L'Arcivescovo di Torino ha preso possesso del titolo cardinalizio

L'Arcivescovo di Torino ha preso possesso del titolo cardinalizio L'Arcivescovo di Torino ha preso possesso del titolo cardinalizio La solenne cerimonia nella basilica dei Domenicani Roma, 30, notte. Ut. C). Oggi alle 16 il cardinale Gamba, arcivescovo di 'l'ormo, ha preso solenne pussesso del titolo cardinalizio della Basilica di Santa Maria bjpra Minerva. L'ampio e maestoso tempio era riccamente addobbato e splendidamente ili luminato. Presso l'altare maggiore era staio collocato il trono cardinali «io. I padri domenicani, che officiano la basilica, si sono disposti in due iunghe file dall'altare maggiore alila porla principale della chiesa, che era socchiusa. Sul limitare era ad attendere il cardinale il padre Zucchi, priore dei domenicani, vestito dei sacri paramenti, ed il cerimoniere mons. Carlo Grano. Essi avevano a lato due chierici, uno dei (piali reggeva un ricco cuscino di vet'luto rosso su cui era posto un crocifisso e l'altro teneva il turibolo e l'aspersorio. Alle 1G precise è giurino in automobile il cardinale Gamba accompagnato da mons. Jorio, protonotario apostolico partecipante, da ruons Pisani, da due testimoni, mons. Baranzini e Rossiino, dai monsignori Borgia, Rosso, Rusticoni e Monticonl, daM'ing. Boero, cameriere tli spada e cappa in divisa, dal colonnello Boero, cugini del cardinale, e dal comm. Farei!,;. Non appena II cardinale ò sceso dall'automobile, i battenti dell'entrata principale del tempio si sono spalancati, le ('impane hanno suonato a festa, l'organo ha intonato mottetti sacri. Alla porta della chiesa il cardinale ha deposto il cappello ed U manto rosso per indossare la porpora e l'ermellino. Quindi si è inginocchiato baciando il Crocifisso, presentatogli da padre Zucchi, e successivamente ha con l'aspersorio e col turibolo benedetto ed incensato i presenti. U clero della basilica ha formato un corteo, precedente il cardinale, che si è recato prima nella cappella del Sacramento, dove si è intrattenuto In breve preghiera e quinda all'Altare Maggiore. L'« ohedienza » dei domenicani Il discorso del cardinale Mons. Gamba ha sostato dinanzi all'urna contenente le reliquie di Santa Caterina da Siena, poi e salito sul trono. 11 protonotario apostolico mons. Jorio ha dato lettura delia bolla pontificia con la quale al cardinale Gamba f> attribuito il titolo della Basilica Terminata la lettura il olerò tia prestato l'obbedienza di rito, baciando l'anello del caitllnale. Il padre Filippo Catorini, procuratole generale dell'Ordine domenicano, ha pronunziato un discorso di omaggio. Ha detto tra l'altro : « Dopo che le diocesi di Novara, Biella, Asti od infine di 'l'orino hanno proclamato solennemente la vostra meravigliosa operosità, dopo che il Sommo Pontefice, riconoscendo le vòstre doti ed i vostri meriti, vi ha insignito della sacra porpora, sarebbe superfluo che io ini intrattenessi a celebrarle. Mentre mi congratulo con voi, permettete di'esprimervi la nostra gioiti di essere stato all'È. V. assegnato il titolo presbiteriale di Santa Maria sopra Minerva. Voi per il passato avete prediletta questa chiesa e noi quindi crediamo <-lie sarà stato di vostro gradimento rassegnamento di tale titolo ». L'oratore ha accennato alla storia d'-Tla basilica che è tra le prime di Roma, . ha ricordato che il primo cardinale che ebbe il titolo fu colui olle ooi divenne il glorioso Pontefice San Pio V. Do[io di lui numerosi cardinali piemontesi ebbero questo litolo cardinalizio. Ricorda che nel tempio sono conservato le snoRiic mortali di Santa Caterina da Siena. Ghinde invocando sul cardinale le benedizioni del Cielo: « Ci conceda l'Altissimo di godere per lunghi anni la vostra jviterna protezione. Con voi l'Apostolico Senato ha acmiistato un prezioso elemento e questa Basilica un ambito onore ». Il Cardinale Gamba ha cosi risposto: « VI nono immensamente grato delle congratulazioni e degli auguri vostri e dell'Ordine Domenicano tutto. Vi ringrazio ancora per il cortese gradimento con cui avete accolto Iti mia assegnazione a questo ambito titolo e ringrazio sentitamente il Santo Padre per avermelo concesso. La celebrazione del pretesi miei meriti, avvenuta nelle mie care Dincosi di Novara, Biella, Asti e Torino, il ricordo che il Santo Padre ha voluto avere del mio passato episcopato, mi hanno profondamente confuso. Volesse iddio che io possedessi questi meriti e che il Signore giudichi me altrettanto benignamente. Voi avete giusianiente ricordato che la lunga serie di Cardinali titolari della Basilica fi stata iniziata da un santo e glorioso Pontefice piemontese. Pio V, e che tra essi molti furono i piemontesi. Sono dolente di non poter aggiungere alcun titolo alle glorie vere di questa Basilica. L'affettuosa benevolenza che. io ho sempre sentito per l'Ordine Domenicano, mi hanno fatto prescegliere por questo titolo. Ben conosco le bonr-rnerenze dell'Ordine Domenicano, che si riassumono nel magnifico nome di San Tommaso ». Il Cardinale, ha ricordato quindi tutte le difficoltà che l'Ordine ha attraversato, e, soffermandosi sulle traversie passate da questo in Piemonte, rammenta che, circa un secolo fa, non vi era in Piemonte un piccolo angolo ove non vi fosso una Casa Domenicana. A Torino, presentemente, ve ne sono tre, e ben presto se no aprirà una quarta Oggi, i vincoli di stima e di venerazione che il Cardinale nutre per ronfine, vengono vieppiù stretti e rinsaldati. Nella chissà, dove si reco più volte sconosciuto, oggi resterà in permanenza, almeno in effigie, ed in buona compagnia con le spoglie di Santa Caterina e del Beato Angelico. Si e augurato che questi Santi Io ispirino nella sua opera apostolica a Torino Ha ringraziato per : : preghiere promessegli, dicendo che di esse ha molto bisogno, promettendo in contraccambio di pregare, porche l'Ordine glorioso possa svolgere la sua missione in tutto il mondo. E' stato quindi intonato il « Te Deum ». Il Cardinale ha poi impartita la Benedizione Eucaristica. Terminata la cerimonia nella Basilica, il Cardinale, seguito dal corteo, si è recato nell'adiacente sacrestia per apporre la firma al rogito notarile della presa di possesso. 11 protonotario apostolico. Mons. Jorio, ha fatto la pubblica partecipazione, rileggendo la Bolla pontificia ed U verbale dell* cerimonia, appena effettuata. Il verbale è stato firmato da Mons. Pisani e dal testi Mons. Barammo o Hossrno, da Mons. Caccia-Dominiont, maestro di camera di Sua Santità, da Padre Caterinl, da Padre Gambanrttl, procuratore generale dei Missionari deUa Consolata, da Padre Marco Sales, maestro dei Palazzi Apostolici, e dal conte Maggiorino Capello, Ministro del Nicaragua presso la Santa Sed% Un ricevimento offerto dai piemontesi Il Cardinale, all'uficire dal tempio, è stato pregato di recarsi in una saletta del vicinii « Albergo Minerva », ove la Colonia piemontese di Roma e l'aristocrazia romana hanno offerto un ricevimento in suo onore. Il conte C**»slk> b* eagmeo, * nomo del piemontesi tutti, la viva soddisfazione per l'elevazione alla porpora dell'Arcivescovo e par il conferimento dell'augusto titolo, eri ha offerto al Cardinale, a nome di tutti i presemi, una bellissima effigie del Cardinale, incisa in rame, opera del comm. Enrico Arcioni, il Cardinale ha risposto ringraziando per il graditissimo dono. Folcile tra i presenti vi era anche l'on. Boselli, il Cardinale ha voluto rivolgergli uno speciale ringraziamento, por avere voluto partecipare personalmente a!'a riunione, è concluse, dicendo di portare vivo, con se il ricordo di questa niantfestazioi e di affetto. L'on. Boselli ha aggiunto: « Io non mi disponevo a parlare, ma poiché il Cardinale mi ha onorato, ricordandomi in particolare modo, devo rompere il silenzio che mi ero imposto. Come presidente dal Consiglio provinciale di Torino, ed interprete dei sentimenti di tutti i torinesi, gioisco e plaudo per l'ambito premio che il Stinto Padre ha voluto conferirvi. V. E. ha detto che la sua Immagine non è degna di essere collocata in vetrina, lo penso, invece, che l'esposizione del ritratto di un presule, che ha le vostri doti, sia la maggiore propaganda per l'educazione religiosa. 11 stare in vetrina non significa fare pompa di 6e, ma emergere per gli Insegnamenti di virtù o dei doveri reliciosl e civili ». Ha replicato il Cardinale, pregando E Signore di voler benedire i presenti tutti e le loro famiglie, augurando loro che il prossimo anno sia apportatore di prosperità. Tra i presenti abbi ino notato la contessa Cito di Torrecuso, dama della Regina, il conte e la contessa Di Hainbuv, la contessa Cappelli, la duchessa di Guardialombarda. la marchesa Solari, la contessa Negri, il marchese e la marchesa Incisa della Rocchetta, la contossa Sessvser, la contessa Cioarelli, la contessa Vèsmer, il conto e la contessa Capello, la contessa Ferraris di Cellere, la contessa Carassi del Villar, il cenerate Ferrerò di Cavallerloone, donna Sofia Badoglio, il marchese Emilio Bisio, Maria e Luisa Boselli, il comm. avv. Calligaris, vice-avv. gen. erariale *e consorte, la contéssa Carapinto Ruffo, donna Olirà Cavallero-Girillo. donna Enrichetta c.hiaraviglio, grand'ufl. Efron Ferraris, consigliere di Stato, comm. Montalenti, procuratore generale di Cassazione, e signora, contessa Solaro del Borgo, il conte Vittorio Solaro del Borgo, gentiluomo della Regina, Mons. Panizzardl, Vescovo delle forze armate, ecc. Il Segretario politico provinciale del Fascio comunica che ordina a tutti i fiduciari dei Circoli rionali di trovaisi col gagliardetto del proprio Circolo, scortato da dieci fascisti in camicia nera, il giorno 1.0 giannaio alle ore 13,45 alla stazione di Porta Nuova lato arrivi per presenziane alle onoranze a d. E. il Cardinale Gamba, Arcivescovo di Torino. Il Prestito del Littorio Il discorso del sottosegretario on. Soviet. L'on. Pedirazzi, presidente della Federazione provinciale deKli Enti autarchici, ha invitato tulli i Podestà della Provincia ad intervenire al discorso che S. E. Suvich terrà il giorno 6 gennaio in un teatro di Torino. L'invito ai Pod»sstà è perentorio in quantooliè è assolutamente doveroso per tutti ì Capi di .Municipi di venire ad ascoltare le delucidazioni e ie norme che il Sottosegretario al Tesoro darà in quella occasione. I Podestà della provincia dovranno pacane la mattina del 6 gennaio alla sede del Fascio dove un'apposito incaricato della Federa/ione dogli Enti autarchici consegnerà a loro il bigliet-to di ingresso al tea1.ro. I ferrovieri del Compartimento di Torino hanno iiarteoipato con unanime slancio alla sottoscrizione. Hanno finora sottoscritto 17.700 ferrovieri del Compartimento per un totale di 3.200.O0O lire. La sottoscrizione continua. II Consiglio ntrettavo della Società di istruzione, di educazione, di M. S. e di beneficenza fra gli insegnanti dello Stato, nella sua seduta del 30 dicembre ha deliberato di sottoscrivere al prestito pei- la somma di lire 85.000 nominali. Presso il Banco Ambrosiano la Società Nebiolo (Consiglio, impiegati ed operai; dopo aver già sottoscritto per lire 300.000, Imi ieri operata una nuova sottoscrizione per 100.000 lire. L'albero natalizio delle « Piccole italiane i> Teatro gremito, come nelle grandi occasioni, gallerie biancheggianti di marinare bianche Glie degradano giù come ima fcella nevicata per allargarsi in platea. Ma sotto quéll'fMp-parenza di neve, quanto fuoco, quanto ennisiasnio, che risate, che su-ilìi, che baldoria di gioventù. 11 teatro Alfieri ha avuto ieri questo pubblico di rana e. preziosa grazia, composto esclusivamente delle Piccole Italiane delle Scuole medie ed elementari che sono andato in massa a... saccheggiare uu prodigioso albero di Natale. L'aibeiro, essendo piantato proprio in mezzo del palcoscenico, aveva i rami clic arrivavano fin sotto le gallerie laterali... Veramente non erano rami ma erano due tavoloni lunghi lunghi, colmi di doni. La fata della festa è stata la marchesa Carmen Compans di Brichanteau e ad essa 6ono andati, ripetutamente, gli applausi clamorosi ed affettuosi di tutto quel mondo irrequieto. La festa è stata allietata dalla banda dei carabinieri e dai cori delle IL Scuole Domenico Berti, C. I. Giulio e Bagina Elena, i quali hanno cantato l'iiuio Giovinezza del M.o Blanc e l'inno delle Piccole Italiane del M.o Gallino. ' Hanno presenziato allo spettacolo che ha preceduto la distribuzione dei doni, il prefetto gen. De Vita, il podestà ammiraglio Jjuigt di Sambuy, il s»?gTetario federale del Fascio oolite Di Robliarvi, il comandante della Divisione gen. Biancardi e motte altre autorità civili e militari. Sul palcoscenico si è svolto un gustosissimo programma organizzato dal comm. CasalegKio, e al quale hamno partecipato spassosissimi comici che, con il permesso del signor Prato, del signor Cravetto, hanno disertato i loro palcoscenici, E le bimbe hanno cosi potato aupflaudire, dopo aver lungamente festeggiato il piccolo dicitore di versi Sandro Sandniccl, la coppia danzante Morus e Clovida, l'fltasionista Glongio San Secondo, il comico Galliano, il giocoliere GeHx> e i « OuaWro Zanetti », bravissimi acrobati. Dopo lo spettacolo sono sta ti distribuite centinaia e centinaia di pacchi La Mostra Rescalli L'esposizione dei • paesaggi • di don Rescalli, che in questi quindici giorni ha richiamato nei saloni del Sindacato della Stampa, al palazzo della Cisterna, una distinta schiera di visitatori, raccogliendo anche l'approva zione dei competenti e dVlla critica, si chiuderà definitivamente domenica esci, 2 gennaio I ,,':!II■:II