I sequestri dei giornali e le perquisizioni

I sequestri dei giornali e le perquisizioni I sequestri dei giornali e le perquisizioni Il (liliali tt Opini -1 Milli fella stampa niain Roma, 31, notte. Giornata parlamentare singolarissima, contrassegnata da dite caratteri che possono sembrare antitetici, ma che si accomunano invece nell'impressione dell'opinione pubblica: nervosismo e depressione ad un tempo. Il sibillino comunicato del Consiglio del Ministri ha avuto oggi, attraverso i fatti, una prima spiegazione. 'L'ecatombe dei giornali di opposizione, ordinata in tutte le maggiori città italiane, è infatti la risultante delle misure deliberate dal Gabinetto e genericamente accennate dal comunicato. II compiacimento degli ufficiosi è grandissimo^i'/dea Nazionale dichiara che questa è u la sola normalizzazione possibile nazionale fascista ». L'Impero è entusiasta della decisione del Consiglio dei Ministri e saluta con gioia la deliberazione « unanime » del Consiglio; che si è stretto compatto intorno al suo presidente. « Il dado è tratto — soggiunge il giornale — non importa se tardi. L'essenziale è che sia decisivo e risoluto ». Le perquisizioni Si vuole da taluni affermare che il Governo ha inteso di evitare le ripercussioni -'•sistiche che si sono avute, speciali penili'est ero, in seguito all'aggravarsi deisituazione politica italiana; ma la vè'-> evidente è un'altra, confessata, del i, tra le righe, dagli stessi giornali viosi: impedire dopo la pubblicazione '-1 memoriale Rossi altre pubblicazioni. D'altra parte, in questo senso, si ò tentato un altro mezzo. Stamane varie perquisizioni sono state operate dalla polizia in casa dell'on. Misuri, in quella del commendator Gino Calzabini, alla sede della direzione del Partito repubblicano dove si trova anche l'amministrazione della Voce Repubblicana; altre due perquisizioni sono state fatte, con esito negativo, all'abitazione del comm. Srbii'f-Giorgini e del collega Cavallotti del Nuoro Po-ps'c. Circa la perquisizione all'on. Misuri, questi scrive una lettera ai giornali nella quale dice che la perquisizione tra le sue carte ha'aviito esito negativo e che e.ili si è rifiutato di Armare il vernale. Il comm. Calzabini hn dichiarato d'isniorare le ragioni che possono aver motivato la perquisizione in casa sua. Sequestro di molte carte, delle quali non si conosce nè il valore nè l'imnortanza, è stato compiuto alla sede del Portilo renuhWVnno; Questa in sostanza la cronaca in dirotta connessione con il Consiglio dei Ministri di ieri. " Rincrudimento,. processo ed elezioni secondo un organo mlnlster ale Naturalmente, il clerico-fascista Corriere d'Italia trova pienamente giustificata la ■riunione straordinaria del Consiglio dei Ministri ed T provvedimenti annunciati, che il giornale ritiene » imposti dal momento drammatico che attraversiamo ». Detto giornale aggiunge: « Il rincrudimento delle restrizioni alla libertà dì 6tampa e l'inasprimento della politica interna si prolungheranno fino a che, in tutti i partiti, non sia tornato a. prevalere il rispetto dei limiti imposti dagli Interessi supremi della nazione. I,a Camera si riaprirà con dichiarazioni a questo proposito molte esplicite dell'evi. Mussolini, e tnizierà, dopo breve interruzione, la discussione della leggeaulla stampa e la riforma elettorale. Le elezioni per ora non sono certo all'ordine del giorno. Prima deve essere fatto il processo Matteotti. L'Aventino deve ammettere dio nessuna influenza potrebbe essere esercitata sul dibattimento affidato alla magistratura, alla giuria popolare e agli imputati, i quali, sotto l'assillo della propria salvezza, non saranno certo reticenti. La .questione, morale, con tutto il materiale documentario, sarà allora sviscerata sotto gli occhi di un testimone e giudice inesorabile.: la pubblica opinione. Niente arresterà la causa della giustizia, la verità non avrà più ombre. Il processo deve dunque essere Iniziato al più presto: anche su questo punto il Consiglio dei ministri, banche il comunicato non ne parli, è slato certamente unanime. E' un impegno che il Governo deve assumere con il paese. Dispensa l'atmosfera soffocante dello scandal che pesa da troppo tempo sulla vita politica italiano, le elezioni verranno a buon punto a spezzare la situazione chiusa create dall'Aventino. E' grottesco lanciare oggi diffido al Governo ed intimidazioni alla Corona, a proposito della convocazione dei comizi. Se lo elezioni saranno indetto, come noi fermissimamente riteniamo e come il paese desidera, dopo il processo Matteotti, la questione morale non potrà piò esoere invocata contro l'osservanza, anche su questo terreno, delle corrette norme costituzionali ». La risposta delle Opposizioni Da parte delle. Opposizioni è stato diffuso il seguente comunicato: « Il Comitato delle Opposizioni parla(( mentori, riunito nel pomeriggio del ;ìl « dicembre in una sala di Montecitorio, « denùncia al paese la sopraffazione goti vernai iva esercitata in gronde stile sul« la libera stampa, mentii' ligli organi fati scisti viene consentito il pili spavaldo « allarmismo; le vergognose perquisì ti ordinate contro privali, ulk> scoi' 1 | i i > l i e a a e a i e a i , , i o a (i dente di sottrarre documenti di cui sì « teme la divulgazione; concentramenti ai « auali si lascia mano libera, nonostante «le più disinvolte smentite, smentite alla «loro volta dalla realtà; «constata che la gravità, della situazio« ne denunciata dal Consiglio dei Ministri « dipende esclusivamente dalla politica « del Governo, incompatibile con la tutela « degli .interessi morali e materiali del « paese; « e mentre invita il popolo italiano a « mantenersi fermo e risoluto sulla linea « delle sue rivendicazioni e a disprezzare « le rinnovate minaccie che non possono « mutare le sorti di il battaglia ormai « decisa nella coscio;, aliana, « dichiara formalmeiue e solennementa « di rigettare sul Governo e sul fascismo « ogni responsabilità dell'eventuale depre« cato aggravarsi della situazione interna, « di fronte alla quale il Comitato manter« rà la sua linea di condotta vigilante, « risoluto a compiere .il proprio dovere flit no in fondo ». I "concentrameli,, e una "smentita.. L'accenno alle minacele,, contenuto in questo comunicato delle Opposizioni parlamentari, ò motivato dal fatto che ieri sera, qualche ora dopo il comunicato del Consiglio dei ministri, si diffusero voci di concentramenti fascisti in varie città specialmente a Firenze e Milano. Tali voci, alludenti anche a probabili violenze, venivano stamane smentite col seguente comunicato dell'Ufficio stampa del Partito fascista: « Alcuni giornali hanno pariate di concentramenti fascisti in grande stile, che si starebbero preparando. Risulta però che il partito non ha dato alcuna disposizione al riguardo. Alcuni fasci hanno bensì ritenuto opportuno di riunirsi, per esaminare la situazione politica, ciò per altro rientra nella attività nonnaie del partito e non eccede dai limiti consentiti dalla legge, non può prestarsi insomma ad interpretazioni interessate e deformatrici » Il Popolo d'Italia, commentando appunto questo comunicato, spiega che i concentramenti non hanno carattere eccezionale, trattandosi di adunate comunali, provinciali e regionali « indette per discutere, per muoversi, per farsi vedere anche». Secondo il giornale, ■ queste aduna te sarebbero la smentita della crisi di disgregazione del fascismo. La niinisteriale Tribuna pubblica il comunicato dpiin direzione del Partito fascista immediatamente dopo la cronaca della devastazione de! Nuovo Giornale dì Firenze. Ogni commento è superfluo. Prossime riunioni del Partito Liberale e dei gruppo di Salandra Dopo il Consiglio dei Ministri di ieri, è più che mai discussa e commentata la posizione in seno al Gabinetto, e di fronte al gruppo, dei due ministri « liberali » on. Casati e Sarrocchi. Generalmente si ritiene che la « destra » si staccherà dal fascismo gradualmente, e sopratutto in dipendenza di dissensi motivati su fatti di natura parlamentare, anche per non apparire aderente a quella che è comunemente chiamala la « questione morale ». Comunque, crediamo che l'atteggiamento dei liberali verso il Governo non potrà non uscire chiarito dalle due riunioni che oggi si preannunziano: quella della direzione del Partito, convocata per il giorno 5 gennaio, e quella del gruppo « liberale nazionale » (destra salandrina) che sembra convocato per il giorno 11. L'ordine del giorno della seduta del 5 ò già noto. Sarà sottoposto alla Direzione l'ordine del giorno votato il 28 corr. dai senatori e deputati lombardi appartenenti al gruppo « liberale nazionale », in unione al Consiglio della Sezione milanese del Partito e dell' « Associazione costituzionale » e comitati ninndamcritali, ordine del giorno che a molti è apparso come prematuro, specie dopo le dimissioni dell'on. Salandra. Si procederà n'telie alla, revisione della nomina della presidenza della Giunta politica e sarà fatto un esame particolareggiato (leirhM'm'p situazione politica. Saranno implicitamente proseguite le trattative tra la « destra » e la « sinistra » per il componimento della crisi apertasi col dissenso sorto sulle direttive ili Livorno: ma, nell'instabilità dell'attuale situazione, non 6 consentito, su questo punto, di fare previsioni. Nella riunione dell'll il gruppo parlamentare (( liberale, nazionale », dovrà porre in maniera definitiva il problema del proprio attecrcrirnt.cnto. di fronte al governo, sviluppando la snn azione stille direttive secrnate nella seduta del giorno .'.0 dicembre. Salandra Le notizie, intanto, sull'atteggiamento dell'ori. Salandra sono discordi, ma si dava per certo, stasera a Montecitorio, da persona in grado di saperlo, elio l'ex pre1 sidéutu del Consiglio coglierà allo C.mie| ni il momento opportuni) per fare una dii ciiia razione sfavorevole al Governo. Lu Tribuna, nel suo editoriale, dopo avere accennato che le dimissioni dell'on. Salandra da presidente della Giunta generale del bilancio non significano ancora che il gruppo parlamentare di destra abbia deciso di uscire dalla maggioranza, aggiunge clic bisogna attendere per ritenere che i ministri liberali siano costretti a riesaminare la loro posizione nel Gabinetto, che si presenti un atto determinato del gruppo parlamentare, il che è evidentemente impossibile prima di sabato. Il Nuovo Paese trova invece piuttosto sibillino e « di stile prettamente fascista » il comunicato, la prima parte del quale, secondo il giornale, « contiene un giudizio nettamente fascista sul valore e *w* fine della campagna condotta dagli oppositori », ed è « sintomatico e stupefacente », per il giornale, « che al comunicato si siano associati interamente i rappresentanti della destra liberale»: « Salandra ò il cuscinetto e la passerella fra U fascismo e la Corona. Altra ragione della contimUta della collaborazione del destri con il governo fascista sta nella posizione politica debolissima del gruppo di destra. Data là piega prosa dagli avvenimenti e le causo preveddbili di una eventuale immediata caduta dell'attuale ministero, era evidente che la successione non sarebbe mai spettata ai fiancheggiatori liberali. Se il governo fascista cadesse, per II rovesciamento di posizioni e per la prevalenza totale ed assoluta dell'antitesi rappresentata dall'Aventino, la destra liberale cadrebbe inevitabilmente nella stessa voragine senza possibilità di Tesurrezìone. H successore in questo caso sarebbe Giolitti, il quale tornerebbe al governo a capo di una vasta coalizione che si estenderebbo dalle opposizioni a buona parte del naufraghi del fascismo, ai quali egli si affretterebbe, ai fini di una astuta normalizzazione, ad offrire assoluzione ed asilo. I liberali di destra rimarrebbero isolati e impotenti. Ora, è questo che appunto la destra teme e depreca. La destra non intende decadere dalla posizione, privilegiata nella quale trova attualmente, anche se questa implica rischi e gravi responsabilità. Anche essa, come l'on. Giolitti, ha il suo piano, che è quello di passare dal ruolo di flanehesgiatrice a'quello di capeggiatrice. Ma essa, a differenza dell'on. fiiolitti, non può capeggiare che una coalizione di destra, raccogliente attorno all'on. Salandra la stessa maggioranza di cui dispone l'on. Museolini. Fra non molto saremo in grado ri 1 vedere se il fascismo vorrà o potrà secondare il disegno dei liberali di destra, o se non preferirà irrigidirsi nella posizione del tutto o nulla, c far proprio il catastrofico motto: dprès moi le dèluge ». L'organo liberale di destra Il Giornale d'Italia — il solo organo dell'opposizione non sequestrato nella edizione serale — si limita a lumeggiare il comunicato di ieri del Consiglio dei Ministri. Il giornale, riservandosi di esporre a tempo opportuno la sua opinione, contraria a quella del Governo, circa le ripercussioni della situazione sul mercato finanziario, riguardo al Consiglio di ieri scrive : t Si ò parlato non di dim^sioni dei singoli ministri, ma dell'opportunità che il Ministero rimanga al suo posto; ed I vari pareri, alla Ime, si sommarono nella decisione di cui al comunicato ufficiate; di restare, ma cai proposito di fare ima politica, come dice il comunicato, a grandi linee, di aumentato rigore verto la 6tampa di opposizione e di provvedimenti di polizia contro determinali elementi avversi all'attuale ordine di cose ». Il giornale accenna, a questo proposito, alle perquisizioni che hanno avuto luogo a Roma, e quindi si chiede come il Consiglio dei ministri abbia considerato 'a separazione della responsabilità politica dell'on. Salandra dall'attuale situazione. Come si vede, anche stasera II Giornale d'Italia, riafferma il significato politico della lettera dell'on. Salandra. n Infatti, quella separazione — scrive il giornale — crea una nuova situazione parlamentare ed ha ripercussioni inevitabili anche nell'interno del Ministero, dato che di esso faaino parte due ministri liberali, gli on. Casati e sarrocchi, nonché vari ministri legalitari. Come pure non si sa come 11 Consiglio dei ministri abbia creduto di superare gli altri lati difficili della situazione, come sono la troppo profonda divisione degli animi del paese e la necessità di arrivare ad una détente, \ad una situazione di pacificazione e di tregue senza persecuzioni e rappresaglie contro nessuno ». Riferendosi quindi all'inasprimento del decreto sulla stampa, l'organo dei liberali di destra così scrive: « Non crediamo che l'aumentato rigore nell'applicazione del decreto legge contro la stampa giovi a nessuno, e tanto meno al Governo. Il pubblico, nell'eccessiva riserva dei giornali, logge co6e che non esistono e ingrandisco e faniastica. Il giornale ò costituito dalle voci che corrono; che sono, veramente, irresponsabili. Como pure, resta a sapere se il rigore contro lu stampa di opposizione coinciderà, ancora e sempre, con la più larga libertà di parola accordata alla stampa fascista, la quale è assai più atta di quella dell'opposiziono a turbare lo spirito pubblico In quanto eccita ad impreso di violenza, mentre la stampa di opposizione si limita a sostenere che il Governo debba cedere il posto ad altro Governo ». La compressione della stampa deplorata da un foglio ministeriale Anche la ministeriale Tribuna prospetta il pericolo del rincrudimento del decreto sulla stampa e scrive: o Vediamo stamane un improvviso rigore di sequestri, mentre la stampa è stata libera finora di pubblicare quello che ha voluto, neJla forma che ha voluto, pure essendo in vigore un regime di stampa eccezionale. Esacerbare brust amente potrebbe contribuire alle manovre di diffamazione dell'Italia, che sono già in sviluppo all'estero: il mondo, pieno di invidia che ci attornia, sarebbe in un certo sanso autorizzato a dichiarare che la situazione in Italia sembra normale soltanto parche si impedisco ai giornali di esprimeire il proprio pensiero e pubblicare tutta i fatti e documenti che potrebbero illuminare diversamente la pubblica opinione. 11 regime dì compressione della stampa, che può certo essere giustificato in eccezionalissimi periodi per gli interessi minacciati della nazióne, porta sempre con so cosi straordinari pericoli che non sapremo mai consigliarlo, nè credere che al punto in cui siamo esso possa gle*are. L'opposizione ò ormai cosi vistosa che limitarne la voce non può che dissimulare il fastidio della sua presonza, senza riuscire a rimuoverne o attenuarne 11 furore. Dei sequestri le opposizioni si avvarranno certamente anche all'interno per dire che hanno lo mani legate, per moltliplicare quella forma di diffamazione sotterranea che il Governo non può preferire alle aperte accuse ».

Luoghi citati: Como, Firenze, Italia, Livorno, Milano, Roma