Un eccezionale Consiglio dei Ministri

Un eccezionale Consiglio dei Ministri Un eccezionale Consiglio dei Ministri La situazione interna esposta da Mussolini: Vibrata condanna delle violenze « esptasioni di delinquenza comune e di rancori privati », e deplorazione delle dimostrazioni ai Consolati - « La Nazione è perfettamente tranquilla e lavora con inensa disciplina. I buoni cittadini, anche se non tesserati, non hanno nulla da temere ». 17 nuove Province tra cui Aosta Savona Vercelli » Vasto movimento di Prefetti -■ L'imposta sui celibi ROMA. G. notte. Si è chinilo stamane n Palazzo Vimin:iie, ti Ile oro 10, il Consiglio dpi Ministri, sotto la presidenza dell'on. Mussolini. Tutti i ministri erano presenti: segretario l'on. Stianto. La situazione interna Il Capo del Governo e Ministro dell'Interno riferisco noi seguenti termini 6ulla situazione interna : • Dopo l'attentalo del 31 ottobre l'eccitazione e la esasperazione delle masse fasciste proiuppc in modo formidabile ed incontenibile. Naturalmente, come sempre accade nei ■momenti di pubblica eccitazione, accanto alle masse degli esultanti e dei puri, comparvero elementi di dubbia orinine, molti espulsi dal fascismo, altri, agenti provocatori o pescatori nel torbido. A costoro si devono iti gran parta gli incìdenti più oravi che si svolsero fra il l.o ed il 4 novembre. « Durante il mese di novembre, sulla scorta di inchieste scritte e di riferimenti orali ho esaminalo caso per caso tutti (ili incidenti avvenuti. In oltre 00 Provincie non 'accadde nulla di. particolare. Nelle rimanenti si ebbero qua e là episodi di violenza contro persone e cose. Aggiungo, che di molti, inci'denti si è data una versione, esagerala. Castagnole di carta, ad esempio, sono state prese per bombe ad alto esplosivo. Talune devastazloni non sono 'avvenute. Dichiaro ancora 'che molte violenze, come accade per tutte le azioni incontrollabili ed irresponsabili, futono esplosioni di delinquenza comune o di rancori privali. T.e dimostrazioni contro l Consolati stranieri, pessimo costume della piccola vecchia Italia, che farò cessare con 'cani mezzo, furono sommamente stupide e 'condannabili. Non meno condannabili talune sporadiche violenze consumate contro edi\flct destinali' al cullo cattolico e contro sa'cerdoti della Cìdesa cattolica, alla quale il fascismo ha manifestato e deve manifestare sempre il pili grande rispello. « Dall'esame che ho fatto minuziosamente è personalmente di tutti i casi, risttlta che la fase di massima intensità delle rappresaglie fi ebbe nella notte dall'i al 2 novembre, con tawichc. altro incidente sino al 4 novembre. 2>nf,5 novembre ad oggi nessun altro incidente 'degno dì rilievo mi é stato segnalato. La Nazione è perfettaments tranquilla e lavora come al solilo con intensa disciplina. Vapplleazione delle leggi- per la difesa dello Stato non ha dato luogo ad incidenti di sorta 'ed è stata raccolta con soddisfazione dal popolo. mi dati gii pubblicati dimostrano che il 'Governo fascista procede soltanto contro i nemici irriducibili, poche centinaia in tutto, le che i buoni cittadini, anche non tesserati, non hanno assolutamente nulla elli temere. Nel frattempo ho consultalo lungamente tutti ì prefetti del Segno. Sui risultati di questi tolloquii ho diramato apposito comunicato. Mi riserbo, fra poco, di comunicare istruzioni precise Sf prefetti, i quali, come rappresentanti diretti e supremi dello Stalo fateista nelle Provincie, devono godere di una Indiscussa autorità e del più grande presti'aio. Come già dissi a suo tempo, tutti i prefetti mi hanno unanimemente confermato 'che tutta Va sana e laboriosa popolazione italiana è dev.ota al regime, specialmente nelle Provincie dell'Italia Meridionale, dove ognuno può constatare i progressi realizzati in 'ogni campo dall'avvento del Governo fascista In poi. r« Ilo dato precisi ordini perchè, con una 'applicazione ferrea della nuova Legge di P. S., sta stroncata la delinquenza comune. Operazioni intente a questo scopo sono in corso in Sicilia per debellare gli ultimi resi'dui della delinquenza rurale, e altre operazioni si svolgono nell'Agro nolano e limitrofa regione dei Mazzoni. L'Arma dei RR. CC. compie, come sempre, con impareggiabile senso di sacrificio e di devozione, il suo dovere. Mentre reparti della Milizia hanno avuto il meritato privilegio di montare la guardia politica alle frontiere, cominciano a funzionare gli uffici politici di investigazione presso le Legioni della Milizia stessa; tale servizio sarà condotto con ogni scrupolo e con alto senso di responsabilità. In relazione con questa situazione sono taluni del provvedimenti che vi propongo, e cioè la creazione di nuove Provincie e conseguente abolizione di tutte le sottoprefetture, il movimento del prefetti, la nomina del governatore di Roma, il regolamento per l'Ente nazionale '. avanguardie e balilla » e nitri minori ». Il riordinamento provineialo Quindi il Capo del Governo cosi enuncia la necessità di creare nuove Provincie: « L'attuale circoscrizione provinciale non ha subito modificazioni meritevoli di rilievo dall'epoca dell'unificazione del Regno, in cui fu costituita, sino all'avvento del regime fascista. 11 Governo nazionale, subito dopo 11 suo avvento, esclusa, per fondamentali ragioni di principio, la possibilità della soppressione delle Provincie per far luogo ed un ordinamento a base regionale, provvide, sen. za indugio, alle necessità più urgenti, con la determinazione delle circoscrizioni provinciali dei territori annessi, con la creazione delle Provincie di Taranto e di Spezia, e con la modificazione delle circoscrizioni delle Provincie di Forlì, di Roma, di Lucca e di Livorno. Di recente poi, 6ono state soppresse 95 circoscrizioni circondariali. a Ma la soluzione integralo del problema appare ormai di improrogabile necessità. La conoscenza anche superficiale d-oilc attuali circoscrizioni rende manifesto come molte di ciano troppo vaste per consentire agli oamdoiqacnfgmnsnztqmszdtngsopptdtlmiancdcussdsfsapssadtvcAdpoccCe organi ed alle autorità ohe vi sono preposte adeguata etllcacia ed intensità di azione. La molteplicità, e la complessità delle funzioni die la nuova legislazione 1 ia demandalo agli organi provinciali, autarchici e governativi, impongono che la zuna teiritotiale, nella quale ossi sono chiamati a svolgere la loro attività, sia opportunamente contenuta entro congrui contini, tatuo più avuto riguardo al notevole incremento della popolazione. Infuni, se il numero di ti!) Provincie eia adcgimto nel 1H7U, emanilo l'Italia conlava 28 milioni di abitanti, non lo é piti adesso che ne conia olire Ai milioni, malgrado siano stale aumentate di cinque dopo la guerra. « Inoltre i nuovi ordinamenti locali hanno notevolmente ampliala tu sfera di attribuzioni doll'Amministrazione provinciale autarchica, chiamandola u compiti nuovi dai quali era prcrcderitoinciiic esclusa, spceitilmcnie ad integrazione di servizi che interessano piti Comuni compresi nella circoscrizione ed ni quali questi non 6ono in grado di provvedere o di provvedere adeguatamente. Ed ancora più ampia è la sfera delle nuove attribuzione di cui sono stai! investiti gli organi provinciali governativi. La logge sulla estensione del poteri dei prefetti ha officiato a rpicsli un compito .issai complesso per il controllo ed il coordina mento ili tutte le pubbliche attività, nell'ambito delle rispettive Provincie, ha legge sull'estensione del podestà, rendendo più intensi i controlli sulle Amministrazioni comunali, ha ioso necessario che la vigilanza dell'autorità prefetti!! zia sia i>jfi estiva ed assidua, e che più fre-1 queliti e diretti siano i contatti fra questa e gli amministratoli. « inllne, la grande legge sindacale del 3 aprile HA'ti ha demandalo ni prefelli una delicata funzione di vigilanza sulle associazioni sindacali, ciò che importa la necessità di seguire lutto il movimento sociale ed economico della Provincia, Queste considerazioni, alle quali non è rimasto estraneo né il criterio di riallacciarsi a tradizioni etniche e storiche, né quello di dai e ni Governo centrale una più diretta rappresentanza in talune zone, come quelle di contine, hanno consigliato una revisione generale, delle circoscrizioni provinciali, al fine di ridurre il territorio di quelle riconosciute troppo vasie per far luogo alla formazione di Provincie nuove, nell'ambito delle quali l'azione dei prefetti possa riuscire, come é necessario, pronla ed efficace. L'aumento delle circoscrizioni provinciali-rende poi paleso la pratica inopportunistu che sieno ulteriormente conservate le poche circoscrizioni circondariali «incora rimaste. finanziario 1927, lOpera può contare soltanto sopra un:, (Mitrata di circa il milioni, mentre ne ha bisogno di almeno mi per essere in gre lo di ritmare 1" finalità in vista rielle quali ,'• sttiìn istituita: liituliut chi secondo le risonanze di indagini statistiche, imporrino per l'Opera la necessità di esplicare ogni nono un'azione assistenziale v-rso non niello di :i0 inihi di,mie e non meno ili 29 mila minorenni orfani, abbandonati, discoli, traviati <■ anormali, imponente è adunque il compilo de la Legge affida all'Opera Nazionale, mentre feconda deve r:ss-re l'ailuozioii". ioniro «■ sopra ogni diflleolln di qualsiasi genere. Perciò appunto, dovendosi portare rimedio n!j4> auiinll risorse pressoché nulle rieU'Isf'unzione, gj assicura all'Oliera Nazionale a i uncorso di quelle persone, escluse lo nubili — perche spesso la mancata contrazione del matrimonio non dipende dalla volontà della donna — che giunte all'età legale (25 anni), t-i astengono dal cieare una famiglia. Lo siuto Interviene por assicurare tale conCòrso. poiché tn:'i delle caratteristiche fondnmentnli dello Strilo fascista consiste nel munire di sanzione giuridica i doveri morali ai quali non ti adempia voloiilarlaineute. Soliamo cosi mio Stato ha diritto di riconoscersi conio creatore della coscienza mora'e di un popolo. Quale maggioro giustizia di quella consistente nello assicurare l'aiuto dei celibi volontari alle opere di assistenza per la maternità e l'infanzia? A questo principio si ispira appunto lo schema di Decreto che, i non senza giusta ragione, può aspirare a lai' parte di quel corpo di leggi fa-ciste colle (piali, nella Nazione rinnovata, il fascismo Iha inteso di richiamare in vigore 11 vecchio e sano costume del Paese. Il H. Commissario del comune di Milano ha sollecitato l'adozione di provvedimenti Intesi a conferirgli i potori necessari per addivenire a modificazioni nell'ordinamento degli uffici e del funzionamento dei servizi, ai lini di una più spedita azione dogli uffici e di un più efficace rendimento dei servizi por una più Ripida e proficua attuazione del I vasto e complesso programma di sviluppo della città, che con gestione 6trao:dinaria I dell'amministrazione comunale di Milano si intende di realizzare. Ritenuta l'opportunità idei provvedimento richiesto, e considerato che esso —- secondo una precisa dichiarazione tesa dallo stesso it. Commissario di Milano — non importerà maggior onere di spesa a carico del Comune, si e predisposto apposito schema di provvedimento die. data l'urgenza, deve essere adottato nella forma di Do .roto Logge. I commenti romani Roma, 6, notte. I primi commenti dei giornali alle deliberazioni odierne del Consiglio dei Minisl.ii si soffermano particolarmente sull'esposizione della situazione interna fatta dui capo del Governo. La Tribuna dice che le dichiarazioni dell'on. Mussolini non potevano essere più nette e precise e aggiunge: « Questo unicamente occorreva rilevare stasera: die la nazione non ha mai tanto prodotto, mai tanto lavorato, mai tanto praticato la disciplina. Essa è intatta e compatta: le dtehiarazio;i ci Mussolini ne danno la garanzia più salda. Noi sappiamo che esse incontrano la fiducia assoluta e trovano credito completo presso timi gli italiani, Non vi •'■ che da continuare: durare col fascismo ». Un comandamento // Corriere d'Ilalio metto in particolare evidenza le parole di condanna pronunzialo dal capo del Governo contro taluni atti di violenza dovuti.-i deplorare dopo l'ultimo attentato e scrive: «Le parole di Mussolini sugli ultimi incidenti scoppiati in un'ora particolarmente grave per il paese, non è la solita deplorazione dei costituzionalismo ufficiate, ma é ronda ana esplicita e severa. E' insieme un comandamento cho non sarà trasgredito ed ' una garanzia che noti può fallire ». II Lavoro d'Italia osserva: « La politica interna del duco è rivolta ai tutelare anzitutto la nazione, a permetterle di costruire, al riparo da ogni sorpresa e da' ogni attentato, l'edificio della sua prosperità, a farle conseguire quelle maggiori fortune a cui Ita diritto per la sua disciplina, per il suo lavoro, per l'abnegazione con cui sopporta : sacrifici imposti dall'eredità dura del passato e dagli ideali di grandezza che persegue. In questa linea generale rientrano tutti : provvedimenti 'di polizia politica e ordinaria, ni successo dei quali la milizia fascista porta il contributo di una azione fervida, coraggiosa e devota ». A proposito poi delle modificazioni operate nelle circoscrizioni provinciali il giornale soggiunge: « Il prefetto di oggi é tanto diverso da' quello di ieri, quanto lo Stato fascista 6i differenzia da quello liberale. Ha maggiore prestigio, ma anche maggiori responsabilità « funzioni più vaste: quindi una quantità 61 lavoro a cui non potrebbe far fronte itn Tirovincle troppo vaste, se non delegando i suoi poteri a sottoprefeui, ciò che significa creare duplicati, intralci e diminuire l'efficacia del controlli e di una azione politica che deve essere informata da uno spirito unitario In tutto l'ambito di una amministrazione provineialo . e o a , i a Tra i nuovi Prefetti La novità cittì movimento dei prefetti consiste, oltre che nell'inconsueta sua vastità, nella creazione di un certo numero di prefetti scelti nel partito e fuori dell'amministrazione. Dall'avvento-, del fascismo al potere a tutt'oggi infatti si era proceduto a qualche nomina di prefetti fuori dei ruoli burocratici, ma per pochissime persone; oggi invece si è dinanzi ad una vera e propria immissione di elementi nuovi negli organi più delicati dell'amministrazione dello Stato. Gioverà, per la conoscenza del pubblico, dare qualche cenno biografico sugli uomini scelti oggi ditll'on. Mussolini per coprire le cariche direttrici della vita della provincia., L'on. Marcello Vaccari, che andrà a reggere la Prefettura di Trento, è l'unico deputato che. ossequiente al desiderio del Capo del Governo, abbia rinunciato al mandato parlamentare per entrare nell'Amministrazione. t Egli é un valoroso combattente tre volte fej rito. Partecipo alle prime azioni squadrista ! rimanendo ferito 4 volte, di cui due graveI mente, all'Ardenza e a Fiesole. E' tra i foni datori del fascismo fiorentino, insieme col 1 marchese Dino Compagni Perrone e col console Tamburini. l'u segretario del Fascio di Livorno, poi commissario federate straordinario ed in seguito deputato di Como. Il marchese Dino Perrone Compagni, de» stinato alla Prefettura di Reggio Emilia, è figura notissima tra i fascisti; fu uno del comandatili delle squadre fasciste nella marcia su Roma. E' stato tra i primi a propugnare l'organizzazione del fascismo toscano. L'ex-deputato Guido Pighetti, prefetto di Cuneo, ò stato ima della ligure più in vista del fascismo umbro, prima della marcia sul Roma. Inquadrò nel fascismo la massa operaia delle acciaierie di Terni E' uno studioso ed esperto nei problemi sindacali. E' molto giovane ancora. L'avv. Carlo Tiengo, nuovo prefetto di Sondrio, assessore comunale e deputato provinciale di Adria, è fascista dal 1922. L'avv. Ottavio Dina'e, destinato a Nuoro, interventista, redattore del Popolo d'Italia dalla fondazione, volontario di guerra come ■semplice soldato, fu uno dei partecipanti alla assemblea di San Sepolcro i) 23 ottobre 1919 per la fondazione dei Fasci. Dopo la marcia su Roma fu delegato del Partito in Argentina e in varie città del Sud-America, dove fondò del Fasci. E' staio commissario regio alla Spezio. Il gen. Zamboni, nuovo prefetto di Ruperia, fu questore a Torino, poi ispettore generale della milizia. Recentemente era 6tat© nominato ispettore generate di Pubblica Sicarezza per l'Aldo Adige. Il gen. Franco, nuovo prefetto di Foggia, nato nel isnrj a Novara, generale dell'esercito, dopo la marcia 6u Roma fu questore a Parma e .poi prefetto ad Ancona. Attualmente a disposizione del Ministero degli Interni. Prefetto di Reggio sarà il gen. Giovanni Sei vi, ufficiale medico elfcttivo presso l'06pedate militare di Milano, fascista fra i prlmL il Senato - Il Consiglio dei Ministri terrà ancora, due sedute per esaminare i provvedimenti del ministro Belluzzo intesi a attenuare il caro vita e per ascoltare l'esposizione finanziaria del ministro Volpi, nonché per approvare una settantina di provvedimenti di ordinarti amministrazione. Domani intanto il Senato riprenderà i suoi lavori; questa sessione non sarà, come è stato detto, di una sola seduta, ma si protrarrà per tre o quattro giorni perchè debbono essere discussi vari disegni di legge, tra cui quello per l'applicazione del ::ontributo di miglioria in dipendenza dell'esecuzione di opere pubbliche, l.a seduta di domani verrà quasi certamente assorbita dalla discussione di questo progetto, cosicché solo mercoledì 8, verranno esaminati dall'assemblea i progetti per il prestito del littorio. Su queste argomento sono iscritti a parlare j senatori Maggiorino Ferraris, Ancona» Loria Alfredo, Baccelli e Berto. Nella stessa seduta ii ministro Volpi, rispondendo agli oratori, pronuncerà l'annunziato discorso. U Senato continuerà i lavori nella giornata di giovedì