La risposta al Governo

La risposta al Governo I Combattenti La risposta al Governo Consiglio nazionale a Roma II 5 Roma. 27. notte. . .Oggi il Comitato centrale dell'Associazione nazionale Combattenti ha inviato all'on. Suardo, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, la risposta in merito alla questione della legittimità o meno della convocazione del Consiglio nazionale ai primi di marzo. Si tratta non di una sola lettera, ma di numerose lettere, colie quali il Comitato centrale ha voluto controbattere punto per punto i numerosi rilievi, che all'uòpo al Comitato stesso sono stati rivolti nei giorni scorsi, a varie riprese, dalla presidenza del Consiglio nell'esercizio delle funzioni che ad essa attribuisce la legge nei confronti delle Opere Pie. Ragioni tecniche e politiche La lettera più importante, naturalmente, 6 quella che si riferisce alla asserita illegittimità del Consiglio nazionale convocato per marzo, Consiglio che, secondo la lettera dello statuto, avrebbe dovuto essere tenuto nell'autunno scorso. Il documento del Comitato centrale giustifica la mancata convocazione del Consiglio in autunno con ragioni di ordine superiore non imputabili a negligenza dei Comitato. Nella lettera si ricorda, a questo proposito, che dopo il Convegno di Assis' il Comitato ebbe a sottoporre all'esame della presidenza del Consiglio una serie di programmi relativi alla questione assistenziale, e poiché il Governo, benché sollecitato per varie vie, non ha fatto conoscere le sue risposte che quindici giorni fa, al Consiglio dell'autunno sarebbe venuto a mancare, se fosse stato ugualmente convocato, uno dei più importanti e fondamentali argomenti di esame e di discussione. Di questo inconveniente non può certo farsi una colpa all'Associazione. La lettera si sofferma quindi su di un'altra circostanza. Nell'agosto fu approvata una modificazione allo statuto relativa appunto al funzionamento del Comitato centrale, che avrebbe visto diminuito il numero dei suoi componenti, mentre al suo fianco sarebbe sorto un altro organismo. Ora, neanche su queste modifiche il Governo si è pronunciato in tempo utile perchè l'Associazione potesse convocare un successivo Consiglio nazionale ordinario. La lettera del Comitato centrale — che reca la firma del presidente on. Viola — si sofferma anche sulle ragioni di natura politica che, dal canto loro, contribuirono a rendere impossibile la regolare convoca^ zione autunnale del Consiglio. A tal proposito la lettera ricorda che, dopo la deliberazione di astensione dalle cerimonie commemorative della marcia su Boma, il Comitato centrale dovette fronteggiare la crisi manifestatasi, non già per colpa sua, in alcune Federazioni. Sopravvennero gli incresciosi fatti del 4 Novembre, nel giorno della celebrazione della Vittoria, ai quali segui un periodo di sovraeccitazione della massa combattentistica, tale da far sconsigliare là convocazione del Consiglio nazionale. Successivamente si apri la Camera.i e le discussioni parlamentari crearono nel paese una evidentissima tensione d'animi: non era in questo clima, in questo ambien te, che i combattenti avrebbero potuto tenere proflcuamerite la loro riunione ufficiale. La lettera spiega inoltre perchè non fu più tenuta neanche quelli riunione straordinaria del Consiglio, che era stata convocata per fine gennaio. Essa ricorda, infatti, che, dopo il discorso del 3 Gennaio, fu praticamente sospesa ogni ' lihera riunione dei combattenti, tanto che dopo le adunate di Vercelli e di Alessandria non se ne è più tenuta alcuna " Non ostacolare le riunioni del Combattenti., « Oggi, invece, — continua la lettera, — si « impone la convocazione di un Consiglio nak zionale per l'èssine dei bilanci preventivi, « ormai indifferibile, e per' l'esame della si« tuazione generale. Il Comitato ha ricono« eciuto l'inopportunità di tenere questo neces« sario Consiglio — che ha naturalmente un « carattere di straordinarietà — a Viareggio. » Il fatto che nello stesso giorno si riuni» scono in quella città gli arditi fascisti ed <i i combattenti dissidenti, potrebbe provocare » turbamento nell'ordine pubblico, clic il Coli mitato centrale depreca. Pertanto, il Co« mitato centrale ha'deliberato di tenere il « Consiglio a Roma, tenendo fermo la data « precedentemente fissata: 5. 6 e 7 marzo, il « Comitato centrale è persuaso che il Go« verno si renderà conto della bontà di que« ste ragioni, ed assicura che il Comitato « centrale convocherà con regolarità assoluta « il Consiglio nazionale ordinario di prima- • vera. A tal uopo, però, il Comitato cen« trale raccomanda al Governo di dare istm' zioni alle autorità locali perche non osta« colino le riunioni dei combattenti ». La questione dai bilanci preventivi, che è necessario approvare, è anche ampiamente trattata in una seconda lettera del Comitato centrale, anche essa spedita stasera alla presidenza del Consiglio. Il Comitato centrale ha pure inviato questa sera stessa la seguente circolare a tutte le Federazioni provinciali ed alla sezione di Boma: « Il Consiglio nazionale avrà luogo a Roma « invece che a Viareggio nei giorni 5, 6 e 7 « marzo. La riunione avrà inizio il 5, alle « ore 10, in una sala, che sarà fatta eono« scere ai partecipanti alla sede del Conii- • tato centrale, prima dell'apertura del Con« siglio Le Federazioni che non hanno segnac lato i nomi dei delegati sono pregate di farlo « telegraficamente I presidenti federali, che c non hanno mandato ancora gli estratti dei » Congressi provinciali in cui sono state noli minate le cariche, 6ono pregati di provvec dere ad inviarli subito. Saluti fraterni. — «F.o: Il preslderte: Ettore Viola*. 15.000 votanti sn 3000 Inscritti Nella riunione pomeridiana del Comitati» centrale della « Combattenti » sono stute lette ed approvate tanto le lettere clic la circolare. Si è poi nominato a vice-presidente del Comitato — in sostituzione dell'on. Russo, dimissionario — l'avv. Gennaro Fermurieìio di Napoli; e sono state esaminate alcune situazioni locali. Il Comitato centrale ha annullato i risultati delle elezioni alla Federazione di Cagliari, perchè sono risultati votanti 15.000 persone su 3000 inscritti! La convocazione stessa era avvenuta irregolarmente. Ha pure annullato il convegno di Bari, perchè irregolarmente convocato e perchè vi hanno partecipato rappresentanti non legali delle Sezioni. Lo stesso è stato fatto per Siena, benché qui fossero state riconfermate le direttive di Assisi, essendosi riscontrate irregolarità nella votazione. Come reggente della Federazione di Cagliari è stato nominato il cav. Cacciò, presidente delia Federazione elbana. Essendosi dimesso il Comitato provinciale di Reggio Emilia, lo si è provvisoriamente sostituito col reggente prof. Beseghi di Parma. Si è infine riconfermato l'incarico dato all'on. Pivano rer Piacenza Si ritiene che le Federazioni teste sciolte e rette straordinariamente, non saranno ammesse al Consiglio di Roma. ,yresspnnsscascbalc Un redattore della Tribuna ha interrogato l'on. Viola circa la convocazione a Roma del Consiglio nazionale combattenti. L'on. Viola ha ripetute le ragioni già esposte nella lettera alla presidenza del Consiglio, chiarendo che le riunioni del Consiglio nazionale a Roma avranno carattere straordinario, sicché le disposizioni dell'art. 19 dello Statuto saranno rispettate. E ha soggiunto: « Gli elementi fascisti del Comitato centrale avevano proposto la costituzione di un Comitato di reggenza ed il rinvio del Consiglio nazionale per dare la possibilità alle federazioni provinciali di presentarsi al congresso con nuovi dirigenti anziché con quelli che già portarono al congresso di A66iei. In quanto al Comitato centrale, è noto che esso si presenterà dimissionario ». " Gli organi fascisti ins stono Gli ufficiosi continuano intanto ad invocare l'intervento del Governo contro l'Associazione dei Combattenti. L'Idea Nasio. naie scrive : « Roma o Viareggio, poco importa. L'interessante è di stabilire, come iertt avvertivamo, che il Congresso è viziato ed invalidato da un difetto d'oiigine, che non si sana coll'arbitrio e colla sopraffazione. Intervenga dunque decisamente lo Stato contro questa situazione ormai intollerabile, la responsabilità della quale risale ad un gruppo d! mediocri e faziosi politicanti ». L'organo settimanale dell'Associazione nazionale Combattenti — « I Combattenti » — uscito stasera, dedica l'editoriale al¬ l'offensiva in grande stile della stampa governativa contro l'Associazione, particolarmente intensificata in questa settimana preparatoria della riunione del Consiglio nazionale. II giornale riteva la convocazione simultanea dei Congressi fascisti a scopo confessatamente intimidatorio, e scrive : • Vogliamo riferirci agli oltraggiosi apprezzamenti di cui le gazzette, divenuteci implacabili avversarie, traboccano contro i combattenti come tali, oltreché come aderenti a questo o a quell'indirizzo dell'Associazione. Confessiamo che dal Partilo di Vittorio Veneto tutto potevano attendersi i soldati di Vittorio Veneto, non iniesto ! Dal giorno in cui Ja situazione interna ed i suoi pericoli ci hanno imposto un atteggiamento che, se non è nò potrebbe essere filo-fascista nel senso di un anno addietro, sembra però anti-fascista solo per incomprensione e mistificazione dei settari, da quel giorno noi abbiamo perso, non d'criamo i nostri diritti civili, ma ogni titolo al rispetto altrui e siamo gli arruolati per forza, i ladri di medaglie, gli autodecoratl e autolesionisti, i disertori mancati, i combattenti per merito dei reali carabinieri c dei tribunali militari I I segni del valore e del sacrificio sono stati rispettati, solo finche sono 6erviiti alle fortune di un Partito, il quale,'dopo aver parlato in nome dell eser: cito vittorioso, lascia che se ne rappresenti la maggioranza come un'accolta di mercenari della mutilazione e del Codice penale. Che 1 combattenti fascisti molti e valorosi lascino diro ciò da qualche commilitone incosciente, o piuttosto dagli imboscati della guerra, e affar loro; ma è singolare che non se ne siano umiliati ed indignati ».

Persone citate: Beseghi, Boma, Ettore Viola, Gennaro Fermurieìio, Pivano