La vertenza dei lanieri

La vertenza dei lanieri MOVIMENTO ECONOMICI La vertenza dei lanieri La situazione nel Blellese Abbiamo pubblicato qualche giorno fa il testo del memoriale che la Federazione italiana operai tessili (Fiot) aveva inviato alla Federazione nazionale industriali lanieri. Sappiamo ora che la parto industriale ha risposto die non può prendere in considerazione il memoriale perchè essa « non assume la rappresentanza delle proprie organizzazioni se non dietro loro mandato ». La Fiot ha replicato dicendosi meravigliata di tale affermazione, contraria a tutto quanto ih realtà era avvenuto nel passato, Gli organi dirigenti della Fiot seguono con particolare attenzione la situazione che si è andata oreanrlo nel Blellese, collegandola con gli atteggiamenti*recentl degli industriali. Essi dichiararono che, dallo svolgimento degli ultimi avvenimenti, sono indotti a supporre che la nuova tendenza, avversa alla stipulazione di patti nazionali — i quali nella parto economica terrebbero conto, ben inteso, delle diverse situazioni industriali, da zona a zona, da lavorazione a lavorazione — abbia lo scopo di « guadagnar tempo, di non concedere miglioramenti agli operai se non quando i medesimi siano giunti al limite estremo della sopportazione». Questa supposizione, secondo la Fiot, sarebbe avvalorata da una lettera che la Federazione industriale blellese, diretta dal medesimo segretario di quella nazionale, al « Sindacato italiano tessili » (organizzazione bianca), a proposito ili una domanda di miglioramenti salariali da quello recentemente avanzata» In tale lettera, ira l'altro, era detto: « I veri contraenti del patto di lavoro chi sono'.' gli industriali ed i loro operai. Le organizzazioni sono soltanto dei mandatari dei loro aderenti. Se i mandanti operai, vostri aderenti, hanno accettato il, patto dì lavoro, tale patto ò valido anche senza il vostro intervento e malgrado la mancanza della vostra firma. Voi non potete sostituirvi di vostra iniziativa agli operai, potete soliamo, rappresentarli. Basta quindi a noi l'accettazione avvenuta da parte degli operai del patto di lavoro per chiederne ad essi l'osservanza ». Su questo argomento, la cui importanza è manifesta, la Fiot osserva che è perfettamente giusto che i veri contraenti di un patto di lavoro sono gli operai e gli industriali ». Ma soggiunge subito : « Crede proprio la Federazione Industriale Blellese che moralmente (e la .moralità è il presupposto primo del valore giuridico di qualunque contratto) gli operai lanieri del Biellese siano vincolati al concordato 9 settembre 1924? E che di conseguenza il S.I.T. o la F.I.O.T. nen possano, in rappresentanza — si potrà vedere se legìttima o meno — avanzare e richiedere la discussione di un memoriale? ». Per dimostrare che ciò urterebbe contro una inneg-abìle realtà, largamente riconosciuta, coi fatti, nel passato, la Fiot, ricorda clic; « proclamato dalla Fiot lo sciopero nazionale laniero il l.o settembre 1921 con la partecipazione di tutti gli operai, salvo qu'Oilli della Ditta Rivetti e di attrtf piccole Ditte (e non discutiamo qui il motivo per cui quegDi operai non scioperarono), il 21 settembre 1921 — continuando lo sciopero da parte della stragrande maggioranza," degli operai — la Federazione Industriale trovava comodo addivenire ad un concordato con la Gise allo scopo di avere un'arma contro la Fiot. Non si è ricordate, in quel momento, che le organizzazioni non possono sostituirsi agli operai. Ohibò, in quel momento si era su! terreno della forza. Lo sciopero della Fiot si concluse con la sconfitta degli operai, ma fino all'ultimo momento la maggioranza di essi, rientrando al lavoro per oidi, ne della Fiot stessa, dichiarò di non riconoscero il patto della Clse. « Sopravvenne il fascismo con le sue Cor. porazioni elle assorbirono la Gise e sopravvenne la distruzione delie sezioni della Fiot, ma nessuno può onestamente affermare che gli operai abbiano investito le Corporazioni del mandato di tutelare 1 loro interessi. Essi continuarono a mantenersi idealmente — ed in parte anche materialmente — aderenti alle loro vecchie organizzazioni, tanto che uno dei Segretari delle Corporazioni pubblicamente riferita che nell'agosto 1923. queste contavano 5t> (diciamo cinquantasei) inseritili c allorquando lasciò la carica sommavano a circa duecento. Ma vi ò di più. Nel gennaio 1921 le Corporazioni disdettavano il concordato della Cise per stipularne uno proprio. La Federazione Industriale, per quanto ci consta, che non si trovava allora pressata dalla Fiot, rispose che non poteva seguirle su quel terreno fin quando non avessero provato di rappresentare la maggioranza degli operai. Vi è ora qualcuno che possa credere che dal gennaio al settembre l'J2i le Corporazioni hanno aumen. tato i loro inscritti? « Sia la Federazione industriale argomenta: il concordato 9 settembre 1984 è stato accettato dalla maggioranza degli operai perché soltanto una trentina su ventimila e più hanno dichiarato di respingerlo. Ciò non è vero: a porte la nota daffVi» della Fiot, sono migliaia e migliaia quelli che, me. diante coiiiinissioni, rifiuto di percepire il salarlo, votazione di ordini del giorno ecc.. hun fallo sapere ai proprii industriali che non volevano aocettare quel concordato. E son,o numerose le Ditte, specie delle valla* te, elio per trovare un po' di paco hanne dovuto acconciarsi a non applicare le parti generali dei concordato stesso. Ma se pur fosse vero che gli operai non hanno protestato si potrebbero considerare consenzienti quando la protesta poteva voler dire il licenziamento, e peggio? « Sostenendo la tesi che sostiene la Fede, raziono Industriale si trasporta il conflitto sul terreno della forza. Altri possono e dobbono essere t mezzi da adottare quando si vuole un ordino che no» sia quel di Varsavia e nel quale^-l'industria prosperi. Per intanto noi facciamo esplicito invito agli operai non soltanto del Biellese. ma di tutte le plaghe laniere d'Italia, a svolsero un refe, rondimi presso ogni Ditta e stabilimento che dica cliial'amento se intendono affidare alla Fiot. oppure alla Sit, od alle Coi'poruzirxii fasciste, il imtndato (fi rappresentarli nelle trattative con gli indaisrtiali ».

Luoghi citati: Italia, Varsavia