LA STA.

LA STA. LA STA. la in lutto: la morte di Ebert presidente del Reich a catastrofe - Il commosso dolore della folla berlinese e le prime commemorazioni - Il trasporto al palazzo della Wilhelmstrasse - Luther assume interinalmente la presidenza - La costituzione r Ma prova - Si prevede una viva lotta per la successione - Marx unico candidato delle sinistre? Condoolionze ed apprensioni D II rimpianto a Londra (Servizio speciale della • Stampa •) Londra, 38, notte. \a morte di Ebert fa pensare ohe il dia1 si è divertito a togliere un pilastro tto.il vacillante edificio delle speranze n riassetto europeo. La malattia del lente era stata circondata negli amresponsabili di Londra da auguri rigione pel bene dell'Europa e consentente anche dell'Inghilterra. Ali fronte al luttuoso annunzio, si urta pausa di adattamento delle '.ioni in vista. Il mondo diploecondo i fogli della sera, si è li ansie. Lo Stato germanico riunto in bianco non solo senza a senza i meccanismi giuridici il' nuovo presidente della re¬ pubblica. Questi meccanismi vennero lasciati in sospeso non per negligenza, ma per scansare le difficoltà che si presentavano in un momento grave e pieno di pericoli. Si confidava dio il buon sellaio assurto in certo modo al posto del Kaiser ssu rebbe almeno vissuto sino al giorno costituzionalmente più opportuno. La sorte invece lo ha colpito nell'istante più intempestivo, aggiungendovi l'ironia che se la salute di Ebert teneva duro per pochi mesi ancora, avrebbe potuto lasciare sistemata quella situazione costituzionale, che al contrario lascia sopravvivere in istato problematico e quindi pieno di incognite. Appaiono intanto i primi necrologi sul presidente morto. Gli accenni di simpatia vi prevalgono su tutti gli altri, mettendo in luce la prerogativa fondamentale di Elwrt: quella de! buon senso. della « Stampa ») alla sventura che ha colpito la Repubblica tedesca, perdendo con Federico Ebert il suo primo Presidente della Tlepubblica. Noi siamo costernati davanti alla bara del più allo funzionario dello Stato e riconosciamo la sua profonda saggezza e la sua devozione patriottica ». Eguali dimostrazioni di cordoglio vennero fatte alla Camera prussiana e nel Consiglio Comunale di Berlino. La salma esposta fino a sera Una. folla enorme ha gremito, anche nel. pomerìggio, gli accessi alla casa di cura, ed a slento è stata trattenuta dalla polizia. Ma nell'interno dell'ospedale erano ammessi soltanto gli inlimi e le autorità. Vi fu un momento di emozione nella folla, quando passò la cassa funebre vuola che veniva introdotta all'ospedale. Molti si scoprirono il capo, come se già vi fosse racchiusa la salma. Gli occhi di molti popolani erano gonfi di lagrime. Nei crocchi si invoca famigliarmente il Presidente col suo nome popolare di Fritz. « Povero Fritz — si sente dire — quello èra un uomo ! ». Nell'interno dell'ospedale regna il silen- zio e nessuno osa interromperlo. La satmu j„i n -j . /. i del Presidente e rimasta esposta sino a1 sera nell'ospedale. La salma, vestita di nero, riposa sul letto, colle mani incrociale. L'aspetto del. defunto è sereno, ma nel viso, solcato da grandi rughe, sono le tracce dei dolori sofferti negli ultimi giorni di vita. Verso sera, senza pompa ed in segreto per sfuggire alla folla che gremisce le strade adiacenti, ia salma fu trasportala dall'ospedale al Palazzo della Presidenza, nella Wilhelmstrasse. I volontari dell'Associa, zione repubblicana, nero-rosso-oro, con le' fiaccole, facevano da scorta d'onore. Una compagnia della Feichswchr era schierala nel giardinetto che separa il palazzo dalla strada ed ha presentato te armi al passaggio del feretro. La commemorazione al Eeiclistag Ar07(. si conoscono ancora le disposizioni ufficiali per i funerali. Il Gabinetto si è riunito stasera sul lardi, alla presenza anche del segretario particolare di Ebert. Provvisoriamente è stato deciso che per tutta la serata di oggi e netta giornata di domani, lutti j locali di divertimento, di musica, di danze, e i teatri, riniavaano chiusi. Si era pensato dapprima che la cerimonia funebre dovesse aver luogo nello slesso palazzo della Presidenza, ma, dato il poco spazio, si è deciso che la commemorazione avvenga mercoledì prossimo al Tleichstag. Subito dopo la salma sarà trasportata ad Eidelberga, città natale del Presidente, ed. il giorno seguente tumulala nel cimitero. La popolazione di Berlino ha preso viva parte alla sventura che ha colpito il paese. Ebert era amato da tulli come uomo, anche se discusso come presidente e come personalità politica. Si narravano, volentieri, di lui, aneddoti che descrivevano la sua natura bonaria e semplice. Egli era rimasto sempre vicino alle sue origini popolari e democratiche. Largo e profondo è perciò il rimpianto per la sua fine immatura. La morte di Ebert è giunta come un colpo di fulmine in mezzo alla vita pubblica tedesca, net momento della più vivace lotta politica e del più rude contrasta tra i partili. Le divergenze delle idee e gli odi di parte non sono mai stati così vivi come oggi, da quando sulle rovine del regime imperiale nacque la Repubblica germanica. Proprio in queste ultime settimane la ridda degli scandali politici minacciava di coinvolgere la stessa persona del testé defunto Presidente della Repubblica. Sintomatica ritrattazione E' sintomatico — ed anche doloroso, se si pensa che la campagna giornalistica degli ultimi giorni può aver amareggiato le ultime ore. di vita dì Ebert. — che oggi uno dei più feroci, accusatori del regime e dell'uomo, il Lokal Anzeiger, dichiari il defunto Ebert persona pienamente corretta. La maestà detta morte ha una volta tanto ricondotto sul terreno della realtà le passioni e le esaspetflzioni politiche. Quella persona che ancor ieri, in un notissimo giornale satirico della destra, era rappresentala sul punto di essere 'travolta dalla valanga che. ha buttalo nel baratro dello scandalo iex-Cancclt.ierc prussiano .Bauer. Francar, non fle ed i suoi compagni, è oggi riconosciuta come immune, dal. fango che i suoi avversari hanno rimescolalo. Bisogna dire, ad ogni modo, che il destino e stato duro con la Germania. Se c'era, un uomo che meritasse di terminare decorosamente il suo servizio onorifico e oneroso per il bene del suo paese, era appunto l'r.c-sellaio, l'ex-segrelario del partito, che se non aveva dato maestà e pompa al suo alto ufficio, aveva dato qualche cosa di più -, l'umanità, la saggezza, il senso rigido del dovere, e soprattutto quel ben inteso opportunismo politico, da lui stesso citalo in, una sua recente intervista con un giornale danese, che aveva fatto del. socialista militante un saggio reggitore di tulio il popolo, superiore ai parliti. La stampa della sera pubblica articoli biografici sul defunto e'dice parole di dolore per l'improvvisa scomparsa del Capo tirilo Sialo. Ma il rancore partigiano dei giornali di estrema destra, non tace neanche, dinunzi alla morte e, mentre la Donisene Allgcmeine Zeitung, tedesco-popolare, incornicia con una grande striscia nera tutta la prima pagina, e pubblica un simpatico articolo di cordoglio, — la Deutsche Zeitung 7io?i sa lacere ed esprime apertamente il suo livore politico, in un arlicaIctlo pieno di avversione per lo scomparso. Il Lokal Anzeiger riconosce che Ebert ha, per tutta la durala del suo ufficio presidenziale, manifestalo sentimenti patriottici, ma egli ha tuttavia — scrive l'organo dei tedesco-nazionali — esercitalo sempre il, suo ufficio in modo da favorire. la classe operaia. « Quando cessò di essere un tribuno del proletariato, divenne un nomo con attitudini prevalentemente pìccolo-borghesi ». Parole irriverenti codeste, che non sono certo falle per l'ora che corre e che dimostrano come profondi siano attualmente i contrasti politici in Germania. Tatto, accortezza, discrezione La Deutsche Allgemeine Zeitung, come più sopra ricordavamo, fa un elogio simpatico del. Presidente. «Egli esercitò la sua carica con rara accortezza politica e con grande tallo personale, rendendo così. alla sua patria un servizio indimenticabile. Suo titolo di gloria rimarrà, soprattutto, il fallo che egli ha saputo guidare la. nave dello Stalo attraverso la marea del bolscevismo e condurla verso un porto più tranquillo ». Anche l'organo del Centro cattolico Germania ha cordiali e. simpatiche parole per U defunto, u Per tulio il tempo del suo ufficio — essa scrive — Ebert ha mostralo la stessa discrezione, la stessa intelligenza, lo slesso senso pratico delle cose e lo stesso accorto riserbo già da lui dimostralo, prima, nella direzione del partito socialista e che gli aveva assicurata la venerazione e. la stima di lutto il popolo. Il popolo può ringraziare il Cielo di avere avuto come suo capo il presidente Ebert ». Parole del genere pubblica anche l'organo di. Strescmann, la Zeit, che scrive : « Le bandiere inalberale a mezz'asta in lutto il paese sono il segno di lutto dell'intero popolo tedesco sulla bara del primo Presidente della repubblica». P. M. francesi (Servizio speciale della « Stampa •) Parigi, 28, notte. La notizia della morte del presidente Ebert, giunta inattesa a Parigi poiché i telegrammi pubblicati dai giornali del mattino, ee< giiuluvauo invece un sensibile miglioramento, hu causato una dolorosa sorpresa. Ebert godeva infatti di una stima generale, poiché era considerato come uno dei rarissiiai. uomini politici tedeschi veramente compenetrati' di principi parlamentari e demooratici.' La condizioni nelle quali egli era giunto al potere c quelle dellu sua improvvisa scomparsa dall'agone politico fanno temere che l'èlezione del suo successore provochi in Ger-inalila temibili conflitti fra i nazionalisti e il partilo democratico, conflitti .ohe possono*, avere una sensibile ripercussione sulle relazioni' tra In Francia e la sua ex-nemica. Non appena giunta la notizia della mortai;il direttore del protocollo, signor De Fou-* quières, si è recato all'ambasciata di GermaW Illa per presentare all'ambasciatore YonPf Morseli le condoglianze ilei Presidente della'.;Repubblica e del Presidente del Consiglio, llfc signor De Selves, presidente del Senato, ha' inviato all'ambasciata di Germania il capa' del suo Gabinetto per presentare le 6iie condoglianze. Più lardi aaiche. il signor PainleVói president è della Càmera, ha fatto compiere ur passo analogo. Le inquietudini che la improvvisa scomparsa del presidente Eberi suscitano in iiue»:i circoli si riflettono nei commenti ilei giornali della sera. « La scomparsa del signor Ebert dalla scena politica — scrive il Temps — avviene ini un'ora partlcoilariiiente grave, mentre egli ■era il solo, per cosi dire, a rappresentare ancora l'influenza democratica nella direzione! della politica generale del Reich. Ebert era considerato come l'ultimo baluardo contro la presriione reazionaria che minaccia di trascinare la Germania verso pericolose avventure. Avendo preso una parte personale considerevole alla preparazione della costituente, il signor Kbcrt era naturalmente decìso a! <lifendere eoa la massima energia la costituzione ili Weimar. La sua morte potrebbe avere sotto questo punto di vista serie conseguenze e bisogna attendere di co-uuscere con! (precisione la situazione di fatto che essa creerà a Berlino per poterne apprezzare tutti gli effetti politici »'. E alla loro volta, i Débats scrivono:! « Nelle circostanze attuali la^morte di Ebert' è lui grave eventi- di cui non si possono ancora misurare tutte le conseguenze. U presidente ora scomparso era. certamente deciso a faro tutto quello che dà lui dipendeva ■per proteggere e consolidare il regime repubblicano, ed è per questo ohe in questi ultimi tempi i reazionari avevano cercato dt svalutarlo, accusandolo di essere compromesso nello scandalo finanziario. Se il nuova cape- dello Staio tedesco -fosse domani un uomo ilei vecchio regime, la sorte della Repubblica potrebbe essere considerata come oltrcniodo precaria, poiché i partigiani dt una restaurazione monarchica avrebbero un complice inolia fortezza. Il " presidente del Reich possiede poteri considerevoli, di cui può usare tanto per difendere la repubblica quanto per provocarne, la perdita, cosi, men. tre lo stato di assedio non potrebbe essere proclamato che in virtù di una legge, il capo dello Stato tedesco.può in virtù'dell'art. 48 della costituzione, sospendere di suu propria iniziativa i diritti fondamentali da questa gàrentiti. Questo soltanto basta per dimostrare i mezzi di cui disporrebbe un presidente, che volesse assicurare un'azione personale e rovinare il regime, eli cui egli dovrebbe essere invece il custode ». Nella Liberti). Giacomo Ba in ville ricorda che, nel Governo del Itelch Ebert era l'ultima elemento repubblicano, l'ultima vestigia della rivoluzione del 1.918: « in Francia si ó stati ostinati a negare questa rivoluzione, ma, a nostro parere, fu un errore. Guglielmo lì sostituito da un exoperaio sellaio costituiva un cambiamento abbastanza considerevole si da essere un simbolo evidente, li la prova che vi è stata rivoluzione si è che assistiamo oggi ad un movimento controrivoluzionario, al quala non mancava più che la scomparsa di Ebert per avere il campo libero. Basta ricordarsi degli sterzi del presidente Ebert per mantenere 11 cancelliere Marx e per impedire la formazione di un Gabinetto di destra. Luther, Stresemann e i loro amici nazionalisti hanno trionfato. Nel Governo tedesco il presidente rimaneva solo a rappresentare l'idea repubblicana. SI può così dire che con la sua seomparsa, la Repubblica è rimasta decapitata. E i monarchici sapevamo così bene che bisognava finirla con Ebert che avevano cercato con ogni mezzo di colpirlo nella sua reputazioni! e nel suo onore. lisst avevano ottennio la sentenza di Magileburgo che stigmatizzava l'ex-capo socialista, accusandolo eli avere partecipato ad un Comitato di sciopero nelle olticine di munizioni durante la guerra. Ebert aveva risposto che aveva dato due Agli ul suo paese e che era entrato nel Comitato per fare naufragare lo sciopero. miì il ;.'!iiiii/.io di Magdebùrso ]0 aveva colpilo moralmente. T.a sua mòrte liquida ogni cosa od è probabile che essa liquidi pure la Repubblica tedesca, diventata una repubblica senza repubblicani ». Lo scrittore del giornale naziona.lista si mosir.-i poi preoccupato della successione chela mone di Ebert ha aperto: . H capo delio Stato sarà dunque scelto dal popolo tedesco mentre i monarchici governano. Staneranno questi che è venuto il mo' ™?WnS°? I)0rre> candidatura di un HoheaN zollernl La costituzione di Weimar non lo- tìcP.- 0 Penseranno essi, invece, che lak restaurazione non deve essere rimessa al caso di uno scrutinio, che'la Corona no-n i ili Pendere dal suffragio popolare « che r». rebbe preferibile far eleggere aBaV£SdSl\ funebri della RepubMici tederà 0. P, All'Ambasciata di Roma WÉ^ a di Roma delMdlnfe tte& WÉb^ ansietà londinesi *** ÌLS** ^l,a Tone «»i Pisa iserflzlo speciale della .stampa.) ' , ,v ,. Londra, es. notte. L inclinazione della, terrò di Pisa suscita ansietà anche qui, dmv ia sensibima per le sorti dei monumenti ardii! riomei è stata acuita dai crepacci de la cupola di San Paolo. Natnrainiente il campanile-pisano ò inoli" più prezioso delia cupola. Ciò vien- ammesso nella tenidn ' Vana né i'<iltd speranza che non crollino nò Hnnu nò l'u tra. Il u Matiehcsrer Guardian» ritieii che per f. ri 111 1 ''ingbgnerln moderna p-s siede rimedi pei civili ■ W.-i. a rovinìi tanto Iti clip .. ./un ito U-aii.pa.il Si dichiara ■ umo provveder^ la ciipòl.l t/uui che H Gove i dbit par Iti clip .. ./un ito U-aii.pa.il ■ umo la ciipòl.l t/uui che H Gove indusìo ai debiti ripari^