L'odierno Convegno unitario a Roma

L'odierno Convegno unitario a Roma L'odierno Convegno unitario a Roma Rema, 27, notte. Si inaugurai demattina sabato, in Roma, il eonvegn» nazionale del partito socialista unitario, il quale sostituisce il congresso e-Vie non si ritenne di convocare data la situazione palitie». 11 convegno durerà tre giorni ; l'ordine del giorno della discussione è il seguente: Nomina della presidenza e verifica dei poteri ; Relazione ma «là «S rale ed amministrativa del partito (on. | Basne) ; Situazione politica (on. Turati e Baldesi) ; Stampa (avv. Greppi e Ferri Felice) : Partito e sindacato (on. Treves) ; Statuto (Faravelli) ; Nomina della Direzione. Dalla "disfatta,, proletaria l rilt M pal riilitto Matteotti Della notevole relazione mortile ed amministrativa del segretario del partilo, on. Basso, abbiamo già riferito i passi salienti e sf-obene abbiamo già, accennato alla sostanza di quella politica alla vigilia dell'importante avvenimento conviene riassumerla con qualche ampiezza. La desumiamo da una «dizione, non sequestrala, del Pfipolo. L'incarico dell'esame della situazione politica a stato affidato agli on. Bal«e*i e"Tarati. Sacondo i relatori, le cause oririnnri del fasciente swno soprattutto di indole economica ; la lotta tra le classi sociali doveva acutizzarsi nella liquidarione dei danni di gnewa. Ma ecc« che cosa scriV»H* i due antowoli toeialifiti : « Coloro i quali ojfi compongono 11 partito socialista iraitilrio intuirono «mesto processo economico con i suoi inevitabili contrasti e «wreirono te»»T>«sHT»ims*t« di mettere in guardia dalle facili illusioni i dirigenti del tacchio partito socialista italiano, indiandoli alla difesa più che alla offesa, alla ritirala invece che all'avanzala in terreno tanto infido col risultato negativo che ogni 6 dolorosamente constatato da tutti. La nazione doveva fare rosi tutti i suoi passi, travolgere non colo i partiti di avanguardia, ma anche quelli che per inconipren»iono si erano lusingati che un movimanto di violenza organizzala, come quello avvenuto in Italia per combattere un preteso bolscevismo, si potesse poi arrcstore a loro beneplacito a. La relazione esamina, ampiamente l'aspeito di quella che si chiama disfatta, proletaria, coronata con l'avvento del fascismo al potere. La relazione viene quindi a parlare del delitto Matteotti, cho «fu l'inizio, in Italia, d'una crisi morato che dimostrò definitivamente la necessità di una revisione delle posizioni dei singoli partiti non fascisti, per ra-gstrupparsi su una base unica: la riconquista delle libertà dei cittadini italiani ». Poi osserva : « La coalizione delle forze antifasciste si palesò necessaria anche ai più restii: tale neeeetit». dit-onne ben presto convinzione generale e trovò consensi larghi nello spirito pubblico, che con grande simpatia guardò al nuove ragtfrupp.imento di forze e alla decisione di non prendere parte ai lavori parlamentari divenuti non più che una lustra ». Gli on. Turati e Baldesi ricordano che In campagna della stampa di opposizione per dimostrare ajtli italiani il vero significato del dalitto Matteotti, indusse ad una ad una tutte le forze sane del paese ad allontanarsi dal fascismo: « Da.i popolari ai democratici sociali in un primo tempo, poi dai combattenti ai liberali, dai liberali di sinistra a quelli di destra più conservatrice, è staio -un continuo crescendo di forze distaccale dal faecismo dalla speranza di riportarlo sul terreno della normalità. Alla fine di dicembre. 1924 il processo di chiarificazione in questo senso era compiuto. D'altra parte, dissipato il panico della rivoluzione bolscevica, sparita la speranza di una rapida rivalutazione dei valori monetari e. riei beni corrispondenti, una parte della borghatia cominciò a comprendere che solo dal libero giucco delle forze produttrici il paés* potava essere rassicurato che il proletariato diverrebbe per osca, tanto più pericoloso quanto più crescesse la soma dei pesi economici che la dominazione fascista e la plutocrazia tendevano a riversare unicamente sulle sue spalle >. 11 metodo democratico iscritti e col snerificio del suo Migliore, può guardare con orgoglio l'opera compiu- Secondo i relatori, coll'isolamento del fascismo il processo di chiarificazione è terminalo. n Vi sono alcuni punti rii confatto tra partiti e classi,-al di sopra dei quali non si può impunemente, andare senza provocare l'unione di tutte lo forze che codesti punti hanno in comune. Il metodo di vita chiamato democratico deve portare all'unione di tutte le forze del progresso, allontanando da sé chi, come il comunismo al progresso mira con metodi affini, se non identici, a quelli del fascismo e cho confessa le Glie simpatie per il medioevo delle fazioni e che ari esso effettivamente ci riconduce. La situazione politica si presenta in tale maniera di una limpidezza cristallina p. Gli on. Turati e Baldesi rilevano che il partito socialista unitario, che ha contribuito potentemente alla riunione delle forc oppositrici, colla costante opera dei suoi la in questo periodo di tempo e prepararsi all'avvenire. « Nessuna rinunzia di metodo o di programma è necessaria perchè il partito si è fermato proprio per la riiffsa e la riconferma do! metodo di democrazia, il solo capace di elevare il proletariato, fornirgli i mezzi di cultura necessari alla propria emancipazione economica e politica. Nessuna rinunzia di finalità poteva essere richiesta al partito socialista, che per il socialismo intende combattere questa faticosa battaglia ». Quanto al futuro atteggiamento, i Telatori affermano che il partito dovrà concorrere con tutte le sue forze perchè la situazione si risolva in maniera definitiva, pretendendo garanzie assolute che impediscano il ritorno di giornate tanto dolorose. o Ma, perche, questo ritorno sia deprecato, fi necessario, anzitutto, tenere salde le posizioni raggiunte, rifuggendo da ogni pregiudiziale rigida, sempre deleteria in materia politica. Il partito dovrà concorrere, colle forze sanamente democratiche del paese, a tenere vivo nelle masse lavoratrici il culto della libertà, che non 6 astrazione idealistica di spiriti aristocratici, ma presupposto inevitabile di ogni convivenza civile progressiva; Insegnare loro che le libertà, dopo conquistate, devono essere difese dagli interessati colle unghie e coi denti e saldamente presi-Hate da istituti giuridici che to salvino da assalti resi possibili dalle fluttuazioni economiche e politiche, perchè, solo nella sempre più vasta libertà, il proletariato potrà, con maggiore respiro, foggiarsi a volta a volta gli strumenti adatti al raggiungimento dei suoi fini di liberazione da ogni oppressione politica e sfruttamento economico ». Con le opposizioni e per la preparazione elettorale Quanto ai compiti immediati del partito, •i relatori dicono che tutte lo circostanze devono indurre i socialisti a rimanere compatti e disciplinati nel cartello delle opposizioni ed intensificare, con esse, la lotta per la riconquista delle libertà, trasferendola dall'Aventino parlamentare nelle grandi masse del paese. « Perù il partito socialista ha dei 6uoi compiti peculiari, che consistono nella intensificazione della propaganda. Se la lotta per la libertà, in unione agli altri partiti, ha carattere preminente ed assorbente, deve pure tenersi presente la necessità di preparare nuove armi por il non lontano domani di resurrezione e parare, sin da oggi, il pericolo che, appunto questa lotta genera per to condizioni elementari di vita, per la dignità civile; e coteste alleanze transitorie, non obliterano i caratteri essenziali e differenziali del partito in cui militiamo. Vuol6i anche, in proposito ricordare le ragioni profonde che costrinsero gli unitari a separarsi dai massimalisti e dai comunisti, per evitare la complicità in quegli errori di tattica, di misura « ni metodo, che cooperano, fornendo pre testi formidabili, data l'ineducazione politica dal pawe, alla reazione che ci opprime. Senza, acuire disridi, in questo momento inouportuni e for*o ingenerosi, giova tuttavia cho il carature gradualista, evoluzionista e democratico ed inrieme nettamente socialista del partito unitario — si potrebbe dire, plagiando un antico motto delle nostre polemiche: democratico perchè socialista e socia- rxrchk schiettamente democratico sino a11c ^treme ccmSpguenze - venga sempre meglio chiarito, anche pel domani, soprattutto pel domani, alle menti semplici ò semplicista di coloro rhe rimpiangono l'antica unità ba belici e freneticamente vorrebbero ad ossa ricondurci ». Gli onorevoli Turati e Baldesi poi ancora proseguono : « Più di e hi eh essi a gli unitari — fi lo dice il nome — anelano all'unità socialista, e quindi del proletariato ma questa prosuppone eontonmrto di metodo e rii aziono o con ciò la fine degli equivoci tra spirito rii violenza e spirito schiettamente evoluzionista', sia puro, corno devo essere, solo nello finalità, quindi sostanzialmente e non vcrbalislicamente, rivoluzionarlo; tra. dittatura od azione democratica c, praticamente, tra socialismo c comuniwno ». I relatori avvertono anche che finalmente è da tenere presente to possibilità, più q meno prossima, della lotta elettorale che, se viene condotta abilmente, offre una delle vie, non diciamo l'unica, por accelerare il risolvimento della crisi politica di cui soffre con noi tutto intero il paese. E continuano : « Su questa materia non spetta a noi pregiudicare le decisioni che dovranno a suo tVrrJpo «sere prese dalle apposizioni riunito. Il convegno non è chiamato a pronunziarsi nò iper l'astensione, nò per la pairteoipnrione olila battaglia delle urne. Osserviamo solt.Bnto rhe, quale elio sia per essere la decisione, una preparazione tempestiva è assolutamente necessaria. Oseremmo affermare che per l'astor.siono, quando si rendesse possibile e venisse decisa, è indispensabile una preparazione più intensa, affinchè ri"sca per parto nostra astensione reale e non abdicazione suicida. La possibilità di un'azione elettorale efficace sarà soprattutto questione di coraggio e di risolutezza, che si riiffonrlo.no. copie il panico eri il terrore; col contagio dell'esempio ». La reazione Treves Sul tema: « Partito c sindacati >>, riferirà l'on. Treves. Dice la sua relaziono che l'unità sindacale ha appunto la sua ragione, di essere nell'identità delle rivendicazioni economiche degli assalariati di fronte ai detentori del capitale. L'on. Treves cosi si esprime : «Le differenziazioni -politiche c filosofiche che esistono Ira gli uomini non possono costituire u.n impedimento all'unità dei lavoratori sul terreno economico, sia per ciò che riguarda la lotta particolare per la difesa del sailarin quotidiano e per i miglioramenti eontinfenti. sia .per ciò che riguarda la lotta ranerale finalistica per l'emancipazione del proletariato rial sistema di produzione capitalistica. Per questo stesso motivo l'unità sindacale deve essere neutra. La neutralità politica e confessionale è una condizione assertuta per il reclutamento della massa operaia e per la sua mobilitazione. Lesa risponde come la causa all'effetto, alla stessa neutralità su cui si fonda l'unità sindacale del paeh-onato ». Per l'on. Treves poi la. stessa necessità dell'unità sindacale che si ravvisa, come si è detto, nella neutralità del reclutamento e nella libertà di funzionamento delle organizzazioni, comporta le ragioni per cui il partito socialista non si confonda colla organizzazione degli operai e dei contadini e, accolta l'autonomia dell'organizzazione, rivendichi la propria autonomia per i suoi specifici doveri nella competizione delle idee, direttrici della società umana. L'on. Treves è contrario al partito laburista o dice; « I sognatori di un partito laburista, die prattoainente non potrebbe essere che un sindacalismo operaio (riformista o rivoluzionari», non importa) rinnegano, senza saperlo e 5«*iza valerlo, la necessaria divisione di funziani tra partito e sindacato, facendone un tutt'uno ». L'on. Treves avverte che però la collaborazione del partilo socialista c della Confederazione deve essere tanto più assidua ed intima, quanto più libera. « Questa collaborazione deve stabilirsi, non sopra un'artificiale divisione di oggetti politici e di oggetti economici, che finirebbe per implicare una t.pecie di di.pondenza, quasi un vassallaggio reciproco del partito che comanda per l'idea, e della Confederazione che comanda per l'azione, con evidente pericolo di diffidenze fatai» o subordinazioni oppressive, ma come un'armonica penetrazione lei nensiero e dell'azione, da cui la solidarietà emerga spontanea, così per il lino comune come ner mezzi propri. La formula dei rapporti fra Partilo e Confederazione dev'essere cosi statolito : libero partito, affratellato a libera organizzazione ». L'on. Treves è stato poi intervistato dal Giornale d'Italia sul convegno. Il deputato unitario ha rilevato l'importanza che la stampa liberale ha. dato al convegno, cui i socialisti hanno segnato uno scopo prevalente di organizzazione interna. . Quindi l'on. Treves ha parlato dei rapporti tra gli unitari, i massimalisti ed i comunisti : « Coi comunisti ce la vediamo spiritualmente quasi come coi fascisti. Quanto ai massimalisti, essi si anno in bilico, tra socialismo e. comunismo, restano librati in aria, senza alcuna consistenza ideelogica, senza trovare rispondenza nello cose nuove ». Commenti liberili II Mondo dedica il suo editoriale al convegno dei socialisti unitari. Dopo ricordate le varie fasi del movimento socialista in Italia e come l'attuale partito unitario sia pervenuto, dopo l'esasperazione bolscevica del '19 e '20 a riprendere il programma formulalo a Genova nel 1892, il giornale, si domanda quale nuova revisione opererà il parlilo nell'imminente convegno Il Mondo conclude affermando che dal convegno uscirà ancora una parola precisa in confronto della nazione, vale a dire che il partito socialista unitario si inserirà definitivamente nella vita nazionale. Anche il Giornale d'Italia rileva che gli unitari, oltreché, entrare nell'orbita costituzionale, stanno per entrare nell'orbita liberale : « Se si toglie qualche residuo di tono messianico sulla finale civiltà socialistica, il Partito unitario, nella sua concreta espressione politica, sembra orinai avere aderito alla concezione ed al metodo liberale. Così, a proposito dello Stato, le cui superiori esigenze nazionali sono energicamente affermate e riconosciute, come riguardo olla politica sociale c sindacale, l'unitarismo si muove su di un terreno co6tótuzionaJe. « Tutto ò lecito entro la legge — scrive il relatore del convegno, on. Basso, — nulla al di fuori, e qualunque atto che no esorbiti devo essere inesorabilmente represso ». Di qui, da questa coscienza della legge, in cui si realizza stabilmente la coscienza dello Stato e che è il presupposto di ogni regime liberato, discende, per necessario sviluppo, il riconoscimento di quel sistema di garanzie giuridiche e costituzionali cho assicura, nel metodo liberalo, un ordine «1 un equilibrio, alle contrastanti parti politiche ». Si inizia domani, oltre al convegno dei socialisti unitari, il secondo congresso nazionale della democrazia sociale italiana. L'arresto a Nizza dei ladri della gioielleria Calderoni di Milano Nizza, £7, notte. La Polizia di Nizza ha arrestato oggi 1 due autori del furto commesso nella gioielleria Calderoni di Milano, che ammontava a un milione e duecentomila lire in gioielli e sessantaniila lire in biglietti di banca. Essi sono: Arturo Arcando, di anni 31, o Giovanni Rocchetta, di anni 38.