Il campionato italiano di foot-ball

Il campionato italiano di foot-ball Il campionato italiano di foot-ball liuudi, il quale sostiene die oggi la via" migliore — benché apparentemente più lunga — per migliorare sul serio, le gravi condizioni finanziario di questa benemerita categoria di funzionari ò di fare leva sulla pubblica opinione perchè si convinca del valore morale, ingiustamente misconosciuto, dell'opera da essi prestata, la lettera cosi prosegue : « Lasciando da parie le agitazioni morali, clic non sembrano adatte al nostro clima politico, mi pare die il pernio del grave problema sia un altro. L'inquadramento generale dei dipendenti statali può anche essere un'attinia c^sa a lutti gli effetti, ma a condizione che riposi inizialmente eopra basì razionai! ed eque di valutazione. Se a qualche categoria viene risortalo fin da principio un trattamento « iniquo », quale ultra via logica ed efficace può siffatta caie. Eorla prendere, se non quella di richiedere i doverosa riparazione? E poi, è forse giunto far espiare ad una massa numerosissima di funzionari quello che può essere stato il torto o Terrore di tattica di alcuni tra essi in esasperazione per la constatata vanità di reiterati appelli rivolti al Governò nelle forme più rigorosamente legali? « Ora l'Inicfuità delia condizioni elargite agl'insegnanti medi appare, iti cifre che oserei dire urtanti, dal memoriale di cui mi permetto accluderlo copia. Non le sembra che gì tratti, nella specie, di una questione economica? « Ho pensalo ch'Ella potrebbe rendere im inestimabile servizio alla nostra causa, se volesse prestare ad essa l'aita autorità del suo nome, trattandone 51; « La Stampa ». La sarebbero grati fanti colleglli miei che, privi di beni dì fortuna, con carichi d'i famiglia vieppiù onerosi, trascinano in diuturno travaglio una ben grama vita, sempre sperando in un mi gli ora mento avvenire. Le sarei poi gratisslmo io che, pur noti rivestendo alcuna enrica direttiva nella Sezione genovese della Federazione T. S. M., mi sono preso l'ardire di scriverle, anche per secondare il vivo desMerio manifestatomi dal Presidente di quest'ultima Nessuno più di- me sente la giustìzia dèlia causa, per la grande stima che ho dei professori medi, elei quali mi onoro di essere stato collega all'Istituto Tecnico di Torino, apprezzandone appieno l'alto valore intellettuale, didattico 0 morale. Mi riesco quindi un poco diffìcile trattare la questione con l'animo di economista; quando quei miei Colleghi chiedono pronti soccorsi. Che un aumento immediato di stipendi debba essere dato senz'altro, è per tutti noi fuori questiono. Nò credo che il provvedimento potrà ritardare, quando si ricordino le cosi recenti dichiarazioni dcIL'ek-ministro conte Casati, del nuovo capo della Minerva, on. prof. Fedele, e .si consideri che anche il ministro deljA Finanze ò un professore e quindi conscie dello sconcio dislivello fra il valore dell'opera prestata e la bassura del compenso che si dà per essa. Nel compilare le tabelle organiche del jiuovo ordinamento generale dèi personale dello Stato, la situazione dei professori delle Scuole medie venne abbassata considerevolmente, in confronto di prima, di fronte a quella degli ufficiali dell'Esercito c della Magistratura sino al VI grado (giudici e sostituti procuratori del Re di l.a classe). Così cito ì professori ordinari (giunti, cioè, al 4o anno di camera) della cai A» — che è la più elevata — hanno uno stipendio inizialo di I» 12.400 (compresa ogni indennità) e linaio di L. 17.000: mentre gli stessi limiti per un maggiore dell'Esercito sono .17.940 e 20.210; e, per un magistrato della categoria sopra indicata, vanno da 17.200 a 2J.000 lire. Naturalmente, i professori straordinari e quelli delle categorie B e C sono compensati ancora peggio. Ora quando si tratta di stipendi, cioè di fciò che serve alla vita, ò inutile riferire il va Uore della lira rispetto all'oro, ma bisogna confrontarlo col prezzo delle merci. Sotto questo aspetto la lira, che aveva la potenza d'acquisto di 100 centesimi nel 1914. oggi compera per 1G,5 centesimi. Quindi « «ullSJlV'Wfll'AJU, '-ir—r-.TO.-v» 1- ...... -~- ~-j .abbiamo modo di assistere a fasi di aftacvi condotti dn Della Valle. Perin e Martelli che sono dei veri modelli del genere. Nessun altro punto però viene a mutare l'andamento del motel) Il Bologna erce oì dal campo vincente per 2 al dopo di d'T.r igiuocata una magnifica partita. Di essi pilequero i tre attaccanti sopra menzionasi e ^Bnldi the fa instancabile e che seppe sfvr.tare con abilità l;i propria prestanza fisi:». Anche la difesa della squadra rosso-blou piacque specialmente ne! secondò tempo. . prKorara trovò una avversaria di una for. za non comune ma in complesso non giuoco uno dei suoi matches più brillanti. Essa deve la sconfitta iti non aver sapnto approfittare del'e fenili ripensimi a lei offerte all'inizio del match. Essa ebbe tiella sua linea attaccante un punto estremamente debole nella mezz'ala sinistra Cappa. Padova batte MiSan (3-1) Milano, 12, mattino. 11 Padova, seeso a Milano privo dei fratelli Monti e con il terzino Modulo all'ala sinistra, ha incontrato e battuto il Milau, mancante di Banas, prir tre goal ad uno. L'assenza del suo ■centro sostegno abituale h agrandementc 110citìt oalla squadra rosso-nera: la prima fila era in balia di se stessa, per la insufficienza palese, nello svolgere» il doppio giuoco, del centro sostegno Pogjria e dell'half sinistro, una riserva. Contro una linea mediana milanista efficiente solamente in De Franccsehini, gli attaccanti del Padova hanno avuto buon giuoco. . , Essi, mirabilmente sostenuti da Guam, Fa. gioii c Fayenz, hanno mantenuto per buona parte del "primo tempo, il giuoco in campo avversario e si deve alla buona volontà di Bronzini c di Schenoni se nei primi quarantacinque minuti i patavini poterono conseguile solamente .luo goals; al 1S° minuto, con un superbo tiro di Barzan, su calcio di punizione, ed :,\ 32° minuto su calcio di Modulo, che riprendeva «n pallone sfuggito a De Carli su nna parata di un polente tiro raso terra di Vecelnn2. Ma è. doveroso din eb gli avanti milanesi hanno svolto, nel pr no tempo, mia eln.'iabde attività per rimediare alle manchevolezze della loro linea mediana, •• quésta attività ha raggiunto il suo scopo ;; _i minuto della «presa, quando cioè Savelii con un eolpo di testa deviava in goal un calcio d'angolo Tirato da Ballarin. Allora, per \mv. dicsina ài \ minuti, i milanisti si protesero in un dispe- ! rafrvsaesnbefRseBinleintrIalmtsdtfitncpavmtnlodè soviil alpufoofftugliiudisicfadotato sforzo per raggiungere il pareggio, mi- pegnando frequentemente, ed anche pericolo- ' l'samento il portiere avversario. Il Padova indietreggiò Modido a giuoeare da terzo... terzino, e riuscì ad arginare la furia dei rosso-neri. Susseguentemente il giuoco perde quel poco di bellezza e di estetica che ■ aveva assunto nel primo tempo, per degenerare in azioni arruffate, in causa della confusione subentrala nelle filo delle due squadre, tese nello sforzo del tentativo di pareggiare O di mantenere il tenue vantaggio. L'arbitro, sig. Pinasco della Sestrese, dovette intervenire sovente per punire falli grossolani di parte prevalentemente patavina* ed a 5 minuti dalla fine gli ospiti segnarono l'ultimo goal con Busini ITI, che approfitto di nn momentaneo disorientamento della difesa avversaria. hwW.Pa mente, come avverrebbe s mercato libero. yui pero si nasconde un grave pé, E cioè che il compenso, iusiilìlcieii r uomini di valore, non sembri tale pc.j di più bassa coltura, sicché, prima .. viarsi alla sua logica conclusione' t. Uva, il problema scolastico possa atti, sare in Italia un periodo di penosi pressione. A questo pericolo, che negli i tufi superiori si coglie molto nettam già. sin d'oro, si può porre riparo in guise. La prima, e più pronta, sta i. mani dell'attuale ministro, prof. Fec1 con la riforma dei metodi di arruolarne! degli insegnanti o specialmente ritornai; per lo Università, al vecchio sistema : concorsi aperti, che la riforma, Gcntilei disastrosamente modificalo. Il secondo medio risiede precisamente nel con' cere l'opinione pubblica dell'importa? formativa della scuola. E qui divido c pletamenfo la convinzione del senat Einaudi, essere-questa la via più idi; stratiya e decisiva, per quanto lenta. ' tnostrazipne che dipende da due eleméi uno in funzione dell'altro. Per imprimi nella m;t,ssa la convinzione dell'utili! cstdttatdsglocrUlinella mossa la della scuola, bisogna che questa opeiiftìo; ae cioè che dimostri che essa dà effettiv dmento tutto ciò che può dare, senza pe; tfare della retorica attorno alla sua-fu zinne. La scuola a uno dei fattori "del vita nazionale, ma non l'unico : essa" ciò che il paese può ricevere: la stia i portanza è ih rappòrto ullo condizioni i rali, politiche, industriali dello Stato.' Germania, in Inghilterra ed agli' S' Uniti gli scienziati ed i professori sdpo alleati naturali del movimento finanziai, ed industriale della nazione, e, da ones) grande opera di collaborazione, la seleni riceve a sua volta importanza e conskìer, zione sociale e lauti compensi. Tuttjic —sirfèndUper ora è impossibile in Italia e sdnra "tutto in tre quarti di essa : e'noii paritari La conclusione di questo considerazìon si ò che. per oggi purtroppo i professi* delle scuole medie dovranno, a miofswpviso, accontentarsi di ricevere un nliRliodella collaborazióne della scienza alla n litica statale. La. conclusione di questo considerarmi ** ramento dallo Stato, che potrà, aiutar!? tupoco a vivere, ma non certo soddisfarò l<ltro legittimo domande. Al rnggiungimento di quest'ultimo ideale, non si potrà pervenire in Italia se non attraverso ad uTpenoso o lungo lavorio, che si connette isi compenet.-ru con la complessa fatica*'opera, tendente a portare col temp^j"' » paese, hi tutto lo sue manifestazioni deìl vila, verso un grado di civiltà meno ini desto dell'attuale. ATTILIO CABIATb

Persone citate: Ballarin, Bronzini, Busini Iti, Casati, De Carli, Della Valle, Einaudi, Fayenz, Perin, Pinasco

Luoghi citati: Germania, Inghilterra, Italia, Milano, Padova, Torino