario a qualsiasi accordo positivo tra popolari e socialisti, anche per la restaurazione dell'ordino costituzionale, e di quella legalità che pure ogni tanto reclama ; ed accetta quello negativo dell'Aventino, soprattutto come « fatto compiuto ». Non alla seconda... non occorre qui spiegare il perchè. Ed allora è ricorso... allo Stromboli. Sulla riva del filofascismo; dice lui, non c'è minaccia di Stromboli : e perciò, non vi è bisogno di rivolgere ammonimenti ai « cattolici nazionali », per i loro accordi col fascismo. Ma qui la ficelle è proprio troppo evidente. Che non si profili, da parte del clericofascismo, il pericolo di nessuna rivoluzione... comunista, lo concederemo facilmente all'Osservatore ma che non esista, e perfettamente attuale e bene intensa, una tendenza a legare insieme catolicismo e fascismo, così da parte di questo, come da parte del « Cen tro Nazionale », è quello che chiunque abbia letto soltanto il discorso Tovini, non può non vedere, a meno che vedere, per ben deliberato propositq, non voglia. E che quest'ultimo sia il caso dell'Osservatore, è anche troppo naturale, quando si legga il trafiletto che precede immediatamente quello di risposta alla « Stampa » : trafiletto che è una incondizionata ed entusiastica es::lta'ztóne del concetto di patria ispirante la politica dell'attuale go verno. Quali siano, in teoria ed in pratica, i lineamenti di quel concetto, non abbiamo bisogno di spiegate ancora; e non ci resta che concludere, aver fatto l'Osservatore, con quel trafiletto, una esplicita professione, esso medesimo; di clericofascismo, p
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