I Combattenti affidano a un triumvirato di medaglie d'oro le sorti della loro invitta organizzazione nazionale

I Combattenti affidano a un triumvirato di medaglie d'oro le sorti della loro invitta organizzazione nazionale I Combattenti affidano a un triumvirato di medaglie d'oro le sorti della loro invitta organizzazione nazionale Viola -Slataper- Ponzio di San Sebastiano ROM/. 10 notte. La grave questione determinata dal defcreto presidenziale che ha/S0SPeso dalle loro funzioni gli organi flettivi dell'Associazione nazionale dei Cpibattenti è tuttora seguita con vivo ingresse negli ambienti politici. Abbiamo /ferito le tendenze che si sono profilate i/seno al Comitato centrale dell' Associazione dei Mutilati riguardo al provvedimelo governativo ed abbiàpio anche accennato alle preoccupazioni dexli ambienti officiosi per un eventuale ordine del g,omo dei Mutilati di deplorazione per il provvedimento stesso. Stamane il presidiate del Consiglio, nella sua abitazione di via Rosella, ha ricevuto l'on. Delcroix, presidente doU'Àssociazione dei mutilati od il segretario generale rag. Giovanni F&ccarini. Si è appreso che i rappresentati'! dei Mutilati hanno chiesto chiarimenti svgli scopi che hanno determinato il Governo a defenestrare il Comitato dei combattenti, ed hanno propugnato una politica ch« possa condurre all'unità di tutti i combattenti in un'unica organizzazione. E' stato anche chiesto all'ou. Mussolini quali siano le intenzioni del Governo circa la regolarizzazione definitiva della gestione 'dell'Associazione. Il presidente del Consiglio ha esposto le ragioni che hanno indotto il Governo a sciogliere il Comitato nazionale. Ha detto che « nessuna intenzione . partigiana ha determinato il provvedimento » e garanzia, dell'imparzialità ha citato i nomi dei tre commissari governativi, i (pali, com'è noto, sono fascisti. L'on. Mussolini ha concluso affermando che la reggenza straordinaria della Associazione sarà contenuta nel pili breve epaio di tempo possibile : appena lo consentirà la regolarizzazione, delle rappresentanze federali, sarà senz'altro convocato il Consiglio Nazionale per la nomina ilei nuovo Comitato direttivo. L'on. Mussolini avrebbe anche dato assicurazioni che, una volta regolata la posizione della Associazione, il Governo farà del suo meglio perchè tornino in seno all'organizzazione principale i gruppi dissidenti, che da essa si sono recenterh'ente scissi. Pare che il discorsotto presidenziale ahbia pienamente appagato l'on. Delcroix il quale, subito dopo il colloquio, ha riferito le sue impressioni agli altri membri della Commissione direttiva dei mutilati. Ad uno di questi è stato chiesto dal Giornale d'Italia notizie sul colloquio. L'interrogato ha risposto : — E' andato benissimo per... il Governo. Nessuna autorità riconosciuta al triumviri fascisti Non. vi è 'altro in proposito da aggiungere. ,Da parte ' loro, indipendentemente dall'azione parlamentare, i dirigenti della Associazione dei Combattenti lavorano per attuare le deliberazioni prese nel reconte convegno. Ad alcune di tali ' decisioni noi Abbiamo accennato, nelle informazioni dei giorni scorsi. Aggiungiamo che l'Associazione, rivendicando tutta la sua autonomia di' libera organizzazione dei combattenti, che hanno, per finalità la difesa delle idealità patriottiche, ed avendo deciso di rimanere fedele ai Consiglio Nazionale,che per tutti i gregari fedeli al voto di Assisi rimane in carica, non riconoscerà alcuna autorità al triumvirato fascista è negherà la legittimità ad ogni atto che questo' intendesse compiere. In materia di resistenza ai deliberati dei triumviri, già Idecisa in linea generale, le decisioni saranno sottoposte — e per buona parte delle Federazioni provinciali sono già state sottoposte nella giornata di ieri e nella mattinata di oggi — all'assemblea dei rappresentanti delle sezioni, che i presidenti foderali'hanno convocato con le cautele adottate per la Qpnvocazione del Consiglio nazionale, I presidenti di varie Federazioni hanno avuto inoltre importanti colloqui di carattere politico, sui quali si mantiene il maggiore riserbo. A quanto è dato sapere, le decisioni del Consiglio nazionale, comunicate ai delegati di sezioni, sono state accolte da unanime consenso, in modo da rafforzare l'azione che la direzione dei combattenti intende di compiere, autonoma — nei confronti dell'organizzazione, 60bbene rispondente alle stesse direttive ed alle stesse finalità — dall'azione che il gruppo parlamentare svolgerà alla Camera. Associazione nazionale Vittorio Veneto ' L'on. Viola, al quale il Consiglio dei delegati federali ha dato pieni poteri, ha nominato un triumvirato esecutivo, da cui dipenderà, d'ora innanzi, tutto il movimento combattentistico. Del triumvirato fanno parte, olire all'on Viola, la medaglia il'iiro Slataper e la medàglia d'oro Ponzio di San Sebastiano. L'on. Slataper è giunto a Roma domenica scorsa e si è già inteso, sull'opera da compiere, coi suol colleglli. E' slato deciso ui promuovere la costituzione di un'associazione nazionale di amici dei combattenti, sulla base del programma di Assisi, 'l'ale sodalizio, che nvru delle sezioni In tutta l'Italia, comprenderà cittadini di ogni classe e di ornii celo <• si denominerà Associazione miziorule Vittorio Veneto La Voce Repubblicàìia, dopo aver moss.i qualche aspra critica ai dirigenti del]'Associazione Combattenti accusandoli di e.-sere «tali essi ad asservire l'Associazione a* fascismo anche dopo il delitto Matteotti — scrive: „ Ala il di fuori o al di sopra di quello che abbiala" scritto, condividiamo in pieno lo adirilo de! paese per i provvedimenti del Governo nei riguardi dell'Associazione del combattenti. Vorremmo perù — ecco il nostro obbiettivo — che coloro u cui la maggioranza dei combattenti italiani ha affidato la propria rappresentanza Ideale, tcnesfie.ro conto una buona volta della lezione delle cose e comprendessero che un movimento dei combattenti, lungi dall'isterilirsi nell'assurdo dell'apoliticità, deve inspirarci al sentimento di pace o all'idea di libertà, di giustizia e di rinnovamento, che furono propri a qua6l tutti i combattenti, a quelli che caddero 6ul campi di battaglia e a uuelli che sono ritornati alle loro case *. Il gruppo parlamentare del Popolari Qualche giornale fascista si occupa_ anfche oggi della opposizione aventinista. L'Epoca, in una corrispondenza da Napoli, dà il fantastico resoconto di un discorso che avrebbe pronunciato l'on. Amendola in una riunione'dell'« Unione nazionale » in quella città. L'on. Amendola avrebbe detto che è ormai il momento di rintoàzart con la violenza le prepotenze fasciste. La notizia, dicevamo, è talmente fantastica che non mette neppure conto di smentirla. Si è riunito quest'oggi, nella sede della direzione del Partito popolare, il grupjni parlamentare per esaminare la situazione politica. Erano presenti gli on. Tupini, Bresciani. Rodino, Di Fausto, Gilardoni, Martini, Brandii, Bosco. Lucarelli, Euratti, Longinotti, De Gasperi, Braschi, Conni, Delitala, liberti, Baranzini, Jncini e Gronchi. La riunione è durata, con brevissima interazione, dalle 10 di stamane alle 19 di stasera ed è stala presieduta dalli'on. Loaiginotti. Ila preso innanzitutto la parola l'on. Gronchi, il quale ha esposto ampiamente la situazione politica, richiamando fra l'altro i deputati popolari a non concedere interviste politiche, le quali rispecchiano generalmente soltanto una impressione personale e possono invece essere sfruttate dai giornali fascisti. Egli ha anche esortato i colleglli ad intervenire frequentemente alle riunioni. L'esposizione della situazione politica è stata assai ampia ed i deputati popolari hanno approvato la esposizione, alla unanimità. Ha preso quindi la parola l'on. Martini, il quale ha approvalo l'atteggiamento fin qui seguito dalle opposizioni, ma ha fatto presente la necessità che si pensi anche all'aziono, senza limitarsi unicamente ad una opposizione dottrinaria. Nello stesso senso hanno parlato gli on. liberti e- iacini. Ha preso quindi la parola-l'on. De Gasperi, che ha dato notizie diffuse dei Comitati di opposizio-' ne a Milano é a Napoli, dove si 6 chiarito che nessun partito rinunzia ai propri punti programmatici e si 6 anzi fatta esplicita dichiarazione di questi plinti. L'accordo con gli altri partiti è perfettissimo. Il discorso De Gasperi, assai convincente, è stato attentamente ascoltato dai presenti e alla fine tutti i deputati; hanno tributato all'on. De Gasperi una calda ovazione, approvandosi anche tutta l'azione svolta dai delegati del gruppo, in seno al Comitato delle Opposizioni. Si; è quindi discusso sulle questioni interne' del partito, del quale è stata riconoscili ta l'efficienza della organizzazione. La libertà Il Giornale d'Italia ritiene che l'opposi-rj zione dell'aula debba prospettare, nella discussione del bilancio dell'Interno, alla Corona al Parlamento ed al popolo, le* ragioni per cui è necessario superare que-l sta fase di provvedimenti eccezionali. Do-' po avere richiamato l'articolo recente dell'on. Mussolini, il giornale, dissentendo dalia, tesi mussoliniana, scrive: « In primo luogo, le affermazioni del Go-fl verno, che l'asprezza della battaglia alla flneJ di dicembre. rendesse imminente la guerra civile, meritano ancora dimostrazione e dcM cumentazlone. Non possiamo, per ragioni e-A videnti, entrare nel merito della controversia,' ma ci limitiamo ad accennare ad un argomento negativo «a posteriori»: se veramente^ le passioni politiche erano talmente esaspe-" rate, ó possibile che l'attuazione di semplici misure di polizia, come le definisce il presi-; dente del Consiglio, sia stata sufficiente a scongiurarla? In secondo luogo, anche ammesso che il momento — secondo'le visioni del Governo — fosse veramente critico e minacciasse complicazioni assai più gravi di una semplice crisi di gabinetto, pare, a chiunque osservi la situazione attuale; che il pericolo sia ormai superato e che le misure!) eccezionali durino troppo. In terzo luogo —- a che è poi il primo, giacché si tratta di una'j questione dt principio — la limitazione della' libertà di stampa non è una semplice misura di polizia, se non quando sia veramente giustificata da pericoli internazionali e come tale, sia di brevissima durata. Placata la piazza, come l'on. Mussolini si vanta di avere subito ottenuto, la libertà di stampa doveva essere rispettata: se mal, avrebbe dovuto essere affrettata la discussione del nuovo progetto di logge in proposito ». L'organo liberale rileva che le rappresaglie dell'on. Mussolini contro tutti gli oppositori limitano in forma illegale un diritto statutario. Comprimendo questa libertà, l'on. Mussolini non può affermare, senza ignoranza, clic le libertà statutarie sono intatte. Concludendo 71 Giornale d'Italia dice: « L'on. Mussolini dice di avere vinto, ma il fascismo è rimasto isolato, ciò' che egli aveva durante due anni cercato, bene o male, ili evitare. D'altra parte, il presidente del Consiglio vuole la consultazione del paese: ina conio ottenerla senza libertà? Mediti egli se. veramente convenga a lui ed alla serenità d'animo del paese, che le discussioni politiche fuori del Parlamento continuino a svolgersi nelle attuali condizioni, e se il perdurare dt tale limitazione delle libertà non precluda lo sbocco della consultazione popolare agli effetti della pacificazione e dell'assestamento • . Lo scarso successo dei "sarrocchiani,, Si è riunito oggi il gruppo dei deputati sarrocchiani messi fuori del Partito liberale, ma che si ostinano a chiamarsi « liberali » pur con l'aggiunta di « nazionali ». Erano presenti 29 deputati. Un comunicato dice: « Il «ruppo ha preso atto delle numeroso adtsioni che pervengono al nuovo partito ila oììuì parto d'Italia. li' stata data lettura di varie lettere di .uomini politici che aderiscono ql movimento. Allo scopo di coordinare l'attività del gruppo parlamentare, è stato -deciso,di ridere funzione al precedente Comitato direttivo composto degli on. Mazzini, .Vidimai e De Martino, ohe fu nominato nella prima seduta costitutiva della destra nazionale cui presiedeva l'on. Calandra. Al Comitato direttivo o oggi aggiunto l'on. Sandrini. Isella settimana prossima, i deputati si riuniranno insieme al gruppo senatoriale do ■t liberali di destra », ohe conta circa a Come si vede, il comunicato cita le adesioni pervenute da ogni parte d'Italia.' Ora, da precise informazioni, risulta invece che, malgrado l'intenso lavorio che si va svolgendo dagli on. Sarrocchi e De Capitani, per organizzare il nuovo partito reazionario, a tutt'oggi non sono pervenute che pochissime adesioni, e non certo da parie di nuclei e di masse, ma esclusivamente da singole persone le quali non possono abrogarsi evidentemente il diritto di rappresentare il liberalismo delle varie regioni. Si dice a Montecitorio che l'on. Sarrocchl non ha approvato l'idea dell'on. De Capitani, il quale, per rendersi sempre più benemerito verso il Governo fascista, vorrebbe creare una Federazione di tutti i. fiancheggiatori. L'on. Sarrocchi avrebbe espresso le sue riserve per tale conglomerato ed avrebbe invece insistito per l'organizzazione dj un vero partito, al quale dovrebbero ade- |f.{.!I"(i rire, secondo lui, tutte le forze medie del paese. II prof. Raffaele Ricci ex-presidente della Federazione liberale umbra, e sarrocchiano, si è fatto intervistare dal Popolo d'Italia. Ila detto che la direzione del Partito liberale voleva l'unità del partito stesso con l'asservimento completo della tendenza sarrocchini!» e che egli (prof. Ricci) aveva tollerato di restare finora nel partito unicamente per sentimento di dovere. Ha soggiunto che il programma dei sarrocchiani consiste nel volere consolidare, migliorare, perfezionare l'attuale stato di cose, nell'impedire il ritorno degli elementi antinazionali e degli | ibridi connubi. Ha concluso con la seguente raccomandazione: « Il Governo ed il partito fascista non debbono rendere piti delicata e difficile di quello che è, la situazione nostra: essi debbono valutare l'apporto che disinteressatamente arrecano alla causa nazionale uomini non arrivati con la politica, ma con !a loro autorità morale, con il loro lavoro. A tali umini, che nulla chiedono, non bisogna corrispondere con indifferenza «.