La prosperità del Bilancio, la difesa della lira, le ragioni del Prestito nell'esposizione finanziaria del ministro Volpi al Senato

La prosperità del Bilancio, la difesa della lira, le ragioni del Prestito nell'esposizione finanziaria del ministro Volpi al Senato La prosperità del Bilancio, la difesa della lira, le ragioni del Prestito nell'esposizione finanziaria del ministro Volpi al Senato Roma, 9, notte. Oggi, al Sonato, gremito anche nelle iribune. preseiiw Mussolini, il ministro Volpi ha tenuto 1 atteso discorso suliu situazione finanziaria e sul Prestito del Littorio. Hanno pi ima pallaio i senatori ALFREDO BACCELLI, BERIO e WOLLEMBORG. I primi due ti a ano approvalo pienamente la politica finanziaria del Governo. Il sen. WOLLEMBORG ha dichiarato: — 11 pensiero che oggi deve dominare tutti é il bii'in successo della sottoscrizione al Picstito per motivi non solo finanziari ecl economici ma nuche morali e politit'i. S! tratto, più che di tuia occorrenza di Tesori, di una necessita politica nei riguardi i 11 terni e nei riguardi internazionali. L'oratore ha riconfermato « la fede espressa nella discussione del dicembre 1919, quando, augurando il buon successo d'un altro prestito, parlò delle valide forze ricostruttrlcl de! popolo italiano. Oggi come allora sente il dovere di lodare il patriottismo sicuro e lo slancio elllcuce d- Ila arni massa degli italiani che, ignorando tessere e distintivi, la-, vora, produce e risparmia per la famiglia e per la Patria • {applausi). Incidentalmente richiama l'attenzione del Governo su qualche ignobile speculazione che. specialmente nei piccoli centri. ?i viene tentando a danno dei , piccoli possessori di Buoni del Tesoro. VOLPI: — Si sono preavvisali tutti i prefetti che questa è una mossa disfattista. WOLLEMBORG si domanda se la conversione era necessaria. La iiducia del popolo verso 11 Tesoro italiano si mantenne sempre fjuaie e quanto era indispensabile. Nè ora è diminuita. Non era dunque necessaria la conversione, specialmente se si considera che forse una mela dei Buoni stavano nel'e disse di Istitut. stanili, parastatali e simili. Forse un libero prestito di una diecina di miliardi avrebbe avuto un felice successo, spe¬ cialmente se accompagnato dalla formale dichiarazione che l'intero ricavo sarebbe servito a rimborso e all'estinzione dei Buoni del Tesoro. Un autorevole scrittore di questioni finanziarie e lo siesso ministro avevano indotto in lui la convinzione che si sarebbe battuta la via già seguita spingendo il collocamento della settima serie di Buoni novennali. VOLPI: — E' ancora aperta: per i Buoni novennali non c'e provvedimento di sospensione, WOLLEMBOltG : — 11 Governo ha creduto necessario il rimedio eroico della conversione dei Buoni de: Tesoro per vincere la battaglia pe: ia rivalutazione della lira, battaglia che sì deve vincere e si vincerà, ma i Buoni del Tesoro avevano acquistato popolarità, fra i liberi risparmiatori ed erario stati, per loro, ottima scuola di parsimonia e di lede nello Stato. Riuscita bene la sottoscrizione il denaro allluitu nelle cosse dello Stato, per quali mete ne riuscirli? Sarà impiegato per ri; durre e sistemare la circolazione cartacea di Stato? Per rafforzare la riserva aurea? Per stabilizzare la lira? E così si potrebbe continuare nelle domande clic egli rivolge a sé stesso senza chiedere risposta al ministro delle Finanze, che anzi prega di non dargliene alcuna (.il ride). Si 1 ratta di un argoinenlo complesso delicato, per cui ogni prudenza si impone. Prudenza, saggezza, misura, sangue freddo è ciò che è consigliabile. Non si può giungere alla terra promessa monetaria senza una traversata lunga e penosa e da compiersi a tappe. Intanto laccio due raccomandazioni: quella di governare, di disciplinare la delicata materia delle anticipazioni e l'altra di esaminare la questione dell'arrotondamento della conversione forzosa dei buoni del Tesoro rilevando che per i piccoli hi/onì lo arrotondamento può essere gravoso '.applausi).

Persone citate: Alfredo Baccelli, Berio, Mussolini, Prudenza, Sonato

Luoghi citati: Roma