L'odierno dibattito sulle sete alla Camera dei Comuni

L'odierno dibattito sulle sete alla Camera dei Comuni L'odierno dibattito sulle sete alla Camera dei Comuni Contentini in vista — Baldwin a pranzo con "leader*,, tradeonionisti (Servizio speciale della • Stampa •) Londra, 11, mattino. Il dibattito parlamentare di stassera, lunedi, sul nuovo regime delle sete, proposto da Churchill, promette di essere abbastanza vivace, rna niente affatto concludente. Il Governo, con due appositi ordini del giorno in sede di uffici, chiederà alla Camera di essere autorizzato ad applicare i noti dazi doganali sulle sete naturali e sulla seta artificiale, nonché la tassa interna di fabbricazione sulla seconda. I liberali ed i laburisti hanno presentato diversi emendamenti, il cui scopo è di ottenere che le tariffe daziarie annunziate da Churchill vengano ridotte ai minimi termini. Lo scopo sostanziale per altro è di battere in brecoia il principio informatore dei provvedimenti sulle sete e di costringere il Cancelliere dello Scacchiere ad accordare concessioni. Churchill ammette che, sotto qualche aspetto, le misure originarie verranno alleviate in favore dei tessitori e consorti, ma sembra difficile che egli specifichi stassera i ritocchi che ha in animo di eseguire. I suoi consulti cogli interessati non sono peranno finiti. Essi proseguiranno per l'intera settimana. Inoltre è consuetudinario per il Cancelliere dello Scacchiere di tenersi le concessioni nella manica per tirarle fuori soltanto all'urtùnissimo istante, cioè alla vigilia del voto complessivo e finale sul bilancio finanziario per l'applicazione dell'intero budget. Questo voto, nel caso concreto, non avverrà, se non a mezzo giugno o poco prima. Churchill stassera, dopo il dibattito sulle risoluzioni governative sulla seta, presenterà il bill finanziario complessivo in prima lettura. La seconda lettura, col dibattito relativo, è fissata per il 25 maggio e per le sedute successive. Soltanto allora potranno emergere i contentini marginali in allestimento per i setaiuoli di ambedue le branche e per quelli cotonieri e lanieri, che assorbono sete artificiali per le lavorazioni miste. Anche noi cointeressati indiretti dobbiamo dunque aver pazienza ed aspettare. Gorgogliano ancora e sempre nell'agone serico, con annessi e connessi le nume rose controcorrenti già segnalatevi. I due più importanti organi conservatori della domenica, il Sandali Times e VObserver, sono concordi nel desiderio che i balzelli sulle sete vengano modificati, ma all'atto pratico gli emendamenti propugnati dall'Observer fanno a pugni con quelli caldeggiati dal suo confratello. Naturalmente entrambi proclamano che, se il Governo non accoglierà i loro particolari desideri, darà prova di particolare caparbietà sopra il piccolo gruppo di dettagli, mentre ha dimostrato tanta saggezza nella sua missione finanziaria totale. Le pressioni seriche, in altre parole, lasciano sopravvivere i battimani e le fedeltà. Baldwin continua a sentirsi cosi tranquillo e sicuro, che l'altro ieri, secondo rivelazioni del Sunday Espress, egli sedette a tavola con una comitiva di leader* tradunionisti, per discutere con loro in buona amicizia i fermenti industriali in prospettiva. Anche il ministro del lavoro era presente a questo simposio di levigatura, in tempo utile. Nessun primo ministro di Inghilterra aveva mai pranzato in questo modo e neanche i leaders tradunionisti. Ma è risaputo che Baldwin ha abbandonato la tradizionale regola del sussiego fuori luogo, per cui un piccolo strappo alle tradizioni prandeali è considerato provvisorio, come il suo intento, che è la pacificazione nel campo del lavoro. Il leader del Labour Party non sembra lagnarsene, dal momento che ieri sera, in un discorso a Newport, davanti ad una assemblea di musicomani gallesi, non ha esitato a descrivere l'inno « bandiera rossa » come una canzonetta da niente. Esso manca di musica e manca di ispirazione. « Il laburismo deve avere il suo inno da cantare in coro — precisò Mac Donald —: ma « Bandiera rossa » vale ben poco. Occorre una grande canzone laburista, non una canzone pettegola come « bandiera rossa », la quale rassomiglia ad un ritornello da operetta ». Les idees s'en. vont, ma siccome Mac Donald sa che il. compositore del nuovo inno laburista non si vede ancora, egli deve logicamente pensare che la miglior via di uscita sarebbe un intervallo di silenzio. L'on. Clynes, altro leader laburista di primaria grandezza, accennando in un discorso contemporaneo ai rapporti dei tradunionisti inglesi con quelli russi, ha dichiarato : « Il desiderio del Labour Party di promuovere i commerci colla Russia non deve essere contorto in modo da sembrare una approvazione dei metodi politici russi ». M. P»

Persone citate: Baldwin, Churchill, Clynes, Newport

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, Russia