Dichiarazioni del ministro De Stefani sull'applicazione dell'imposta complementare
Dichiarazioni del ministro De Stefani sull'applicazione dell'imposta complementare Dichiarazioni del ministro De Stefanisull'applicazione dell'imposta complementare Il Senato approva il bilancio degli Interni Roma, 8, notte. La seduta al Senato si apre alle 15. Presiede l'on. Tittoni. Al banco del Governo siedono i ministri Federzoni e Nava. Approvato il processo verbale, si passa alla seguente interrogazione al ministro dello Unnnze, presentata dai senatori Cagnetta, Tommasi, Libertini, Sanarelli, Mazziottl, l'ironti. De Vito, pellerano ed altri, « per sapere se non trovi giusto: i A) escludere, come base di accertamento della nuova imposta complementare (in applicazione flal 1925) le denunce e i concordati fatti dai contribuenti per l'imposta patrimoniale che ebbe applieiiziono dal primo gennaio 1920; « E) di introdurre equi temperamenti In favore di coloro che vivono ri1 reddito fisso, speciflmentc in favore dei possessori di titoli di Stato e ciò nell'interesse dello l-tato medesimo, con riguardo alle futuro lihpr.eonversion'. e per imnedire l'esodo all'estero dei tiioli al portatore; « C) di sopprimere nell'articolo 10. capoverso primo del dprreto-legse :10 dicembre 1023, l'inciso ' quando il reddito complessivo venga a ridursi a meno della meta ». Stri TI m posta complementare DE STEFANI, ministro delle finanze, non ha nessuna difficoltà a dichiarare che. qualora la base d'accertamento non corrisponda più alle condizioni per i redditi del contribuente, non sarà tenuta presente. Sul secondo punto osserva che rIì equi temperamenti nell'aliquota e nelle discriminazioni fra le aliquote si fanno nelle imposte fondamentali ed è noto che i titoli di Stato sono esenti dall'imposta di ricchezza mobile. Ha già dichiarato che nessuno indagine a questo riguardo verrà fatta presso gli istituti di credito come non vorrà fatta nessuna indagine sui depositi e i conti correnti e tale dichiarazione conferma nel Senato. Sul terzo punto non pun accettare il drsidcrio depli interroganti, altrimenti dovrebbe consentire una rettifica in aumento quando il reddito complessivo fosse cresciuto. 1,'imposla complementare con maggiori garanzie per il contribuente sostituisce la tessa di famiglia e sostituisce quella progressività che è stata voluta dal Governo, il ounle ha conerelaln il piano di riduzione dell'aliquota dell'imposta di ricchezza mobile che ha già cominciato a funzionare. Comunica poi che le dichiarazioni dei redditi agli effetti dell'imposta complementare, come ne danno notizia gli urtici, procedono con tutta regolarità. CAGNETTA ringrazia il ministro delle finanze, ma dovrà insistere su qualche punto. Tutti sono d'accordo nell'ampia e meritata lode al ministro per la sua opera di ricostruzione delle finanze, nin veda l'on. Ministro se non sia il caso, nella sua saggezza e competenza, di portare la sua attenzione sulla nuova imposta la quale presenta qualche asprezza che offusca il quadro di quella ricostruzione. Ricorda alcuni scritti sulla materia di competenti senatori e che non è esatto che la nuova imposta sia un rimaneggiamento e non un nsnrravamento. La dichiarazione, a cui si riferisce l'ari. 12 del decretolegge. Rli pere di colore oscuro e ricorda che il ministro ebbe a dire al Senato, nella tornnta del 28 novembre 1922, che egli non ha creato nò avrebbe mai sognato di creare la imposta patrimoniale. Si è quindi meravigliato nel leggere nelle istruzioni che le dichiarazioni per l'imposta sul patrimonio debbono fare stato per la imposta complementare fino a prova diretta in contrario {interruzioni e commenti). Non comprende che debba intendersi per prova in contrario perdio la prova negativa e sempre difficile e spesse volte impossibile. Si e detto e ripetuto che i possessori di rendita pubblica e di titoli di Stato evasero la imposta patrimoniale. Ouesta affermazione in termini cosi generali ed assoluti è inesatta ed offensiva per la maggior parte dei contribuenti t quali onestamente e con pe.triottismo compirono il loro dovere {approvazioni). Come si può dire a questi contribuenti: date la prova diretta di non avere più quei titoli ? (benissirrio). Accenna alla presente diminuzione di rendita dei titoli di Stato che per il tre per cento può dirsi ridotta a O.Ì9. Domanda se questo è possibile rilevando che l'onestà è anche un tornecooto non solo per i privati ma anche per lo Stato (opprorosionf). Per quanto ritrarrla il 5 K, ricorda che quando la patria era in pericolo i cittadini italiani sottoscrissero largamente al prestito con pravi sacrifici per dare denaro allo Stato e così fu possibile che ila Capnretto si passasse a Vittorio Veneto, perchè lutto il popolo d'Italia diventò esercito come disse bene il presidente del Consiglio. La disposizione, di cui s1 e chiesta la soppressione, si trova in progetti finanziari precedenti; ma richiama l'attenzione del ministro sulla gravità dell'articolo e sulla forma involuta di esso. Si dovrebbe continua re a paparc per un trierr.io l'imposta su un lr.voro che più non rende, su una cosa che più non esiste e questo e assurdo. Un'altra evidente ingiustizie, sulla quale richiama l'attenzione del min.stro. e quella cne riguarda il limite di esenzione fino a sei mila lire di reddito ed egli crede che le sei mila lire di reddito, coi minimo bisognerebbe dedurle anche dai redditi di coloro che superano il limite. Il ministro rielle Finanze ha colpito sempre i disertori della imposti» e, quanto al risparmio, ha dichiarato che ne riconosce l'importanza nella vita della unzione. Conchiude ripetendo la dichiarazione del senatore Wayer che difficilmente un ministro ha mantenuto la sua parola come l'on. De Stefani, il quale ha fatto sempre seguire i fatti alle premesse ed ha :1 grande merito di restaurare il nostro bilancio. L'on. ministro non è soltanto un finanziere, ma k un valoroso economista e non può dimenticare che i risparmiatori sono coloro che preparano silenziosamente ma saggiamente i mezzi per la produzione nazionale {applausi e congratulazioni) .Bilancio dogli Interni Si riprende la discussione del disegno di legge: 6tato di prensione della spesa del ministro dell'Interno per l'esercizio finanziario dal l.o luglio 1925 al 30 giugno 192fi. GREPPI, relatore, parla degli interessi delle Provincie e dei Comuni ed osserva che gli anrminlntrntori di questi Enti non trovano il modo di assestare i loro bilanci. Da parte 6ua lì Governo non dà troppo ascolto alle loro lagnanze e non fa opera di persuasione. Sarebbe opportuno che avvenissero frequenti colloqui tra i rappresentanti de! Dicasteri de!le Finanze e dell'Interno e gli amministratori. Questione di capitale importanza è la definitiva determinazione dell' ordinamento dei tributi locali che raccomanda al ministro dello Finanze. Ricorda poi l'ordine del giorno altra volta presentato dalla Commissione delle Finanze per suggerimento del senatore Wollemborg. Nel bilancio attuale vi è qualche piccolo aumento nella spesa per la repressione della malaria, ma la somma stanziata per la Sardegna e per gli 6tudi relativi alla malaria è troppo esigua. DE STEFANI dichiara di aver dato un milione per la Sardegna. GREPPI insiste perchè si usi una maggior larghezza a favore degli studi che pesano assai poco 6ul bilancio dello Stato. Crede che possano essere ormai superate le difficoltà esposte nella discussione avventila nel Senato sulla clinicizzazione degli ospedali e che 1 Comuni siano rassicurati 6till'entità delle 6pese che si debbono sopportare. Accenna al discorso del sen. Bianchi Leonardo e si compiace che anche gli scienziati si preoccupino delle enormi spese per i manicomi che rovi, nano i bilanci provinciali. Concludendo, ricorda oho egli fa parte della Commissione per la revisione dello Statuto del Regno e che a torto gli vien rinfacciata per questa sua carica la sincera fede monarchica e lealista, che egli professa. Come il sen. Bianchi, che fu l'autore della legge del 1904 sul manicomi, oggi, trovando in essa dei difetti, de. r-idera che vengano corretti, cosi il magnanimo Re Carlo Alberto forse oggi desidererebbe che fosse riveduto quello Statuto che egli generosamente lar/rt (applausi). PRF.S1DF.NTF. dichiara chiusa la dlscusslone generale, si passa alla discussione dei capitoli. Alcool e follia FEDERZONI al cnp. il risponde al sen. Ri.meli: Leonardo che il Governo si f reso conto della necessità <li procedere alla rifor¬ ma delle disposizioni in materia di assistenza manicomiale. Ricorda che fu istituita una Commissione presieduta dal sen. Berlo, la quale predispose un progetto di riforma per ] ordinamento manicomiale, ed espone i criferii a cui questa riforma e inspirata. Ma il governo è pensoso per l'ingente sforzo flnnn ziarlo che la attuazione della riforma Iraporrà agli stremati bilanci delle provinole. Chiese pertanto ai prefetti che interpone* sero in proposito gli enti interessati. Dalle risposte pervenute al governo si rileva che i prefetti sono concordi nel ritenere utile la riforma, mn fitti fanno rilievi di carattere linanziario. donde In necessità di nuovi studi per risolvere definitivamente il grave proble ma finanziario per addivenire alla riforma. Per ciò che riguarda i coeillcienti che hanno determinato l'aumento della follia negli Ulti, mi decenni l'oratore divide le idee esposti dal sen Bianchi. Per la lotta contro l'aleoo lismo si deve tener conto, oltreché dei pregiudizi popolari, di forti interessi economie) ai quali il governo ha resistito. E se l'oratore potesse attribuirsi un merito personale, farebbe volentieri suo il titolo d'onore che spetta al ministro delle Finanze per i prov. redimenti relativi alla addizionale sul dazio consumo del vino. Ricorda che. non poco hri giovato a combattere l'nlcoolismo ti decreto del luglio 1923 tendente a limitare l'uso rielle bevande alcoolfche che è stato applicato erncacemente. Concludendo, tiene a dichiarare che il problema della difesa della saluto della razza itnliana è tenuto da Ini presente come uno dei più importanti dell'opera che il governo svolge e spera rti arrivare alla so. lozione di alcuni del più importanti problemi con la riforma del codice penale e con le leeei sulla pubblica sicurezza. In accordo col presidente del Consiglio e col ministro deiIn Giustizia, con quelle riforme colpirà le forme fraudolente di propaganda che tendono alla diminuzione della natività colla quale si attenta alla ricchezza demografica ed al. la salute fisica e morale del popolo Italiano. f.n lotta antltnuercolave BIANCHI LEONARDO al capitolo «I chiede che sia aumentata In somma stanziata in questo capitolo per combattere più efficacemente la tubercolosi. FEDERZONI riconosce che lo stanziamento non e proporzionato ai fini, ma ricorda che esso fu diminuito in attesa che si fossero costituiti i consorzi antitubercolari previsti dalla legge. Quando ciò sarà avvenuto, egli non mancherà di rivolgersi al ministro delle. Finanze perchè il capitolalo sia reintegrato nella somma di due milioni Nota con rincrescimento che in alcune regioni, in cui non mancherebbero i mezzi per combattere la tubercolosi, lutto si aspetta dall'iniziativa del Governo ed addita ad esempio quanto ha fatto con larghezza di vedute e di mezzi finanziar la città di Milano. BIANCHI LEONARDO invita il ministro a vigilare sul funzionamento dei Consorzi antitubercolari. FEDERZONI : — La vigilanza si esercita e si eserciterà. Il capitolo 4G è approvato. Con breve discussione o senza sono approvati tutti 1 capitoli del bilancio, i riassunti per titoli e categorie e gli articoli del disegno di legge che è rinviato allo scrutinio segreto. Vengono approvati vari disegni per conversione in legge di decreti. Per la vedova di Ricolotti Garibaldi Discussione del disegno dì legge: «Conversione in legge dèi regio decreto-legge 16 ottobre 192* circa la concessione alla vedova del generale Ricciotti Garibaldi di una pensione a titolo di ricompensa nazionale ». PRESIDENTE ricorda che vi è un controprogetto dell'Ufficio centrale. PATERNO', relatore: — Veramente non si tratta di un controprogetto. Egli fu incaricato dall'Ufficio cenlrale di conferire col ministro dell'Interno allo scopo di aumentare la pensione'alla vedova di Ricciotti Garibaldi e conseguentemente quella della vedova di Menotti Garibaldi. Il ministro dell'Interno fece buon viso alla proposta dell'Ufficio centrale, che èra di elevare la pensione in discussione a 30.000 lire; senonchè il ministro delle Finanze fece osservare che egli non poteva concedere più di 20.000 lire. Per conseguenza si tratta dì nn emendamento formulato d'accordo col Governo, emendamento pel quale la pensione delle vedove di Ricciotti Garibaldi e di Menotti Garibaldi è elevata da 10 a 20.000 lire. GIUR1AT1, a rome del Governo, accetta 11 disegno di legge quale è emendato dall'Ufficio centrale. Su proposta di Nuvoloni si rinvia la discussione del disegno di legge: «approvazione del protocollo addizionale alla. Convenzione franco-italiana del 6 giugno 190', relativo allo stabilimento delle vie ferrate tra Cuneo e Nizza, Cuneo e Ventimlglia ed al raddoppio della via ferrata fra Mentone e Ventimlglia; protocollo firmato a Roma il 22 dicembre 1923 ». Votazioni e lavori PRESIDENTE proclama il risultato della votazione a scrutinio segreto, stato di previsione della spesa dei Ministero della Guerra per l'esercizio finanziario 1925-26. Senatori votanti 223; favorevoli 173; contrari 50. (Il Senato approva). Stato di previsione della spesa del ministro dell'Interno per l'esercizio finanziario 1925-26. Senatori volanti 223; favorevoli 165; contrari 58. (Il Senato approva). PRESIDENTE avverte il Senato die all'or, dine del giorno è rimasto solo il bilancio del LL. PP. la cui discussione sarà certamente esaurita nella seduta di domani, verrebbe poi il bilancio del Ministero delfla Giustizia e degli affari di culto ma il ministro guarda sigilli gli ha telegrafato che non potrà essere a Roma Che martedì sera. La Commissione di finanza partecipa che ha pronte le relèzioni sui bilanci della P. I. e della Marina; però tali relazioni non potranno essere di. 6tribuite prima di martedì. MARIOTTI, presidente della Commissione di finanza annunzia che la Commissione stessa ha già licenziato per la stampa le relazioni sui bilanci degli affari esteri della P. ti e della Marina. Inoltre è già stampata la relazione per la ferrovia direttissima Bo. logna Firenze. Gli sembra quindi che non manchi il lavoro. PRESIDENTE: — Le relazioni, di cui ha parlato il sen. Mariotti, dopo stampate, debbono essere distribuite nei termini regolamentari ; propone quindi al Senato che domani sospenda i suoi lavori per riprenderli mercoledì prossimo. Cosi sarà assicurato al Senato un lavoro continuativo senza pericolo di ulteriori interruzioni. DORIGO parla per suo conto, ma sa di parlare anche per conto di parecchi altri senatori, rilevando che è un gravo inconveniente, il quale non si verifica per la prima volta, che il Senato sia convocato per tre o quattro sedute per poi sospenderle e riprenderle dopo pochi giorni {Benissimo). Questo è un grave incomodo per coloro che debbono fare lunghi tratti di ferrovia per venire a Roma, senza accennare ad altri inconvenienti (Approvazioni). Del resto gli consta (e le parole del presidente della Commissione di finanza ne sono una conferma) che potrebbe essere evitata la sospensione delle sedute dei primi due giorni della prossima settimana. II PRESIDENTE osserva che manca il tempo materiale perchè le relazioni, di cui si è parlato, possano essere stampate e distribuite nel termine prescritto dal regolamento. A stretto rigore il Senato potrebbe essere riconvocato anche per martedì. RICCI FEDERICO gli sembra più conveniente la sospensione per un periodo più lungo per avere la certezza che non vi saranno nuove interruzioni di lavori e che potranno essere discussi tutti i bilanci di seguito. Il PRESIDENTE fa notare che egli non crede di meritare alcun rimprovero. Quando convoca il Senato ritiene di avere materia sufficiente per un congruo periodo di discussione; ma se le relazioni non sono presen tate in tempo e se qualche ministro, per ragioni di pubblico servizio, si assenta ci» non può coinvolgere in alcun modo la responsabilità del presidente (Approvazioni). Il PRESIDENTE pone ai voti la propòsta che il Senato, rinvil i suoi lavori a mercoledì prossimo. (Dopo prova e controprova là proposta è approvata) (Commenti). La seduta è sciolta alle ore 18,15. Domani seduta pubblica alle ore 15,30.
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