Il pomo di Paride

Il pomo di Paride ■mfUOGHI DEL MOMPO Il pomo di Paride I i Muee: donne. amelia delfina beatbick eui.ai.ia ! \; Colomba Fausta , ■ * Un .-unico. \ <La 6cenii rappreseuta un giardino) ì ATTO I. /Amelia — (ridendo) No, scoio io Amelia. ;.L'amico — (a Beatrice) E l«i, allora? )' Beatrice — (cor- un inchino) Io Beatrice. j Colomba. — (c. «.) E io Colomba. \ Delfina — (c. *.) Io Delfina. <ET/'Lalia — (c. a.) BuMia. '.Fausta — (c. «.) Fausta. L'amico — Ce n'è dunque una per ogni , lettera dell'alfabeto? Amelia — Fortunatamente siamo appena in sei. L'amico — Se fossero tre di meno, potrei credermi in cospetto delle Grazie. Se tre di più, in cospetto delle Muse. Beatrice — Nè Grazie nè 11 L'amico — Proferisco. Tutte — Noi pure. Fausta — (all'amico) E lei? Colomba — Paride? Delfina — Apollo? Eulalia — Don Giovanni? _ L'amico — Un uomo, semplicemente. Tutte — Ci basta. < . . Amelia — Non ne vediamo mai, di uomini. Eulalia — Ne sono rimasti tanto pochi. Beatrice e Fausta — (sospirando) Ah! L'amico — Ce chi li trova sempre troppi Colomba — Non lo dica a noi vergini. Fausta — (guardandolo fiso) Son così belli, gli uomini I L'amico — Ehm, ehm! Quando contemplano delle bello donne. Colomba — Ne ho sognato uno, stamani, lì . sotto gli alberi. Tutte — Anch'io, anch'io. Colomba — Alto. Amelia — Bruno. Eulalia — Ricciuto. Fausta — Con occhi di pece. ' .Beatrice — Con mani di nove. L'amico — Tò: il mio ritratto I Beatrice — Le pare? Amelia, Fausta, Colomba — (arrostendo) W vero. Delfina — Oh, povere noi! Colomba — Ed io ohe ho lasciato il bricco sul fuoco. Amelia — Ed io l'orcio alla fontana. , Eulalia — Ed io il fiasco sotto la cannella. Fausta — Ed io la porta di casa aperta. Tutte — Scappa, scappa ! Amelia — (con un inchino) Signore... Tutte — (c. #.) Signore... L'amico — Mi lasciano già? Colomba — (sottovoce, indicando una porla ira U verde) Quella lì è la mia casa. Fausta (e. ».) — H primo uscio a mancina è il mio. Eulalia — (c. *.) Io sto dirimpetto. Amelia — (e. s.) Mi vedrà alla finestra. Beatrice — Terza porta dopo il cipresso. Delfina — La scaletta nel fondo. Tutte — (ridendo e fuggendo) Oh, povere noi! L'amico — (solo, sedendosi) Qual'e delle sei ! ATTO II. Beatrici: — (ad Amelia) Pena a Ini) Amelia — Curiosa! Beatrice — Oibò. Domando così, macubi nalimente. Amelia — Ti rincrescerebbe t Beatrice — (aliando le spalle) Figurati. ' (con importanza) Tu vedessi quel ohe mi ha regalato, stamattina. Amelia — Che cosa? Beatrice — Non te lo dico. Amelia — Non tengo punto a saperlo Beatrice — Tò, guarda. Un anello. Amelia — (arrossendo) Anche a te? Beatrice — Come sarebbe a dire : anche a te? Amelia — E' chiaro: ne ho uno anch'io. Beatrice — (arrossendo) Questa-, poi ! Amelia — (trionfante) Hai visto? Beatrice — Ma il mio è più bello. Amelia — Niente affatto, ò più bello il mio. Beatrice — Pettegola ! Amelia — Intrigante ! Beatrice o Amelia — (piangendo) Iih!... Fausta — (entrando) Clio succède? Beatrice e Amelia — Dkè che il siio anello è più bello del mio. Delfina — (c. ».) Un anello anche a voi?... Fausta — È nuche a me. Colomba e Eulalia ~r (c. s.) Anche a noi. Tutte — (Jit anello a tutte! . , Fausta — E tutti belli. , Tutte — Clio delusione! ' , Delfina — Dunque non ne preferisce nessuna. Colomba — Gli siamo tutte indifferenti. Beatrice — (gettando a t'erra 'l'anello) lo non lo voglio più ! Tutte — (e. s.) E neppur io. ■ Beatrice — (ad Amelie) Ah, sì? (raccattando il proprio anello, con dispetto) Vorresti esser stata sola a riceverlo? Colomba — (« Delfina, c. s.) Ti rincresce cho abbia pensato anche a me? Eulalia — (" Fausta, e. s.) Credi proprio di valer più di tutte? Amelia — (a Beatrice, c. s.) Tò, dispettosa! Delfina — (a Colomba, c. s.) — Tò, gelosa! Fausta — (a Eulalia, e. s.) — Tò, antipatica ! (escono tutte, da lati opposti). ATTO III L'Amico — Signorina... Colomba — Eccole il suo anello : glielo restituisco. L'Amico — O perchè! Lo aveva pur accettato. Colomba — Quando ancora non sapevo.... L'Amico — Che cosa? Colomba — Che ue avesse fatto una distribuzione. Il signore viaggia forse in oreficeria? L'amico — (ridendo) Farei bene i miei affari, in tal caso. Colomba — Offra il suo gioiello ad un'altra, insomma. L'amico — (sospirando) Sarà difficile trovare una manina come quella. Colomba — Quella: quale? L'amico — Quella li. Colomba — Se ne ha già trovato altre cinque ! L'amico — Appunto. Più se ue sono trovate • meno so ne troveranno. Colomba — Tanto peggio, allora. L'amico — Mi pareva di averle sentito dire, ieri, ohe alla sue amiche lai vuole un bene dell'anima. Colomba — Ma non fino a eompinoernù ohe ne voglia loro anche lei. L'amico — Che male c'è? Poverine! Colomba — Lei non capisco niente. LAmico — Capisco troppo. Capisco... che lei ha i più begli <«chj del mondo. ^Colomba — Le pare?... L'amico — Ne sono sicuro- Tuttavia, siamo sinceri: anche i capelli di Amelia non mancano di poesia. Colomba. — Peuh ! Se li è tagliati perchè non si vedesse che erano corti. L'amico — Quel che pori naa tmae censure è il personale di Fausta. Colomba — Non le auguro di sorprenderla in ccetiune da bagno. , L'amico — E del soni» di Eulalia che cosa mi dice? / Colomba — Sì : un po' (Ciocco. L'amico — Riconosca almeno che Delfina ha un profilo angelico. Colomba — Quando la si guarda di prospetto. L'amico — Andiamo, andiamo, signorina Colomba. Colomba — Povero ani"01 1* compiango. Lei ama un po' di ognuna di noi. Vorrebbe poter fonderci insieme e cavarne una donna sola. L'amico — Nemmeno per ombra. Più ci penso e più mi persuado invece che va benissimo così. Ciascuna di loro ha un fascino diverso, un diverso sapore. Perchè rinunziarvi? Colomba — Lei non ha mai amato. Quando amerà anche lei, scoprirà che fra sai donne che le piacciono ce n'è sicurimente cinque di troppo (esce, piai, gendo nel fazzoletto). L'amico — Povera piccina. Che abbia ragione lei? • ATTO IV. Beatrice — (entrando di eorsa) Ohimè, ohimè ! Se sapeste ! Amelia, Colomba, Eulalia, Fausta — Che «osa? Beatrice — Là, là: insieme! Li ho scoperti ! Colomba, Eulalia — Chi, là? Beatrice — Nel.bosnhetto, abbracciati. Colomba — Delfina' Beatrice — Delfina. Cosi : stretti così. Colomba — Ah!. Eulalia — E poi? Beatrice — Si baciavano. Fausta — Nafcufrataente. Beatrice — Peggio: a bocca piena. Come pazzi. Così. ;■ Amelia — Oh 1? Fin lì, io, non c'erro mai arrivata. Fausta — Neanoh io. Eulalia — E poi, e poi? Beatrice — Non so. Son corsa via... Eulalia —- Sciòcca ! Amelia — Che disgrazia ! Colomba — (piar.gendo) Si è ùmnmorato di Delfina,: Fausta — Era» inevitabile ohe finisse oso lo soeglierie ina. Colomba — Penare ohe son stata io a consigliarglielo. Beatrice — Imprudente! Colomba — Sfreavo scegliesse me. Amelia — Carini, lei ! Colomba — resti negare di arò apevrato altoafctaito per te 1 TuVte — (punefindo) Che disgraai»! Colomba —%ra meglio prima. Eulalia -r Quando, primat Colomba —( QauKk) ik« aveva ««Ito nee• «una.. .JU-t j i. A rgLLA^j^MM^ffl amava fctltj»». BEATRIC^^^!5!Sp ' Colomba -rj^Avefa un sorriso per tutte. Amelia — Un loro© per tutte. Beatrice — Un rjemetto di cuore per tutto. Fausta —- Peuh| Le briciole dell'amore. Amelia — Le disprezzavi, tu? Beatrice — Se non altro, ci sentivamo un po' sue. Colomba — Non eravamo più sole. Eulalia — Lo aspettavamo ogni sera, qui, tutte insieme. Beatrice -| Ds buone amiche. Colomba — Piato gelose. Amelia — Puiitìssinìo. Beatrice — E l'una gli offriva una scranna. Colomba — L'altra gli versava il caffè. Eulalia — Una teraa gli leggeva il giornale. Fausta — A\?te ragione: bei tempi! Beatrice — Se tornissero! Amelia — Se Sastas^ gettarsi carponi per raccattarne ancora, di quelle briciole! Colomba (pnsota) Chi lo sai ATTO V. Colomba — Tua fotografia? È che ne farebbe? L'amico — La porterei sul mio cuore. Colomba — Scommetto che ce n'è già una collezione, su quel cuore. L'amico — Perche pensar sempre agli altri? Pensi a sò. E' proprio tanto altruista, lei? Colomba -t- Non lo taccio apposta. L'amico — E così, la fotografìa? Colomba — Vedremo : quando l'avrà meritata.., L'amico — Quando l'avrò meritata le chiederò l'originale. Colomba — Impertinente. L'amico Xon capisce ohe L'amo? Colomba — (impallidendo) Se fosse vero! L'amico — .\[a sì, ma sì. Alla follia! Colomba — Più di tutte? L'amico — .Mollo di più. Colomba — (abbafldo-naiidosiglì) Fuggiamo, allora. Conducimi ria. Noi due soli. Lontano... L'amico — Ebbene, sì. Noi due soli. Vieni... Colomba — Fuggi amo ! Delfina — (entrando) Ah! Bravi. Benissimo! Colomba — TJu po' per oiascuua, cara. Delfina - Eh, ho capito. Colomba — (all'amico) Vieni? Delfina — (afferrando il braccio dell'Amico) diente affatto. Colomba — Parte con me. Delfina — Resta con me. L'amico - Partire, restare... (a Colomba): Se restassimo, amore? Colomba — (a Delfina) Mi ha detto « amore »; dunque ò mio. Delfina — Restii : dunque ò mio. L'amico — (mglwiidil-e entrambe a braccetti) Di tutto e due... AITO VI. Amelia — (entra mutando) Spunta una stella La vita è bella... Beatrice — (entra danzando) Uno, d\w e tre, uno, dm' e tre... Fausta — siete allegre, voi! Eulali.' — Tau'.". sanioilte. fio. lui baciata •' Amema-- lai in Fapsta - Alici T.rATB],,.; _ '|',. K\i?ST.i t'ii'-ii! ti, i ire misteri. L-.- sappiamo. JL Amelia -z- (cantando) Spunta una stella, La vita è bella... eatrice — Ha baciata anche Amelia, si vede. melia — E se fosse? Se ai avesse baciate tutto? Sono troppo felice per non essere generosa. Fausta — La generosità è la coscienza di non avere nessuno da invidiare. Eulalia — (in estasi) Ah! L'incanto di quella voce! Beatrice — Il profumo di quei capelli! Fausta — La forza di quelle mani! Amelia — L'ardore di quelle labbra! Eulalia — Da quanto tempo lo aspettavo. Beatrice, Fausta, Amelia — Quanto lo abbiamo invocato. Tutte — (lasciandosi cadere sull'erba) Delizia! Felicità! Delfina e Colomba — (entrando) Mancate di senso morale. Beatrice, Fausta, Amelia, Eulalia — E voi, di spirito di corpo. Delfina — Collettiviste ! Non vi offende il dividere un uomo cou noi? Amelia — Speculatrici ! Meglio dividerlo che lasciarselo sottrarre' Delfina e Colomba — (a parte) Questo bì. Fausta — E poi, basta non darsene per intese. Amelia — La mano destra non sappia quel che fa la sinistra. Beatrice — Ognuna per sé... L'amico — (entrando) Ed io per trutte. Tutte — (alzandosi e danzandogli intorno) Viva, viva! Benvenuto! L'amico — La pace sia con voi. Fausta — E' il solo mezzo che «a resta perchè l'amore faccia altrettanto. L'amico — Non è poi così duro. Beatrice — Un po' di giustizia distributiva... Amelia — Un po' di organizzazione... L'amico — Dell egoismo bene inteso. Sapete pure che oggi in Europa il numero delle donne supera di diciassette milioni quello degli uomini. Tutte — Ce ne eravamo accorte. L'amico — Più provvido di Paride, io divido il mio pomo a fette. Beatrice — Bravo. Una fetta per ciascuna. Fausta — (all'Amico, passandogli vicino, e sottovoce) A stasera, vuoi? L'amico — E' inteso. Amelia — (e. s.) Domani sera, aspettami dietro il muro dell'orto. L'amico — Ti aspetterò. Eulalia — (e. «.) Dopodomani: senza fallo. Beatrice — (e. a.) Giovedì, sotto l'olmo. L'amico — Ci sarò. Delfina — (e, s.) Un cenno, e sarò tua. Colomba — (e. s.) Comanda, e ti obbedirò. L'amico — (solo) Buon per me ohe la settimana ha sette giorni. Mi resta ancora la domenica por riposare, come Domineddio. TELA. 0ON0ETTO PETTINATO.

Luoghi citati: Amelie, Europa