Sordomuto ucciso a Rueglio in un conflitto di parte
Sordomuto ucciso a Rueglio in un conflitto di parte Sordomuto ucciso a Rueglio in un conflitto di parte Ivrea, 8, notte. Uiuuge nomila dal vicino jidcse di Huegiio caie e souinuiaia una zulia tra socialisti e fascisti- tulio stati sparati colpi di rivoltella. VI è un morto e un lento. Kueguo e un alpestre e Uaimutlio paesello elio conta tónti amianti. 11 paese dà un contributo notevole all'emigrazione: gli uomuii validi si recano all'estera per esercitarvi so>ecìalmente il mestiere di minatore. Quando si sono, con alacre lavoro e forti privazioni, tonnato un piccolo gruzzolo, ritornano al paese, natio a qui, sino a che questo dura, si danno allegramente a trascorrere il tempo bain Menando presso le case degli an,ici e dei parenti, che sono loro larghi di ospitalità in' qualunque ora. Indi, di nuovo emigrano. Nonostante tale genere di vita, seguito da generazione ui generazione, da tempo iiiiniejiiorabile, dicono i vecchi, mai avvenne un fatto come quello che accadde ieri notte. Ciò premesso ecco come si è svolto il sanguinoso episodio. I,c lotte politiche, prima pressoché sconosciute nel paese, vi si sono in questi ultimi tempi accentuate. Da una parte erano i margari ed i socialisti, che riuscirono anche a conquistare 11 Comune, dall'altra i liberali alleati coi fascisti. Come tante altre, anche l'Amministrazione di Bueglio fu sciolta. Un conflitto-incruento avveniva la vigilia di Natale del 1923 tra fascisti ed alcuni socialisti tornati da poco dalla Francia. Un socialista venne colpito proveniente da un colpo di boxe alla faccia. Due o tre fascisti rimasero leggermente colmi). Allora parve prevalere il buon senso alpigiano, poiché i contendenti si rappaouicarono e la cosa uon sembrò avere alcun seguito. Però ultimamente avvenivano altri incidenti o secondo la versione fascista, il geom. Domenico De Filippi, tenente della milizia," 11 giorno dell'Epifania sarebbe stato aggredito e malmenato II Do Filippi ed il suo compagno fascista Domenico Peraglta si recarono ieri sera, come di consueto, in casa di certo Pietro Bertoldo, dove vegliavano le costui figlie. Un gruppo di individui indossanti il vecchio costume del paese, sempre secondo la versione fascista, si portò dinanzi a quell'abitazione e fra l'altro si sarebbe posto a cantare « Bandiera rossa ». I due fascisti uscirono per far cessare quei canti. Sino a questo momento si ignora come precisamente sia avvenuto il tragico fatto. Improvvisamente furono uditi due colpi di rivoltella Caddero, mortalmente ferito, certo Battista Morello fu Martino, d'anni 22. sordomuto, e ferito al braccio certo Natale Scala Madon di Martino, che si trovavano nel gruppo de) socialisti. I due fascisti riportarono lesioni causate da colpi di bastone: per 11 PcragHa non fu eselusa la commozione cerebrale. Secondo la versione dei socialisti il De Filippi appena uscito dalla casa dei Bertoldo sparò I colpi di rivoltella; secondo quella dei fascisti, il Pemglla appena uscito dalla cosa, venne percosso dai socialisti, n De Filippi neira di avere sparalo i colpi di rivoltella. Un forte gnrppo di carabinieri al comando del capitalo Romita si è recato stamane sul luogo.' VI si recarono pure il commissario di P. S. Castajrnaroi, il procuratore del Jle aw Ugo Alberto, il sostituto procuratore del ne Oulnto Leonardo. Pinorn sono siati fermati dalle autorità inquirenti, il De Filippi e dieci socialisti.
Persone citate: Battista Morello, De Filippi, Domenico De Filippi, Madon, Pietro Bertoldo, Ugo Alberto
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