Il Ministero tedesco caduto - il Mikado morto? - la Lituania in rivoluzione

Il Ministero tedesco caduto - il Mikado morto? - la Lituania in rivoluzione Il Ministero tedesco caduto - il Mikado morto? - la Lituania in rivoluzione La crisi a Berlino Il Gabinetto in minoranzaa per Ili voti - « tuo ne feste! » - Ritorno a una combinazione di centro) - Stresemann rimarrà quasi \ certamente al suo posto. Berlino, 17, nette. Il ministero Marx, battuto al Reichstag (che gli ha negato la fiducia con 249 voti contrari al Governo e 171 a suo favore) ha presentato subito dopo le dimissioni al presidente Hindenburg, che le ha accettate. Il gabinetto Mane è apparso definitivamente condannato quando, in un colloquio svoltosi stamane tra Marx e il capo dei ria ziona listi conte W-Harp (convocato dui presidente Hindenourg) il Cancelliere ha rifiutato, conformememe alle direttive sta bilite dal centro, di tratmre coi nazionalisti per formare un blocco di destra. Se avessero ottenuto la promessa di entrare nel nuovo ministero ampliato, i nazionalisti non avrebbero votato la mozione socialista che nettava la fiducia al Governo. Rifiutando. Marx si mostrava coerente a tutte le sue affermazioni precedenti, e facendosi battere su una aperta votazione parlamentare si acquistava il gran mento di avere finalmente condotto uri una crisi chiara ed aperta. Bisogna notare intatti che questa è In prima volto che un Ministero della Repubblica germanica cade in seguito ad un voio che nega in blocco la fiducia. Il gabinetto Marx era al potere da sette mesi La seduta e il voto La seduta pomeridiana del Reichstag non poteva ormai arrecare alcuna sorpresa. Ln partita era virtualmente giuocata fin da stamane Gli ultimi oratori dei vari partiti sono ascoltati distrattamente; essi non possono fare altro che giustificare il loro atteggiamento particolare, cir> che è ormai senza interesse. Già su alcuni provvedimenti finanziari di secondaria importanza le forze parlamentari si contano. Una proposta dei partiti di Governo e respinta con 210 voti contrari e 156 favorevoli. E' la nrova generale del voto finale. Prelude a questo il conte Westnrp. a nome del partito nazionalista. Egli dichiara che, pur non approvando affatto le critiche alla Reichswehr che hanno inspirato ai socialisti la loro mozione di sfiducia nel Governo, il suo partito voterà contro quest'ultimo perchè 1 esperienza ha dimostrato che un tale Governo non può Teggersi da se, e inoltre è fallito l'appoggio al Governo dei socialisti. Occorre un governo fondato su una maggioranza stabile. Senza esprimere alcun apprezzamento sull'indirizzo politico passato o futuro de! Governo, i nazionalisti voteranno contro il gabinetto Il voto — come si è detto — pone il ministero in minoranza per 78 voti. Mentre i ministri abbandonano l'aula, i comunisti irridano « Seioglimentol n. , II.Reichstag prende le vacanze Ano al 19 gennaio. Il presidente dell'assemblea pronuncia un disoorsetto che va perduto tra i rumori. Si odono appena le ultime parole di augurio che suonano quasi ironiche: «Buone festel ». Il presidente Hindenburg, accettando le dimissioni tosto deliberate dai ministri riuniti a consiglio e presentate dal Cancelliere Marx, ia ringraziato questi ed i suoi collaboratori per l'opera prestata e li ha pregati di restare al loro posto per il disbrigo degli affari in corso. Egli comincierà subito le consultazioni. La crisi sarà probabilmente assai lunga. Come si prospetta la crisi E' troppo presto per fare previsioni particolari sia sull'andamento sia sull'esito della crisd. A dare i.n generale un'idea della sua eccezionale difficoltà eri può notare the nessuno dei due capi dei maggiori gartiO che hanno abbattuto il gabinetto lane: il partito socialista ed il partito nazionalista (gli altri due sono il comunista ed il Tassista) appare in grado di formare un ministero. Ma poiché il vero promotore della crisi è stato il deputato Scholz, capo del gruppo popolare, potrebbe logicamente essere affidato a lui l'incarico di formare il nuovo Gabinetto. Anche questo tentativo difficilmente approderebbe a qualche risultato. Quindi sii dovrebbe avere un ministero basato in prevalenza sul centro come l'attuale, ossia, sii par giù, una nuova edizione di questo con altri uomini. Esso potrebbe essere un ministero di transizione per preparare la formazione di una grande coalizione nel momento più opportuno. Tra i ministri del gabinetto Marx, quello che ha maggiori probabilità dà restare al potere (se non addirittura di essere il futuro Cancelliere come qualcuno viene sussurrando) è Stresemann, il quale — al pari di Briand in Francia — sarebbe destinato a rappresentare la continuità di una politica estera che oltrepassa gli interessi ed i programmi dei singoli partiti. L. E. Ansietà parigina (Servizio speciale deus «Stampa») Parigi, 17, notte. La caduta del gabinetto Marx era attesa dui da troppi giorni per sorprendere l'opinione pubblica Tuttavia le impressioni che essa suscita sono piuttosto contraddittorie, e non mancano u; risolversi in un generale senso di perplessità. Le origini delia crisi vengono giudicate con una certa simpatia. Al disopra delle contingenze tattiche che possono avere contribuito a determinare o ad affrettare que-iu scioglimento di una giù lunga ed incerta battaglia parlamentare, gii osservatori si dicono che la crisi è l'effetto del prevalere del punto di visia socialista nella questione della iteicli-wehr. E la considera zione è di quelle che non potrebbero non piacere a cervelli francesi, Scheidt-mann ha a Parigi gli onori delia giornata, e per puco la 6ua vittoria non viene salutata come un provvidenziale correttivo alle concessioni dovute consentire a Ginevra in materia di controllo militare. Con malcelato consenso il Temps rievoca la requisitoria pronunciala ieri dai capo dei gociaiueniocratici del Reichstag, Scheidemann. contro il ministio delia Reichswehr, Gessler. Identiche sono te osservazioni dei Journal des Debats. il quale spinge la propria contentezza sino a sperare che dopo quanto è successo Gessler sia un uomo liquidalo. Ma alla contentezza per la mazzata inflitta a Gessler comincia a mischiarsi un poco di inquietudine. Rovesciare un ministero ohe si renda colpevole di duplicità nella propria politica estera e pari! di pace mentre non pensa che alla guerra sta bene; bisogna perr. anche -'ssere sicuri di potei iarne il giorno dopo uno migliore Ora, posaeg gono i social-de-nocratic: tedeschi tale sicurezza? A Parigi .- ne dub:ta, e, pur tenen do conio del rinnovato ascen.iente che que sto partito è venuto pigliando da un anno B questa parte, non si esclude che il pecca¬ to dell'Intransigenza a cu! ! socialisti di tutti 1 paesi devono già tante mortificazioni possa ancor una volta far capo al fallimento de ■ la grande coalizione e all'avvento di un gagnolio anche meno democratico di quello :*ccnte. Il caso — si 6 verificato dodici mesi or sono, nll'enoca dola formazi"ne del secondo ministero Luther. Oggi Marx, ammaestrato dall'esperienza, voleva rimandare la crisi a coalizione (atta appunto per evitare un bis dell'errore de) gennaio l"i>fi. ; socialisti gli hanno tagliato l'erba sotto i piedi, ntusciranno essi a mettersi d'accordo col popolari e col centro più facilmente — nel l'ambiente di una crisi ministeriale — di quanto non avrebbero potuto fare, sotto un ministero già riformato, secondo la formula n.-alizionista? 11 loro procedimento è forse teoricamente piti logico. Ma in pratica e«so potrebbe anche equivalere ad aver messo II carro 'nnan:i ai buoi Queste riflessioni che al primo annunzio pochi avevano .atto, tendono .fui in serata a prendere ii sopravvento sull'ottimismo iniziale e v-neoti" generando ja perplessità cui i.cc' nnnvamo <n principio. ]! Temps. dopo averci pensato su ben bene, si domanda se il Tieicli abbia altra ria di uscita dall'imbroglio «Itiiale all'infuori dello scioglimento delia Camera e dèlie elezioni. Senonche an. he questa :pote>i gli sembra discutibile. Questi succinti dati sulle impressioni parigine •.•«•metiono di intendere abbastanza bene con .manta ansietà venga aitoso qui lo scioglimento della crisi tedesca, che certamenio si farà attendere vari giorni. C. P.

Luoghi citati: Berlino, Francia, Ginevra, Lituania, Parigi