Il preoccupante silenzio polare

Il preoccupante silenzio polare Il preoccupante silenzio polare Ansiose congetture - Un esploratore, che fu compagno di ShaKleton, spera ancora - La spedizione americana di Macmillan si tiene pronta a portare soccorso alla spedizione. (Servizio speciale della « Stampa ») Londra, 25, mattino. . Non è ancora rotto il suggello di silenzio che calo sulla sorte di Amundseh e dei suoi compagni, non. appetta la romba dei loro idrovolanti, nel pomeriggio di giovedì, si spense nel. cielo artico, al nord dello Spitzberg. La. cerchia dei ghiacci tace. Il firmamento, che si incurva verso il Polo, rimane deserto. Nessuna forza umana Incapace, di indagare il mistero. Le due baleniere di Amundscn, spintesi sino all'orlo dei grandi ghiacci, non possono che scrutare l'orizzonte e rimanere in attesa. Il mistero potrà, essere svelalo soltanto dagli esploratori che vi stanno immersi, non si sa con quanta buona o cattiva sorte. E' anche possibile che esso non venga svelalo giammai. I metcrologi di Cristiania assicurano che al Polo Nord il tempo si mantiene buono; pure esso s'è [allo indubbiamente cattivo nella zona dello Spitzberg. Se la stagione non aiutava la grande avventura dell'esploratore norvegese, i motori dei suoi idrovolanti non potevano aiutarlo se non a precipitare nel disastro. La spedizione, in base al programma inizielc, dovrebbe già esser stala di ritorno da oltre 48 ore. Gli indugi stanno facendosi estremamente preoccupanti. Cristiania rimane tuttavia fiduciosa nella [orluna degli intrepidi esploratori aerei. « Un'altra volta Amundsen seppe sorprendere il mondo », ricorda un dispaccio dalla capitale norvegese, aggiungendo che i due idrovolanti, con tutta probabilità, dopo avere toccato il Polo, hanno proseguito per la località dove giace Vaereoplano Maud, sul quale Amundsen tentò, due anni or sono, di volare al polo Nord. La benzina gli mancò allora nell'ultimo tratto e dovette abbandonar la macchina sui ghiacci. 1 norvegesi credono o sognano che Amundsen sia andato a riprenderlo'. Gli esperti inglesi di spedizioni polari si esprimono più pedeslremente. Il vice ammiraglio Skelton, che partirà nel settembre prossimo per un riaggio nell'Antartico insieme col comandante Worsley, osservava l'altra sera : « Se i motori di Amundsen hanno fatto panne in qualche punto p%sso il Polo e se gli apparecchi non riescono a sollevarsi, sarà molto difficile che la comitiva sia di ritorno entro l'anno corrente. Questo volo di andata e ritorno al Polo Nord non è una spedizione scientifica sul serio; più che altro, ò un colpo di gran cassa ed implica considerevoli rischi. Dato che Amundsen non ritornato stasera, come avrebbe dovuto, secondo calcoli forniti su- largo margine, i suoi amici dello Spitzberg hanno ogni motivo di sentirsi in ansietà. Nel caso poi che Amundsen debba fare ritorno a piedi, bisogna notare che egli dovrebbe fare un largo uso di cani da traino per j ]e slitte, mentre stavolta ne sarà'interamen 1 _ ,L A_ t ._. te sprovvisto. Anche con quattro uomini a sua disposizione le slitte per marcie forzate imporranno fatiche erculee. Inoltre i ghiacci artici, in questa stagione, sono molto friabili. Essi si frammentano di continuo in icebergs, tra i quali si apro no ampii canali, che non potranno essere varcati che non per mezzo dei canotti di tela cerata. Amundsen ha recato seco parecchi di questi canotti sui suoi idrovolanti, ma i canotti di tela sono molto fragili ». Per altro, il dottor Hussey che accompagnò Shalleton nell'Antartico, si pronunzia in modo più rassicurante. Egli dice; « Non posso credere che Amundsen non sia ben preparato per tutte le peripezie inevitabili. Egli ha portato seco una tenda e diversi canotti smontabili, nonché una buona quantità di provvigioni. Per giunta, troverà dei buoi muschiati ed altra sei vaggina in quella regione, cosicché con una fortuna media, normale, sarà in gra do di affrontare gli elementi per diversi mesi, senza troppe difficoltà. Io penso che, se egli è riuscito ad atterrare sui gTiiacci non potrà elevarsi di nuovo a volo, perchè gli icebergs, in questa stagione, si muovono con molta rapidità. Talvolta essi hanno una rapidità oraria diti 10 ai 20 miglia. Ma Amundsen è uomo molto intraprendente ed industrioso ed io immagino che, se necessario, egli trasformerà in sky le ali dei suoi aereoplani, se eruesti risulteranno inservibili. Nelle regioni polari ora regna l'estate ed il sole brilla per tutte le 2't ore. Io auguro che.Amundsen ed i suoi compagni possano riuscire a mettersi in marcia e tornare verso di noi Se Amundsen riuscirà, sarà il solo esploratore che abbia raggiunto tanto il Polo Nord quanto il Polo Sud ». Un cablogramma dall'America reca che il prof. Macmillan, il quale si propone di partire il mese prossimo con una spedizione aerea per la vecchia base del capitano Peary, si tiene pronto a fare tutto il possibile per recare soccorso ad Amundsen, qualora l'esploratore ed i suoi compagni risultino sperduti tra i ghiacci del Polo. M. P. II pessimismo del negro Newson Parigi, 25, mattino Nessuna notizia si ha fino a stamane di Amundsen e dei suoi compagni. Il Petit Parisien pubblica due radiogrammi trasmessigli da bordo del Farm: Il primo, datato dal 23 maggio, annunzia che i'Hobby era rientrato la notte, alle 11, dopo aver effettuato ricerche lungo la costa nord dello Spitzberg, fino alla punta Biscayers, senza aver scorto nessuna traccia di Amundsen. Verso le 20 fi tempo cambiò. Lt neve cessò di cadere, il vento dissipò le nubi, di modo che la visibilità in direzione nord era eccellente. Il secondo radiogramma, trasmesso alle i del mattino del 20, annunziava, che il tempo sembrava dovesse essere più bello del giorno precedente, ma che vi erano ancora nubi. La visibilità era eccellente e le condizioni di volo erano buone. Indicazioni pervenute a Cristiania dalle stazioni di Siberia, annunziavano una depressione verso il Polo. Se Amundsen e i suoi compagni avessero scelto per il loro ritorno il miglior momento avrebbero il vento dietro, ma se invece avessero tardato avrebbero avuto il cielo coperto da grosse nubi. Quando il caltivo^tempo raggiungerà il punto in cui si trovano le navi, l'Hobby e il Farm lasceranno la baia Wellmann, dove si trovano attualmente, per effettuare, in conformità delle istruzioni di Amundsen, ispezioni lungo i banchi di ghiaccio in cui potrebbe darsi che gli aeroplani della spedizione fossero stati costretti ad atterrare. Di fronte all'ottimismo che dimostrano i circoli norvegesi, il New York Herald oppone il pessimismo di un esploratore che fu il compagno di Peary. Questi è Matteo Heiuson, negro, che fu il solo uomo che „ tiwse nelle solitudini desolate polari con l'esploratore Peary, e che con questi raggiunse il Polo Nord nel 1909. Intervistato, egli ha dichiarato che per lui la sorte della spedizione Amundscn è decisa è che gli otto uomini che la, compongono sono morti. k Essi non hanno che una probabilità su cento di tornare dal Polo — ha soggiunto il negro Heivson — poiché non esistono in quelle regioni punti in cui un aeroplano possa posarsi. Non vi sono infatti che picchi e colline di ghiaccio, e un aeroplano noti può atterrare su di un picco. Si rammenterà che il capitano Peary non aveva, condotto seco che un solo compagno, uomo di razza nera, per essere il solo uomo bianco che avesse visto per. primo il Polo.

Luoghi citati: America, Antartico, Londra, Parigi, Siberia, Spitzberg