Il bilancio della Marina alla Camera

Il bilancio della Marina alla CameraIl bilancio della Marina alla Camera Il riflesso del problema finanziario su quello delle costruzioni navali - Il contrasto fra i tradizionalisti e i tecnici - Il programma di costruzioni dopo gii accordi di Wash ngton. Roma, 28. sera La seduta si apre alle 15, presieduta dall'on Casertano. Sono presenti una trentina di deputati. Al banco del Governo e 1 on. Federzonl e qualche sottosegretario di btato. Autorizzazioni a procedere Vengono In discussione aleuno autorizzazioni a procedere. La prima è quella contro ii deputato comunista Cricco Ruggero por 1 delitti, di cui agli art. 210 e 247 del ciucce penale in relazione alla leggo lfi luglio 1SH4 sui R. L'dilto sulla stampa. La commissione propone di concèdère la autorizzazione. BENDINI. Dichiara die ii gruppo comunista non t>i oppone uba richiesta; ma osserva che è strano cho il Governo perseguiti una pubblicazione comunista elicsi propone i medesimi scopi della » Conquista dello Stato Fascista » , STARACE: — Voi in rivoluzione non li farete mai. por ragioni fisiche. BENDINI: — Le vostre violenze non impediranno certamente elio la rivoluziono fascista sia spezzala dai plotoni proletari (rumori';. LANFRANT.ONI: — Dove aveva scritto Cricco? Nello Stato Operaio »? Ma allora lei e un futurista? FERRARI: — Questo non ò degno di un freddurista come lei. onorevole Lanfrauconi. LANFRANCONI: — Lei ha bisogno di tenersi su il bavero, dato dio il suo collega è assente. L'autorizzazione a proceder" e concessa. Si passa quindi alla domanda di autorizzazione a procedere contro l'on. Repossi, per apologia, di regicidio. ìl comunista ROR1NI non si oppone. La domanda è concessa. Senza discussione si approvano vari decroi i leggo. Viene quindi in discussione il disegno di leggo por l'Indennità ai senatori. 11 ministro on.' FEDERZONI, accennando alla relazione, riconosce la necessità di dare a questa materia un definitivo assetto. Per la questione circa la esenzione dal tributo ili ricchezza mobile, desidera che la discussione sia rimandata a quando si riordinerà tutta la materia. D'ALESSIO, relatore del disegno di legge, riconosce la giustezza dell'osservazione del ministro. La " Leonardo da Vinci „ Dopo la conversione in legge, di filtri doirnti-loggo. si passa alla discussione del bi. lancio deila Marina. BELLUZZQi relatore. Credo necessario prima che la discussione si inizi, di sgombrare if terreno da un malinteso che 6i è potuto creare per una inesatta interpretazione delle parole delia relaziono relative alla « Leonardo da Vinci ». Quando nella relazione parlò (lolla « Leonardo » ha sempre voluto indicare fa sola nave, e non già alludere agli ufficiati e marinai elio alla nave slessa orano assegnati. 11 relatore e la giunta del bilancio che ha approvalo la relazione non si no secondi a nessuno nell'affetto verso la Marina e perciò possono mandare oggi con animo commosso un reverente 6aluto alle vittimo della « Leonardo da Vinci » die morirono col nomo della Patria sulle labbra. Quanto ad un pretoso disaccordo fra la Giunta del bilancio ed ii Ministro della Marina, di citi ha parlato qualche giornale; non potrebbe in ogni ca6o trattarsi die di un disaccordo formolo, poiché la Giunta del bilanciò od il minislro sono animali dallo stesso fervido amoro por la marina {vlvis-'ml applausi). THAON DI REVEL, min. della Marina: — Ringrazia l'on. Relatore delle cortesi parole rivoltegli o soprattutto del saluto portato ai marinai ed ai gloriosi morti di Taranto. Quanto a ciò che possono pubblicare i giornali, egli conio già ultra volta ebbe a dlchiara.ro, non se ne occupa (applausi). ZIMOLO: — Afferma olio la Camera e la nazione debbono giustamente preoccuparsi di rendere sempre più efficiente la nostra marina. La recente esperienza di guerra dimostra quanto sia importante vigilare idilliche io nostre costruzioni navali siano sempre affrancate dalla dipendenza, in qualunque forma essa si effettui, dall'industria slraTiiera. Concorda col relatore nella necessità di non limitarsi alla costruzione di unità navali leggere; ciò clic condannerebbe la nostra marina ad avere soltanto una media arligilieiia. non eludente contro avversari pili potentemente armati. Quanto agii istituti nautici ritiene die ossi non debbano dipendere dal ministro della P. I„ ma Che, ridotti piuttosto di numero, siano meglio forniti dei mozzi necessari alla loro efficienza didattica. Rivolge un plauso all'Ufficio storico della marina. Raccomanda al ministro di esaminare con benevolenza, pur mantpne.ndo intatto il principio di disciplina, la questiono dello navi radiate por aver partecipato alla spedizione di Fiume. Loda l'assegnazione fatta a Fiume ed a Zara di navi scuola che sono ottimi mozzi di propaganda d'Italianità e di coltura marinara in quelle ucibilinsirno (erro [applausi). Il problema deirli arsenali COLUCCI: — Si occuperà anzitutto del problema degli arsenali. Si compiace del provvedimenti cito il Governo ha preso a favore delle maestranze. Afferma che il personale degli arsenali non ò eccessivo in confronto al lavoro dogli arsenali; sarebbe forse opportuno accrescerne il rendimento con un piti razionale sistema lavorativo e con una migliore direziono organizzata, anziché sulla baso militare, su quella tecnica. Si compiace del nuovo programma di lavori predisposto per l'arsenale di Taranto che dopo la grande attivila del periodo di guerra aveva subito una gravo stasi. Afferma contrariamente al rilievo de! relatore dio la spesa di 200 milioni por riparazione e manutenzione dd naviglio non e eccessiva: Per (pianto riguarda il problema generale dogli armanienti navali, ritiene che si debba continuare .a mantenere la flotta di guerra in piena efficienza. A questo scopo 0 necessario aiutare lo sviluppo del cantieri da un luto e dall'altro dell'Industrio complementari di guerra specialmente In quello località ohe per la loro posizione strategica sono destinato nel esercitare una grande influenza sull'attivilà della marina nazionale. Segnala a questo proposito le particolari condizioni di Tarali, to (applausi). Il programma delle costruzioni ARRIVACENE premette che l'aumento di 50 milioni portato allo stanziamento dell'esercizio precedente, non ò sufficiente alla soluzione dei problemi più urgenti della nostra marina, por i quali non occorrerebbero meno di 300 milioni, ronza di che l'Italia potrebbe andare incontro a tristi sorpreso. Il relatore ha espresso l'avviso dio l'efficienza della marina possa essere mantenuta integra con gli attuali stanziamenti, ma questa afférmazione non rotree ad una rrltira serena. L'obbiettivo minimo die l'Italia Si possa prefiggere e quello di conservare pei quantità <• qualllà una fioita non inferiori ■x quella della potenza navale più forte nel Mediterraneo; od invoco, so si la un rai fronto tra l'ultimo bilancio dcH'ante-guei'ia e l'attuale, si e nstaterà elio oggi non spendiamo meno di allora, e ohe pertanto le costruzioni navali non seguono neppure quel ritmo die dovrebbe assicurare, nonché l'anniento, il manienlmeuto della primitiva elflcienza. Il fuse sino ha un nobile programma di grandezza . di forza, ma su si lesinano i mozzi pei In marina, non sarà possibile die si svolga adeguatamente. Contesta elio, comò In sostanza il relatore propone, sia sufficiente por 1 bisogni della nazione possedere unii Bolla ili sommergibili e di aerei rinunziando a quella dello grandi navi Del resto la stessa esperienza della 'erra ha dimostrato che se l'impiego dei . ..Iloinarini is divenuto una pratica larga e costante rolla guerra moderna, tultavr le grandi nevi non sono mono indispeiis! bili alla condotta delle osti111a sul maro. Questo eoi.cello fu dall'Italia sostenuto recentemente a Washington: non si comprende dimipic perché il nostro Paese dovrob-' lie ora rinunziare al tonnellaggio concessogli in quell'accordo. La verità è che bisogna reagire in Italia contro la tendenza di taluni che n m pensano se non a tutto rinnovare e sconvolgere, senza preoccuparsi dolio conseguenze. Tanto più che di questa necessità s. ■> resi ben conto l'Inghilterra, la quale, nonostante 1 danni subiti dalla, micidiale loda dei sommergibili, non ha affatto mutilo il suo programma di costruzioni di grandi unità. Quanto alla ventilata unificazione dei servizi della marina, deli'esrercito e dell'aviazione, l'oratore no sogi ■ i Sericoli, ravvisando in essa un danno per ì: perfezionamento di ciascuna dello tre granii branche della difesa nazionale, e sopraltii' o della marina. Vorrebbe anzi clic l'aviazione navale fosse restituita alia Marina, dilla quale fu inopportunamente avulsa. M'ropone ohe una apposita Commissione ii rlnnentare studi questo problema {intcmklonl degli on. Laidi ni, llaisirocchl. a b'inzi. Applausi, congratulazioni di. altri deputati).! RUSSfi -si associa allo considerazioni do) q'Glntorasuli'oppoi'tunltà che 11 maggiore stanziameli!, del bilancio, In confronto del precedente esercizio, sia per la massima parlo dedicati alla riproduzione del naviglio. Non è. del tutto d'accordo col relatore, in talune critiche al programma di costruzioni, Bit-ogua tener proselito la. situazione di fatto. Per lunghi uni la manna italiana ha dovuto desl reggili si Ira difficoltà finanziar la© Ora poi si è ap-ciunto l'accordo di Washington cho ha sognato dei limili di tonnellaggio, entro i quali]occorre Impostare il programma delle costrujoui navali e quindi costringe a risolvere moltissimi problemi tecnici della marina mAIiante compromessi. Ritiene che l'iStruziolie nautica por la marina mercantile non dfbba essere messa alle dipendenze del Ministèro dell'Istruzione, perché vantaggi ciiormi||iossono morsi al fini militari dalia dipender.:;! di quésti istituti dal Minietero della marini, (approvazioni). "La tragedia della nostra Marina BBlfl.UZZO, relatore, è lido dello discussioni da la sua relaziono ha sollevato; deve però r ovaie che le discussioni svolte sui problemi- militari hanno purtroppo dimostrato che 1? questioni tecniche non possono essere discuàic con l'ampiezza che meriterebbero. V'urlo ri'ticho gli oono mosse dai tradizionalisti; oiitt non dove ritenersi elio i tecnici vogliane aprioristica mente distruggere lo tradizioni]; ia verini ò che le tradizioni sono fatte cadevi dal progresso continuo della tecnica. Quelli che egli chiama nella relazione « la tnigat. a delia nostra marina» è mila nel troppe esiguo rapporto in coulronlo alla valutaip ne deila lira fra le spese della marina nel!')} teguerra e quelle ora prevedute, rapportò he per di più non è nemmeno unifornie p lo varie voci od ù poi anebo molto inferi per le ceslruzioni navali. E' per ques* che la relaziono augura elio si possano &p luiuni cupitoli l'aro economie per dedicarle die nuove costruzioni. Per quanto si attici-, ;n molli servizi elio la .Marina ha in terra erma egli non ne ha disconosciuta limp tunza, ma lia veduto soltanto affermate 1 criterio della convenienza di mantenerli \ limili più modesti. Ritiene che nello coi.di oni di dipendenza dall'estero in cui l'Itati si trova, in rapporto ai combustibili, sia n .'essailo adottare motori più perfezionati, ffrontando la maggioro spesa per economi: are quanto più combustibile si può. Qui Io agli arsenali, crede che debbano esser organizzati in modo da rispondere a tutti ; necessità dei lavori di riparazione. Si ai-uni che j cantieri navali elio sono tropp i> non tutti bene organizzati o le cui spese generali gravuno eccessivamente sul costo nelle navi si evolvano volgendo la loro allivf anche per la marina mercantilo c spedi izzandosi in altre lavorazioni. Rileva che i problema dello costruzioni navali ù da ui, luto politico e da un altro finanziario, ni Q mio dipende dalla situazione economie:* lei paese e dalla 6ua politica estera diUI* io lato è problema tecnico per la sua uitiOi connessione col problema dell'aviazioni ; dei sommergibili. Non crede che. l'eseinp tnitio da alue nazioni eia decisivo, sia f velie i programmi di altri paesi possono ai he non essere esatti, eia perchè possono rispondere a situazioni locali o magari ululi', .ionia di trarre lo nazioni finanziarlamem mono forti su di una via che le conduca ili'esaurimenlo. Poi l'Italia, cho vanta uniche e mirabili tradizioni non deve mente Imitare altre nazioni, ina deve essere ad esso di esempio. Comprende ' imente tostato d'animo degli ufficiali lt. Marina di fronte al problema delle ioni; ossi mirano al combattimento e leale alla superficie del mare e deci giustamente l'insidia; senonchò la . portandosi nel campo della tecnica e scienza non realizza più la poesia di concezioni. Ora, finché, to altro inizioumano, l'Hulhi deve anch'essa provalla sua difesa utilizzando soprattutto essi della tecnica e realizzando colla il maggior rendimento possili qualità delle navi (npplau-. ioni). COSÌ) Slip' e P per dell cosi apofi pre sue dell quei ni ve.1 i pii min, bil si, ll|l RESIDENTI-; comunica dio il seguito della liscussioiie è rimandato a lunedi, in noduli pomeridiana. La seduta termina alle oro p i, r 1^—.—— da Savona E''sino arrestato . Cialamo », einf' tale. Felice Ci'.v'l i d'anni .ni, pri- Insinui prodotte a certo Olii» j.o l.iillnl d'anni ;i7. il travisila nveva iirhna feriti iieveaienlu In pn-prln moschi- Esferloa llOZi !: ,. DA GENOVA Invtiuo dal treno 106J presso Molinello di Hocco. If .craio Trimo Della Rupe di Cavi di La. li„ncti-» iirrlcn. ■pressi dona >ì! i spesa il '( ■ >ecie nella (Ji ijrutidazlon

Persone citate: Cricco Ruggero, D'alessio, Federzoni, Leonardo Da Vinci, Repossi, Trimo Della Rupe