Il giubileo del Re

Il giubileo del ReIl giubileo del R l Una sedata d'omaggio de Palamento Roma, 14, notte. 11 Comitato direttivo della maggioranza parlamentare li a tenuto stamane la preannunziata riunione. Erano presenti l'on. Andrea Torre, Pennavaria, Madia, Bottai, Venino, De Capitani, Caradonna, Romano, Lessona e Martire. Si è ripresa la discussione sul voto amministrativo allo donne. Tre soli membri del Comitato direttivo si sono dichiarati favorevoli: gli on. Bottai, Giovanni Battista Miliani e Martire. Tutti gli altri, compreso l'on. Andrea Torre, hanno espresso parere contrario. Il Comitato è stato quindi ricevuto, stamane, dal presidente della Camera on. Casertano, col quale sono stati presi accordi sulla manifestazione in onore del Sovrano in occasione del 25.o anniversario della sua assunzione al trono. Si è stabilito che domenica 2ì maggio la Camera terrà una seduta straordinaria, che rivestirà carattere di particolare solennità e significazione. Il presidente Casertano, aprendo la seduta, ricorderà perchè per il 7 giugno, festa dello Statuto, è fissata la celebrazione del giubileo reale, ed inviterà la Camera a partecipare degnamente alla, manifestazione nazionale. Risponderà Mussolini, che proporrà che la Camera nomini una Commissione di cinque o sette membri per la redazione di un indirizzo di omaggio da presentare a Re Vittorio Emanuele III il 7 giugno. Naturalmente, la nomina della Commissione sarebbe affidata all'on. Casertano, il quale stabilirà pure se l'indirizzo debba essere portato alla Reggia dal solo ufficio di presidenza della Camera o da tutti i deputati in corpo, i quali capitanerebbero un corteo composto di tutte le altre rappresentanze ufficiali. E' probabile 'che una eguale procedura segua il Senato, te che alla seduta del 24 maggio a Montecitorio faccia riscontro una seduta analoga a Palazzo Madama. Gli ordini di Mussolini al fiduciari Il Comitato direttivo della maggioranza 'doveva tornare a riunirsi nel pomeriggio: ma la riunione non si è più tenuta. Invece alle 13 ha avuto luogo la riunione a Palazzo Chigi dei fiduciari regionali della maggioranza. Oltre all'on. Mussolini assistevano: l'on Federzoni, ministro dell'Interno, l'on. Grandi, ancora in funzione di sottosegretario agli Interni, l'on. Su ardo, sottosegretario alla Presidenza, e Farinacci. Dei fiduciari regionali erano presenti : Gray per il Piemonte, Bodrero per U Veneto, Arpinati per l'Emilia, Marchi Giovanni per la Toscana, Mazzolini per le Marche, Felicioni per l'Umbria, Bianchi per la Calabria, Igliori per il Ijxzìo e Del Marsico per la Campania. T.a riunione è stata assai breve. L'on. Mussolini ha fatto brevi dichiarazioni per rilevare l'importanza della sessione parlamentare attuale, ed ha invitato i fiduciari regionali ad esigere da parte dei deputati dei gruppi rispettivi la partecipazione più assidua ai lavori della Camera, in modo che non abbiano a ripetersi gH inconvenienti deplorati frequentemente nel passato per lo scarsissimo numero dei deputati presenti. Quindi l'on. Mussolini ha dichiarato che il disegno di legge per il voto amministrativo alle donne, presentato dal Governo, dovrà essere approvato dalla maggioranza, ed ha invitato perciò i fiduciari regionali a farlo votare disciplinatamente. Queste dichiarazioni dell'on. Mussolini eliminano ogni dubbio sulla sorte del progetto per il voto amministrativo femminile. La votazione avverrà assai probabilmente sull'ordine del giorno oggi presentato dai tre commissari che nella Commissione rimasero in minoranza. L'ordine del giorno, sottoscritto dagli on. D'Alessio, Bianchi e Acerbo, dice: € La Camera approva il principio della concessione del voto amministrativo alle donne e passa alla discussione degli articoli del disegno di legge ». Infine, Mussolini ha dichiarato che, subito dopo avere approvato il disegno di legge che concede alle donne l'elettorato amministrativo, la Camera affronterà la discussione dell'importantissimo disegno di legge sull'attività delle associazioni segrete. La Camera approverà quindi il disegno di legge per l'appannaggio al Principe Ereditario e le due leggi militari già presentate al Senato : quella per l'ordinamento della nazione in tempo di guerra e quella por la riforma dell'alto comando. L'on. Mussolini ha anche raccomandato il perfetto coordinamento dell'azione dei deputati, ed a tale scopo frequenti dovranno essere le riunioni dei gruppi regionali : i fiduciari hanno anzi avuto l'ordine di procedere alla convocazione dei loro rispettivi gruppi entro tre giorni da oggi. Stasera si notava a Montecitorio la circostanza significativa che il presidente del Consiglio ha fatto oggi ai fiduciari regionali quelle comunicazioni che sarebbero apparse dovute al Comitato direttivo della maggioranza, senza consultare minimamente quest'ultimo. La cosa potrebbe significare che, contrariamente alle assicurazioni date in un primo momento, i fiduciari regionali abbiano finito col sovrapporsi all'organo direttivo della maggioranza. L'on. Mussolini stesso, valorizzando i segretari regionali, si ripromette di ottenere quel coordinamento e quella disciplina nell'azione della maggioranza, che il Comitato direttivo non ha saputo garantire. Le società segrete Oggi alla Camera l'on. Bodrero ha presentato il testo definitivo della relazione al disegno di legge relativo alla regolarizzazione dell'attività delle associazioni, alla appartenenza a queste del personale dipendente dallo Stato ed agli Enti locali. La relazione si inizia con una breve critica teorica delle idee fondamentali delle massonerie, istituendo una differenza tra quella italiana e quelle di altri paesi, specialmente anglo-sassoni. Parla i>oi dei danni che derivano dagli intrecci di gerarchie, specialmente sul personale dipendente dallo Stato e dagli Enti locali, quando questo personale abbia prestato un doppio giuramento, insistendo sulla gravità che tale fatto può assumere quando si tratti specialmente di magistrati e di ufficiali. Accenna poi a taluni fatti specifici che rivelerebbero anche la dipendenza, o per lo meno la acquiescenza della massoneria italiana verso altre nazioni e rivendica infine, di fronte al diritto di associazione « che — dice — non si vuole in alcun'modo violare, il diritto ed il dovere dello Stato di vigilare qualunque attività si svolga nel Regno, ed impedire perciò che funzionari, impiegati militari, magistrati ecc. ecc. possano in qualsiasi modo nell'esercizio delle loro funzioni obbedire a criteri diversi da quelli a cui lo Stato intende inspirarsi». La Commissione dice di aver perciò per¬ fezionato il testo del disegno di legge presentato dal Governo, « in modo da evitare qualsiasi equivoco circa la sua portata, cosicché per effetto della legge permanga inalterato nei tempi il diritto dei cittadini di associarsi per fini leciti e palesi e siano realmente abolite le società segrete in quanto segrete ». L'articolo 2 del disegno di legge ministeriale viene pertanto modificato nel modo seguente dalla Commissione : « Le associazioni operanti anche In parte in modo clandestino od occulto, i cui soci sono comunque vincolati dal segreto, sono vietate. Il loro scioglimento avviene per decreto del prefetto, senza pregiudizio delle sanzioni di cui alla presente legge. I dipendenti civili e militari di ogni ordine e grado dello Stato, qualunque funzionario od agente delle Province e dei Comuni ed istituti sottoposti per legge alla tutela dello Stato, delle province e dei Comuni, che appartengano anche in qualità di semplici soci allo associazioni, enti ed istituti contemplati nel presente articolo, sono destituiti o rimossi dal grado e dall'impiego o comunque licenziati ». L'articolo 3 resta soppresso, perchè l'applicazione della legge ha luogo secondo le norme generali contenute nelle disposizioni preliminari del Codice Civile. La Giunta dei trattati ha tenuto una nuova riunione pomeridiana, riprendendo la discussione sul trattato italo-russo. Nel corso della discussione si è rilevata la incompletezza delle statistiche pubblicate in Italia sul movimento commerciale italo-russo e la discordanza fra i dati italiani e quelli forniti dall'Ambasciata dei Sovieti. L'esame di questi dati, che sono stati inoltrati per il tramite del sen. Contarini, sarà continuato lunedì prossimo. La Giunta, intanto, nella seduta pomeridiana di oggi, ha deciso la presentazione alla Camera di un ordine del giorno per la riorganizzazione della statistica doganale commerciale e industriale. L'ordine del giorno sarà presentato e svolto dall'on. Belloni. La Giunta in seguito ha approvato la relazione presentata dagli on. Tofani, Vassallo e Belloni sui diversi progetti di legge sottoposti al suo esame. I Soloni, il monopollo rossonlano e l'internazionale dell'industria Mentre la Camera ha iniziato oggi la sua ripresa legislativa, proseguono anche i lavori della Commissione dei diciotto. Secondo informazioni ufficiose, la prima Sottocommissione ha pressoché ultimato i suoi studi per il regolamento dei rapporti tra i vari poteri dello Stato. Quanto alla Sottocommissione, che è incaricata di presentare, lo schema per l'ordinamento delle rappresentanze di categoria .e dei rapporti tra queste e i sindacati, sta lavorando col contributo di esperti per completare le linee di massima convenute d'accordo fra i tre commissari. Si conferma che entro il mese si avrà la relazione definitiva, ma la relazione concernerà solamente i punti fondamentali della riforma, punti che dovranno poi essere precisati, sviluppati e attuati da un complesso di norme completamente già eia. borate. E' da escludersi in modo assoluto che la relazione possa essere presentata al Parlamento nell'attuale periodo dei lavori. L'Epoca assicura poi che non esistono in seno alla Commissione correnti contrarie tra loro circa le soluzioni da proporre ai problemi sottoposti all'esame della Commissione stessa. Come è noto, si è inaugurato ieri a Stresa il congresso delle organizzazioni industriali internazionali. Il Mondo riconosce l'opportunità di tale congresso, necessario per l'incremento delle varie produzioni nazionali; nota che il alitale è per sua natura internazionale Ora, come si ammette la legittimità dei rapporti internazionali tra industriali, cioè tra datori di lavoro, deve ammettersi la stessa legittimità dei rapporti internazionali tra sindacati operai. Il giornale si chiede allora dove vadano a finire le pretese monopolistiche del sindacalismo fascista; ricordando che l'on. Rossoni ha richiesto — ed i « Soloni » pare abbiano accordato — che per ottenere il riconoscimento dei sindacati questi non debbono aderire ad alcuna organizzazione internazionale, il giornale osserva : « M tal modo il riconoscimento sarebbe accordato soltanto alle Corporazioni, perchè quanto agli altri sindacalismi, se cattolico aderisce all'internazionale bianca, se confederale aderisce all'internazionale di Amsterdam. Per questi due sindacalismi non ci sarebbe possibilità di esistenza. Ma ora conosciamo pure, dopo la convocazione del Congresso di Stresa, l'esistenza di una vera e propria Internazionale dell'industria. Dunque le organizzazioni industriali italiane ncn potranno e non dovranno ottenere il riconoscimento giuridico; saranno cioè sottratte a quella disciplina unitaria alla cui possibilità, senza disastri, mostrano di credere i funzionari delle Corporazioni, mentre noi non vi crediamo affatto. Allora le restrizioni e la disciplina risultanti dal riconoscimento giuridico si ridurrebbero a limitare la libertà sindacale degli operai, mentre ai datori di lavoro sarebbe consentita piena ed essoluta la possibilità di iniziativa e di movimento. Si può obiettare che non sarebbe legittima neanche l'esistenza delle organizzazioni padronali aderenti all'Internazionale dell'industria, ma noi vorremmo sapere dove sia il Governo che possa decretare lo scioglimento di quelle, organizzazioni, di emanare cioè un provvedimento che sarebbe giuridicamente mostruoso e praticamente dannosissimo all'economia nazionale. Che resta quindi del monopolio roesoniano? >