La Camera inizia la discussione sala riforma elettorale

La Camera inizia la discussione sala riforma elettorale La Camera inizia la discussione sala riforma elettorale Il ritorno dei comunisti nell'aula Il discorso del neo-presidente Casertano e quello del comunista G-rieco Roma, 14, notte. Lo. discussioni politiche di Montecitorio avevano stamane un gaio diversivo nella lettera d'amore Trovata, nell'urna che iia consacralo presidente della Camera l'on. Cti.sori.ano. Qualche giornale ha voluto epsero ureiteo ed ha pubblicato il testo della letterina indirizzata a!t> Andrea carissimo ». L'indicazione del nome di battesimo dell'amato e distratto onorovole ha naturalmente intensulcato i commenti e messo momentans..vnente- Ir. di^r.^trto le previsioni sulla discussione deUa. riforma elettorale. Giornalisti e deputati, elenco parlamentare alla mano, hanno inizino attentamente le indagini per individuare l'uomo, l'are elio di Andrea, noi due. terzi della Camera, che partecipa ai lavori, ce ne siano pochi, anzi meno elio poeti issimi... Ed allora sa la stingili il lettore, li nome e cognome del deputato autorevole, che è sulla nocca di tutti, t icone quotidianamente ne»ù cronaca nlitica doi giornali. Le interrogazioni Pochi deputati nell'aula; piuttosto affollate le tribune. Il vice-presidente, on. GASPAROTTO, apre la seduta alle ore Vi. Approvato il processo verbale della seduta precedente, si passa alle interrogazioni, la prima dulie quali è degli on. Piaggi, Russo, Sansoni, Rossini, ecc. ai Ministri dei Lavori Pubblici e delle Finanze, « per conoscere se essi intendono stanziare, nuovi fondi per la edilizia popolare e in particolare per accogliere le domande dl contributo presentate da Cooperative costituite da combattenti, che non potettero usufruire, per il ritardo delle richiesta dipendente «lai fatto del loro servizio militare, dei fondi già stanziati a! riguardo ». L'on. SPEZZOTTI spiega i provvedimenti già presi dal Governo per l'edilizia popolare e in particolar modo per soddisfare le richieste dei combattenti, ma allo stato delle cose il Governo non può prendere altri provvedlnMiui per le esigenze di bilancio. L'on. PIAGGI non è soddisfatto: esamina i provvediment.i presi dal Governo o ritiene che debbano essere riveduti. Ad una interrogazione dell'on. CASAGRANDK DI VILLAVIERA rispondo il sottosegretario RONZANl, dichiarando che il Governo esàminorà. la questione cioè se ritenga necessario disporro subito perchè al fabbisogno di apparecchi radiotelegrafici e radiotelefonici necessari per l'areonautica nazionale, sia provveduto con materiale in conto riparazioni, comò era 6tato precedentemente deciso col Comitato supcriore deH'areonautica, d'accordo con lo stesso ministro delle finanze. L'on. Casagrande prende atto. Segue una interrogazione dell'on. GENOVESI sull'applicazione del decreto por gli istituti di credito agrario, specialmente riguardo alla provincia di Mantova, alla quale l'on. I. A RUSSA risponde, dichiarando clic la questione sarà presa in considerazione. Si rinvia a sabato lo svolgimento delle interrogazioni dell'ai. GIOVANNINI. e dogli on. ROSSINI. UOF.RI, PELLANDA, SOLERl, POGGI, LAN ZA DI TRARIA, MUSOTTO. sulla, perquisizione, al sfi.grota.rio politici della Seziono liberalo di Rtella. L'ori, SPEZZOTTI risponde quindi all'on. MORELLI GIUSEPPE, dando assicurazione circa l'espletamento delle domande dei danneggiati dal terremoto (osco-romagnolo del 191!) presso rintepdcnza. di finanza. Parla l'on. Casertano Esaurite le interrogazioni, si svolge la breve cerimonia dell'insediamento dei nuovo presidente: Dalla porta sinistra, preceduto dagli uscioli, entra nell'aula l'on. Casertano, che salo al banco della presidenza. Tutti i deputa" si alzano in piedi ; quelli della maggioranza applaudono e rosi anche i ministri compreso l'on. Mussolmi. Appena è terminato l'applauso dei deputali della maggioranza esso si rlnuovu dalla tribuna della stampa. A questa maniieatazionc l'on. Casertano, evi tloiiteruente commosso, .sciama: .-—-Grazie, questa manifestazione mi commuove! Grazici ». (Gli on. Giolitti e Salandra non sono ancora nell'aula). Gli applausi terminano, e l'on. Casertano, rimanaido in piedi, pronunzia il segur-nte discorso: « Sento tutta la tuiu umiliti nell'ora solenne nella nualo per vostra designazione ascendo ti! posto altissimo che È il premio più ambirò e l'onore supremo nelle assemblea parlamentari. Ve ne ringrazio con riconoscenza che non ha limiti, e vi prometto che ogni mio sforzo sarà diretto i ben... maritare della vostra fiducia. Succ'aO a due indimenticabili amici, por nominare soltanto gli ultimi che onorarono questo seggio, a Enrico De Nicola e Alfredo Rocco, che "sono il vanto della terra dove io nacqui, e che qui, a questo posto, diedero prova costante di rettitudine politica, di acume giuridico, di fervida operosità. Ad essi mando il memore saluto dell'assemblea; orgoglioso se mi sarà possibile di seguirne l'esempio (applausi, della maggioranza), « Le Assemblee per essere governato non chiedono che giustizia; ma la giustizia non basta volerla, bisogna tradurla in atto e, all'occorrenza, saperla imparo. Tutti invocano il rispetto della libertà della tribuna parlamentare, che è ir adozione dèi liberi reggimenti, ma la libertà non deve essere licenza, la discrezionalità non deve suonate arbitrio, il diritto non deve scompagnarsi dal dovere. 11 limite in cui tutti debbono trovare il contatto con gli avversari, la rag.iono della pacifica convivenza sta nella proporzione tra il proprio e l'altrui diritto. Quindi se è canone indiscutibile che le maggioranze non debbano prepotere col numero, egualmente è verità elementare che le minoranze non debbano tentare di riparare con la violenza al difetto del numero, altrimenti alla tirannia dei molti si sostituirebbe la tirannia dei pochi, che c anche più deprecabile. Si convincano tutti i presenti e gli assetili che qui, in questa Assemblea, è la fonte dei poteri pubblici, secondo là norma di tutti i liberi reggimenti di questo mondo. Qui si combatte, qui 6i prepara l'avvenire; qualunque altra Assemblea non può sostituirsi a questa che, secondo le leggi e lo tradizioni, tino a prova contraria, ci presumo depositaria della voteli i* d i popolo approvazioni dellu maggio- )'7/>.-</), . a6 - « Ricorderò le parole di Cavour, pronunciate alla Camera Subalpina, I'8 dicembre 1854: « Non è ammissibile la. distinzione tra. Camera e Paese. Io credo che il Paese non, abbia altri rappresentanti legali che i membri della Camera, ohe nessuno di questi ha diritto'di farsi Porgano più speciale del Pae6s e di rappresentarlo meglio degli altri. Siamo qui con lo stesso titolo ed eguala mandato, e respingo con tutta la forza la to'fdzcrdv<■at1F!pnoqrs«bpAtsvdnsrraamrtipretesa, di alcuni di essere i più fedeli in-: cterpreti dell'opinione, del Paese". il«On. Colleghi ! 11 vostro presidente non è; spiù giovano, malgrado la. contraria apparenza [ilarità) ma. sente in sè una virtù che molli; piovani polirebbero invidiargli, che lo fa apparire talvolta sognatore e ottimista oltre il segno, quella della tede, viva, andante, distante nella progressiva grandezza della, patria. Queste fedo, che lo animò durante le ore tragiche della guerra vittoriosa, che non lo abbandonò quando ij piombo nemico mar-1 torio le carni dei suoi figli (bravo!) che noti disanimò il suo .spirito nell'oscuro dopo guerra, quando l'Italia pano ridiventata la terra dei morti, questa ferie e ingigantita, in ongs/i ultimi anni. « La rinascita meravigliosa del .patrtojttisrr.o. l'ascesa formidabile dell'economia nazionale, l'attività intensa delle classi lavoratrici, ansiose dl riparare con raddoppiati sforzi al danno degli stolti scioperi politici, 10 stato rafforzalo nell'autorità e nel prestigio, e riordinato da mano ferrea nella leggo e nell'amministrazione, nella repressione, degli abusi, il rispetto e la considerazione dell'Italia all'estero, quale non si ebbero mal ila mezzo secolo a quesito parte (applausi, della, maggioranza) debbono riempire di legittimo orgoglio VI cuore di ogni italiano dv^ro dl questo nome (approvazioni della màggio, ramzo.). c Bando, dunque, a quelle gare che possono umiliare persone, partiti e la nazione sfessa; innalziamo lo spirito nella visione, di una patria .più sranda: questa visione ci assista e ci guidi, ai incoraggi nell'adempimento del nostro dovere. (Applausi fragorosi della maggioranza). L'entrata dei comunisti . Dopo il discorso Fon. Casertano riceve le congratulazioni di molti deputati della maggioranza. Quindi si procede al sorteggio degli Uffici. L'operazione del sorteggio è appena Anita, che dalla scaletta di estrema sinistra scendono siteuziosamente nel settore di estrema i deputati comunisti. Primo è l'onorevole Repoòsi. che è seguito dagli on. Grleco, Granisci. Marti e Ferrari. Invece, Poh. Gruziaiteii, Lo Sardo. Fortichiari ed allri. entrano in gruppo. 1 deputati li guardano con una certa curiosità, mentre l'on. Mussolini rimane indifferente. Qualche ironico commento, che si alza a desfe-a. fe subito represso dai genera» zittii o da. energiche scampanelliate dell'on. Casertano. I deputati comunisti (in tutto 11! occupano il settimo o. l'ottavo banco del primo settore di estrema sinistra, guardano un po' ineuriositii attorno. M questore on. Guglielmi si reca a scambiare qualche parola con loro e poi l'on. Sandrini va a etri.ngrre In mano alll'on. Matti, e con larghi gesti si intonde che dice scherzosamente rivolto ai comunisti: — Ben tornati 1 E cosi il numero della rientrata dei comunisti termina. i L'approvazione in blocco dei decreti-legge Quindi la Camera approva la autorizzazione, a procedere contro l'on. Lunelli per i delitti di violazione di domicilio e ingiunte, approva puro alcuni disegni dll legge, e inizia la discussione di quello relativo all'approvazione complessiva dei decreti luogotenenziali e resi aventi per oggetto argomenti diversi. Parlano vari deputati per elogiare la relazione dell'on. Codacci-PisauelU e chiedere lo stralcio dal blocco di alcuni decreti tecnici. Il relotere CODACCI-PISANELLI. spiegata l'opera della Commissione, fa voti che sia possibile, in avvenire, non ricorrere più in si larga misura all'uso dei decreti-legge, specialmente dopo aver compiuto la revisione della legislazione amministrativa. Ricorda, che tale revisione egli ha invocalo da tempo, e afferma ohe di essa dovi-ehbe.ro essere organi principali la sezione del Consiglio di Staio — che un disegno di legge approvato dalla Camera e ora dinanzi al Senato istriani-, sce — e l'Ufficio legislativo del Ministero 'lolla Giustizia, 'cui e indispensabile dare stallie e definitivo assetto. HOCCO, ministro deUa Giustizia, rivolge 11 ringraziamento del Governo alla Commissione e al relatore per il lavoro ampio od ingente compiuto. Chiede lo stralcio del decreti relativi ai provvedimenti a favore del clero. Atll'on. Sandrini osserva ohe il decreto-legge relativo allo affrancazione dei canoni è già stato presentato al Senato per la conversione in legge. GUIRIATI. ministro, dei Livori Pnbbliii, consolilo allo stralcio dei decreti relativi al l'acquedotto Pugliese e al prezzo dell'energia elettrica, Domanda lo stralcio del dee.peta relativo ai lavori del porto di Napoli. CODACCI-PISANELLI, relatore, propone che sitino stralciati pure i .decreti riguardanti i omeri del gas. GIURIATI consento. Il PRESIDENTE dichiara che saranno stralciati anche quei decreti il cui stralcio è stato ora. consentito dal Governo e dalla Commissiono. Ln Presidenza provvedere pure ad allogale un elenco di decreti per ordine di data. Segue la votazione a scrutinio segreto di alcuni disegni dl legge già approvati per alz-ira di mano. Un oratore fascista A questo punto 6taizia la ètacossioive dal disegno d. legge: < ModifteazioM al testo unico della legge elettorale petìttea del"ìi Dicembre 1923. N. 2094 ». av 01 Paila per primo a fascista FERA, a ouale premesso tm raffronto traJ la rivoluzione franc£l '*w«ntì»ne fascista (i ^arteficii.. iJ,?^^ ~s oOBftpdono senza debolezze '&.1v2>'mteS19I#« aKwma la necessità che ira. i opero, d« Governo e quella degli oppositori si levi solenne e definitivo il giudizio del paese. Esamina i tre sistemi elettorali -proporzionale pura, proporzionate maggiori- tona, e collegio uninominale — o si iliolviara 'favorevole a quest'ultimo elio, coli'abolulone del ballottaggio; e impedendo le ibride coalizioni, costringerà i partiti a scendere in lòtta con uomini, mozzi e programma, propri. L'Oratore cita al riguardo un assai preciso giudizio itel conto di Cavour; ed espone anche i vantaggi e i difetti del collegio uninomina&e <■• dolio scrutinio di lista, rilevando come.-le assemblee più reazionarie della Francia (w tanti maggioranze repubblicane, del 1876'e 18T7, siano uscite dal collegio uninomirialc. F.' favorevole al voto plurimo, fondato sul thi!<-«• socia.te dii ogni singolo individuo, e approva ì criteri* .sogniti dal disegno di legge nella attribuzione concreta del diiritto. Qualohe catecoria dovrà rassegnarsi a sparire-e qualche lacuna, dovrà essere colmata. Cosi ritiene necessario concedere il secondo voto suppteinentoae ai consiglieri di Cassazione- e «li Appello, come tali, e quest'ultimi ineleggibili nel distretto .della Corte essendo essi equi* parati in grado ai professori di Università. Approva egualmente che sia.nsi abbreviati i termini per le operazioni elettorali e la-presentazione delle candidature. Non «arebbe, Jiivoce, favorevole alle circoscrizioni dotile grandi città, perchè la distinzione in circoscrizione urbana e rurale non sarebbe accolta con simpatia dal nostro popolo cui male si riferiscono gli esempi dalle legislazioni straniere. Afferma, quanto al voto alle, donne,, che. ammesso il principio che la donna dinameì alile leggi è uguale all'uomo, l'esercizio del diritto elettorale non può esserle contestato; ma è bene procedere per gradi, e dall'elettorato ammintstraWvo passare In un. secondo. tempo a quello politico, augurandosi'che "D'i donne politiche eminenti stano meno fatai» pa- noi d.i. quello che Jc fa apparire, la stoniti degli ailtei pnt»i. Sullo incómpaitibiliità e ineleggibilità parlamentari si sofferma a esaminare le leggi del 1848, 1859, 1860 e 1877 per concludere che, 6e il rigor delle leggi precedenti risulta accresciuto nel disegno di legge, ciò non è senza ragione. Una Camera piena di impiegati è circondata dal sospetto che neo sempre al bene pubblico sia proposto il privato interesse: un funzionario, che eletto deputato può divenire 11 censore dèi prr/p^n rnin'L-tro, deve per il prestigio e l'autorità del Parlamento rivestire un grado elevato/nella pubblica anuninistiaz'ioiie. Per gli uffi'/tafli di terra, di mare, aeronautica e milizia nazionale, vorrebbe stabilita una eccezion/é, riguardante, colonnelli e generali, che. Potrebbero essere eletti nel collegio ove esercitino le loro funzioni: al contrario, vorrebbe riaffermali), il principio della legge del 1S77-, che dichiarava ineleggibili gli italiani raporeseintanti, aetrihuiti o no, di Governi stranieri, di qualunque grado, anche che abbina» serbato la nazionalità. Conclude dichiaratalo la premuti fiducia nelle virtù del popolo italiano» che sapra scegliere chi deve governarlo e compirà in ogni tempo opera degna dei suoi martiri gloriosi e dt sè .Stesso (applausi della magoìoranza). . : L'aratole comunista < ^Ha^ quindi ^joarpJa l'oratore dei comuniira 1 : costituente del 184S, ia legislativa del 1849.e ila nazionale, del 1871) siano state elette.a ; scrutinio di lista, mentre le due più impor1 e i , e ei ee ù e, oa, o, rdi o i-, le e sd el a o, o e a l I o o a urdi er al to "ìi 01 le nze he oio -ri- scusatone e, la riassunto, il tentativo danàrte del Governo dl rivolgerò verso un deferminato al\t>o la forza della situazione. stessa, della duale la logge elettorale è la. espressione parlamentare. Noi vediamo confermate nelL^nrto 1935, le previsiioni che in tanto occasioni, dinanzi alle, masse, avemmo Occasione di fare sugli aspetti della crisi della società, ooaghese italiana o stigli sviluppi che ouesia crisi avrebbe pr«>sentato ed aperto. £*ot affermammo che l'attuale epoca storica na aperto il periodo della lotta' decisiva tra te forze politiche che detengono le forze dèi-' la produzione e desìi scambi, © le forze del proletariato ; desumendo questa, constatazio-. ne reale dall'esame dell'economia borghese dallo scoppio della guerra'mondiale. La guer. ra mondiale ha affrettato Io condizioni rii sviluppo dell'economia capitalistica e perciò ha accelerato » processo delia, rivoluzione, dal quale dovrà inevitabilmente uscire .vittorioso il proletariato. Non ó possibile analizzare questa crisi. L'interdipendenza dei rapporti tra. il capitalismo dei diversi Stati è una conseguenza dell'imperialismo economico, nel uiiate tutte le. nazioni sono -trascinate. Una. politica autonoma e coraggiosa è appena possibile ai paesi creditori od occomulutori di ricchezza, ai quali, peraltro i pericoli che presenta la etessa ricchezza la prevedere prossimo l'aprirsi di una spavon. tavolo crisi (roramenti). .E così, mentre lo spirito rivoluzionario delle classi lavoratrici tenta di stabilire un fronte di lotta interna- ■ stonate,-le necessita di difesa della borane, sia, al dt sopra dei conflitti che sorgono-W Sinfite st865a d8i raPPurtl econonvlci e capitalistici, rende inevitabile lo stabilirsi idi un fronte taternazionate di lotta contro il nerììPZJSPaTProtetorta™Ma wS&a nata^ì°ft?1«I28a f01 W***»»to tnternazifi. » ft«^Lfan=^,.'£i.0rn? m *»pto e solido. «« hE2^ìco "? »n e« i germi delta twff60, aebole?» « del. suo disfacimento ». i«JKatore 82ìn*Ì ncemna alla crisi internazionale prodotta dalla guerra e saluta, in nome del proletariato italiano, il prrilotariato tedesco. l'esercito di Uehneckt o di Rosa Lnxcmburg (applausi dei comunisti; common, li animati sugli altri banchi). PRESIDENTE: — Tutto questo non ha nul- • la a vedere colla logge elettorale! GR1ECO, venendo a porterò della situazione italiana dopo In guerra, dice: .- borghesia italiana si e trovata, di fronte all'impeto delle classi lavoratrici, nell'impoesfbilità di risolvere la crisi. Il proletariato italiano ha perduto noi periodo dal 1918 al 19S0 l'occasiono di vincere la borghesia e d'impadronirsi ite! poterò. La rivoluziono -j solo in piccola parte problema di volontà. Quelli che Ci dicono tai'.<*ia perchè, se vogliamo la rivoluzione, non la facciamo, o che ci domandano quando facciamo la rivoluzione, non si rendono conto che occorrono gli elementi indispensabili per deternidnai'OuJti possibilità di un'insurrezione e deireperti. nella qjip'e esita pnn snornluro. Voi MO a.te.

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