Sadoul davanti al giudici militari

Sadoul davanti al giudici militari Sadoul davanti al giudici militari Vivaci critiche dell'accusato a Clémcnceau e a Noulens ■ - 11 processo rinviato e Sadoul rimesso In libertà (Servino speciale della c Stampa ») Parigi, 12 nome. Oggi dinanzi al consiglilo di guerra di OrJeans b cuiiunciato il proctseo contro l'excapitano Sadoul die, condannato a morje in contumacia nel 1919, è ritornato cinque settimane fa in patria dalla Hussia e, arrestato, veniie trasferito ad Orleans. La pacifica città di Giovanna d'Arco non ha mostralo oggi più movimento del solito « le sue strade sono pressoché deserte sotto la nebbia intensa che le domina. Davanti al palazzo di giustizia non vi è affatto folla e nella sala della Corte di Assise, dove eccezionalmente il consiglio di" guerra si è riunito, podio persone affollano il pretorio. All'una meno un fiutarlo il Consiglio di guerra ha fatto sua entrata nell'aula. Esso è presieduto dal colonnello Lambert, comandante il 131 reggimento di fanteria. Dietro al Consiglio di guerra hanno preso posto, come spettatori, il generale comandante il SO.o Corpo di armata, numerosi ufficiali superiori, degli alti magistrati della Corte di appello di Orleans e dei funzionari. Fra. il pubblico ammesso dietro ai banchi dei giornalisti si nota, in prima fila, la signora Sadoul, moglie dell'accusato. Alle 13 proelse il capitano Sadoul è stato introdotto nell'aula. Egli è vestito di nero, con camicia non Inamidata e cravatta nera. Ha i cuneHi pettinati all'indietro e i balli tag.iati all'americana. Padronissimo di se stesso, ride e scherza coi suoi avvocati» Per-, rispondere all'interrogatorio di identità egli 6i reca alla sbarra dei testimoni. Il presidente, a domanda deil commissario del governo, ordina che siano prodotti in causa vari incartamenti concernenti il tenente Pascal e LI capitano Sadoul. Il cancelliere legge poi il rapporto Mangin-Bocquet su cui si ii basato il processo svoltosi in contiunacia nel 1919. Durante questa lettura il capitano Sadoul continua a parlare, con i suol difensori, che sono il deputato coninnista Berthon e l'avv. Hacli, in compagnia dei quale egli si tru' ava quando verme arrestato a Parigi L'atteggiamento gaio dell'accusalo contrasta singolarmente con la gravità dei giudici impassibili. Sadoul accusa Terminata la lettura, il colonnello che funziona da presidente dichiara in poche parole che qualsiasi passione politica deve essere scartata da.i dibattiti. Non è per le sue opinioni, egli dico, che il capitano Sadoul dev'essere giudicato, ma soltanto per i fatti che gli sono imputati. Ed è soltanto su questi elle egli deve essere giudicato, secondo i principi immortali del diritto e della giustizia. Il commissario del governo dichiara poi che essendo l'istruttoria stata compiuta In assenza dell'accusato, egli «leve chiedere ai Consiglio di guerra un supplemento di inchiesta che sarà condotta con la n.<aggiore rapidità e immediatamente. A questo punto il capitano Sadoul domanda la parola che gli viene subito cocordata e, come si prevedeva, egli ne approfitta per fare una lunga dichiarazione dì carattere )>olitico. Egli esprime la sua gioia di trovatasi finalmente davanti ai suol giudici. Se egli ha tanto tardato si e che 1 suoi amici russi, i generali russi che hanno aderito al Soviets, gii affermavano che f giudici militari erano male qualificati per giudicare gli affari politici. Questa opinione era pure .quella dei suoi amici francesi comunisti e dei suol amici politici, i quali erano concordi nel consigliargli di aspettare, .c Ho aspettato cinque anni, dice Sadoul, © fu cosa molto dura per me. Credo esaere un buonissimo comunista, un eccellente internazionale, ma sono rimasto un francese, sono1 un perfetto francese: Finalmente i miei amici mi hanno detto: potete ritornare. Ma la cosa non fu facile, polche la polizia era sempre là per impedirmelo. Finalmente a Bruxelles ho. potuto prendere jl «reno e sono arrivato in Francia, in mezzo ai poliziotti, nessuno dei quali mi ha riconosciuto •. Sadoul dichiara poi che la leggenda che insozzava o disonorava « la grande rivoluzione russa » si estingue di giorno in giorno, come si attenua la leggenda che la rappresentava come traditrice. ■ E' in presenza degli intrighi anglo-americani e del piano Dawe's che Herriot, al quale ne parlavo tre anni fa a Mosca, sta. ora comprendendomi e perdendo ir» sue ultime illusioni. Più che mai, — sorrglunge Sadoul — sono partiigiano dell'amicizia fra le repubbliche soviettlsto e la repubblica francese ». Sadoul proseguo affermando che il supplemento d'in, chiesta, domandato dal Commissario del Governo, costituisco una sconfessione formalo della procedura e dalla condanna del 1910 che, egli lo dimostrerà, è un tessuto di falsità. Essa non contiene, dice Sadoul, se non delle copie. Non un testimone a difesa è stato udito, no il generale Lavergne, nè il suo capo. Cita ad esempio una lettera da lui Inviata, secondo quanto e stato detto, a Troty.lrì, mentre che il destinatario era Alberto Thomas, ministro francese, d'i cui egli era stato capo di gabinetto. Tuli procedimenti, conclude Sadoul, attestano sul valore delle accuse. L'intermediarla Quale fu dunque la parte ch'egli sostenne in Russia? Sadoul spiega che egli fu inviato in Rus6ia per una missione puramente politica, ma dipendeva dal Ministero degli Esteri, ed era perciò sotto il controllo dell'ambasciatore Noulens, di cui il Governo diffidava. Emo perche venne addetto alla missione militare e tutte le sue lettere furono rivedute dai 6uoi capi. Sadoul soggiunge che NouLws era convinto della prossima restaurazione degli czar, mentre, invece, lui, Sadoul', aveva avvertito Alberto Thomas del consolidamento defia rivoluziono. Il primo giorno di terrore di Noulens, fu, dice Sadoul, 11 giorno in cui si inlzK> la dittatura di Lenin e di fjrotzky. In quel giorno accettai di recarmi nel Quarticr generale del Partito bolscevico, e ne tornai sano e salvo, colla certezza che non sarebbe 6tato toccato un capello a nessuno degli ambasciatori. Da quel momento ero diventato il negoziatore, U mediatore, tra la Francia od i soviet. Alzando la voce Sadoul aggiunge che è fantastico che 6ì ignori tuttora in Francia che al momento del loro avvento al potere Lenin e Trotzky non hanno cessato di fare appello all'appoggio militarti della Francia per riprendere la guerra contro la Germania. Lenin prevedeva che la pace di Br.est-Lltowslty non sarebbe stata firmata e che égli sarebbe stato obbligato a riprendere la guerra contro la Gei-mania. Perciò fece chiedere se la missione militare frnncese avrebbe potuto assumere il comando dell'esercito russo. Noulens rifiutò e la paco di Brest-Lttowsl<y venne firmata. € Ebbene è Clemenceau — afferma Sadoul — che è responsabile della pace di BrestLitowslcy e della morte di parecchie centinaia di migliaia di nostri soldati ». A questo punto il presidente tenta di interrompere l'accusato, al quale è 6tat.a data la parola unicamente per parlare sul supplemento di Istruttoria, ma Sadoul contìnua: « Una cosa che la Francia ignora si e che dopo la pace di Brest-Litowsky, Noulens si allontanò all'awiclnarsii dei tedeschi. La missione militare francese collaborò allora collo Stato Maggioro di Trotzlcy per la riorganizzazione dell'esercito rosso; quando i tedeschi retrocedettero. Noulens ritornò. Poco dopo scoppiò la rivolta di 50 mila ceki e la ribellione delle guardie bianche. Questa, era una conseguenza dello morie di Noulens. Andato a male questo colpo di mano, Noulens se fa svignò, ma di fronte al risentimento dei Soviet la vita degli ufficiali francesi si trovava in pericolo. IO solo li ho salvati ». Dopo una pausa Sadoul riprende: La missione mattare francese non aveva più nessun compito da assolvere in Russia; non aveva più che da tornare in patria, ma Noulens non voleva che io facessi dello «votazioni sulla parte che egli aveva sostenuto a Pietrogrado ed il generale Lavergne ritinto di lasciarmi pai-tire e mi chiese di rimanere ancora qualche tempo per assicurare la protezione della missione. Finalmente Clcmenceau trovò la soluzione: quella di incolparmi di tradimento, di diserzione, di servizio prestato In favore del nemico, e di avere incitato i militari all'indisciplina ed alla rivolta, mentre invece io rimanevo a Mosca con il rimanente della missione, senza conosoere quanto si stava tramando contro di me. Perchè sono stallo condannato? Perchè per le elezioni del 1919 il partito socialista voleva pormi, a capolista e d'altra parte il processo rendeva impossibile il mio ritorno. Quindici giorni dopo venivo condannato a morte. Il mio processo non fu un processo, bensì un affare politico, un delitto, un tentativo di assassinio. Clemenceau ha dimostrato di essere un patriota, un borghese, ohe ha messo innanzi ia propria difesa personale agli Interessi della patria. Egli è responsabile della morte di migliaia e migliaia di nostri soldati e Noulens è 11 corresponsabile. L'udienza è quindi rinviata al pomeriggio. In libertà provvisoria Dopo una .breve sospensione l'udienza viene ripresa e il deputato comunista Berthon paria sull'accusa di Intelligenza col nemico. « Noi accettiamo questo processo, dichiara, e voi vedrefe Sadoul erigersi ad accusatore, per trascinare alla sbarra Clemenceau e Noulens » e soggiunge che non essendo mai stata la Francia in istato di guerra legale con la Russia, il primo capo di accusa cade. Il secondo difensore avv. Flach chiede la libertà provvisoria del suo cliente. Egli si sforza di dimostrare che l'ordine di richiamo non essendo mai pervenuto a Sadoul, anche l'accusa di diserzione crolla. Ora è questa la sola sulla quale il Consiglio possa essere chiamato a decidere- D'altra pai-te il rifiuto della libertà provvisoria, non potrebbe spiegarsi per un accusato che per primo ha chiesto del giudici. 11 commissario del Governo, maggiore Grand, si oppone alla richiesta della difesa. « Da set anni, egli dice, che io seggo come commissario del Governo, non ho mai accettato che la libertà provvisoria fosse accordata a degli accusati processati per accuse cosi serie e sempre i Consigli di guerra mi hanno dato ragione ». L'avv. Berthon replica brevemente, dicendo che senza dubbio il Consiglio di guerra di Orléans non ha mai avuto a. giudicare un processo di tal genere. Il Consiglio di guerra si ritira per deliberare 6ui due quesiti che gli sono posti e dopo 2ó minuti toma nell'aula e fa conoscero la sua decisione. Sul primo quesito, attesoché l'incartamento dell'affare Sadoul contiene ancora un certo numero di documenti sui quarti la luce completa non è stata fatta, viene accolta Ta domanda del Commissario del Governo e dell'accusato e ordina un supplemento di inchiesta. Tale decisione è stata presa all'unanimità. Sul secondo quesito, cioè so sia da accordare la libertà provvisoria, ritenendo che l'incarcerazione di Sodoul non è indispensabile alla manifestazione doliti verità, il Consiglio di guerra decide con 4 voti contro 8 che si può accordare la libertà provvisoria al capitano Sadoul. La lettura dell'ordinanza e stata accolta da applausi. La signora Sadoul e suo marito, subito dopo, acoompngnati da alcuni amici, hanno pranzato al ristorante della stazione e alla sera sono ripartirti per Parigi.