Il trionfale ingresso di Hindenburg a Berlino

Il trionfale ingresso di Hindenburg a Berlino Il trionfale ingresso di Hindenburg a Berlino Il salato di Noske - La moltitudine lungo nn percorso di 7 chilometri : oltre mezzo milione di cittadini - 10.000 agenti .. Proibite le fanfare, risuonano gli inni e le canzoni della guerra Dal costumo bleu-rosso degli studenti al frak della "cooperativa della nobiltà tedesca,, - Il corteo sotto il volo degli aeroplani e il getto dei fiori - Nessun incidente (Servizio speciale della STAMPA.) » Berline, 11, notte. Il cielo, che durante tutta, la giornata era stalo nuvoloso e piovoso, si schiarì di un tratto verso sera, proprio all'arrivo del treno che trasportava Hindenburg da Hannover, e sopra i lindi quartie, dell'ovest, allegri di case bianche, di tappeti erbosi e di grandi piazze ariose, si diffusa il cielo amabile e benigno che ha sempre arriso, per un capriccio meteorologico, alle riviste di Guglielmo 11. Esiste nella lingua tedesca addirittura l'espressione: «tempo da riviste imperiali'. Sci crocchi dei piccoli borghesi, che avevano riesumalo le tube e gli abiti neri del tempi di gala, e che avevano fra le mani bandierine imperiali, attesto improvviso rasserenarsi del cielo fu interpretato naturalmente come un presagio che i vecchi tempi ed i vecchi onori ritorneranno in. auge. Ma per averti questa impressione di un ritorno all'anlico, non occorreva guardare il cielo. Qualche spauracchio di bandiera repubblicana, pendente da qualche finestra, non faceva che render più viro il contrasto colla selva dei colori imperiali inalberati a tutti i balconi ed a tulle le finestre, pendenti dai pali della luce elettrica e dalle cancellate, agitati, recati in mano, portali fieramente all'occhiello o sul petto. Perfino fra i velivoli, che volteggiavano nell'aria ed avrebbero dovuto essere tutti della polizia, ve ne erano alcuni che trascinavano dietro lunghe fiamme nero-rossobianche. " Soltanto la concordia pub salvare „ Ma vediamo prima la cronaca della partenza da Hannover. La popolazione dì quella città aveva preparato ed Hindenburg una calorosa dimostrazione, che s'è iniziata davanti alla piccola villa, del sobbórgo che il maresciallo è sul punto di lasciare per andar ad abitare il palazzo della presidenza ài Berlino, e si rinnova alla stazione. Alla stazione erano intervenuti, fra le altre autorità, anche il presidente del Brandeburgo. Noske, il. vecchio capo socialista, il Quale è passato alla storia per la energica e spietata, repressione dei moli comunisti, sul finire del 1013. Con particolare calore Noske Sia ricordato i meriti del maresciallo Hindenburg :■ ha espresso il ringraziamento della popolazione di Hannover, e gli augurò di poter dischiudere tempi più felici ai popolo tedesco, che « soffre un male infinito nella sua economia C'tiel suo sentimento nazionale •, e di tar ancora una volta la Germania forte e polente. Hindenburg rispose con poche parole: « Farò anche nel futuro il mio dovere. So bhe soltanto la concordia ci può salvare. Prometto che penserò' con particolare cura ai poveri ed ai miserabili, e che lavorerò per una riconciliazione di tutte le classi sociali ». Il treno si mise m moto dopo le ultime strette di mano, mentre la. folla cantava: « Deutschland I Deutschland iiber alles! ». L'itinerario "imperiale,, - L'immensa folla Come sapete, si era stabilito che il treno che trasportava Hindenburg si arrestasse alla piccola stazione suburbana della Heerstrasse (« strada imperiale »). Il percorso scelto per l'arrivo del Presidente alla casa della Cancelleria segue la via dell'Imperatore, la via Bismarck, il viale di Charlotlenburg, attraversa il Thiergarten, passa sotto l'arco di trionfo della Porta di Brandebur. 00, attraversa la piazza di Parigi, fino alla Wilhelmstrasse. Vi ho già detto che qualcuno aveva voluto vedere un simbolo in questa strada [in realtà scelta soltanto per ragioni di ordine pubblico), che reca nomi di glorie e di vittorie antiche; e non è mancato fra i repubblicani citi ha ricordato che questa strada è la lessa che fu percorsa dalle legioni dt Kapp, il giorno del colpo di mano reazionario del 1920. Sopra questa, strada, lunga sette chilometri, ha cominciato a radunarsi la folla fino da mezzogiorno: oltre 300.000 persone appartenenti alle varie associazioni nazionaliste, alle scuole, alle società ginnastiche, ecc. Non è un'esagerazione affermare che oltre mezzo milione di persone si erano riunite in fittissimi gruppi ai. due lati del percorso. Le associazioni nazionaliste, reazionarie e monarchiche, erano tutte al completo, in uniforme, sull'attenti, coi loro gagliardetti. Le fanfare erano stale proibite all'ultimo momento dalla polizia. Non si voleva che esse suonassero inni troppo reazionari o monarchici. In compenso, queste associazioni cantavano a gran voce le loro canzoni di guerra. Sono cosi, gli uni dietro gli altri, i giovani dell'Associazione « Elmo d'acciaio », i reduci di guerra, gli iscritti all'i Ordine dei giovani tedeschi », gli appartenenti al « Lupo Mannaro » Colle croci uncinate in campo rosso, sono arrivati da Monaco i nazional-socialisti di Hitler, e vi sono le corporazioni studente sche con le loro uniformi alquanto carneva lesche: il vestito attuato bleu-rosso, le scarpine e le calze bianche, lo spadino, il berretto a bilico sulla testa raiiala. l'i sono lunghe teorie di signori gravi, in tuba e marsina, professori, impiegati, esercenti. Vn folli stuolo di guardiacaccia delle vecchie tenute imperlali, reali, granducali, colle loro uniformi verdi ed il cappello da brigante. VI è persino un gruppo dignitosissimo e rigidissimo, in frak e tuba, che reca sul gagliardetto il titolo: «Cooperativa della nobiltà tedesca ». La bandiera di Anversa Poi c'è la folla. La solita folla cine vedemmo ad Hannover e nei comizi tedesco-nazionali, soltanto enormemente moltipllcata di numero: dt piccoli borghesi, di piccoli artigiani, di studenti, di impiegati, di donne. Vecchie venerande, che si sono portate le sedie da casa, seggono da stamane' in prima fila;' mutilali di guerra, scolaretti, esploratori. Tutti, agitano fra le mani bandierine di carta rosso-nero-bianche, che improvvisali venditori smerciano con grande successo [in fondo al paniere vi è anche la bandiera repubblicana, che nessuno compera), come per attcstare ehe essi sono qui non per pura curiosità, ma per vero e reale sentimento. Fanciulle bianco-vestite distribuiscono mazzi di violette, legali coi colori nazionalisti. Da una finestra del Kaiserdamm una grande bandiera rappezzata, rosso-nero-bianca, il cui bianCOr i. divenuto grigio, porta, una scritta a ca¬ ratteri cubitali: « Questa bandiera fu issata sopra la conquistata Anversa, nell'estate del 1915 ». L'ora dell'arrivo si approssima e la folla diviene impaziente. La polizia, (più di 10.000 poliziotti, a piedi ed a cavallo, sono stali mobilitali, oltre a numerosi agenti in borghese), ha molto da fare per /renare gli impazienti e tenere sgombre le strade ed il piazzale davanti alla stazione. La cerimonia dell'arrivo: 8 minuti Finalmente, verso le sci, da tutte le parli accorrono gli aeroplani che volteggiavano in cielo da qualche tempo e si abbassano in direzione della stazione. Il treno arriva. La stazione, per l'occasione, è tutta ripulita; ghiaia nuova fra le rotaie, bandiere — questa volta repubblicane — riunite a fasci. Sotto la tettoia è radunala una piccola folla di una sessantina di persone: il Cancelliere Luther con la figlluolctta decenne, il comandante dell'Esercito von Secekl, il comandante della Marina '/.enker. il ministro Schielc ed. il ministro Gessici; il sindaco di Berlino, un piccolo gruppo di giornalisti tedeschi e stranieri. Il treno si arresta e sullo sportello della vetta ra-salon si presenta immediatamente Hindenburg. L'alta persona, alta e non curvata, è resa ancor più imponente dal cappello a cilindro e dal severo vestito nero, chiuso ed abbottonalo fino al collo. Si constala ancora Una volta che l'aspetto del Presidente è floridissimo. Semhra persino ringiovanito, da quella sera di Hannover in cui lesse il suo programma e si presentò alla stampa internazionale. Scende con passo svelto; porge la mano a Luther ed ascolla in piedi, ritto,- quasi. «uU'attenti, le parole che Luther gli indirizza. Si inchina, poi, verso la figlluolctta del Cancelliere, che gli porge dei fiori e recita un complimentino in versi. Poi il sindaco saluta il Presidente a nome della città. Seguono rapidamente le presentazioni. Le strette dt mano, brevi ed. energiche, che il Presidente dà, sono accompagnale da un rapido e guasi meccanico inchino del capo. La cerimonia dura, come era sialo prescritto, otto minuti. Alle sei in punto, Hindenburg esce sul piazzale, accolto da una ovazione. Il maresciallo si arresta un po' davanti all'automobile preparala per lui e che reca il gagliardetto coi colori del Presidente della Repubblica. Sale rapidamente. Rimane ancora un momento ritto in piedi, levandoti il cilindro, in segno di saluto. Accanto a lui prende posto il Cancelliere Luther. Poi le quattro automobili si mettono rapidamente in moto fra due ampie muraglie umane, che urlano li odi I, che agitano bandiere, che intonano antichi inni di guerra. Quadro grandioso Precede la prima vettura-staffetta del presidente della Polizia ed una colonna di forze armale della polizia. Segue quindi la vettura del Presidente e del Cancelliere. Nella terza si trovano il figlio del Presidente Hindenburg con la signora. Nella quarta sono i ministri Schicle e Gessler. Durante i venticinque minuti che il corteo impiega per giungere alla porla di Brandeburgo, sì verifica un continuo gcllo di fiori sulla vettura del Presidente. Gli aeroplani sono scesi talvolta a circa cento metri ed hanno volteggialo sulle automobili. I componenti le Associazioni studentesche c militari si irrigidiscono, presentano lo spadino, sull'attenti, nel gran piazzale del Re, davanti alla porla di Brandeburgo. La folla è enorme, il quadro è grandioso. Ufficiali di polizia elegantissimi e tempestati di. decorazioni, qualche divisa da ufficiale della Reichswchr e della Marina, surrogano a perfezione lo splendore delle uniformi dei tempi passati, che tutti credevano definitivamente superati dopo l'avvento della Repubblica socialista nel 1918. Le Ambasciate straniere, presso la porla di Brandeburgo, issano le loro bandiere per salutare il Presidente. I colori di Francia, d'Inghilterra, del Giappone e dell'America, salutano il nuovo venuto. Sull'angolo della Wilhelmstrasse saluta anche, e sembra ironicamente, la bandiera rossa del Sovieti. L'enorme radunata di folla, avvenuta oggi a Berlino, tormenta i calcoli statistici degli studiosi. Si fanno dei confronti colla, radunata di folla avvenuta ai funerali di Ebert. Bisogna ricordare che, allora, il percorso del carro funebre si svolgeva, tult'al più, sopra un chilometro di strade strette e centralissime, mentre ora la vettura del Presidente attraversò viali larghissimi e spaziosi, attraverso quartieri suburbani, e grandi parchi. Svenimenti - Un colpo apoplettico Certamente è questa la cerimonia più imponente che si sia vista a Berlino dopo la guerra. Il possesso di finestre e di balconi sulle vie percorse, si è risolto, per moltissime persone, in una fortunata speculazione. Furono pagali per certi balconi, particolarmente ben situati, persino 200 e 300 marchi (12001800 lire). Anche i proprietari di caffi, che posseggono delle terrazze sulla via, le avevano affittate. Numerosi furono i casi di svenimento in seguilo alla enorme ressa. Vecchi signori, bambini, donne, furono trasportati svenuti ai posti di soccorso. Vn vecchio signore mori improvvisamente per paralisi cardiaca. Si verificò naturalmente un colossale ristagno nel traffico, durato parecchie ore, in alcuni punii della città. Ma, fino a questo momento, nessun incidente grave è segnaiato ed i Umori espressi nei giorni scorsi non si sono avverati. Anche la proibizione del comizio comunista, da parte della polizia, e giunta a buon punto, per impedire l'eventualità di scontri fra le associazioni nazionalistiche reduci dalla cerimonia e colon, ne di dimostranti comunisti, che erano stati convocati per questa sera. " La Germania è una repubblica,, La slampa della sera, non potendo recare ancora la cronaca della dimostrazione odierna, saluta con diverso tono, secondo il colore politico del giornale, l'arrivo del nuovo Presidente. Grande è l'amarezza della stampa di sinistra, combattuta tra il desiderio che si veda in Hindenburg soltanto il Presidente della Repubblica e che gli si rendano gli onori che gli sono dovuti, ed il desiderio parimenti forte di togliere valore alta cerimonia, per il'fatto che si c svolta sotlo l'egida, dei colori, repubblicani. Il Vorwaerts cerca di ricordare il vero significato della cerimonia odierna: « La Germania è una Repubblica; Berlino è la sua capitale; i colori repubblicani sono il nero-rosso-oro. Domani il Presidente della Repubblica giurerà stilla costituzione democratica, al Reichstag repubblicano, eletto sulla base della costituzione del popolo tedesco ». In questo commento si vede evidente la preoccupazione circa lo, forma dello Stato, preoccupazione dominante presso i socialisti. La Germania, organo cattolico, mostra invece una tendenza già affermatasi qualche giorno fa in alcuni organi del centro e della sinistra, di isolare, per cosi dire, Hindenburg, dai suoi elettori; di vedere in lui soltanto un onesto difensore della repubblica, e ciò per raggiungere lo scopo di legargli un poco le mani, e di. paralizzare l'attività dei maneggioni della destra. Essa scrive: « Noi abbiamo combattuto Jà candidatura Hindenburg, ma Hindenburg Presidente della Repubblica esorbita per noi dal campo delle discussioni politiche. Hindenbuirg è il primo Presidente della Repubblica, costituzionalmente eletto. Appunto chi considera la costituzione di Weimar come il mezzo migliore per giungere ad un migliore futuro, commetterebbe un girave errore se volesse considerare questo presidente dal punto di vista elettorale ». La stampa di destra, se si. esclude la Deutsche Zeitung, si tiene piuttosto riservata, e si astiene con cura da fan/are di trionfo. In generale si considera la cerimonia odierna, per parlare come la Deutsche Tages Zeitung, come un allo simbolico, il quale autorizza delle speranze per il futuro. Assai interessante ù notare che questo giornale della destra fa dichiarazioni di lealismo repubblicano, come la già citata Deutsche Zeitung, che scrive: « Già un anno fa il deputato Hellferich dichiarava al R-eichstag che la destra accetta questo stato di cose come è ». La Zert, organo del ministro degli Esteri Stresemann, assicura ancora una volta che il risultalo delle elezioni non muterà per nulla il corso della politica estera germanica. Saluto ultranazionalista Dobbiamo escludere la Deutsche Zeitung dal novero dei giornali di destra che assumono un tono moderalo. Difulti l'impagabile organo antisemita ed ultra-nazionalista, non esita a tirare in ballo, per questa occasione, i trecento Saggi di Sion, che avrebbero scatenino la guerra mondiale per servire., 'gli interessi internazionali degli ebrei, in un articolo dal titolo: « Hindenburg ti salutiamo »-, scrive fra l'altro: <• Quante volle pelle trincee e nelle buche delle granate, i soldati tedeschi avevano desiderato con nostalgia il giorno nel quale il vincitore della guerra mondiale, Hindenburg, sarebbe cavalcato, accanto al suo Kal ser, seguito dai soldati vittoriosi, attraverso la porta di Brandeburgo. Ma allora la storia mondiale avrebbe perduto il 6uo senso, pensava e scriveva Rathenau: 60 questo fosso avvenuto, i trecento Saggi Rathenau avrebbero potuto desiderare di dominare con il Kaiser, che il popolo tedesco ha collocato liberamente, per volontà di popolo, sopra i Partiti. Affinchè questo non avvenisse dovevamo perdere la guerra, dovevamo sacri flcaTe milioni di eroi sulla fronte. Affinché, i trecento Rathenau di Sion potessero avere il mondo nelle loro mani, era necessaria la guerra mondiale, era necessario che anche per l'Inghilterra e per l'America morissero milioni di giovani tedeschi ariani. Ora i trecento Rathenau di Sion dominano sopra il mondo ». Z comunisti, nonostante la proibizione della polizia hanno però potuto ottenere più tardi il permesso di. riunirsi in alcune piazze del centro. Alla dimostrazione intervennero pochissime persone, che si smarrirono nell'ampiezza delle piazze. Dopo alcuni discorsi incendiarti, i comunisti si diressero in colonna, al canto.di « Bandiera rossa» verso la peri feria della città, scortati da autocarri carichi di poliziotti. Finora non si è verificato alcun incidente. Fra gli aeroplani che oggi volteggiarono so pra la città, durante l'arrivo di Hindenburg, ve ne erano due inglesi, giunti ieri in volo dall'Inghilterra, appositamente per osservare la cerimonia dall'alto. Anche qualche velivolo privato tedesco aveva preso le vie dell'aria Alle sei vi erano nel cielo non. meno di. li aeroplani. Sangue a Odenburg Nelle ultime ore della sera si segnala cai ma perfetta dappertutto in città. Il Presidente Hindenburg e giunto vaso le 0,30 al palazzo della Cancelleria e si è ritirato subito col suoi intimi e con il Cancelliere negli appartamenti destinatigli per riposarsi dallo strapazzo della giornata onde poter domani iniziare le sue nuove fatiche. La. cerimonia del giuramento all'interno del Reichstag, sarà seguita da una parata militare davanti al palazzo del Reichstag. Se tranquilla ù stata la giornata a Berlino, sanguinosi incidenti si sono verificati invece la scorsa notte a Odcrburg. Durante la cerimonia in onore di Hindenburg sono avvenuti scontri fra. repubblicani e nazionalisti. I repubblicani hanno avuto vn. ucciso e dicci feriti. Altre bastonature si sono avute nel pomeriggio di ieri fra repubblicani e socialisti a Berlino P. M.

Persone citate: Cancelliere Luther, Ebert, Gessler, Hitler, Kaiser, Kapp, Noske