Il Convegno dei Sarrocchiani

Il Convegno dei SarrocchianiIl Convegno dei Sarrocchiani a Coma è Inteso il liberalismoì ••Subordinare tutte la pregiudiziali,, alla necessità di contribuire all'opera del Governo. . Roma, 1 mattino. Si è ieri tenuto, sotto la presidenza del senatore Vittorio Scialoja il convegno dei sarrocchiani. il convegno è stato indetto per la costituzione del nuovo partito. Tra i parlamentari presenti ed aderenti erano: -senatore Scialoja, ' on.li De Capitani, Cenni. Schermo, Veninò, Mazzini, Di Miraflori, Vercelli. Viole. Solmi, Marescalchi, Marcello, Brandolin, Cazzaniga, Messedaglia, celesia, AldiMai. Gallami, Denegarli. Marietti, Grabàu, Géremicca, Moschini, De Martino, Milano, Indri. Pavoncella Maury, Tosti di Valminuta, Di Marzo, Del Carretto, Arlotta, Camerini, Giordano e qualche altro. Il sen. Scialoja prende la parola e,dice:.. « Occorre anzitutto rendersi, conto della realtà storica che, per i maggióri e superiori interessi della patria può talvolta richiedere che siano temperate le presenti aspirazioni per renderne possibile la graduale attuazione. Alla tutela della propria dignità è pia utile una vigile e leale- assistenza, ebe una prevenzione ostile e inefficace, la quale può contribuire a rendere più gravi le esagerazioni dell,'esercizio del potere. Alla ricostruzione nazionale, affrontata e intrapresa con coraggio e senso di responsabilità, deve contribuire l'opera nostra, intesa alla fusione del supremi beni della patria e della libertà »., I sacrifici e le concessioni di Sarrocchi E' stato poi approvato un telegramma di omaggio ài re.. Quindi ha preso la parola l'on. Sarrocchi. Il. discorso esprime sostanzialmente le direttive del nuovo partito. L'on. Sarrocchi ha riferito sull'opera del gruppo parlamentare; dopo un esordio polemico con i liberali ufficiali, egli ha affermato che l'atteggiamento dei « liberali nazionali » è perfettamente conciliabile con l'amore della libertà. Ed ha.proseguito: «La fède nella libertà è il principale fondamento della nostra attività politica. Nel rispetto di ogni diritto, regolarmente costituito,, noi poniamo un altro cardine della nostra fede, un altro fondamento della nostra azione... Seguendo una politica, che non è rigorósamente liberale, facciamo qualche concessione « qualche sacrificio; nesèuno dì npi può pretendere di sostenere che oggi imperi, in modo assoluto, la teoria liberale, che quésta teoria liberale sia ora in attuazione nel mòdo più perfètto, più completo, cosi come vorrebbe ciascuno di noi, nell'intimo dell'animo suo. Ma non vi è azione polìtica possibile e degna di questo nome, che non èia un prodotto delle circostanze, che non derivi' dai fatti di ieri e non guardi, al domani. Senza queste condizioni di praticità, di equilibrio e di amóre del vero, di sentinaentp realistico, senza tutto questo, si può fare soltanto'della teoria, al possono scrivere dei ■ libri, si può fare- della critica vaga, inutile, inconcludènte, come quella alla quale hanno condannato'Se stessi (lo dico con il più profondo sentimento di lispetto personale) gli uomini che si sono staccati' da noi. adattandosi a contatti che mal sopporta la storia,, e ponendosi, almeno, in, senso spirituale, in una posizione di isolamento che ha.una portata assolutamente negativa, . perchè impedisce ' anche l'opera , di* consigliò e di moderazione e di ausilio, in cui può è deve esplicarsi'un proposito di leale e sincera, ben diretta collaborazione. Ognuno intende che è lecito e deve essere ben accetto un consiglio, quando è dato con sentimento amichevole, non con animo servile. «lo ho creduto di darne un esempio in questi giorni, .quando si discusse della riforma dei codici e della legge di pubblica sicurezza. Voi sapete che era stato tracciato, non però dal Governo, un programma troppo vasto, tanto vasto da offèndere taluni princip'ii, cari a noi, che conósciamo le asprezze e le necessità della lotta politica, ma abbiamo anche una precisa sensazione dei limiti in cui. deve essere, contenuta. Ebbene, io ho sostenuto questi principi nostri, anche in contrasto con gli altri ed ho voluto che il ministro dell'Interno venisse a rendersi conto dei nostri pròpositi, che erano i propositi quasi unanimi della Commissione. Venuta poi la legge alla pubbMca discussione, parlando dal banco della Commissione, come relatore della riforma del codice di procedura penale, mi sono occupato anche della legge di pubblica sicurezza ed ho riaffermato la necessità di impedire òhe di certi provvedimenti ministeriali possa mai farsi da qualunque Governo uno strumento di lotta politica, che abbia il carattere, anche apparente, della persecuzione. Provocai cosi a guisa di interruzione, dichiaTazìoni espliicite e solenni del ministro dell'interno, . E* di questi giorni un altro episodio politico, che appassiona vivamente e giustamente preoccupa; alludo alla presentazione di un disegno di legge, che molti si domandano se potrà convertirsi in legge dello Stato. Noi viviamo in momenti delicati per la 'difesa dèlie idee liberali In cui fermamente crédiamo; ma non intendiamo tuttavia aumentare il numero degli oppositori dell'aula e dell'Aventino. Noi abbiamo chiara e netta la visione del nostro dovere politico e, gelosi della libertà delle nostre decisioni, amiamo definirlo In una formula negativa: questo sostanzialmente affermiamo: che noi siano soprattutto oppositori contro l'opposizione, nettamente, recisamente. Non aiuteremo il movimento delle opposizioni; noi ci proponiamo invece di. sostenere le direttive politiche del Governo, cercando di fare si che gli elementi essenziali della nostra fede politica le pervadano e le informino,, per modo di farne oggetto degno della nostra passiona politica e là base di una sicura esperienza per l'avvenire della patria ». L'ordine del giorno Parlano quindi vari altri oratori: si approva infine, un ordine del giorno, Sulliotti, fi quale dice:' « U Convegno generale dei liberali nazionali, udita la ' relazione del Comitato provvisorio, coerente alla tradizione storica e politica del liberalismo italiano, costantemente inteso a tutelare ed esaltare il prestigio ■> l'autorità. dello Stato nei rapporti interni come in quelli esterni, afferma l'imperioso dovere, in quanti si muovono sul terreno della realtà storica, di subordinare tutte le pvcgitidiziali è lè discussioni di metodi alla necessità' di portare leale e fattivo contributo all'opera della ricostruzione italiana. — Firnwt*:1 Sulliotti . Terlizzi - Lauri - Ciotti - Taztini • Belletti • Rina - Reale ». Lunga e laboriosa è stata la discussione sullo statuto del Partito per parte del delegati particolarmente di quelli delle Sezioni veneta e lombarda, 1 quali sostenevano che nella nuova organizzazione, la tessera ed i vincoli disciplinari non dovessero impedire il libero manifestarsi dell'attività provinciale e regionale; mentre un'altra parte dei convenuti riteneva che, pur tenendo conto delle esigenze locali, dando alle sezioni una certa' autonomia, il Partito dovesse dare an che una norma disciplinare. E' stata decisa la nomina dì una Commissione per la determinazione' di una norma disciplinare, elio tenga conto della autonomia locale, nei limiti in- dui questa può. essere consentita, senza dhe razionò generale ne abbia svantaggio. .Si..è inoltre deciso che la Direzione del Partito abbia una rappresentanza regionale comprendente cinque deputati e cinque sema tori. In attesa che le organizzazioni locali de cidano sui nomi dei loro rappresentanti, ftin zionerà una Giunta politica provvisoria, che sarà presieduta dal presidente del Partito, senatore Scialoja, e che comprenderà l'on. Samwchi. per j deputati, il scnn.tore ladri., per i senatori, l'avv. Ricci, per il Comitato provvisorio di organizzazione, e altri due mèmbri che saranno nominati dallo stesso presidente.

Luoghi citati: Milano, Roma, Vercelli