La federazione Provociale Combattenti per la tutela dei reduci

La federazione Provociale Combattenti per la tutela dei reduci La federazione Provociale Combattenti per la tutela dei reduci Il Comitato provinciale della Federazione torinese dell'Associazione combattenti si è riunito sotto la presidenza dell'ing.. Romano Guatteri con l'intervento dei signori : avvocato Appendimi, ing. Actis-Perinetti, avv. Arnautlt, avv. Bogino, Bozzano, cav. Corbelli, ing. Dondono, dott. De Lorenzi, avv. Eva, geom. Gatti, conte Miclielini, cav. Pogliano, geoon. Rostagno, ing. Vecco, on. Villabruna, geom. Page, Cos60lo, geom. Drovettl e ragioniere Frassimelli. I convenuti hanno preso atto con compiacimento dell'avvenuta costituzione di ben diciotto nuove Sezioni nei mesi di novembre e dicembre, delle dieci vittorie riportate nelle elezioni amministrative in questo breve' periodo di tempo e di tutto il lavoro di assistenza, di organizzazione e propaganda svolto in questi ultimi mesi. II Comitato provinciale ha poi deliberato che tutti i gruppi costituiti per la tutela degli interessi particolari di categoria 6lano organizzati provincialmente e che sia costituito un Comitato provinciale tecnico composto dai fiduciari provinciali di ciascun gruppo. Detto Comitato avrà esclusivamente il compito di studiare tdtti i mezzi ed 1 provvedimenti atti a tutelare efficacemente l'interesse dei combattenti. L'Ing. Guatteri ha poi fatto presente come, in base all'art. 2 dello Statuto sociale. l'Associazione si proponga ogni forma da assistenza che possa aiutare 1 combattenti a superare le difficoltà della vita e ad assolvere I loro doveri sociali e come l'esperienza abbia provato che per tutelare gli interessi di una determinata categoria di combattenti sia necessario avere rappresentanti diretti presso la direzione dell'Azienda da oui dipende quella categoria. Ora, per gli operai combattenti, a nulla hanno approdato .accordi coll'organizzazione industriale onde avere una disposizione legislativa a favore degli operai ed impiegati ex-combattenti delle aziende private e d'altra parte le direzioni delle fabbriche non accettano la nomina da parte della Associazione di capigruppo riconosciuti nelle loro, officine. Non rimane perciò altro mezzo efficace per tutelare gli interessi degli operai ex-combattenti che quello di permettere loro di presentare propri candidati nelle Commissioni Interne e ciò si può fare senza porsi in contrasto colle organizzazioni sindacali, ma anzi collaborando con queste per la tutela degli interessi generali comuni a tutti gli operai. L'Ing. Guatteri soggiunse che esperimenti già fatti hanno dato ottimi risultati. Dopo breve discussione il Comitato ha approvato pienamente le direttive seguite fin qui dalla Federazione, ed ha poi deliberato di indire per 11 l.o febbraio una riunione dei rappresentanti dei Comuni retti dai combattenti per trattare degli interessi dei Comuni della nostra provincia, e per il 15 febbraio la riunione del Congresso provinciale. Il personale dilla Società leqoa potabile Un gruppo di dipendenti dalla società delie acque potabili ci scrive per espore le poco buone condizioni in cui il personale viene a trovarsi data l'esiguità dalle paghe ed il costante aumento del costò della vita. Ecco la parte essenziale della lettera: c A nome di tutti i nostri colleghi addetti alla Società acqua potabile denunciamo al- I opinione pubblica il trattamento economico al quale slamo sottoposti, specialmente in confronto .a tutte le altre categorie ed in ispecie a quelle dipendenti dalle cosldette aziende private. La nostra paga (sempre quando si arrivi a 48 ore settimanali) parte da un minimo di lire 96 e va ad un massimo di lire 120, comprese lire 4 al giorno di indennità caro-viveri. Poco tempo fa, verso la metà di novembre, tutto il personale ha presentato una richiesta di miglioramento. Ci fu concesso un aumento corrispondente ad un soldo all'ora, pari a lire 2,40 alla settimana. L'aumento concessoci è assolutamente insufficiente dato il costo crescente della vita. Nessuno ci vorrà tacciare di malcontenti di professione 6e, date le nostre condizioni, chiediamo un ritocco migliorativo alile nostre paghe le quali, cosi come sono attualmente, sono troppo al disotto dei pili modesti bisogni. E per ciò confidiamo nel senso di giustizia della nostra amministrazione ».