Il presunto assassino arrestato a Vienna

Il presunto assassino arrestato a Vienna Il delitto di S. Vito Il presunto assassino arrestato a Vienna Un fonogramma da Milano ci informa che il Consolato austriaco di ciucila catta ha ricevuto iersera la notizia che il presunto assassino dell'austrìaco Fleisohmann, o almeno l'individuo piti indiziato come tale, è stato arrestato dalla Polizia di Vienna. Poiché la notizia fino a tarda ora di ieri sera non era ancora pervenuta ufficialmente alla nostra Questura non crediamo di poter dare il nome dell'individuo, sebbene a chi ha seguito lo Indagini di questi giorni tale nome non sia yiìù ignoto. Per intanto rileviamo ciò che la nostra Polizia ha fatto in queste ultime ventijiuattr'ore. E' giunto ieri mattina a Torino, proveniente ria Milano, il dottor Marlci rappresentante di apparecchi elettrici, io stesso al quale il Fleischmarun aveva spedito da Mestre il famoso telegramma il cui contenuto rimase per qualche, tempo misterioso. Quel telegramma ora concepito in modo quanto mai compromettente pel dottor Marki poiché in esso il viaggiatore austriaco, annunciando l'ora del 6uo arrivo a Milano, pregava l'amico di volerlo accompagnare a Torino. Abbiamo già detto ieri come, l'interessato 6ia riuscito luminosamente a provare 11 suo alibi e d'altra parte fra i due .non erano mai esistite che relazioni di cordiale amicizia, ed il Marki, poi, era moralmente, persona insospettabile. Egli è venuto a Torino per metterei a dtepotìizione della Questura e fornire tutte le indicazioni che per la sua amicizia 'col Fleischrr.ann era in grado di avere. Il rappresentante di Milano, aveva avuto occasione di conoscere l'austriaco a Torino, durante un breve soggiorno nella nostra città e piti precisamente alla trattoria dei Ferrovieri in via Berfhollet, che il Fleischmann in ^passato era solito frequentare. Avendo saputo che egli, oltreché ta Piemonte ed. in Lombardia, aveva esteso i suoi affari anche; a Roma e a Napoli, l'aveva pregato di volersi interessare a collocare fra la sua clientela gii apparecchi elettrici di cui ora rapf presentante, cioè i moderni aspira-polvere. ■ Da questo fatto era nata la loro amicizie ed il Marki assicura, almeno por quanto gii consta, che il Fleischmann si occupava seriamente del commercio di colla di Russia e non trafficava in cocaina. Questa sua asserzione egli l'appoggia anche sul fatto che se il viaggiatore austriaco avesse voluto tentare il contrabbando si sarebbe trovato in assai più floride condizioni finanziarle. Per spiegare come l'amico venendo in Italia avesse pensato di Inviare a lui il telegramma col quale;lo invitava a seguirlo a Torino 'il dottor Marki dice die il Fleischmann benché da molto tempo venisse in Italia pure non era ancora riuscito ad impadronirsi completamente tìella lingua. Dovendo, secondo la sua asserzione, concludere un grosso affare egli desiderava l'assistenza dell'amico il quale conoscendo a perfezione l'italiano, nello stendere (l'atto impegnativo poteva salvaguardare i (suoi interessi. . / Poiché il dolt. Marki non acconsentì di partire per Torino il Fleifichniann vi venne solo, ma prima di lasciarlo ilsso con lui appuntamento a Milano pel giorno 4. Uj rappresentante di apparecchi elettrici, assicura di non avere comunicato a nessuno il contenuto del telegramma inviatogli dall'austriaco; solamente non vedendolo glnngere all'appuntamento il giorno 4 ed apprendendo poi il giorno successivo l'assassinio del disgraziato amico, allora parlò di quanto era a sua conoscenza. Il dott. Marki a mezzo del Fleisihmann aveva pur* conosciuto il Katzmann del quale noi abbiamo parlato fin dal primo giorno in cui avvenne il delitto. Notizie raccolte dalla Polizia, danno per certo che il Katzmann avrebbe pei giorni successivi alla fine miseranda del Fleischmann, passata la frontiera, e, ciò che riesce ancor più misterioso, servendosi di un nome falso. Reso il suo interrogatorio il doit. Mark' fu autorizzato senz'altro a lasciare/Torino

Persone citate: Fleischmann