La Germania e il disarmo

La Germania e il disarmo La Germania e il disarmo Polizia e Società sportive disciplinate Bertino, 27. mattino. L'Agenzia Wolff annuncia che sono terminate le trattative fra l'ambasciatore Von Hoeseh con !a conferenza degli Ambascia^ tori, intorno n. taluni punti controversi rimasti da risolvere nella questione del di- [ sarmo della Germania. Si trattava dell'organico della polizia, degli arruolamenti; temporanei della Reichswehr c delle socie-1 tà sportive. Ciò cho riguarda la polizia è stato definitivamente sistemato mediante ! uno scambio di note fra l'ambasciatore te- i desco e là Conferenza degli ambasciatori.. Le forze della polizia germanica erano fis- : sate in un totale di 110.000 uomini, dei ' quali 105.000 nella polizia, di Stato e 35.000] nella polizia municipale. La Conferenza degli ambasciatori ha riconosciuto espressarriente che tali forzo ausiliarie di polizia — le quali nella nota di Boulogne su quo-i sto argomento erano comprese nel numero delle forze di polizia vere e proprie — sia- : no da considerare a parte o perciò non comprese n<u numero di 140.000. Il numero: totale consentito alla Germania si trova ; cosi aumentato. Anche quanto agli arruolamenti e alle società sportive si è ottenuto un pieno accordo. Lo scambio dello note, il cui testo è ormai pronto, avrà luogo probabilmente nelle prime settimane di gennaio. Su tutte e duo le questioni là Conferenza dogli ambasciatori si ò dichiarata soddisfatta dello misure che il Governo della Germania ha comunicato di aver preso. In particolare la Conferenza ha rinunciato alle esigenze, che aveva prima imposto, di scioglimento delle associazioni sportive, esprimendo la fiducia che, se in avvenire i provvedimenti presi dovessero dichiararsi insufficienti, il Governo germanico stesso prowederebbe nuovamente. Commentando l'ottenuto accordo, il Jfontag Morgan nota con soddisfazione che il controllo sugli armamenti della Germania i cessa ormai di .appartenere allo autorità dell'Intesa. Come è noto, l'autorità compotente per tale controllo sarà, d'ora innanzi, la Società dello Nazioni, la quale 10 eserciterà, non in forma permanente, ma caso per ca^o, su decisioni della maggio- ] ranza del suo Consiglio. Il giornale si au-j gtira che, quanto alle società sportive, il! Governo germanico dimostri di possedere I una maggiore energia per reprimere ogni abuso. L'incidente di Landau è chiuso (Servltlo speciale della « Stampa ») Parigi, 27, mattino. | Come vi avevamo annunciato venerdì, il caso dei condannati di Landau, per i noti incidenti di Germersheitn, era stato ogget- ! to di un breve esame in Consiglio di Gabinetto. Painlevé, ministro della guerra, aveva comunicato ai suoi colleghi la prò- ! posta di grazia del generale Guillaumat ed era stato autorizzato a sottoporla al pre- ' siderite della. Repubblica. Nella sorata un comunicato annunciava che il generale Douchy, comandante del 32.o corpo di ar-1 mata, che ha sotto la sua diretta autorità 11 Consiglio di guerra di Landau, aveva fatto mettere in libertà, nella giornata, senza condizioni, nè cauzione per sospensione di pena, i due condannati detenuti, Kegel e Fischer. E su iniziativa dello stesso generale Douchy, trasmessa al ministro con avviso favorevole dal generale Guillaumat, il ministro della guerra ha presentato venerdì sera la proposta di grazia al presidente delia Repubblica. t Per un interesse di pacificazione » La cerimonia si è svolta rapidamente al, l'FJliseo. Il presidente, dopo un brevissimo colloquio col ministro della guerra e l'esai me del rapporto che accompagnava la proj posta di grazia, ha dato subito il suo con1 senso. Painlevé si è recato immediatamente al Ministero della Guerra, di dove sono state impartite le disposizioni per la libe, razione dei condannati graziati. Il decreto, i firmato ieri mattini dal presidente della ; Repubblica, sarà pubblicato martedì nel Journal Officiel. Dopo aver enumerato le pene a cui erano state condannate le persone implicate nei noti incidenti, la proposta di grazia soggiungeva: « Queste condanne sono state pronunciate per gli incidenti di Germersheim; la stessa sentenza del Consiglio di guerra ha assolto il sottotenente della riserva Rouzier. Per un interesse di pacificazione e di tranquillità pubblica, su proposta del generalo comandante i! 32.o Corpo d'armata* trasmessa con avviso favorevole dal comandanti: in capo dell'esercito del Reno, il ministro delia guerra, d'accordo col gnar-< dasigilli e col ministro dogli esteri, ritiene) cho misuro di grazia dovrebbero intervenire nei riguardi dei suddetti condannati/, tutti di nazionalità tedesca. Perciò ho l'o« norc di sottoporre alla firma del presidente della Repubblica il qui unito decreto ,). Il decreto del presidente della Repubblica! si limita- ad enumerare esso pure le pene, comminate dal Consiglio di guerra di Landau, aggiungendo che esse sono del tutto, condonate. Cosi ha termine questo incidente, cB? aveva sollevato una impressione considerevole da entrambi i lati del Reno ed al quale i giornali parigini consacravano ancora Ieri diffusi commenti. Quelli di destra, naturalmente, per disapprovare la! misura di clcii.enza de] capo dello Stato, ritenendola, come faceva YEcho de Paris,un errore, perchè intervenuta troppo presto; quelli di sinistra per felicitarsi senza' riserva — come scriveva ad esempio il Quotìdien — di questa « riparazione portata ad un verdetto senza giustizia ». Una nota de! « Temps » T5| •La maggior parte della stampa pero approvava il provvedi monto, non senza pero' farsi troppe illusioni sulle impressioni che! esso avrebbe prodotto nel Reich. Il Temp$ in proposito scriveva ieri : « La misura di clemenza adottata, dal Governo francese sopprime in realtà qualsiasi protesto per la continuazione della! campagna iniziata in Germania, ed 6 tald da far andare a monte una manovra di cui nessuno spirito imparziale poteva essere lo zimbello. Ancora una volta la Francia, con un gesto pieno di generosità —• di cui non siamo sicuri clic dall'altro lato) del Reno ci siano grati — mostra la sua preoccupazione di evitare perfino le apparenze di una esitazione per quello che riguarda lo sviluppo della politica di pacificazione e di intesa; l'opinione pubblica internazionale riconoscerà che non vi è che! essa — la.Francia — che fino ad ora ha la costante preoccupazione di favorire la riconciliazione e il riavvicinamento, sulla base dogli accordi di Locamo Ma non si può esigere che questa vada più oltre e spinga l'abnegazione fino a prendere ini esame la eventualità della soppressione della garanzia che essa detiene, in virtù del trattato di pace, con la presenza dei suoi soldati sul Reno. Nessuna agitazione del nazionalisti, nessuna campagna della stampa tedesca, nessuna manovra obliqua del Governo del Reich potranno determinare la Francia ad un tale sacrificio, qualora non dovesse avere, come contropartita,-, vantaggi certi e garanzie di sicurezza, per io meno equivalenti a quelli ohe abband >neremo. Vedremo conio Berlino risponderà al cesto che la Francia ha fatto. Le ,irop<> ste che il generale Von Pawels porterà ci principio di gennaio alla Conferenza i-'.-glì ambasciatori, in vista del regolamento delle questioni rimaste in sospeso, per quello) che concerne il disarmo del Reich, ci indicheranno se la volontà di pace e lo spirito' rli intesa della Germania risponda sinceramente alia volontà di pace e allo ;.pirito di intesa della Francia. Un altro incidente Senonchè, nel giorno stesso in cui ^i annunziava la grazia dei condannati li Landau, si è verificato nei territori occupati un nuovo incidente. Venerdì notte, n Magonza, il brigadiere Fol ed il cannonieri! Barbier, che avevano assistito alla Messa di mezzanotte nella chiesa della guarnigione, sono stati attaccati, al loro uscire, da' sette tedeschi ubriachi. I due militari sono stati assaliti senza alcuna provocazione da parte loro; il brigadiere Fo) è stato gettato a terra e colpito, in quanto a] cannoniere Barbier esso è rimasto leggermente ferito. La gendarmeria ha aperto una inchiesta. E' lecito presumere che si ha a! che fare con una banda d' tedeschi pangermanisti, i quali, incontrati i due ridati francesi, non ebbero altra Idea che quella di attaccarli vilmente. Ad ogni modo si tratta di un incidente isolato di <mi1 non si deve esagerare l'importanza- -sso tuttavia ha prodotto qui penosa impressione.