Una interrogazione dell'on. Viola che termina in un clamoroso incidente

Una interrogazione dell'on. Viola che termina in un clamoroso incidente Una interrogazione dell'on. Viola che termina in un clamoroso incidente Roma, 2, notte. La seduta odierna alla Camera è presieduta dal vice presidente Paoluccl Si inizia lo svolgimento delle interrogazioni. ROMANO MICHELE, sottosegretario per la P. I. — Rispondendo ad interrogazioni degli on. Clan e Marcili Giovanni, premesso che l'esame dei libri di testo per le scuole elementari c devoluta ad una speciale Commissione, dichiara che l'opera La promessa, di Piero Domenichelli, fu, dalla Commissione presieduta lo scorso anno dal prof. Lombardo Radico, approvata con lode, perchè pervasa da vivo spirito di italianità e ottima dal punto di vista didattico. GIAN dichiara di avere presentata l'interrogazione poiché gli erano stati segnalati alcuni brani dell'edizione del 1«23 del volume La. promessa per la ij.a elementare che apparivano pervasi da una forte tinta sovversiva. Ma consultando la suecefsive edizioni ha riscontrato clic tutti questi brani erano stati eliminati. MARCHI GIOVANNI ft soddisfatto. La commisione speciale approvò con lodo i volumi del Domoniehclli e un qualsiasi intervento del Ministero sarebbe stato illegale. Tanto più poi lo sarebbe stato in quanto il Domenicheli! ha un passato schietto di fascista. Approva il conlc-nuto e lo spirito del suo libro dedicato al ragazzi delle classi popolali. CIAN protosta. MAFF1: — La questiono è importante. Ci vuole l'intervento di ima persona superiore. Rivolgetevi a Giarlantini. MARCHI ricòrda che il libro del Domenichelli ebbe l'approvazione anche del ministro Fedele. Crede nondimeno che sia giusto raccomandare al ministro la massima oculatezza nella comiposizione della Commissione per i libri di testo. GIUNTA: — Masè alla Minerva sono tutti serpenti verdi!... ROMANO MICHELE, all'on. Gasparotto dichiara che il Ministero si 6 preoccupato di conservare al decoro dello nostre grandi città le aree a giardino che ne costituiscono la parte panoramica, Le elezioni di Prntella - Un pugilato Dopo l'interrogazione dell'on. Gasparotto viene in discussione una dell'on. Viola concepita in questi termini : « Al Ministero degli interni per sapere se in seguito alla interrogazione da me presentata il 20 marzo siano stati impartiti tempestivi ordini al prefetto di Caserta per impedire il concentramento di squadre fasciste avvenuto a Pretella il 22 marzo 1925 sotto pretesto di commemorare l'anniversario della fondazione dei fasci, concentraniento cho è stailo invece effettuato allo scopo unico c preciso di esercitare intimidazioni, minaccio e violenze, io quali hanno impedito alla patriottica popolazione di Pratella il libero esercizio del diritto di voto ». Sullo stesso argomento vi è anche una interrogazione del fascista on. Greco per dedurne una parola di elogio pei' il prefetto di Caserta « che nell'accesa competizione ha saputo mantenere con lernxa energia alto il decoro del Governo e tutelato con serenità la libertà di voto per lutti ». GRANDI, sottosegretario agli Interni: — L'on. Viola è male informalo. Le elezioni amministrative si sono svolte a Prateria nella massima normalità. L'autorità ili pubblica sicurezza ha garemito lodevolmente l'ordine •pubblico e la libertà di voto. Non vi è stato alcun concentrumento di fascisti. 1 fascisti del luogo non hanno provocato nessun incidente. L'interrogazions dell'on. Viola por la forma in cui è redo-Ita mi obbliga infine ad una dichiarazione. 11 Governo non ha atteso i suoi preziosissimi lumi per conoscere il suo dovere e le suo responsabilità {applausi dei fascisti). VlOL\: — Ringrazio il Sottosegretario per non avere trovato curiosa la mia interrogazione questa volta. Egli, infatti, più curiosa della mia deve avere trovata quella dell'on. Greco. Si era disp-oslo tutto perche gli elettori passassero Ira cordoni di carabinieri e di squadristi. GRANDI: — Ma se la lista fascista ha avuto otto voti di maggioranza ! Questo le osservo, beninteso, per quanto riguarda i cordoni, non per altro. VIOLA: — Numerosi combattenti, fra cui l'ex-sindaco di Pratella, sono stati bastonati, e sessanta certificati di cui erano titolari dei combattenti non sono stati distribuiti e sono stati dati a fascisti del luogo, che se ne sono serviti abusivamente. GRANDI: — Non e vero non è. vero! VIOLA: — Con tutto questo la vittoria si delineava per j combattenti. Io ero nel luogo e posso dire che un mio amico ha sorpreso tnell'aulla un fascista imberbe che votava col certificato di un'ultra settantenne. MAFFI (comunista) : — E' il simbolo della giovinezza {ilarità). VIOLA : — Il presidente del seggio non tollerava che ì combattenti restassero nell'aula della votazione. GRANDI: — Non e vero! H presidente li fece allontanare per non provocare incidenti. VIOLA : — Le elezioni a Pratella sono andate male, si sono svolte in una atmosfera di intimidazioni [rumóri). MAFFI (ironicamente): — E' impossibile! VIOLA: — Si è approfittato di un momento eccezionale, dopo lo scioglimento del Comitato centrale dell'Associazione nazionale combattenti, c si 6ono fatte inaudite pressioni su tutti i combattenti perchè aconisìassero la tessera fascista e partecipassero all'Unione nazionale dei combattenti. Si era preannunziato perfino un concentramento di fascisti che in effetto avvenne la domenica 22 marzo, e duecento fascista percorsero il paese, distribuendo minacce e insulti. MAFFI: — Ma. è niente questo' FERRARI, comunista {rivolto a. Viola.) : — 11 fi aprile all'epoca del listone non la pensavi cosi ! VIOLA prosegue denunziando le violenze compiute in danno dei combattenti. Tra altro, fu percosso un vecchio. FERRARI {ridendo) : — L'on. Giolitti non ha mai fatto questo I VIOLA nana che non avendo voluto il presidente del seggio aderire all'invito di mandare fuori della sala dove avveniva la votazione il capolista dei combattenti, avvenne una vera ribellione dei fascisti. Il capolista dei combattenti fu cacciato fuori ed inseguito per la strada. GRANDI: — Il suo amico fu accompagnato a casa dal segretario fascista De Spagnolisl VIOLA: —- Non 6 vero, fu inseguito! GRANDI: — Fu seguito! MAFFI: — Con bei modi! {Ilarità). Sono i soliti accompagnamenti fascisti ! VIOLA: — Fu inseguilo a bastonate, dimodoché non rimase più nessuno nella ' sala a sorvegliare, nell'interesse dei combattenti, lo svolgimento della votazione. GRANDI: — Ed il presidente del seggio cho stava a fare? VIOLA : — Lo faccia interrogare, on. Grandi, ma non dai suoi amici ! Z1MOLO: — Dall'Alta Corte (ilarità), VIOLA: — I fascisti compirono anche il miracolo di fare spegnere la luce elettrica (ilarità). E, mentre era spenta la luce sostituivano le schede dei combattenti con quelle dei fascisti ! Una voce: — Ma a lumi spenti, come facevano? {ilarità). VIOLA : — Nonostante tutti questi brogli e queste violenze, la lista fascista vinse per soli cinque, voti ! GRANDI : — No. otto! VIOLA: — E sia pure otto. Può questo Governo continuare con tali sistemi? Si possono indirò le elozioni collo attuali violenze? ZIMOl.O: — Porteremo il quesito alla Società delle Nazioni! VIOLA : — L'Italia non può essere governata con questi sistemi! Questi sistema, on. Grandi, devono essere condannati. Sa continuate, presto il popolo italiano vi darà la sua risposto. GRANDI : — Tra Benito Mussolini ed Ettore Violta a capo del Governo, il popolo italiano sceglie Renilo Mussolini! L'on. CASERTANO dà quindi la parola all'on. Greco, altro interrogante, ma l'ambìente è alquanto riscaldato. GRECO, comincia col rilevare che Pratella ò un agglomerato di case, 6enza corso e senza palazzi. VIOLA: — Lo so, lo so! GRECO: — Un certo Di Donato, ex presidente della sezione fascista, che nel 1921 inneggiava al fascismo... BOTTAI : — Anche Viola inneggiava al fascismo ! VIOLA:' — Di Donato è un uomo di ingegno I DOTTAI: — E lei è un imbecille ed un cretino 1 L'on. Viola, a quest'uscita volgare ed ol traggiosa del deputato fascista, risponde con pronta vivacità qualche cosa che non giungo sino a noi. Poi scatta, si alza dal suo posto, attraversa rapidamente l'emiciclo, raggiunge l'on. Bottai, che siede iti primo banco dell'estremo settore di destra e lo colpisce con un violento pugno in pieno viso. La mossa e. cosi fulminea che i colleghì che siedono presso l'on. Bottai, rimangono come interdet ti. Accorrono subito i questori, on. Buttafuochi, Renda e Manaresi, che afferranno l'on. Viola e ilo trascinano qua6i di poso verso il settore di sinistra. Intanto l'on. Giunta raggiunge l'on. Viola e sembra gli assesti un pugno. Da altri settori accorrono altri depu tati che trattengono l'on. Giunta. Il presidente scampanella energicamente, richiama all'ordine i due contendenti, che sono divisi ed accompagnati ai loro posti. Sembra che tutto debba finire lì. Senonchè l'on. LANTINI trova modo di osservare che sono due ore che la Camera è tediata dagli episodietti di Pratella. , FERRARI : — Ma noi ci divertiamo un mondo I FARINACCI : — Ed allora parliamo di Danien 1 FERRARI (scattando) : — Voi lo sapete che questo è falso! Parliamo pure anche di que-^ sto, ma voi sapete che è una montatura dei vostri giannizzeri! MAFFI (ironico): — Non tutti i... farinacci riescono col buco! A questa frase l'on. Farinacci, che siede nel secondo settore di sinistra, 6i porta decisamente verso l'on. Malti. Si frappongono subito i questori, on. Buttafuochi e Renda, che riescono a fermare l'on. Farinacci, che ha già raggiunto il posto dove siedo l'on. Mafn, mentre i pochi deputati comunisti 6i schierano in difesa di quest'ultimo, che, vivamente eccitato, grida: «Fatti avanti! Fatti avanti! ». L'on. Farinacci, colle mani in tasca rido e poi sputa due volto contro il deputato comunista, che si slancia contro l'avversario, gridando parole che non giungono sino alla, nostra tribuna, Accorrono altri deputati a fare opera di pacificazione. Il presidente scampanella ed invita alla calma. Passa qualche minuto e poi, man mano, gli animi si tranquillizzano. L'on. Greco può coneludere sostenendo che l'agitazione a Pratella è tenuta desta dal Di Donato. 60lo perchè la Sezione, dei combattenti credette di anteporre a lui l'on. Sansone nelle ultime elezioni. ARRIVABENE svolge una proposta di legge per la istituzione di una Commissione parlamentare incaricata di studiare le modificazioni da apportarsi all'ordinamento attuale della R. Aeronautica. LANTINI e. contrario alla proposta. BONZANT, vice-commissario per l'Aeronautica, personalmente crede che non sia il caso di mutare il presente ordinamento dell'Aeronautica, pur riconoscendo alcuni inconvenienti. Ma altri inconvenienti non mancano negli altri ordinamenti. D'altra parte alcune delle richieste dell'on. Arrivabene sono già accolte nel nuovo ordinamento della Marina. Pertanto la proposta di legge sarebbe superflua; ma il Governo non si oppone alla sua presa in considerazione. PRESIDENTE pone a partito la proposta Arrivabene. E' presa in considerazione. Il bilancio dei LL. PP. Si riprende la discussione sul bilancio dei Lavori Pubblici. MANARESI presenta il seguente ordine del giorno: . . > La Camera, udite le dichiarazioni del Ministro„approva l'indirizzo della politica di lavori pubblici del Governo e passa alla discussione dei capitoli ». G1URIATI, ministro dei LL. PP. Dichiara di accettare l'ordine del giorno dell'on. Manaresi, accetta, ad eccezione di quello dell'Oli. Barbiellini, tutti gli altri ordini del giorno come raccomandazione, dando a questa pu mia il significato di ìm preciso impegno e di affidamento di ponderato esame. Non accetta invece l'ordine del giorno dell'on. Barbiellini, iJ quale ha mostrato di non proocctiparsi affatto delle necessità della pubblica finanza. Il PRESIDENTE mette a partito l'ordine del giorno dell'on. Manaresi. E' approvato. Si passa alla discussione dei capitoli. Sono approvati senza discussione. La seduta termina alle 19,15. L'on. Bottai sfida l'on. Viola per l'Incidente avvenuto alla Camera Roma, 2, notte. In seguito all'incidente avvenuto alla Camera Von. Bottai ha inviato stasera all'on. Viola i propri padrini nelle persone degli on. Alfieri e Ponnavaria. L'on. Violo, ha nominato suoi secondi gli on. Gasparotto e Bavaro. I quattro rappresentanti avranno una prima riunione domani.