Processo finito e processo nuovo

Processo finito e processo nuovo Processo finito e processo nuovo 20 anni a Giuseppe espellano Il fratello Luigi assolto gCuneo, 15, notte. Le ultime battute del processo per 11 mancato parricidio di Novello hanno richiamato anche stamane un pubblico numeroso. Quando alle 9, Il Presidente aw. Lastrucciapro l'udienza, ogni po6to è occupato. La requisitoria SI discute subito l'incidente procedurale dieri, sollevato dall'on. Rossi. U Presidente risolve l'Incidente con un giudizio salomonico. Nel confronti di Luigi Capellano, lascia unito il capo di imputazione, mentre lo scinde nei confronti del Giuseppe, accogliendo cosi nel primo caso le istanze dell'on. Rossi, e nel secondo quelle doll'avv. Toselli c del Procuratore Generale. Risoltosi cosi, con soddisfnziono di tutti, l'incidente procedurale di ieri, si inizia l'ultima parte del processo. Siamo alla requisitoria del Procuratore Generale, aw, Proierzi. Premesse alcune considerazioni d'ordine giuridico, l'oratore senz'altro entra nel vivo del processo. Esamina, con il sussidio ili argomentazioni, in ratto od in diritto, la posizione dei due imputati, ritenendoli entrambi responsabili del mancato parricidio. Esclude ei possa parlare, nei confronti del due Capellano, di solo parricidio tentato E dice: — Se voi, signori giurati, accederete a questa tesi, che, senza dubbio, la Difesa vi prospetterà, i due Capel'ano se ne ritnrivc-anno a ca6a Qui attenderanno la prossima vendemmia, per cercare se una nuova, compiacente botte, ripiena di crnspo. vomì per sempre accogliere il padre dei due attuali imputati . , Il rappresentante della lecce esclude pure si possa parlare di semi-infermità; conclude inverami,! dai giurati un severo verdetto specie nei confronti del Giuseppe. Le arringhe Properzl e Toselli Ha-quindi la purola il pruno difensore: avvocato Toselli, patrono di Giuseppe Capelano. Dopo un saluto al Procuratore Generae aw. Properzl, contro cui per la prima volta si trova a dover sfoderare le sue armi difensive, ricorda ai giurali come il loo giudizio possa essere terribile; poiché un ol giorno di carcere vanii a bollare in eterno il Giuseppe del più ignobile donno: quelo di aver osato alzare la mano contro il roprio padre. Ricorda conio il maresciallo el Carabinieri di Dogllani abbia, nella sua estimonianza, affermato che il padre dei due mputati non godeva in paese ottima fama. Ricorda pure altre circostanze di latto, ate a controbattere le afférmazioni della publica accusa, sviscera in ogni suo punto il rocesso,. rilevando le contraddizioni moleplici in cui emide il padre sia negli interogatori fatti durante l'istruttoria, sia in uelli fatti all'udienza Nota pure come sia osa per lo meno strana il fatto che il pare, a differenza di quanto fece in un primo tempo, cerchi ura di scagionare il figlio uigi, il più giovane degli imputati, e aricare ogni responsabilità, sulle spaile del olo Giuseppe. A questo punto l'aw. Tosefli, he ha pallaio già per quasi due ore, chiede enga sospesa per qualche tempo l'udienza. oiché è mezzogiorno il Presidente rinvia dibattimento alle 15. Nel pomeriggio l'aw. Toselli esamina la figura del reato di cui è imputato, con il fraello Luigi, il suo difeso. Con il.sussidio di numerosi volumi medico-legali, combatte le ffermazioni fatte dai periti nella loro relaione; esamina la tesi della semi-infermità conclude chiedendo ai giurati un verdetto quo e non eccessivo. L'on, Rossi Ha infine la parola l'ultimo avvocato di diesa, on. Rossi. 11 patrono di Luigi Cappellano, ricambiato il saluto ai Pubblico Ministero sordisce affermando che la causa di Luigi G%pellano è molto pili semplice, molto più àclie""di quella del disgraziato fratello suo. L'on. Rossi ricorda come il padre abbia afejoiaw di non ritenere responsabiie del tenafti»8«cnminoso 11 Luigi, che deve perduto ssere immediatamc-aile scarceralo. Esamina, el confronti del suo difeso, quelli che sono tati 1 fatti che condussero il Luigi con il fraelio Giuseppe, nel gabbione degli imputatiFa notare ai giurati come il Luigi, anziché ecarsi a Savona prima, In Francia poi, come ee? il fratello Giuseppe, preferì recarsi nella icina Mondovl. ove si impiegò quale servo i campagna in uno cascina del luogo. E l'on. Rossi conclude: — Luigi è innocente; lo ha affermato il adre! io hanno proclamate le circostanze causa; lo «attenuiamo noi. Luigi deve ssere assolto, e voi l'assolverete. Il verdetto e la sentenza Le arringhe sono finite. Il Presidente avv. astrucci, dichiara chiuso il dibattimento. 11 ubblico viene fatto allontanare, ed i giuati restano nell'aula per il verdetto. L'atieaa el pubblico nei corridoi e sulle scale del alazzo di Giustizia, dura un'ora. Alle 18, il ancelliere cav. Oraziani dà lettura del veretto, I giurati con il loro verdetto hanno tenuto 11 Giuseppe Capellano reo di parriidio mancato: hanno invece escluso, nei onfronti del Luigi, ogni colpevolezza. Al iuseppe hanno accordale le sole circostanze tenuanti. Per questi motivi il Presidente w. Lastrucci assolve Luigi Capellano, conannando Invece Giuseppe Capellano ad anni 0 di reclusione, al danni, ed alla Interdizioe perpetua dal pubblici uffici. La severa condanna e. stata accolta da Giuppe Capellano abbastanza tranquillamente entre il fratello Luigi viene scnrce>ato. il ondannato si allontana a capo chino, tra ì arabinieri. , Accusato di voler fare la levatrice Novara,- 15. rinite Secondo l'atto di accusa Giovanni QaranvIU fu arcello di anni zi d! Vercelli, e folpvvole di un ntativo eli procurato aborin Egli aveva avuto lazione intima con la ragarza Francesca Girari di anni S6, la guai* venne hrn tosto n trovar In lstato Interessante. I.a poveretta intornio del cosa il Oaranetll epa aveva non, pia ironcato on lei i «noi rapporti e questi le promise di polarle da Milano delle paMli-lie che i'avietihci-n berata dalla gravidanza. La cura però non ebl.e ito. D Oaranollt. secondo In ra'_'fi?7n prejio in seuito la levatrice Uosa lìarPeri» di ocruparfl delonerosa faccenda. Ma tutto tini con la nascita un hamhino inpnii-p il Onravelll aveva tuieuto un altro tflllllc senza pi fi curarsi dell'ex-tl anzata. La ragazza allora denuncici il sedurloe all'autorità muilìziaria. die !» rinvio a glinlio del nostro Tri buri» le. Al processi In Cii-m-u er» costituita Parie Civile col patrocinio rle'l'.'tvl oeato Defablanl», Il Tribunale tuttavia assolse II aranetll per Insufficienza di prove Ultr-tigori avTe^nt! Orni e Iieenurtenzl Pres. cav. uff. Bonelll.

Luoghi citati: Francia, Milano, Novara, Novello, Savona, Vercelli