Il XXIV Maggio

Il XXIV Maggio Il XXIV Maggio La risposta <lel Re a Mussolini Roma, 25, notte. Al telegramma inviato al Sovrano dall'on. Mussolini, in occasione del lO.o anniversario dell'entrata in guerra dell'Italia, il Re ha cosi risposto: « Ringrazio V. E. del suo telegramma. In questo memorando anniversario il mio pensiero ed il mio saluto si rivolgono con infl nita riconoscenza al vittorioso esercito, custode delle gloriose tradizioni della nostra stirpe, presidio sicuro delle fortune della Patria..— Aff.mo cugino Vittorio Emanuele » TORINO-. — La ricorrenza del X anniversa rio dell'entrata in guèrra è stata celebrata domenica con un discorso di Dino Perrone Compagni del Fascio di Firenze al Teatro « Regio » e con un corteo di Associazioni, di Corporazioni sindacali fasciste e di allievi degli Istituti e delle Scuole. Alla cerimonia intervennero i rappresentanti del Municipio, della Prefettura e del Fascio di Torino. Dopo il discorso, di vivace tono polemico detto da Dino Perrone-Compagni si è formato in piazza Castello il corteo, che si è recato al Monumento di Vittorio Emanuele II. Dopo che tutte le rappresentanze ed i vari gruppi si furono disposti attorno al monumento fu dato il segnale di « attenti! » e la folla si è inginocchiata, rimanendo un minuto in riveren te silenzio. Ad un.nuovo segnale la folla si è levata ed un gruppo di pompieri ha deposto sull'alto del basamento una grande corona d'alloro offerta dalla Città. Un'altra corona fu deposta dal Fascio. I.a musica dei Dipendenti municipali ha intonato la Marcia Reale e quindi autorità e pubblico hanno sfolla to il piazzale. Alla sera gli edifici pubblici e le caserme furono illuminati in segno di festa. CASALE. — La celebrazione anniversaria è stata festeggiata con un corteo delle as sociazioni, a cui parteciparono i combattenti fascisti, n console Passeroni pronunciò un discorso al Parco della Rimembranza, attaccando l'Associazione combattenti e l'on. Pivano. LIVORNO. — Dopò le cerimonie commemorative, durante le quali pronunciò un discorso l'on. Ciano, si sono avuti alcuni incidenti. La sede del Partito repubblicano, assalita dai fascisti, ha subito danneggiamenti. Anche la sede della Massoneria venne presa d'assalto e danneggiata. Durante lo sfìlamento del corteo vi sono state alcune bastonature. ROVERETO. — Alla presenza della Regina Madre e di 1500 mutilati, di tutte le Sezioni d'Italia, è stata inaugurata la campagna dei caduti. Il vescovo di Trento la benedisse con acqua del Tevere e del Piave. L'on. Del Croix pronuneiò un discorso ; 400 bambini cantarono l'Inno del caduti. PARMA'. — A differenza degli anni passati, la cittadinanza è rimasta in disparte ed ha lasciato festeggiare l'anniversario soltanto i fascisti, che sfilarono in circa 500, assieme ade autorità: I mutilati hanno rinunciato a pubblicare un manifesto per non accettare le mutilazioni imposte dalla polizia. MILANO. — Alle cerimonie commemorative intervennero il Duca d'Aosta ed il Duca di Bergamo. Sono state inaugurate parecchie lapidi ricordanti i caduti. All'Associazione Ufficiali in congedo il Duca d'Aosta pronunciò brenri parole. Nel pomeriggio il Duca di Bergamo assistette, in Duomo, ad una solenne funzione religiosa. I principi hanno poi presenziato al Castello Sforzesco, alla cerimonia ufficiale e la sera al Cova ad un banchetto. CARRU*» — Le cerimonie commemorative si condussero qui con un gentile e commovente atto di omaggio al grande mutilato, il cav. Giuseppe Jerale, cicco, da oltre 8 anni costretto a letto per le molteplici mutilazioni, con braccia e gambe paralizzate, ma però sempre anima ardente e serena per aver tutto donato per la Patria. Fra i molti intervenuti al letto del valoroso cieco notiamo l'on. Ettore Viola, l'on. Soleri, l'on. Villabruna, l'on. Livio Pivano, l'av\r. cav. Scazzola con il suo instancabile compagno di lavoro uvv. Càbutto, presidente dei mutilati della provincia, il mutilato Ascheri e vari Min.