L'idillio e la beffa di Bettole di Castellar Ponzano

L'idillio e la beffa di Bettole di Castellar Ponzano L'idillio e la beffa di Bettole di Castellar Ponzano Cercando un'abitazione a Genova « He due villini In Piemonte » — I prometei una tranquilla e amena locaHta, vicino al paese e comodissimo sotto ogni aspetto. Per un, ml° me^hini?s)nio ^a«amdoa di lei, se le crede, potrò affittare in esso due ca- sposi — Derubata. Genova, 7, sera. Il Giornale di Genova reca i seguenti particolari della trutta avventura toccata ad tuia signora savonese, la signora Savina Colombi che, venuta a Genova per affari, si era assisa ad un tavolo in una delle numerose trattorie della via Pro, dovo aveva subito fatto la conoscenza di un signore, dal modi distinti, garbato e cortese, il quale da buon vicino di tavola aveva con lei attaccato discorso parlando del più e del meno. La conversazione era perfi a poco a poco scivolata sii l'argomento che molto Interessava la CoJombo, quello cioè di appartamenti e camere da affittarsi — la donna cercava apnunto di prendere qui in affitto una cameretta modesta — argomento che particolarmente parve gradito al signore sconosciuto il quale tutto lieto disse a un certo punto alla Colombo : — Lei & capitata proprio bene. Io, verte, sono mediatore per lo. compra-vendita di case e appartamenti. Ho, come si dice, le mani in pasta in slmili faccende e son corto ili poterla sistemare io stesso. — Le ."-arò immensamente grata, tanto più, poi, se il prezzo di fitto non sari elevato. — Non pensi a ciò, sienora — soggiunse il sedicente mediatore. — Ho appunto in Piemonte due villini di mia proprietà, uno dei quali riccamente ammobiliato. E' sito in '"Il*se io credo? Ma con entusiasmo! Il fitta però e poi card" Io sarò franca con lei: non posseggo beni di fortuna e debbo vivere con una ponsione di poche centinaia dì lire. Ecco qui il mio libretto di pensione, con l'importo relativo che ho riscosso: 400 ■lire. — Oh che imprudenza! E lei signora osa girare por Genova con quel denaro in tasca? — Co pericolo? — Pericolo? Cortezza, dica eertezza, di vedersi* involare dn qualche lestofante. Vuole un ottinte consiglio? Li din a me, glieli custodirò io fino a che olla non me li chieda. Addosso a me saranno più sneuri. — SI figuri ! A lei consegnerei un patrimonio, se lo avessi! Fidente, Infatti, nella sua nuova conoscenza, la Colombo consegnò libretto e denaro allo sconosciuto col quale poco dopo usci dalla trattoria per un breve giro in città. Inutile dire, ohe l'intraprendente mediatore fece opera di raffinata seduzione a tal punto che il giorno dopo aveva promesso alla signora di condurla all'altare. Quel giorno in due innamorati partirono per Novi, dove appena giunto, l'uomo propose alla Colombo di accompagnarlo per una poetica passeggiata per la campagna. Ia gita fu assai lunga, perchè alla sera la coppia si trovò assai lontano, in un paese sconosciuto alla donna, che poi seppe chiamarsi Bettole di Castellar ponzano. Ivi giunto l'elegante mediatore, condusse la... fidanzata in imo sua proprietà. Introducendola in uno cameretta nuda, fredda, disadorna di mobili, nella quale la lasciò, dicendole che sarebbe subito tornato a riprenderla, e che intanto essa poteva profittare della di lui assenza, per riposarsi un po'. Ciò detto, l'uomo usci dalla camera, dopo avere chiusa a chiave la porta Vinta dalla stanchezza per la lunga passeggiata fatta e presa dal sonno, la Colombo, poco dopo 6'addormcntava sopra un tonchio di stracci e foglie di grano turco riposte in un angolo, e si svegliò soltanto al mattino dopo. Spaventata, la povera donna, cui quella solitudine e il mancato ritorno dello sconosciuto, avevano allarmata fortemente e messa in sospetto sulla Onestà di costui, dopo avere atteso ancora per un po' di tempo, certa di essere stata bellamente "aggirata dal sedicente mediatore, cominciò a scuotere furiosamente la porta, invocando nel contempo, a gran voce, soccorso. Alle 6ue disperate grida, r:sp,«ero poco dopo due paesani clic passavano in quell'istante davanti alla casupola, i quali, accorsi là donde partivano le Invocazioni di aiuto, aprirono facilmente la porta della tetra stanzetta, liberando cosi la sventurata signora. La Colombo, non appena torneila libera, narrò, con voce rotta dall'angoscia, al due salvatoli, certi Eraldo Bocca e Camillo Tra versa, tutta la sua triste istoria, accusando il sedicente mediatore di averla condotta in quel sito per derubarla delle 400 lire e del suo libretto di pensione. Del lestofante la Colombo diede anche precisi connotati ai due uomini, che subito si posero alle calcagna del marluolo. Non ebbero essi molto a penare per ritrovarlo. Non appena infatti giunsero a Bettole di Castellar Ponzano, essi si imbatterono in un signore, nel quale, per i connotati loro fomiti dalla derubati!, riconobbero subito il truffatore. Costui stava cercando in paese una vottura che lo accompagnasse a Novi, allo ecopocerio, di 6vignnrsela. Le ricerche però diedero esito negativo. Nessuna vettura esisteva nella piccola borgata, e il lestofante già sconsolato, non sapeva a guai santo votarsper allontanarsi di là, quando a tallo d'impaccio eopraggiunsero i due salvatori della donnn che. riconosciutolo, pensarono di tendergli un tranello onde consegnarlo, senza ch'egli facesse resistenza alla giustizia I duo astuti giovani, si avvicinarono al ma.rinolo e dopo averne ascoltato le lamentele per la sfortunata ricerca di una carrozza, lo persuasero a seguirli nella vicina Pozzolodove, lo assicurarono, facilmente egli avrebbe trovata una vettura. Il bel tomo, lusingato da tanta cortesia, e fiducioso, seguì 1 due gentlUgiovani, i quali, giunti che furono a Pozzolo Invece di condurlo ad una rimesta, lo accompagnarono alla Caserma dei RR. Carabinieri dove lo denunziarono per la truffa commessaII lestofante, che venne identificato per tale Mario Aliteli!, da Alessandria, venne rinchiuso in camera di sicurezza e deferito aìl'autorlta giudiziaria per truffa e sequestro di persona. In una pernuisizione immediatamente eseguita alle Bettole, in casa deU'Autelll, venne dal carabinieri rinvenuto il libretto di pensione della Colombo, con accluse I, 250 eri oltre 104 lire vennero trovate nelle tasche dell'arrestato e consegnate alla legittima proprietaria.

Persone citate: Eraldo Bocca, Mario Aliteli, Pozzolo, Savina Colombi