La maggioranza fascista, dopo lo squagliamento, vota unanime la legge contro le società segrete

La maggioranza fascista, dopo lo squagliamento, vota unanime la legge contro le società segrete La maggioranza fascista, dopo lo squagliamento, vota unanime la legge contro le società segrete votanti nell'appello nominale e 4 palle nere nel segreto dell'urna - Il Guardasigilli dichiara ave emendamento clericofascista accettato: funzionari imoiesrati adenti e militari tenuti a L'opposizione liberale assente ~ 304 "si,, su 304 votanti nell'appello nominale e 4 palle nere nel segreto dell'urna - Il Guardasigilli dichiara che la legge " ha carattere di polizia „ — Il grave emendamento clericofascista accettato: funzionari impiegati agenti e militari tenuti a dichiarare " se appartennero o appartengono,, ad associazioni di " qualunque specie,, ~ La Massoneria scioglierà i suoi adepti dai vincoli? La legge Rocco ■ Martire e il minto di associazione Roma, 19 notte, Se la L>gge sulle Associazioni segrete fosse stata approvata sabato sera a tamburo battente, come era nel desiderio del Governo, non avremmo assistito oggi ad una d'iscussione molto interessante e, sotto vari aspetti, utilissima: discussione apparentemente e formalmente tecnica, attraverso la quale si toccarono argomenti gravi e delicatissimi, mentre l'assemblea rivelava da tanto in tanto disparità di vedute, di concezione, di mentalità. Tre mentalità si sono riscontrate : quella semplicista dei fascisti, rappresentata dall'on. Maffei; quella giacobina a rovescio, astuta e sospettosa, di cui furono Interpreti gli on. Cavazzoni e Martire; e infine quella liberale capeggiata dagli on. Sandrini e Tumedei, ai quali l'on. Maffei rispose chiaro e tondo che non era il caso di insistere per introdurre nella legge emendamenti di carattere liberale, poiché una legge come quella in discussione esulava totalmente dal liberalismo e secondo la mentalità liberale non era nemmeno concepibile. «Abbiate il coraggio di essere fascisti, e siate all'altezza del pensiero ispiratore di questa legge! » — ha esclamato l'on. Maffei; e la maggioranza, che seguiva di mala voglia le distinzioni giuridiche e la casistica dei « competenti ». ha applaudito fragorosamente. Nonostante la mancanza di un vero e proprio dibattito, si 6 visto quanto siano delicati certi argomenti che riguardano la libertà di coscienza e di associazione, e come essi diano vita ad una infinità di questioni e casi imbarazzanti, che il semplicismo di partito non riesce nemmeno a immaginare. In realtà, questa legge contro la massoneria, concepita forse come un « gesto » di energia da parte del Governo, si è andata alquanto complicando lungo la strada; così complicando, che a volte l'assemblea ebbe la sensazione penosa di aggirarsi in un labirinto senza uscite. « Meglio sarebbe stato — osservava un deputato fascista dopo la seduta — fare una legge di iin solo articolo che riguardasse la massoneria come una asso, ciazione a delinquere. Ne avrebbero guadagnato la. chiarezza e la lealtà! ». Il Guardasigilli ha intuito subito il pericolo insito in una discussione che permetteva alla Camera.di collaborare troppo diflu. samente alla legge, mediante troppi emendamenti, ed ha resistito sul primitivo disegno, aderendo parcamente a qual-,1 che variante. Se l'on. Rocco ha resistito a certe pretese eccessive dei deputati cattolici, ha parimente detto di no alle attenuazioni di carattere liberale. L'inizio della discussione è stato particolarmente interessante. Tanto il deputalo fascista Sansone, quanto il cattolico Cavazzoni, hanno scoperto imprudentemente il lato debole della legge partendo da considerazioni diverse. I due deputati si sono trovati d'accordo Dell'avvertire che la legge in discussione costituisce, o comunque può costituire, una minaccia non solo contro le Società segrete, ma contro lo stesso diritto di associazione. I.'on. Sansone proponeva una aggiunta all'artìcolo l.o della legge per escludere dagli obblighi stabiliti in detto articolo agli enti legalmente costituiti e operanti sotto l'egida delle leggi commerciali e civili. Il ministro Rocco lo rassicurava con brevi spiegazioni, che definivano il carattere di polizia della legge in questione, che non poteva in alcun modo turbare le associazioni « regolarmente costituite e che svolgono la loro attività nell'ambito delle leggi ». A questa dichiarazione del Guardasigilli si aggrappava l'on. Cavazzoni per chiavile a sua vota il chiarimento, e cioè per affermare che, a filo di logica, la leggo non poteva comunque riguardare le «associazioni di carattere religioso ». E però il deputato cattolico faceva, formale istanza affinchè nell'art, l.o della legge fosse riprodotta la medesima dizione contenuta nell'art. 2.o, che parla esplicitamente di associazioni operanti anche solo in parte in modo occulto e i cui soci siano vincolati al segreto. « Parliamoci chiaro — ha esciamato l'on. Ca. vazzoni — qui si vuole colpire il serpente verde » — olla quale dichiarazione l'onorevole Lanfranconi ha replicato con questa interruzione indubbiamente felice, che valeva tutta una relaziono: «No, anche il serpente nero se occorre! ». Del medesimo parerò si è mostrato l'on. Rocco, il quale ha tenuto a fermarsi sull'articolo l.o così come lo ha proposto il Governo, parendogli — ed era. — che esso conferisse alla legge una portata molto più vasta, che non conviene restringere. Si stabilisce rosi che la legge originaria per colpire la massoneria è strumento rhe. può esrere eventualmente applicato a inde le associazioni: al serpente verde rome a (iiie'lo nero, a'quello rosso, al serpente di qualsiasi colore, e che nella sua rriiie sostanza riguarda lo stesso diritto di associazione. Si comprende quindi la fondatezza dei motivi che hanno consig'in'o alla opposizione nell'aula l'astensione, astensione che l'on. Oiolitti oggi confortava con lo sua autorevolissima approvazione. Non ò il caso di soffermarsi troppo su i'itri emendamenti prontisti p. respinti e solo parzialmente accolti dal Governo. Secondo il testo originario, l'obbligo della comunicazione all'autorità doveva avvenire «entro due giorni dalla richiesta». In seguito alla discussione, si ò stabilito invece die essa dovrà aver luogo « entro due giorni dalla notifica della richiesta ». Si c introdotto iti tal senso l'obbligo della « regolare notifica », mercè la quale non potranno nascere questioni circa la data e la esistenza delle liehieste. Intransigente si e mostrato l'on. Rocco per quanto riguarda le pene contro coloro che tenteranno di frodare la legge. L'on. Sandrini domandò che la pena fosse della detenzione anziché della reclusione, e si richiamò a precedenti giuridici e ad analogie legislative; ma il Guardasigilli non ha ceduto. Importante invece è stata la discussione sull'articolo secondo, clic ha permesso all'on. Munire di fai* sfoggio di tutta la SUA virtuosità eristica. In ìm primo tempo hi Commissione parlamentare aveva proposto di dichiarare categoricamente vietate tutte quante le associazioni segrete, senonchè si è ritornati al testo originario il quale si limita a dire che sarchino licenziati i funzionari dello Sfotto, dei Comuni, delle Province e degli enti dipendenti, quando risultino appartenenti ad associazioni segrete. A questo punto intervenne l'on. Martire con un emendamento che nella sua parte sostanziale suona cosi: « I funzionari, impiegali, agenti e militari suddetti, sono tenuti a dichiarare se appartennero o appartengono, anche in qualità di semplici soci, ad associazioni enti ed istituti di qualsiasi specie, costituiti ed operanti nel regno e fuori, al ministro nel caso di dipendenti dello Stato, ed al prefetto della provincia in tutti gli altri casi. Il ministro ed il prefetto hanno la facoltà di esigere questa dichiarazione tutte le volte lo credano opportuno ». L'on. Rocco ha accettato tale emendamento nel quale, si noti, non si parla par-, ticolarmente di associazioni segrete, ma di associazioni di « qualunque specie ». Non a torto l'on. Rocco gode fama di logico/ formidabile, L'on. Martire se ne mostrava soddisfattissimo, così soddisfatto che lasciava quasi trapelare un debole per He associazioni segrete! « La finalità preponderante della legge — spiegava l'on. Martire — non è tanto quella di considerare le associazioni segrete in se. o in genere nella vita soriiJe, quanto in quella di individuare sempre, con precisione, la efficienza clic possono esercitare nella vita interno dello Stato e negli organi dell'amministrazione a mezzo dei funzionari. Questo è il punto fondamentale. Ma simile finalità non è possibile raggiungere se non si mette il funzionario direttamente In grado di collaborare coll'autorità nelle indagini per combattere la clandestinità delle sette e la loro azione segreta nelle amministrazioni pubbliche. Questa duplice fonte d'informazioni — una stabilita dall'articolo uno e l'altra dall'articolo secondo — non solo giova a perfezionare le ricerche, ma giova anche alla tutela ed alila dignità del fnnzionrlo medesimo. E' un appello alla lealtà del funzionario, che viene non soltanto opportuno, ma quanto mai efficace, in una questione che 6 dominata assolutamente da elementi morali. Colla sola indagine dall'artico'o primo, richiesta dal prefetto ai dirigenti le associazioni, il funzionario viene a trovarsi alla mercè delle denuncie delle associazioni stesse, le quali, per vendette o per burla, potranno denunciare come affiliati persone che lo furono in tempo lontano, o che non lo furono mai. Con la dichiarazione richiesta dal funzionario, si mette in grado costui di rcoter chiarire tutti gli equìvoci circa l'aggregazione nttuale all'associazione •. Belle parole. In realtà l'on. Martire si preoccupa di due cose : stornare possibili eventuali noie alle associazioni religiose ed inseguire anche il massone dimissionario. Comunque egli ha avuto causa vinta, nonostante lo obbiezioni dell'on. Sandrini, che da vecchio liberale non poteva concepire l'auto-delazione da parte dei funzionari, e dell'on. Tumedei, che ha insistito affinchè si concedessero ai funzionari quindici giorni di tempo per mettersi in regola. Quest'ultima clausola non è stata affermata esplicitamente, ma è rimasta un sottinteso, poiché gl'interessati potranno giovarsi di quei quindici giorni che devono decorrere dalla data di pubblicazione della legge perchè essa entri in vigore. Da notarsi che la Commissione aveva proposto una legge-catenaccio. Quali ripercussioni ha avuto la legge odierna negli alti ambienti massonici ? Di dolore, di costernazione. Sulla base di informazioni esatte posso assicurarvi che il dolore è superiore alla preoccupazione. La massoneria rivendica, secondo il suo costume, le sue tradizioni patriottiche, 10 spirito nazionale al quale affermò ispirarsi sempre, le sue benemerenze verso la patria. Nega essere una società segreta. L'unica sua riserva: quella sui nomi dei soci, che essa dice essere concessa a tutte le associazioni. Si afferma inoltre che, circa tale riserva, la massoneria, qualora le fosse stato richiesto l'abolizione del segreto sui nomi dei soci, essa avrebbe considerato la cosa con « pronta arrendevolezza», ma tutto ciò avrebbe dovuto avvenire in una condizione di cose che avesse, garantito la tolleranza e la sereniti).. Questa riforma, si dice, era allo studio. La massoneria — mi si afferma — « non 6 e non diventerà, nonostante la nuova legge, una associazione segreta ». Nei più alti ambienti massonici, poche ore dopo l'approvazione della legge, si diceva, che la massoneria si limiterà a difendersi, a proteggere l'istituzione ed i suoi aderenti. Nessun proposito, nessuna' intenzione di passare all'offensiva. E soprattutto nessun ricorso ad aiuti.stranieri. Esiste il proposito fermissimo di non fare alcun appello a solidarietà extra-nazionali, che — si dice — i massoni italiani non saprebbero nò comprendere ne tollerare. Una. « guerra santa » della massoneria universale contro il Governo si risolverebbe in un danno per il paese e questo — si proclama — non sarà mai. La. Massoneria non può identificare l'Italia con un Governo, con qualsiasi Governo, fosse pure il più amico ilei Governi. 11 Grande Oriente italiano, che avrebbe da. tempo declinato offerte di solidarietà internazionale, promulgherà a giorni un decreto col quale scioarlierà tutti i massoni dai vincoli, dall'obhligo del giuramento. In quel documento si farà un supremo appello alla concordia nazionale, alla tolleranza, alla moderazione, e saranno riaffermate le idealità patriottiche delia istituzione. La cronaca non consente ora altre notizie ed altre previsioni. M. Il processo ner l'aggressione a Bergamini fissalo al 24 jiujno Roma, 19, notte. Con ordinanza odierna del Presidente della Corte di Appello, la causa contro Remo D'Alessio ed altri tre cotmputati nell'aggressione in danno del senatore Alberto Bergamini, iscritta a ruolo per la seconda quindicina di giugno, e stala fissata per l'udienza del 24 di detto mese. Si prevede che il dibattimento occuperà cinque o sei udienze. 11 sonatore Bergamini si è costituito Parte Civile c sarà assistito clall'avv. Delia Porta. La seduta Roma, 19. notte. Gli squagliamenti di sabato scorso nella votazione per appello ncminale della legge contro le associazioni segrete hanno, come fi sa, suscitato le ire di non pochi capi fascisti e provocato in conseguenza energici richiami. Ma anche questa volta i deputati fascisti hanno obbedito ed oggi hanno di nuovo-affollato i corridoi e l'aula di Montecitorio. Il richiamo del "dnec,, prima «Iella sedata L'on. Mussolini aveva ricevuto stamane a Palazzo Chigi i componenti del Comitato di maggioranza, i fiduciari dei gruppi regionali, presenti anche di ministro degli interni on.: Fedorzoni, il sottosegretario alla presidenza on. Suardo ed il sottosegretario agli interni on. Teruzzi. L'on. Mussolini ha parlato brevemente dei lavori parlamentarli, raccomandando ai convenuti che si adoperino assiduamente perchè tali lavori si svolgano con sempre maggiore alacrità e colla presenza a Montecitorio del maggior numero di deputati possibile. Ed ha subito soggiunto che l'episodio di sabato scorso dell'appello nominale è e dove essere considerato, al massimo, soltanto come noioso e non doloso. « Consta a me — ha detto il presidente del Consiglio — che realmente non vi sono stati i cosidetti squagliamenti in seno alla maggioranza, ma partenze perla provincia coi primi treni della sera, di deputati che ignoravano assolutamente che la discussione si sarebbe chiusa col voto per appello nominale ». . Ha ricordato poi che nella mattina di sabato prossimo, alle ore 11, sarà tenuta una seduta per celebrare l'anniversario della nostra entrata in guerra e dichiarando che la seduta dovrà riuscire della maggiore solennità. Più tardi l'on. Mus-j solini ha ricevuto gli on. Gilberto Arrivabene e Bodrero, rispettivamente presidente e relatore della Commissione che ha esaminato il disegno di legge contro le associazioni segrete. Con essi si è trattenuto brevemente sulla discussione svoltasi poi oggi alla Camera. Così, con le dichiarazioni esplicative degli « squagliati » di sabato, oggi alla Camera, con l'affluenza delle « comparse » nell'aula ed il benevolo predicozzo del duce, l'episodio dello squagliamento si è concluso. Ecco ora la cronaca della seduta. I fatti di Ancona Sotto la presidenza del presidente CASERTANO la seduta è aperta alle ore 16. ROMANINI (esponente dei contadini filofascisti), a nome della classe dei contadini, di cui si vanta di essere un genuino rappm^ sentante, ringrazia il presidente del Consiglio di avere affrontato con coraggio la lotta contro la Massoneria. L'opera della Massoneria è oltremodo deleteria per il suo segreto e per i legami di carattere internazionale. Deplora che per l'approvazione di questa legge, che mira ad affrontare la sètta massonica, non siano stati presenti i rappresentanti di quel partito popolare, che afferma nel suo programma di ispirarsi ai principi del Cristianesimo: . Dopo altre dichiarazioni consimili, relative alla legge contro le società segrete, si possa allo interrogazioni. ROCCO, Ministro, rispondendo all'on. Gay Silvio, che aveva denunciato alcuni fatti che, se veri, sarebbero stati assai gravi, ha esperito accurato indagini, dalle quali è risultato che i fatti stessi non sussistono. Nessun fascista è stato ucciso nel Circondario ili Ancona, eccetto uno per un accidente di caccia. 11 Procuratore del Ro aveva fissato dapprima il reato come omicidio volontario, facendo procedere all'arresto degli imputati; ma poi, in seguito a molteplici, concordi testimonianze, rimase accertato che si trattò soltanto di omicidio colposo. Ciò nonostante, gli imputati non furono per i loro precedenti scarcerati, e rinviati a giudizio per tale titolo, furono condannati a lieve pena. Quanto alla riesumazione di detti processi, non si è avata che quella di un processo relativo alla rivolta sovversiva del 1920, in seguito a nuovo risultanze. Il processo trovasi dinanzi la Corte di Appello di Ancona e segue il suo corso regolare. In tali condizioni il Ministro non ha preso, uè intende prendere alcun provvedimento a carico del Procuratore del Ro di Ancona, il quale non 6 venuto meno alla norma, che la Magistratura, che non deve fare della politica, tanto meno devo faro della colitica ant i-governativa. (Vive approvazioni). GAY prende atto di ouanito il ministro ha detto per l'uccisione del fascista, indi soggiunge: — Poiché desidero la conversione e non la morte del peccatore, devo rilevare che dopo la presentazione della mia interrogazione, quel Procuratore del Re si è dimostrato di una remissività veramente commovente, il che dimostra che in precedenza agiva diversamente. Inoltre, a fianco del Procuratore del Ro c.'c un segretario di cancelleria che fu a magna pars » del Partito popolare. Costui, quando ha visto la mala parata, si è iscritto ad un Circolo cattolico ed ora ha fatto richiesta di entrare nel fascismo. Voci: — Si è convertito {ilarità). .■Iltre voci: — Bisogna negargli la tessera I GIUNTA: — Quanti distintivi bisognerebbe strappare a tanta gente che è vomita a noi per la greppia ! GAY : — Confido che il ministro vorrà vedere chiaro nelle cose del personale giudiziario dì Ancona I 304 che hanno risposto " si „ Ecco l'appello nominale. Hanno risposto sì, cioè approvando la legge, i .seguenti deputati: Abisso. Acerbo. Adliiolfl, Alberti, Albiclnt. Aldi Mai, Alfieri, Alice, Amtcuccl. Antonolli, Armato, Arnon!, Arplnatl, Arrlvabene Gilberto, Bagnaseli, naiocctil, Batstrocchi. Balbo, Bandii, Baragtola, nurattolo, Barbaro. Barbiellinl Amlclet, Barbieri, naraabn, Bcllonl Ernesto, Bclluzzo, Bonassl, Bennati, Bcnni. Bertacclil, Botti, Biagl, Blancartll. Bianchi Fausto. Blancbt Michele. Bisanl. BllucaUlta, Bisi, Blanch. Bodrero, Bolzon, Bonaitito. Brescia Edoardo. Bresciani Bruno, Broceardi, Buronzo. Buttafuochi. faccianlga, Calore, CaneUi, Conovai, Cao, Caprice. Caprino, Caradonna. Cartolato, Carnazza Carlo. Carnazza Gabriele. Cartoni, Carusi, Casallnt Vincenzo. Catalani, Cavalieri, Cavazzoni, Cecl, Ceiosia di Grucllasco, Cerri, Cerrulll, Ceseraui, Chiarelli, Chiarini, Chiostri. Clan Vittorio. Ciano Costanzo, Ciardi, Ciarlantlnl, Cimoroni, Coluccl, Crlsafulll, Crlstlnl, Cucco. D'Alessio Francesco, D'Alessio Nicola, D'Ambrogio. De Capitani, Do Cicco. De. ccolibus. De Cristoforo, De Marslco, Ue Martino. Do Nobili. De Simone, De Stefani, Di Giorgio, Di Marzo, Di Mlraflori, Dudan. Fobbrici, Fedele, Federzoni, Feliclonl, Fera, Ferretti, Finz!, Forni Roberto, Foschini, Fraganani, Frisnani. Gabbi, Gay Silvio. Goleazzl, Gallo Marcello. Gangitano, GarglulU. Gatti. Gemelli. Gentile. Geremia. Gianferrari. Gianotti, nianturco. Giuliano, Giunta, Giarlati, Gnocchi, Grancelll, Grandi Dino, Orassi, Gray Ezio, Graziano. Greco Paolo, Guaccero. Guglielmi, Gnidl-Buffarlnl. Tgllori, Imbcrtl, Ins.iba.to. .Toele, ,losa, Jung. tabella, Lanfranconi, Cantini, I.anza ili Scalea; Lanzlllo. Lai'ussa, Lclclit, Leonardi, Leone. Leone, Leoni Antonio. Lessema. Lipari, LKsla, Loratclll, Lniimto, Loreto, Lune-Ili, Lupi. Macc.n-inl-Cai-iiilgnaiil. Lacotta. Madia, Maffei. Magrini, Ma lo rana, Mammalclla. Manaresl. Mancini, Mandragora. Manfredi. Mantovani, Marnai, Maraviglia, Marchi Corrado. Mar¬ cMMMBslPPPDPRvGsSnTTtVzdmvsecrarceldtldssagadaalv. ^ cili Giovanni, Marlottl, Marquet, Martelli, Martini, Marzotto, Mattel-Gentili, Maury, Mazza-De Piccoli, Mazzini, Mazzollnl, Mazzuoco, Merlano, Mesolella, Mesiwdaglia, Mlarl, Milani Giovanni, Mlgliani G. Battista, Monglò. Morelli Eugenio, Morelli Giuseppe. Moreno, Moretti, Morach, Mussolini. Xeni, Nunziante, olivi, olmo, Orsollnt-Cencelll. l'aces, Padulll, Pala. Palnilsano, Panunzlo, Paolucci, Pavoncelli, Pedrazzl, peglion, relizzari,, Pennavarla, Perna. Petrillo. Plccinato, Plerazzl, Pili, Pirrone, Pisentl, Polverelli, Postiglione, Preda, Prlnettl, Puzzulo. Qui Ileo. lli>rheli. Raggio. Raschi Romolo. Ravazzolo, ReDavid, Renda, Riccardi, Rlcchioni, Ricci Renato, Piolo Salvatore. Rocco Alfredo, Romanln, Romano, Ruggero, Rosboch, Rossi Pelagio, Rossi Pier Benvenuto, Rossi-Passavantl, Rotlgllano, Rufino, Russo Giovarchino, Russo Luigi. Salerno. Salvi, Sa^dflnt, Sicca, Sansanellt. Sansone, Sarrocclii, Savlnl, Schirone, Sclaloja, Sforza, Serena. Serplerl, Siotto. Spezzotti. Spinelli Domenico, Spinelli Enrico, Starace, Suvlch. Teruzzi, Tofano. Torre Andrea, Torrusio, Tosi, Tosti di Vai Minuta, TovinI, Trigona, Trollo, Tullio, Tumedei. Ungaro. Vaccaii, Vacehelll, Valeri-, Vassallo, Venino, Venti-olla Almcrlgo, Ventrella Tommaso, Verdi, Viale, Vicini, Volpe (liachino. Zaccaria, Zoncani, Z-ugnl. Si riprende la discussione sulle associazioni segrete. Il PRESIDENTE avverte che, non essendosi sabato scorso la Camera trovata in numero per deliberare, si deve rinnovare la votazione nominale per il passaggio alla discussione degli articoli sul disegno di legge, e pertanto la incice. Il Presidente ne comunica poi il risultato. Risultano presenti e votanti 30-S. Maggioranza 1Ó3 Hanno risposto SI 304. La Camera approva (viinssimi applausi della maggioranza). '* Anche il serpente nero ! „ Si passa quindi alla discussione degli articoli. SANSONE, sull'articolo primo svolge un emendamento che tend^ ad escludere gli enti legalmente costituiti ed operanti a norma delle leggi commerciali e civili. ROCCO, ministro, dice ohe non può accettare questo emendamento, che potrebbe, dare luogo a seri inconvenienti. Infatti potrebbe darsi ohe delle società assumano una qualsiasi veste giuridica e con questo mezzo possano eludere la legge. Per quanto riguarda le associazioni cattoliche, la legge non può riguardare quelle che 60no riconosciute dalle autorità cattoliche. L'articolo primo è una dispcsizione normale di polizia. Aggiungervi altro e voler specificare, non può condurre ad altro risultato che dare modo di sabotare la logge BODRERO, relatore, si associa alle osservazioni del ministro. CAVAZZONI, si preoccupa che la legge, nell'odierna dizione del secondo articolo proposto all'approvazione della Camera, possa domani essere strumento di persecuzione contro associazioni che non sono segrete e la sua approvazione vada contro le stesse finalità intese dal Governo e dalla Camera. .Chiede pertanto che al 2.o articolo si dia la stessa dizione del primo, per meglio delimitare i pieni poteri dell'autorità di P. S. L'oratore dice che non vorrebbe sembrare insistente, ma deve chiarire ulteriormente il suo pensiero, al fine della legittima ed utile applicazione della legge Egli si pie-, occupa degli inconvenienti che potranno succedere quando il funzionario incaricato di individuare un piccolo serpente verde di una data città... LANFRANCONI: — Anche neroI CAVAZZONI (continuando): — ...Anche nero, rosso o giallo, tutti i serpenti nascosti che congiurano all'ombra — vada ad interpellare tutte le Associazioni che ivi esistono, consultando tutti gli elenchi, favorendo, forse,', in questa ricerca, cosi sbandata, un nascondiglio proprio a colui che è cercato. Egli confida nello spirito col quale la legge sarà applicata. A questo punto l'oratore parla dell'applicazione che la legge può avere nell'avvenire e pare che accenni alla durata del Governo fascista. MUSSOLINI, sorridendo, interrompe: — Ho garantito solo 60 anni! BODRERO, relatore, sostiene la necessità di usare una formula lata. Quindi ritiene che non si possa accettare la proposta dell'on. Cavazzoni. CAVAZZONI : — Vi sono le leggi di P. S. per coloro che operano contro lo Stato ! ROCCO: — SI tratta di una legge contro le associazioni segrete! CAVAZZONI: — Dica contro la Massoneria! ROCCO, dichiara che l'articolo l.o. cosi com'è concepito, dà alla legge una portata molto più vasta, che non conviene restringere eolla aggiunta proposta dall'on. Cavazzoni, che renderebbe più gravi le conseguenze della legge. Ripete però che lèi legge non ha se non nn carattere di ordinaria polizia ed è rivolta contro le Società segrete, onde non hanno ragione di essere i dubbi dell'on. Cavazzoni. SANSONE, non insiste nella sua aggiunta, che raccomanda però sia tenuta presento nel regolamento. CAVAZZONI, non insiste nella sua propo.sta, prendendo atto delle dichiarazioni del ministro circa, il carattere della legge e la sua. finalità rivolta solo verso le società segrete. La **regolare notifica,, è "intralcio proceduralev SANSONE, propone anche i seguenti emendamenti: — Dopo il l.o comma inserire: « La richiesta dell'autorità di P. S. è notificata à mezzo di 'dipendenti agenti, nelle forme stabilite dal capo 5.o del libro l.o del Codice di procedura penale, nominativamente alle persone che a norma del seguente comma sono obbligate alla comunicazione della sede locale dell'associazione, ente od istituto,, e al domicilio personale di esse». Nel secondo comma, alle parole.: « Entro due giorni dalla richiesta » sosti taire: «Entro due giorni dalla effettiva notifica della richiesta ». Dopo il 2.o comma del testo, inserire i seguenti: «La comunicazione può essere data da tutti i dirigenti o rappresentanti richiesti cumulativamente in un solo atto o in più atti separati o complementari o da uno o più di essi soltanto in nome dql sodalizio. Per le. comunicazioni complementari l'autorità richiedente può concedere due esemplari, firmati dalla persona che l'ha fatta, dei quali uno è restituito alla persona stessa, datato bollalo e firmato in ciascun foglio dalla autorità richiedente. Essa può essere altresì notilicata per copia firmata a mezzo di pubblico ufficiale ». ROCCO, ministro, accetta il primo emendamento al secondo comma, sopprimendovi però la parola « effettiva ». Non accetta gli altri emendamenti, che possono esser oggetto di disposizioni regolamentari. TUMEDEI vorrebbe clic, in connessione dell'emendamento accettato dal ministro al secondo comma, si dicesse nel primo comma che le riducile dell'autorità di P. S. debbono essere l'atte sempre con regolare notifica. ROCCO non può accettare questo emendamento, che arrecherebbe inutili intralci procedurali. TUMEDEI non insiste. SANSONE ritira i due emendamenti non accettati. SANDRINI, al i.o comma, insieme agli on. Sairocchl, Vcniuo, Caccinniga, De Martino, Broceardi. Maury, Viale, Marescalchi, Di Miranori-Guerrieri, Foschini e Pavoncelli pro¬ pone che la pena comminata per la omessa, falsa o incompiuta dichiarazione, sia della detenzione e non della reclusione. Chiede poi che si aggiunga un articolo per dare facoltà al Governo di pubblicare il regolamento per l'applicazione di questa legge. ROCCO, ministro, rileva che la dichiarazione scientemente falsa o incompleta, implica, non già una contravvenzione, ma un delitto grave che mira ad attentare alla sovranità dello Stato, e quindi ritiene che sia bone comminare la pena della reclusione e non già della detenzione BODRERO, relatore, si associa. SANDRINI non insiste. SANSONE al comma (?) propone di sostituire i seguenti: « In tutti i casi di omessa, falsa o incompleta comunicazione, accertati a norma del presente articolo, le associazioni possono essere dichiarate sciolte colla sentenza stessa, quando dal giudizio sia risultato che la omissione, la falsità o la incompletezza della comunicazione era diretta a celare un line illecito o una attività non dichiarata nello statuto sociale e negli atti deliberativi dell'ente. Nel medesimi casi, anche in dipendenza del giudizio, l'attività della associazione può essere arrestata, ovvero la associazione stessa può essere sciolta con decreto del prefetto, ovvero del ministro dell'interno, nell'esercizio del loro potere politico, quando esistono speciali o gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza pubblica ». Dichiara che questo emendamento mira a distinguere i casi in cui debba provvedersi in seguito a sentenza dell'autorità giudiziaria, e quelli in cui debba provvedersi con un semplice provvedimento di polizia del potere politico esecutivo. ROCCO conviene nella distinzione fatta dall'on. Sansone, che mira a rendere più chiara la disposizione dell'articolo. Credo però inutile introdurla nella legge, e prega l'on. Sansoni di non insistervi. BODRERO, relatore, si associa. SANSONE non insiste. Nessun ricorso i> ammesso SANDRTNt, insieme, cogli on. Sarrocohi, Benino, Caeeianiga, De Martino, Broceardi. Maury, Viale, Marescalchi, Di Miraflori, Foschini e Pavoncelli. propone di aggiungere alla line dell'articolo: « Contro il decreto 6 ammesso il ricorso al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, per illegittimità o eccesso di potere ». MAFFEI è contrario all'emendamento dell'on. Sandrini, che ritiene pericoloso, ini quanto minaccia di togliere efficacia alla legge, che deve essere riguardata con mentalità fascista, anziché liberale, GATTI rileva che l'emend?.mento dell'on. Sandrini, anziché aumentare, diminuisce le garanzie costituzionali esistenti, e tanto più ingenererebbe degli equivoci, mentre il disegno di legge lascia integre le ordinarie garanzie, compresa quella del ricorso al Consiglio di Stato. BASTIANINI propone che si aggiunga al l.o comma che la legge riguarda anche le associazioni, enti, ed istituti operanti nelle colonie. ROCCO accetta l'emendamento dell'on. Bastianini, non accetta invece l'emendamento dell'on. Sandrini, richiamandosi a quanto ha detto l'on. Gatti. SANDRINI, prendendo atto delle dichiarazioni dell'on. Gatti nelle quali ha consentito il ministro, non insiste. L'art, l.o è approvato con gli emendamenti dei deputati Sansone e Bastianini. SANSONE propone il seguente art. l.o bis : ■ E" istituito presso ciascuna prefettura del Regno il registro dello associazioni. Le associazioni, enti od istituti costituiti od operanti nel Regno, che sono tenuti alla comunicazione di cui all'articolo precedente, possono chiedere di essere iscritti in detti registri e far trascrivere in essi o allegare ad essi i proprii atti costitutivi e deliberativi, gli elenchi dei soci e le successive variazioni, l'annotazione delle cariche e dei principali provvedimenti interni e di bilancio, limitatamente alla crcoscrizione amministrativa locale. Le associazioni, enti ed istituti iscritti nel registro, trasmettono le loro comunicazioni alla prefettura ogni trimestre, a cominciare dall'aprile. In mancanza, esse sono concollate con decreto del prefetto, dandone comunicazione all'autorità di P. S. ». ROCCO prega l'on. Sansone di non insistere sul suo emendamento. BODRERO si associa, rilevando clic l'attuazione della proposta creerebbe molte complicazioni. .SANSONE insiste nel suo emendamento. ROCCO prega la Camera di respingerlo. Il PRESIDENTE mette a partito l'emendamento dell'on. Sansone. Non è approvato. L'emendamento elei-i co fasci sta MARTIRE svolge il seguente emendamento all'art. 2, firmato anche dagli on. Bodrero, Arrivabene, Gilberto e De Capitani : « Sostituire: «senza pregiudizio delle sanzioni di cui al precedente art. 1, i funzionari, impiegati ed agenti civili e militari di ogni ordine ■ e gra-do dello Stato, ed i funzionari, impiegati ed agenti delle Provincie e dei comuni o di istituti sottoposti per leggo alla tutela dello Stato, delle Provincie e dei comuni che appartengano anche in qualità di semplice socio ad associazioni, enti ed istituti costituiti nel regno o fuori ed operanti anche solo in parte, io modo clandestino ed occulto, o i cui soci sono comunque vincolati da segreti, sono destituiti o rimossi dal grado e dall'impiego o comunque licenziati. I funzionari, impiegati, agenti e militari sono tenuti a dichiarare se appartennero o appartengono, anche in qualità di semplici soci, ad associazioni, enti ed istituti di qualunque, specie, costituiti ed operanti nel regno e fuori, al miniót.io, nel caso di dipendenti dello Stato, e al prefetto delia provincia, in tutti gli altri casi. 11 ministro ed il prefetto hanno facoltà di esigere questa dichiarazione tutte le volle che lo credono opportuno. I funzionari, impiegati, agenti e militari predetti, che non ottemperino a tale richiesta entro duo giorni dalla notificazione, incorrono nella sospensione dall'impiego e dallo stipendio per un tempo non inferiore a li; giorni e non superiore a tro mesi. Ove siano dale scientemente notizie false od incomplete, la pena è della sospensione dall'impiego e dallo stipendio non inferiore ai sei mesi ». TUMEDEI ritiene preferibile il testo governativo per quanto riguarda il termine concesso ni funzionari per mettersi in regola. Vorrebbe però che si dicesse esplicitamente che i funzionari dello Stato debbono dimettersi dalle società segrete. Consente nella parlo dell'emendamento dell'on. Martire che riguarda la facoltà del ministro e del prefetto ili chiedere la dichiarazione dei funzionari che appartengono a società segrete; non approva invece la dichiarazione di avervi appartenuto in passato. SANDRINI è contrario all'emendamento dell'on. Martire, soprattutto per la parte in cui si impone al funzionario di dichiarare la propria appartenenza ad una società segreta, perdio non è ammissibile che una legge imponga l'autodelazione. MORELLI Giuseppe ha approvato la legge con spirito di sincerità ed e perciò favorevole all'emendamento dell'on. Martire. Ritiene utile la dichiarazione dell'appartenenza anche in passalo da parte dei funzionari alle sociela segrete, essendo opportuno conoscere chi fu massone quando riteneva di ricavarne ulilita e solo per motivi egoistici si è succes- sifvnl sivamente dimesso (applausi di una parte iì.f.1 fascisti). Accettato ROCCO accetta con lievi modificazioni di forma l'emendamento dell'on. Martire. Rileva, riguardo alla dichiarazione dell'appartenenza in passato a società segrete da parte dei funzionari, che essa è necessaria al Governo il quale ha diritto di conoscere tutti 1 precedenti dei propri funzionari. Propone che la sospensione nei casi previsti dall'emendamento sia limitata allo stipendio. MVFFEI propone un emendamento all'emendamento dell'on. Martire, per cui, per' quanto riguarda l'appartenenza passata a società segrete, sia sufllcente una semplice dichiarazione; per quanto riguarda il presente e l'avvenire si esiga invece un giuramento con formula ben chiara, che escluda la possibilità di ogni restrizione mentale. ROCCO non accetta l'emendamento dell'on. Maffei. Rileva pure che non esiste contraddizione per la. prima parte dell'art. '2 e che l'ultimo comma dell'emendamento dell'on. Martire è accettato dal Governo, poiché lo due sanzioni ivi contemplate si riferiscono a due situazioni di fatto separate e distinte. L'art. 2 è approvato nel testo proposto dal deputato Martire, con le modificazioni indicato dal ministro. 4 palle nere Il PRESIDENTE comunica l'esito della votazione segreta sul disegno di legge in discussione. Risultano favorevoli 289; contrari A In fine di seduta MAZZINI rammenta che non sempre si è data risposta scritta alle interrogazioni nel termine previsto dal Regolamento, n PRESIDENTE prega il sottosegretario alle Finanze di rendersi interprete presso i colleghi di questo giusto desiderio. La seduta termina alle ore 19,20. Domani seduta alle ore 16.