Le prossime sedute celebrative della Camera

Le prossime sedute celebrative della Camera Le prossime sedute celebrative della Camera Le onoranze al Sovrano, i costituzionali aventiniani e gli oppositori dell'aula - Per le elezioni Mussolini avrebbe detto : "Esse sono lontano quanto più è possibile,, - La Camera in Comitato segreto per esaminare la posizione del personale Roma, 81, notte. I frLa Camera si 6 concessa oggi una gior- snata di vacanza. Nei corridoi di Montoci- ma torio si commentavano le dichiarazioni di ieri del presidente del Consiglio e si ricamava sulle voci di rimpasto ministeriale, al quale l'oli. Mussolini procederebbe a Camera chiusa, entro il prossimo mese ili giugno. Si rettifica stasera che, lasciando Fon. Di Scalea il ministero delle Colonie, venga nominato ministro della Reni Casa, Anzitutto il sen. Mattioli Pasqualino non ha alcuna intenzione di rassegnare le dimissioni; in secondo luogo, per consuetudine; il ministro della Reni Casa ap'iai'tiene al Senato. Secondo l'Agenzia Stazionale il sen. l.anza di Scalea, che ha avuto ieri un colloquio coll'on. Mussolini, andrebbe ambasciatore al Brasile. E' già stato rilevato che la nomina a ministro delle Colonie dell'on. Devecchi .risolverebbe fnrilmQiite la questione sollevata dalla Commissiono del Senato circa il laticlavio conferitogli. Nonostante il Sonalo abbia respinto le dimissioni della Commissione per la verifica dei titoli dei nuovi senatori, questa ha insistito nella sua decisione. Il Senato dovrà perciò procedere alla nomina della nuova Commissione, la cui elezione 6 fissala per il 3 giugno. 11 caso dell'on. Devecchi rimane cosi insoluto sino a che la nuova Commissione avrà riesaminata la questione in modo concreto, ma hi nomina a ministro dell'on. Devecchi taglierebbe corto ad ogni discussione. Qualora l'on. Uevecchi non venisse nominato ministro delle Colonie, si afferma che il Coverno gli conferirebbe il titolo di ministro di Stato che consente senz'altro il laticlavio. Si afferma ancora che il rimpasto ministeriale non si limiterebbe alla sola sostituzione dell'on. Di Scalea. Oltre ni largo movimento dei sottosegretari, avverrebbe uno sdoppiamento dei ministeri dello Finanze e dell'Economia nazionale. Uno scatto di Mussolini circa le eiezioni L'ipotesi, nuovamente affacciata ieri l'altro di uno scioglimento della Camera a breve scadenza, trovava oggi piuttosto scettici i circoli politici romani, dove si esponevano ancora i ben noti argomenti, per cui, ben difficilmente l'on. Mussolini si risolverà a liberarsi di questa maggioranza la cui fedeltà è a prova di bomba. Inoltre II Giornale d'Italia riferisce, che l'on. Mussolini, conversando nei giorni scorsi con un'alta personalità parlamentare ad un accenno casuale a questa prossima eventualità di elezioni politiche, ha avuto uno scatto pronto ed energico di protesta : » Mi lascino stare tranquillo! Il Governo ed il paese hanno bisogno di tranquillità. Nessuno desidera clic si din inizio proprio ora alla cagnara delle elezioni. Le elezioni sono lontane quanto più è possibile. Meglio dunque non parlarne .perche in Italia, purtroppo, l'auretta elettorale, fa risuscitare anche i morti ! ». 11 Consiglio dei ministri è convocato per domani venerdì alle ore 10. Quanto ai lavori parlamentari, che si riprenderanno domani, dopo lo svolgimento delle interrogazioni (fra le altre, quelle già annunciate dell'on. Edoardo Torre) la Camera discuterà i noti disegni di legge sui Codici e sull'ordinamento giudiziario. Saranno quindi rotati a scrutinio segreto 33 disegni di legge. Domattina alle ore 11 si riunirà a Montecitorio il Comitato di maggioranza per prendere accordi circa l'ulteriore svolgimento dei lavori della Camera. Poiché la discussione sulla delega al Governo per riformare la legge di P. S. ed i Codici non si protrarrà oltre mercoledì o giovedì, la Camera non avrà più molto lavoro da sbrigare. Nella mattinata di sabato si riuniranno gli Uffici della Camera per la propria costituzione e per l'esame di una serie di disegni di legge concernenti la conversione in legge di numerosi decreti legge. All'ordine del giorno degli Uffici è anche posto il disegno di legge per l'organizzazione della nazione in guerra, già approvato dal Senato e per cui è stata chiesta dal Governo la discussione d'urgenza. Saranno anche esaminate numerose autorizzazioni a procedere contro deputati per reati vari. Gli Uffici saranno convocati nuovamente per giovedì,.per esaminare altri disegni di legge, e cioè quelli relativi all'uso dei decreti legge e all'ordinamento della professione forense. Il Comitato direttivo della maggioranza parlamentare ha ducisi, di lasciare ai deputati la più ampia libertà nella scelta dei candidati alle cariche degli Uffici. Qualcuno crede che, se per la fine della prossima settimana non sarà pronta la relazione sul disegno di legge per la stampa e quella per l'esercizio della professione forense, la Camera, secondo informazioni di stasera, si chiuderebbe sabato 30 corr., ma in questo caso si prospetterebbe la possibilità di una breve ripresa nei mese di giugno, appunto per discutere quei due problemi. 24 in a girlo e 7 giugno La seduta celebrativa per l'anniversario della nostra entrata in guerra sarà tenuta sabato non nelle ore antimeridiano, come si era detto, bensì alle ore 16. Parleranno il presidente on. Casertano, sottolineando il significato della cerimonia e quindi, a nome del (Joverno l'on. Mussolini. Per i deputati dovrebbero parlare esclusivamente due medaglie d'oro, e cioè gli on. Paolucci e Lunollì. L'on. Delcroix parlerà in nomo di tutti i mutilati d'Italia. La cerimonia durerà poco più di un'ora e quindi la seduta sarà tolta. In un'altra seduta poi la Camera delibererà i festeggiamenti per i Sovrani in occasione del 2ó.o anniversario di Regno. Si era detto che i membri dei due rami del Parlamento si sarebbero recati al Quirinale in corteo per presentare al Re gli omaggi della nazione, sembra prevalga la tesi di non faro più il corteo è stabilire l'adunata dei parlamentari in Quirinale. Domani avrà luogo un colloquio tra il presiden te del Senato, on. Tittoni, ed il presidente delhi Camera, on. Casertano, per gli accor. di in proposito. Da alcuni verrà proposto che i due rami del Parlamento tengano un'unica seduta, al Senato od alla Camera, in un'unica riunione di senatori e deputati. In tale solenne adunanza i presidenti delle due assemblee leggerebbero gl'indiriz zi del Senato e della Camera, che saranno elaborati dalle speciali Commissioni da te nersi; indi sarebbe tolta la seduta per da re modo ai parlamentari di recarsi al Quirinale. Comunque, una decisione definiti \a in merito è imminente, previo accordo col presidente del Consiglio. Por le manifestazioni al Sovrano, i costituzionali aventiniani si differenzieranno dalla maggioranza del Parlamento. Sabato si riunirà il gruppo popolare, il (piale esaminerò il modo migliore per attestare la sua inalterabile devozione al Monarca e la sua fiducia nell'opera illuminata del Sovrano. Per le medesime ragioni :-! riun<*si»nno domani gli unionisti e fra qualche giorno i demosociali. L'ori. Amendola ha avuto oggi uno scambio di ideo in proposito coi detnosociali c coi popolari. E' probabile clic i gruppi costi- pl! tl I frizionali aventiniani, riunendosi poi iti sieme, adotteranno una jjientica forma di manifestazione di omaggio al Re. Gli op- o e i a à a à e a o a e o a e o o a i n i i l agi uan e r. o o a, ui z o e a i o . l l e . i i - positori nell'aula parteciperanno invece a tutte le manifestazioni ufficiali, intervenendo naturalmente anche albi, seduta del 5 giugno. L'on Casertano chiamerà l'on. Solcri a far parlo della Commissiono incaricata di redigere l'indirizzo augurale lai Re. Martedì la Camera si riunirà in Comi! Info segreto per approvare il bilancio interno degli esercizi 1924-25 e 1925-2G e per esaminare la posizione del personale. A questo riguardo Iti Camera si occuperà anclie della richiesta fatta di un contributo da assegnarsi all'istituto per la co- smpsstruzione di caso economiche per il por-1 sonale del Parlamento. Alla riunione dijìmartedì parteciperà anche il ministro delle finanze, on. Do Stefani, allo scopo di risolvere la questione dell'indennità parlamentare nei riguardi dell'imposta complementare. I deputati desidererebbero che venisse liberata dall'onere dell'imposta, l'indennità concessa loro a titolo di rimborso spese per il mandato politico. Il cosldctto pericolo bolscevico c 11 diritto di critica Pili clic nei riguardi della politica estera, le dichiarazioni presidenziali sono rilevate nei circoli politici per gli accenni in esse contenute sulla situazione interna, specialmente per la molto piccola valutazione del pericolo bolscevico. FI Giornale d'Italia rileva con molto compiacimento come l'on. Mussolini abbia ieri affermato e prospettato nella sua giusta mitezza il pericolo comunista. Scrive il giornale liberale: « Cadono così tutte le frenesie farinaccianc e viene messa fortemente in dubbio l'opportunità di quella legislazione restrittiva in cui si è. gettata ad ocelli chiusi la vedova di opposizione maggioranza parlamentare. E' evidente che se il pericolo comunista, cioè la minaccia di un partito elio inlendo sovvertire tutto l'ordino sociale, è una minaccia che giustifica qualsiasi mezzo per ottenevo lo scopo, non è ragione di eccessiva preoccupazione, e meno che mai costituisce un pericolo per l'Italia l'atteggiamento parlamentare od extra-parlamentare di partiti che, all'infuori di due piccoli gruppi, il massimalista od il repubblicano, si proclamano ortodossi sul terreno costituzionale, e comunque ripudiano ogni forma di propaganda e di azione violenta ed incivile ». Quindi il giornale liberale osserva che nessun fascista può credere che un passaggio di poteri rappresenterebbe l'avvento in Italia del comunismo; perciò tutte le leggi speciali che stanno per votarsi o che sono già state votate, rivelano soltanto il desiderio di trovare un sistema di paracadute. Il giornale conclude: « Se vogliamo, questa autodifesa e sopratlutto il tentativo di far passare l'autodifesa di un partito por la difesa dei supremi interessi dello Stato, è ciò che di più umano o di più antico si possa immaginare ; ma è aneho antichissima l'esperienza che le leggi, concepite e promulgate al solo fine di mantenere, il più a lungo possibile, una determinata situazione, non hanno mai ottenuto lo scopo, quando non hanno nociuto ai loro stessi autori ; e che il solo modo per conservare più a lungo il potere per un partito o per un uomo, è quello di fare il bene del paese, è quello di persuadere gli altri sulla bontà dei pronai metodi e della propria azione di governo. L'esperienza insogna che quando un po-1 polo non è più tanto persuaso della bontà di 'un governo, il far tacere le critiche ottiene, abitualmente, lo scopo di trasformare il dubbio nella sicurezza della cosa opposta. Ora a noi pare che la maggioranza si sta impelagando in progetti di legge, il cui scopo, per quanto cercato con mezzi umanitari e legalitari, e tutt'altro che moscoviti, sia semplicemente quello di fare tacere le critiche ». Dal canto suo 11 Mondo giudica che le dichiarazioni di ieri dell'on. Mussolini sono frammentarie e slegate, per cui non si rileva un piano organico e definitivo. Del discorso presidenziale, il giornale democratico rileva però Jo svalutamene del peiicolo.comunista, assai significativo, dopo la campagna allarmistica di certi uomini e giornali del partito dominante. E dice: « Ma allora di che cianciavano i giornali fascisti? Allora perchè prospettare agli italiani ed agii stranieri il nostro paese come minacciato da inesistenti complotti bolscevichi? Dunque, il pericolo non esiste? Sia lodato il Cielo I Molte animule in pena saranno finalmente tranquillizzate. Ed è sperabile, infine, che le lotte politiche si svolgano nel paese nostro senza la continua speculazione intorno ad un pericolo ormai dichiarato ufficialmente inesistente. Speriamo ne. prendano atto uomini e giornali, che vedono dei comunisti dappertutto e, specialmente, cercano di farli vedere agli altri ». La ••lezione,, di I/ederzoiii a Farinacei e l'anniversario di Matteotti La Tribuna, osservando che nel suo discorso di ieri il presidente del Consiglio si è mostrato uomo equilibrato, approva, d'altra parte, la risposta dell'on. Federzoni all'ori. Farinacci nella seduta di ieri alla Camera. Il giornale definisce irriverenti verso il Governo i continui moniti che il Segretario del partito gli rivolge, indi soggiunge : ■ Non siamo molto convinti che la lezione giovi a persuadere l'on. Farinacci che il Governo non si deve intendere cosi identificato nel partito come epli pretenderebbe. Certo, la risposta dell'on. Federzont sembrerà soddisfacente a tutti coloro che considerano un Governo come un armonizzatore e non come uno strumento delle vendette personali o di partito ». Si ricorderà poi che l'on. Farinacci, nella stessa seduta di ieri della Camera, pronunciò queste parole: « Poiché l'opposizione in uno dei soliti bollettini ^aventiniani ha minacciato non sappiamo quale dimostrazione di forza e di protesta per il prossimo 10 giugno, credo opportuno avvertire, sin da questo momento, clic il fascismo non tollererà alcuna provocazione ». Tali parole si riferiscono alla commemorazione di Matteotti, preannunciata appunto per il 10 giugno, anniversario del .suo assassinio. Ora in proposito, l'Agenzia Nazionale, non sequestrata, che spesso riflette il pensiero degli ambienti aventiniani, pubblica : « Siamo in grado di assicurare che, malgrado le gravi minaccio e le parole di sterminio dell'on. Farinacci e compagni, gli italiani, nella triste ricorrenza del li) giugno, commemoreranno con alta ed austera .solennità il grande Martire. Il Comitato delle opposizioni non ha ancora deciso in quale modo si svolgerà la manifestazione, ma è certo che la manifestazione si farà e si estrinsecherà in motlo che tutti gli italiani vi possano partecipare, senza creare tumulti ed incidenti. Se agenti provocatori agiranno "per turbare la commemorazione, la colpa non sarà degli oppositori, che, sin da ora, declinano ogni responsabilità; e, fermi nella decisione di usufruire di un loro diritto, richiamano l'attenzione del ministro degli Interni sulle gravi parole dell'on. Farinacci ». Quanto al discorso del presidente del Consiglio sulla politica estera, oltreché ad essere, come di consueto, esaltato dalla stampa fascista, trova anche consensi negli stessi ambienti degli oppositori e sulle colonne della Voce tiepuhblieana, la quale rileva però che l'on. Mussolini lui fatto e fa una politica estera doiiiociiil;c.->. n■. i

Luoghi citati: Brasile, Italia, Roma