"Trovino chiuse le porte dei Ministeri!,,

"Trovino chiuse le porte dei Ministeri!,,"Trovino chiuse le porte dei Ministeri!,, Dopo lo squagliamento di sabato : minaccia di "sanzioni,, contro i deputati "negligenti,, della maggioranza - Un disegno di legge per il licenziamento senza motivazione dei funzionari? Roma, 18 notte. Durante la giornata di ieri c stamane sono continuati vivacissimi i commenti degli ambienti politici alla mancanza del numero legale durante la votazione per appello nominale per il passaggdu agliarticoli della legge contro le associazioni segrete. Negli ambienti fascisti si assicura che, se domani gli assenti di sabato non parteciperanno al voto, provvedimenti disciplinari saranno presi a loro carico. L'on. Ciarlantini diceva stamane a Montecitorio che domani la maggioranza sarà al completo e l'on. Arr.ivabene Gilberto — uno dei. firmatari, insieme agli on. Blanc, Marchi e Bodrero ed altri, della richiesta per appello nominale — che l'appello'sarà naturalmente mantenuto. I deputati assenti ascendono ad una quarantina circa e l'elenco relativo è stato trasmesso a Fedei-zoni. "La maggioranza non dà prova di disciplina,. Mentre taluno si chiede so gli squagliati di sabato non siano anche, per avventura, dei membri della massoneria, i giornali più ufficiosi si affrettano a dicharare che i motivi dello squagliamento debbono ascriversi unicamente al desiderio di alcuni deputati di prendere il treno e tornarsene alle proprie case. Ma ciò nonostante, il disappunto degli ufficiosi appare chiaro dai commenti fascisti. Videa Nazionale si dice convinta che nello squagliamento di sabato, appunto perchè avvenuto di sabato, non vi ò stata malizia; ma afferma: « La maggioranza non dà affatto prova di disciplina; e poiché, 6 necessario richiamare, nettamente i deputati alla disciplina, ad una disciplina continuativa, noi domandiamo cho sia esercitala una sorveglianza assidua e diligente sulla partecipazione effettiva alle sedute, agli Uffici, alle Commissioni dei singoli deputati, e* sulla partecipazione allo votazioni, e cho poi agisca di ronscguonza il partito nella persona del segretario generale on. Farinacci od il Governo nelle persona dei sottosegretari o particolarmente del sottosegretario agli Interni. Quando diciamo « ncire », intendiamo ohe si cominci col richiamo e si arrivi anche a sanzioni di cui la più efficace sia la seguente : il deputato negligente trovi chiuse le porte dei Ministeri e non riceva più risposta alle lettere che. invia. Intanto, per domani, la maggioranza fascista devo stare al suo posto». " Metà almeno della maggioranza è massone? Vitupero, poi, dice tutto nel titolo del suo articolo : « Lo squagliamento dei deputati massoni ha impedito il varo della, logge contro le so cictà segrete. Vigiliamo 1 ». E il giornale definisce « vergognoso " lo squagliamento di alcuni pseudo-fascisti e scrive : « Ma i signori deputati della maggioran za hanno dato ieri una brutta prova del loro senso di disciplina. Il giorno innanzi avevano trangugiato, infatti, quel rospo democratico che è l'elettorato femminile e noi li avevamo sinceramente ammirati in questa unanime sottomissione alla volontà del duce, sottomissione che, per altro, costava poca fatica. Senonchè, quando si è trattato di varare una leggo veramente fascista, quando la maggioranza parlamentare si è trovata di fronte ad uno dei punti fondamentali della nuova vita d'Italia, ad uno dei cardini del nuovo ordine instaurato attraverso il fascismo, si è sornionemente squagliata. Male! Malissimo I Che deduzione dobbiamo trarre da questo fatto? Che la disciplina parlamentare è condizionata e limitata ai soli casi in cui riesce' facile e non compromettente? Che la metà, almeno, dei deputati della maggioranza sono massoni? Che il sentimento massonico è in essi più forte e, più tenace della passiono fascista e do] senso del dovere verso la Patria? Interrogativi che, se avessero una risposta affermativa, suonerebbero condanna atroce per i ranpresentanti della nazione al Parlamento. E noi vogliamo credere che questa brutta giornata montccitoriale sia al più presto cancellata da una superba votazione a favore della leggo contro le sette, legge che ha un signiticato ed una portata enormi e che deve passare ad ogni costo. Nel caso contrario, che cosa si può più sperare da una Camera che rigetta cosi ipocritamente (metodo massonico) una delle più importanti tra lo prime leggi del regime fascista? Una siffatta Camera sarebbe degna del nostro più completo disprezzo, e sarebbe matura per lo scioglimento ». Non Socrate, ma Siila Sempre a proposito della seduta di sabato alla Camera, viene rilevato che l'onorevole Mussolini, nel suo discorso, citò erroneamente Socrate. Com'è noto, il presidente del Consiglio volendo giustificare l'offensiva fascista contro la Massoneria, disse ad un certe punto : « Poi, o signori, vi è una ragione molto più superiore per me, spirito di contadino — e me ne vanto — ed è questa: bisogna fare il massimo del bene agli amici ed il massimo del male ai nemici. Questa massima non e di un fascista squadrista dell'ultima o dulia prima ora: essa è di Socrate ». Senonchè questa massima — così agl'antipodi dello spirito socratico — non è affatto di Socrato. E' attribuita a Siila, il dittatore di Roma, nato trecento anni dopo il filosofo ateniese. Anzi, quella massima fu scolpita come epitaffio sulla tomba dello stesso Siila, nel campo di Marte, cosi : « Nessuno fece più bene a' suoi amici e più viale a' suoi nemici ». La Tribuna non rileva l'errore, ma si sofferma sulla frase citata1 da Mussolini per metterne in luce il poco socratico sapore : « Sebbene attribuito a Socrate, questo non è un pensiero di pace: è una massima per i militari durante le operazioni di guerra, eccellente fino ad un certo punto, ma dagli stessi militari intesa nel senso che, quando il nemico è prostrato e ferito, si deve usargli la massima riverenza. Non è umano, non o utile inlieriie sui caduti ». Emendamenti e pericoli Intanto sono stati presentati alcuni emendamenti alla legge contro le Associazioni segrete, dei quali i più importanti sono quelli del sarrocchiano on. Sàndrini : All'art. 1 si propone la sostituzione della parola « detenzione » alla parola « reclusione ». Alla fine dello stesso articolo si propone di aggiungere il seguente comma: « Contro il decreto è ammesso ricorso al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, per illegittimità ed eccesso di potere ». Alla fine dell'art. 2, concernente la destituzione dei funzionari che risultino facenti ancora parte della Massoneria, si propone di aggiungere il seguente comma: • Contro i prov. rodimenti di destituzione è ammesso ricor. so al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale per illegittimità ed eccesso di potere ». Il Popolo d'Italia scrive : « La massoneria, dopo la marcia su Roma e' specialmente dopo il giugno dell'anno scorso, si era rovesciata contro il fascismo con una velenosa campagna di denigrazione, Fu una nemica; si smascherò in pieno come nemica; sarà trattata come nemica; avrà la sorto dei vinti. Non saranno più tollerale infiltrazioni massoniche nella magistratura nella burocrazia e nell'esercito e nella diplomazia ». L'on. Gioachino Volpe scrive al direttore dell'epoca, on. Bottai, una lettera in cui spiega qualche parta del suo discorso di sabato c le ragioni che lo hanno indotto, in sede di Commissione a non aderire alla proposto di modificare l'art. 2, che nel testo ..governativo diceva: « E' fatto divieto ai funzionari, ecc.. ecc.. di appartenere ad associazioni operanti in modo occulto ecc. »; e cho la Commissione ha modicato cosi : « Le associazioni segrete sono vietate ed il loro scioglimento avviene per decréto del prefetto ». L'on. Volpe scrive tra l'altro : , Accennavo, tra l'altro, cho bisognava guardalo ad un pericolo, non del tutto fantastico, di rendere ancor più segrete, almeno por una parte dei loro congegni e dei loro adepti, le associazioni segreto; guardarsi di farne altrettanti ricettacoli di sovversivismo; guardarsi dal pericolo di ravvivarle anziché spiantarle; armare lo Stato dell'arma necessaria a colpire e a difendersi; dargli i mezzi per potere attaccare l'avversario in quella che e la sua forza maggiore, cioè il segreto, e l'appartenenza dei funzionari ma non di più; fare ma non strafare, anche per non assegnare allo Stato un compito ancor più difficile. Aggiungevo, a proposito della necessità o opportunità di procedere con fermezza non disgiunta da moderazione, cho si dovesse slaro attenti a non urtare troppo, cioè oltre il necessario, le varie solidarietà Internazionali massoniche ed anche (e qui vennero le interruzioni e le beccate) a non gettare por avventura qualche germe di sospetto e di diffidenza nell'animo stesso della Chiesa o di molti cattolici, perchè qualche punto di contatto, qualche ponte più o meno visibile, puro, esiste tra massoneria n cattolicesimo. Sono di fronte corno Dio e Satana; ma si sa benissimo che mai l'odio è cosi durevole come tra quelli vicini ed affini ». Arma contro un diritto statutario Vn attento esame della legge fa nel suo editoriale II Popolo. Il giornale riafferma la sua ostilità alla Massoneria, ma Soggiunge : « Non invocheremo contro di essa alcuna forma*'di persecuzione quando operasso alla luce del sole, entro i limiti consentiti dalle libertà statutario e delle leggi dello Stato. Combattere vogliamo a viso aperto, ma ad armi pari. Ma la sua clandestinità, il suo segreto, obbligano i partiti a difendersi, cercando rli costringerla a scendere sul terreno della lolt.a comune con tutte lo forze di cut dispone, ma senza il bagaglio dei suoi riti e dei suoi giuramenti. Inutile equivoco ed ingombro quando lo Stato assicuri nei limiti dello leggi costituzionali le libertà fondamentali dei cittadini ». Il giornale popolare vede però il vero pericolo della legge sulle associazioni segrete nell'art, l.o, che riguarda tutte le Associazioni, nel quale è condensato tutto 10 spirito del Governo fascista: « La relazione afferma che questo articolo non mira che a rendere impossibili le società segrete. Se questo è, si deve rilevare che la formulazione dell'articolo è quanto mai imprecisa ed insidiosa; nessuna restrizione o specificazione circa le associazioni è contenuta nell'articolo, e d'altronde si stabilisce che lo associazioni possono essere sciolte in tutti i casi di omessa falsa o Incompiuta dichiarazione. Anche per Incompiuta dichiarazione! Quale sarà quell'autorità di pubblica sicurezza che, quando voglia il Governo da cui dipende, non troverà incompiuta una dichiarazione fatta da un partito, da una associazione, da un ente, che non sia gradilo, che dia qualche fastidio politico o quando so. ne tema la concorrenza nel terreno elettorale? Entro 48 ore, le autorità di pubblica sicurezza, esigendo oltre agli statuti ed ai regolamenti l'elenco nominativo delle cariche e dei soci ed ogni altra notizia intorno alla loro organizzazione ed attività, possono dare al prefetto, cioè al Governo, la possibilità di sbarazzarsi di associazioni legalissime nei fini e nei mezzi, ma anche arrecano noie o che le vengono in dispetto. La geneìà-ità della frase da noi sottolineata, « ogni jWra notizia ecc. », messa in rapporto con i- Ka frase della " onlessa e incompiuta dichiarazione », dell'ultimo comma dell'articolo, per cui ogni prefetto vorrebbe legittimamente e direttamente autorizzato a procedere allo scioglimento della associazione, dimostra tutta la insidiosità della disposizione legislativa, che può considerarsi, senza esagerazione, l'arma di cui il Governo si yuole agguerrire per regolare a suo talento 11 diritto statutario della libertà di associazione >. Il terzo progetto Mentre il carattere antiliberale della legge contro la Massoneria continua ad essere ampiamente rilevato, gli ufficiosi preannunciano altre riforme fasciste E' noto che il presidente del Consiglio accennava ieri l'altro a tre nuovi disegni di legge della massima importanza, che sono in preparazione, e che il Governo presenterà al Parlamento nella presente sessione. Due di questi disegni di legge riguardano i decreti-legge, e di essi abbiamo già dato notizia: con un progetto il Governo intende fissare le norme ed i limiti per la conversione dei decreti-legge già concretati; con un altro si intende fissare per il futuro i limiti entro i quali possa valersi dei decreti-legge. Il terzo progetto, che l'on. Mussolini ha definito di carattere transitorio, destinato ad «inserire la rivoluzione fascista nello Stato », riguarda la disciplina dei funzionari e dipendenti dallo Stato. Questo nuovo disegno di legge non è altro che una copia di quello contro la Massoneria. 11 disegno di legge darebbe facoltà al Governo (secondo quanto affermano gli ufficiosi) di licenziare i fun zionari senza specificare i motivi della di spensa dal servizio. La Commissione che esamina il disegno di legge sulla stampa si riunirà domani, mercoledì, per decidere in merito alla presentazione del disegno di legge in parolaSi afferma che alla riunione parteciperebbe lo stesso Mussolini per esporre i criteri a cui intende informare i lavori della Commissione. . Ora La Tribuna trova che le leggi che saranno votate alla Camera sarebbe stato meglio fossero rinviate a dopo il processo Matteotti, e meglio ancora sarebbe portarle davanti ad una altra Camera. I Solonl e le " Corporazioni istituzionali, Anche la Commissione dei Solonì lavora. Essa si è riunita stamane a Palazzo Venezia, in seduta plenaria, e ha preso visione della relazione compilata dalla sottocommissione dei tre (Leicht, Arias e Barone) sulla questione sindacale. La sottocommissione fu, come è noto, nominata per conciliare la relazione Arias con le critiche ad essa fatte in seno alla Commissione dei 18. .La relazione della sottocommissione, perciò, non si discosta molto dai concetti fondamentali della relazione Arias; conserva quasi integra la parte programmatica e introduttiva in cui la Commissione nell'ultima seduta plenaria si trovò perfettamente d'accordo, in linea di massima. Le proposte della sottocommissione mantengono intatto il concetto delle Corporazioni istituzionali interprovinciali o non alterano le funzioni che la relazione Arias attribuiva ad esse; anzi, sotto un certo aspetto, tali funzioni vengono sensibilmente ampliate. A base delle corporazioni la relazione Arias proponeva un congegno sindacale abbastanza' complicato che, come si ricorderà, determino il disaccordo tra il Bossoni e gli altri membri della Commissione dei 18. Ora, sembra che tale questione sia stata risolta nel senso di non basare le Corporazioni sull'essere riconosciute o meno le organizzazioni operaie: si propone, invece, di fissare una specie di elettorato da concedersi a coloro che hanno titoli di professione di arte e di mestiere, ecc., necessari per far parte del corpo elettorale, base delle Corporazione istituzionale.

Luoghi citati: Italia, Roma, Venezia