Nozze in Vaticano

Nozze in Vaticano Nozze in Vaticano Un avvenimento eccezionale nei secoli - L'intima e solenne cerimonia nella cappella Matilde - Il Papa celebrante il matrimonio delia nipote Maria Luisa con il marchese Edoardo Persichetti-Ugolini -- Il rinfresco e la colazione nelle sale del Tronetto e del Concistoro -- Doni offerti alla sposa. u Ruma, 30, sera. (C. A.) — Lungi da manifestazioni pomnose, questa mattina in Valicano pochi indizi della cerimonia potevano notarsi, se non un insolito aggruppamento «li carabinieri lungo la via delle Fondamenta e qualche gruppo di curiosi che sostava alle due entrate del Palazzo. Per volontà «lei Pontefice, la cerimonia nuziale ha carattere riscrvatlssimo, ma l'interesse per un avvenimento come questo è grande, sebbene la mole del Vaticano sia impenetrabile. Solo 6i può notare, come un indizio diverso da quelli della vita di tutti i giorni, l'uniforme di mezza gala degli Svizzeri, che tuttavia sono sulla porta in numero esiguo, come al solito. Il Vaticano è come una cittadella nella stessa capitalo: ma a chi abbia l'occhio attento rivela oggi uno stalo di riposo, insolito anche ai giorni di festa. Oggi gli Uffici sono chiusi, e la cura particolare con cui è sbarrato l'accesso ai cortile di San Damaso dimostra che la vita di questo ambiente secolare si è rifugiata in due o tre stanze. L'interesse particolarissimo di questa cerimonia è nella doppia funzione del Papa: parente «legli sposi, e Capo della Chiosa in una funzione sacerdotale davvero insolita. E tuttavia nella stessa intimità della cerimonia la figura del Papa e quella famigliare si distinguono nettamente. Non bisogna dimenticare che gli attributi deila sovranità circondano il Pontefice ad ogni passo. Cosi si potrebbe immaginare il Pontefice accogliere gli sposi famigliarmcnte sulla soglia delle sue stanze, come un Papa del Rinascimento avrebbe fatto. Ieri sera Pio XI aveva ricevuto i nipoti in stretta intimità, informandosi minutamente della loro giornata. Questa mattina la piti solenne etichetta, e la più pomposa, presiedeva alla cerimonia. L'asilo papale Si contano poche volte, e in tutto non più d'una mezza dozzina, le cerimonie tenute in Vaticano i>er gli sponsali di nipoti del Papa. E" intesto uno dei più rari aspetti che possa offrii*? la Corte Pontificia, uno dei più memorabili dacché col Rinascimento la Santa Sede ebbe una Corte e un fasto che rimane sempre una delle maggiori curiosità del mondo. Lo stile assunto dalla Santa Sede nel nostro tempo renrl'3 la cerimonia, più interessante! sebbene meno spettacolosa. Varcato il portone di bronzo si allargano i confini, e gli spazi ideali che vi aggiunge l'ambiente, la stora, l'organismo della Corte multicolore, ne fanno un quadro fulgidissimo. Chi ha visitato il Vaticano può rintracciare lo sfondo di questa cerimonia ricordando l'ingresso all« Logge. Presso le volte di Raffaello un cordone rosso sbarra solitamente il passaggio a tre grevi porto e un gendarme in uniforme turchina fa da sentinella. Sono le soglte dell'appartamento papale, di quella costruzione seicentesci oretta da Urbano Vili fra il cortile di San Damaso e la piazza, e che prese nome dalla Conlessa Matilde, tardo monumento alla fedelissima donatrice. Qui ebbero stanza i Papi dopo il Rinascimento, come in un asilo di paco o di semplicità, fuori del grande corpo delle stanze monumentali. Qui un'intimità in cui i papi si ritrovano nomini coi loro, ricordi e la .loro vita passata, al punti) che Papa Sarto vi teneva modeste sedie da piovano e ricordi della sua terra. SI, i pavimenti sono di marmo lucente, pesanti le decorazioni dei soffitti e gli affreschi alle pareri e gli stucchi e gli adornamtmti. Ma un'aria di casa familiare sovrasta, pacata: e gli alluri eretti in ogni stanza, o i Crocifìssi sullo consollesr e gli scanni pontificii non sono pili simboli maestosi d'una regalità trionfante, ma oggetii d'uso. Le stanze snnn una dietro l'altra come in un buon appartamento: agli slessi damaschi alio pareti, operi; nò rare nò storiche, formano un calmo ambiente, su cui gli orologi settecenteschi misurano le ore sereno. I vecchi cronisti d.i co=e vaticane, parlando di queste stanze, ad oprano p"r esse lo parole comun salotto » e « signorile stanza », che ne danno assai bone il colore e il sentimento, nallo profonde finestre la luco di Roma, che qui diventa azzurra per non so quale prestigio della cupola, spalanca i profondi cortili, deserti corno sono deserti solo i cortili e 1 giardini vaticani, tra 1 gotti dolio fontane dallo voci solitarie, solo movimento in questa solitudine. Dal Cinquecento a oggi E' qui. in questo ambiente, nella piccola Pala Matilde, più picco'a «lolla Sistina, che si sono svolto stamani le nozze «lolla contessa Maria Luisa "Ratti, nipote dol Papa, e dej marchese Edoar«lo Persiehetti. S'immagini la tipica Corte papale rimasta intatta dalla sua formazione definitiva <*3l Cinquecento, gli splendidi colori del corpo cardinalizio, di quella porpora che riflette sui volti un pallido incarnato, e i gentiluomini in cappa e spada, e bussolanti, cubicolari, nunzi e vestiari, e volti improvvisamente divenuti storici o tradizionali come lf figure seicentesche del' Romanelli allo pareli. E al vertice di quosta sinfonia di colori lievemente appannali dagli incensi, sorretti dalla massa nera degli uomini in abito nero, ti supremo candore d'-l Pontefice e l'Ostia bianchissima dell'Elevazione tra lo sue dita, formidabili simboli óne fanno tutt'uno in un Istante. E la moderna grazia e ia veste della sposa, tra lo sue donno in veletta nera. Impasto delicatissimo religioso e profano, in cui : colori sfarzosi «• l'atmosfera iridescente si conciliano con sapienza: e I fiori dell'aitai».', e quelli della tavola de! rinfresco eretta nella sala del Concistoro hanno un comune sentimento casto, e i dolci sul¬ la tovaglia sono mondi come apprestati da mani purificate. Spettacolose furono in altri tempi nozze come queste, c la cerimonia più pittoresca fu quella che accolse la duchessa Virginia della Rovere, andata a nozze, noi lóGll con Carlo Borromeo, nepote di Pio IV e fratello di «iiiel Federigo che fu arcivescovo di Milano. La sposa giunse in magni Ileo corteo nelle vicinanze di Roma. Quattro cardinali e numerosi prelati le andarono incontro litio a Porla Prima fuori Ponto Molle. Al Ponte l'aspettarva la nobiltà di Roma e il corpo di plomatico. I.a. sposa pernottò a Villa Giulia e donni il suo primo sonno romano tra i monili greci e romani superstiti alle antiche nozze. Il giorno dopo entrò solennemente per Porta del Popolo, su un bianco palafreno, il capo coperto d'una berretta splendente di pietre prezioso. Cavalcavano accanto a lei il cardinal Delia Rovere e Federigo Borromeo, onore riserbato solo ai Sovrani. Fu questo l'ultimo, per sfarzo mondano, matrimonio di parenti di Papi. L'esaltazione dei nipoti dei Papi comincia con Sisto IV, Unisce con Gregorio XIII. Ed e appunto in questo periodo che sono comprese le grandi feste della corte pontificia per nozze come quelle inscenate da Alessandro VI, che durarono tutta una notte od ebbero uno spettacolo teatrale in Valicano con canto e mimica; e le altre feste tenute per Francèschetto Cybo cui il Papa lece il dono di lO.OOa ducati presiedendo <;gli stesso un banchetto, come ricordano le cronache. Mi orano questi i tempi in cui si vedova Giulio II andare per le strado co! suo elemosiniere e intrattenersi di facezie con la gente dol popolo e le male lingue Tornano condirò ili aneddoti gli avvenimenti della corto vaticana. Ma per trovare l'ultima nipote dol Papa andata a nozze bisógna risalirò di tre secoli, e poi a Gregorio XVI, fra i rivolgimenti dalla lotta pel Risorgimento, l'ultimo avvenimento simile a questo, col matrimonio di un Capponavi, nipote dei Papa-, con una duchessa Muti. L'abito della sposa Oggi tutto è più semplice e più lieto. Una grazia tra familiare e solenne sorride in queste nozze della nipote dol Papa. Pio XI ha donato alla nipote sposa, semplicemente, oltre a qualche ricco gioiello, cento volumi di vita esemplare per lo stato matrimoniale; lo e io sposo <; partito senza pompa dal suo alloggio all Albergo del Quirinale tra le «lame familiari coperte dal velo di rito, come a un devoto ricevimento. Cavalcano ancora, e gli vanno incontro, dallo pareli dell'appar-lame; to di Urbano Vili i cardinali in unlontano corteo, seguito da ima grande processione cerimoniale, come forse accolse un tempo Virginia della Rovere. Gli sposi sono entrati dal portone di via dello Fondamenta, in automobile. E' giunio prima il padre della sposa con la signorina Maria Luisa. Ella indossa un magnifico obito di crcpo de Chine, bianco, con lunghissimo strascico, foderaio in pizzo d'argento. Non porta nessun gioiello. Sulla testa, ricoperta fin un lunghissimo velo, che scende lungo mn i la persona, reca un diadema formato di fiori dorati, cito le incornicia mirabilmente il viso. Itri ma.no porla un mazzo di fiori di arancio, legati con nastro bianco. Il lungo strascico ìsorretto da tre bambini bianco vestiti, Attraverso il cortile di San Damaso. le due ligure salgono verso l'appartamento ponti-fleio. Il padre dà il braccio alla sposa, che appare pallida e commossa Attraversa no la scala regia, salgono fino alla soglia dell'appartamento nel grande silenzio dei Vaticano, ohe questa mattina interrotta ogn'' attività. sembra più vasto. Qui comincia il solenne spettacolo e la sua pai-ala grandiosità. Si fanno incontro alla sposa, discendendo l'ampio scalone, il segretario «lei cerimoniale mons. Nardone, con due cavalieri di cappa e spada. Sono i primi costumi della Corto pontificia che appaiono e accendono con i loro colori la scalinata,che al passo della sposa dove apparire Inter-minatile. La giornata e grigia e senza sole; ma al di là «lolle soglie pontifico si apre la vasta anticamera dei marmi lueentissimi o dei damaschi gialli e rossi, illuminata. 11 maggiordomo del Pontefice, mons. CacciaDominioni, si fn incontro al conte Ratti od alla figlia. In breve la vasta anticamera si popola di un centinaio di invitati. Nella Cappella Matilde La cerimonia 6i inizia alle 10. Sono introdotti nella Cappella Matilde la sposa con i familiari e lo sposo, che indossa l'uniforme diplomatica, con decorazioni essendo egli, com'è noto, segretario di Legazione del Nicaragua presso la Santa Sede. Lo strascico dell'abito della sposa ò sorretto, come abbiamo detto, da tre bimbi, nipoti degli sposi. Seguono olire i parenti, il Corpo diplomatico al compioto, essendovi pure tutto il personaIo di Legazione, i consiglieri od i consulenti ecclesiastici, le signore appartenenti alle famiglio degli sposi e il personale del Corpo diplomatico. Sono tutti in nero. Dei cardinali è presente solo il segretario di Stato, cardinale Gasparri. in porpora con mantelletta e mozzetto rossa, senza cappa. Gli 6posi ed i famigliari presenti appena entrati nella Cappella, e .-unito assegnato il posto dai camerieri segreti, nei loro costumisi genuflettono. Tutti gli occhi sono rivoltulla porta della sacrestia coperta da pesantdrappi di damasco rosso, di dove deve fare la sua or Irata il Papa. L'attesa è breve. Alle10 precise il cav. Fontana, decano di salaannunzia : — Ecco il Santo Padre. Tutti si alzano in piedi. Il Pontefice, che indossa la mozzetti rossa, sulla sottana bianca, e che porta sul petto una glande croce tempestata di gomme, entra dalla porta della sacrestia. sul limitare benedice gli astantcon l'acqua benedetta. Seguono il Pontefice11 cardinale Segretario di stato Gasparri, che indossa la porpora, mons. De Samper, maggiordomo, mons. Caccia Dominion!, maestro di camera, mons. Cremonesi eleniosir.iere mons. Zampini, sarrista>mons. Enrico Pucci; i camerieri secreti partecipanti monsignori Migonc, Venini, Calori, Confalonieiri, Sant'Elia, ^oi guardie nobili, clic fanno scotta al Pontefice, si dispongono ai due lati dell'aitavo: mentre il Pontefice s'inginocchia per una breve preghiera. «x Sì, Santo Padre » Poscia il Papa indossa i paramenti sacri con il piviale, la mitria preziosa, e salito all'altare s' asi-ide al faldistorio. Pio XI si rivolgo agli sposi, ai quali i cerimonieri fanno sesrifi «Il avvicinarsi. Non appena gli sposi inno inginocchiati ai piedi del Pontefice, si ha il primo atto della cerimonia nuziale. Pio XI, con voce chiara, scandisce le interré nazioni rituali: — Edoardo Persichettì-Ugollnl, volete prendere la ignorino Maria Luisa Ratti, qui presento, per vostra legittima moglie, secondo il rito di ^mta Romana Chiesa? A voce alla e chiara, lo sposo rispondo: — Si. E il Papa, di nuovo: — Maria Luisa Ratti, volete prendere 11 signor Edoardo Persichetti-Ugolini, qui presento, por vostro legittimo marito, secondo il rito di Santa Romana Chiesa? La sposa risponde: — Si, Santo Padre — quasi per ingentilire, con l'invocazione, la recisa risposta affermativa ; : 1 !a richiesta di rito. Poi il Papa pronunzia la formula solenne, in latino: — Io vi r.ongiungo in matrimonio nel noni'.; del Padre del Figliuolo e dello Spirito Santo. — E accompagna la dizione con il triplice segno della Croce. II prefetto delle cerimonie fa avanzare «n «appellano con il vassoio degli anelli e la r»ilotia dell'acqua benedetta. Anche il cardinale Gasparri si avvicina all'aitare, e prende l'aspersorio, per porgerlo al Pontefice, nel momento opportuno. Pio XI benedice gli anolli. Poi offre allo sposo la " tede »; e questi la mette nell'anulare sinistro della sposa. Indi i lei che prende dallo mani del Pa.pa Panello destinato alio sposo, e glielo mette al dito. 11 Pontefice benedice. Poi reciia altre preghiere, invocanti dal signore la conforma di quello che egli stesso ha operato in mezzo ai fluii suoi. Dopo il Papa depone il piviale e indossa n pianeta bianca tèssuta di'argento con riechisstmi ricami d'oro. Si appresa cosi alla cerimonia della Messa, e appare sul basso aliare maestoso e splendente, Dagli sponsali mistici alle nozze domestiche Gli sposi sono ritornati al loro posto, sugli inginocchiatoi coperti di velluto cremisi, accanto ai testimoni, conte Ratti e principe llen Lelio Orsini, per la sposa, e conte Maggiorino Capello e Don Raimondo Subercaseaux per lo sposo. Nella piccola cappella, dove i rumori sono smorzati dai pesanti panneggiamomi di damasco, la lampada de! contro, sorretta da tre putti dorati, spande una luce diffusa. Al di là della schiera de- gli abiti neri degli invitati e paonazzi della Corte, un'onda bianca di candidissima stoffa scende dalle tovaglie dell'altare alla flgura del Pontefice, all'abito della sposa, allo strascico disteso sui rosso tappeto. Si odono distintamente nel silenzio dell'assemblea inginocchiata, le preci della Messa, pranundate dalla voce del Pontefice e sebbene il t'"" che egli adopera sia sommesso, le paiole Propiziatorie, di ringraziamento e di invooa- ione, risuonano nettamente scandite Prima di impartire la benedizione nuziale il Pontefice riprende posto sul faldistorio, e volgendosi agli sposi indirizza loro un saluto. Egli dice: « L'altro ieri, nella grande Basilica, celebrammo i mistici sponsali di sei anime eletto, che la divina bontà chiamava all'alto uiiiire episcopale. Oggi vescovi, domani apostoli, forse martiri delle Verità e delle Bontà di Dio. Oggi, dilettissimi figli, la stessa Divina volontà e la vostra pietà filiale ci chiamano a benedire e consacrare e santificare le vostre nozze, il vostro consenso nuziale, in questo domestico santuario, nel quale voi avete voluto divider'^ con noi tutti i divini misteri e le mirabili parole della Chiesa, che sono cadute su di voi; e la stessa Ostia divina 6 venuta a porvisi come suggello divino, compendio e caparra di tutte le benedizioni. « A tanta santità di cose, a tanta santità di riti spirituali e profonda letizia di cuori, che cosa noi possiamo aggiungere, dilettissimi figli, 6e non raccogliendoli nelle stesse divine pagine che qui ora leggemmo e da «pianto tramana dai cuori di tutti coloro che sono qui presenti, 1 quali tutti vi vogliono bene? Che cosa possiamo aggiungere, die rivolgere un auspicio fiducioso e giustificalo della vostra felicità? Siate felici l Noi, più che essere auguri, vogliamo essere profeti: giacchi- la profezia è altrettanto sicura che facile. Sarete felici I Il Pontefice ricorda quindi II significato altissimo del rito compiuto e la grandezza del matrimonio anche come semplice natu rale contratto, ed il perfezionamento che Cristo nell'ordine soprannaturale ha fatto del matrimonio stesso, elevandolo a dignità di sacramento. « Le forze umane sono sempre insufficienti, — egli aggiunge — per quanto aiti profondi e puri possano essere i sentimenti da cui sono animate. Il Signore agisce con la sua grazia per rimediare alle, deficienze della forza umana, ed i Sacramenti hanno lo 6copo di dare agli sposi la grazia necessaria al loro stato » La sposa piange Nel ricordo di queste verità il Papa rivolge agli sposi gli auguri di ogni felicità e di una felicità vera e completa per cui è lecito fare le migliori previsioni, data l'educazione e la tradizione delle famiglie a cui essi appai tengono. | Si può scorgere, nell'atto in cui parla il Papa, nel suo volto ieratico il volgere degli occhi, di quando in quando, sui nuovi sposi, ed iliuminaiglisi di un sentimento di vita tru.scorsa, di cara intimità familiare, che forse lo turba profondamente. Egli si ritnva 'ni provvisamente uomo tra uomini, e fagliare tra familiari. Vede la nipote palli 1' ;;'ma guardarlo commossa. Mentre sfiora questi ricordi di vita lontana, si volge alla nipote, e riprendendo la consuetudine che ebbe con lei fanciulla, impercettibilmente acquista un tono intimo e sommesso. Ricorda di averla veduta vagire presso il fonte battesimale, di averle somministrato l'acqua del Battesimo, di averla educata bambina, di averle dato ;a Prima Comunione, di averla sorretta lun^o la strada della vita. Ora egli accenna a quanto sia grande la sua gioia e la sua cornino zione, portandola oggi, col suo ministe-o, sulla soglia di un nuovo stato di vita. Questi ricordai ri cui il Pontefice s'attarda, queste cvoca»ni sombra si chiamino l'ima con l'altra: chissà quante memorie, di vita passata, | da umile prete a sommo sacerdote, si ridestan in lui! Se egli a quesio punto, mentre ricorda in quale veste ammiinisura il nuovo hacramento alla 6ua nipote, si commuove, «■ rimane talvolta in silenzio per qualche attimo, ma sempre contenendosi, non si contiene la sposa, la quale scoppia in sommesse lacrime, di cui nessuno si accorgerebbe, prostrata come ella è sull'inginocchiatoio, se lievi singhiozzi non le sfuggissero, e le facessero sussultare le spalle. Il Pontefice, terminato il discorso, benedice con un aspersorio di oro gli 6posi, e riprende a recitare le preci di ringraziamento, ai piedi dell'altare; indi impartisce ai presenti la benedizione apostolica. Poi rientra nella sacrestia. La lista della colazione papale Finita, cosi la cerimonia nella Cappella Matildo, gli intervenuti, in corteo, preceduti dalla coppia degli sposi, si avviano verso la sala dol Concistoro e dei Tronetto, dove è stato preparato un sontuoso rinfresco. Gli invitati sono introdotti nolla vasta sala de! Concistoro, dove, nel mezzo, è stato eretto, tra piante di serra, un lungo tavolo, decorato magnificamente di fiori, e coperto di pasticcerie, di liquori, di leccornie, che mettono una nota assai strana e colorita nel severo ambiente, in cui le scranne di legno paiono intirizzite lungo le pareli; mentre' le grandi tele, rappresentanti soggetti del Vangelo, formano una atmosfera raccolta1 e piglia di ammonimenti. Le modernissime marsine si affollano intorno alla tavola, su cui le dispense dei Sacri Palazzi hanno profuso cristallerie mirabili, tra le quali anche si notano il vasellame donalo al Papa dai vescovi cinesi, consacrati l'altro ieri, Vi cinque grandi vasi di bronzo dorato. Anche più splendidi però sono i servizi da tavola nella stanza attigua, quella del Tronoito. Qui, per desiderio dei Papa, sono ammessi soltanto gli sposi, i testimoni, i parenti stretti, il cardinale Segretario di Stato Gasparri. la marchesa Patrizi, presidente delle Donno Cattoliche italiane. Gli Invitati ammessi alla colezione intima non sono più di quindici. Il Papa accoglie sorridendo gli sposi; e invita gli intervenuti a prendere posto intorno alla tavola. Egli siede su un tronetto speciale, davanti ad un tavolo più alto. Un famoso adornomenio è 6ulla mensa attigua a quella dei Santo Padre: cioè il trionfo da tavola napoleonico, in bronzo dorato, ricco di bellissime figure scolpite, reggenti frutta e fiori Ecco la lista della colezione papale: Consommé in tazza alla Colombina — Piecoli pdté.s di caccia imperiale — Sandwiches di fois gran — Galantina di inaiano — Pasticceria mista — Babà e confetteria Giovanna d'Arco — Gelato all'Italiana. — Vini: Capri bianco e rosso, Marsala, Spumante. — LU Quori. Il Pontefice si è limitato però a sorbire una tazza di latte e cioccolatte, ritirandosi quindi nei suoi appartamenti per lasciare gli invi tati in libertà. Gli anelli e una collana di perle Più tardi, verso le 13, il Papa ha ricevuto gli sposi nella sua biblioteca privata, n Collegio dei cardinali ha fatto agli sposi un dono collettivo, il Papa ha regalato alla nipote due cofanetti di filigrana di argento: in uno di questi rifulgevano tre anelli; nell'altro una collana di perle orientali magnifiche. Usciti dal Vaticano, gli sposi sono scesi a San Pietro, secondo la tradizione romana, a venerare la tomba del principe degli Apostoli. Poi, nel pomeriggio, sono partiti per un lungo viaggio sulla riviera francese, per proseguire quindi a Parigi e Madrid.

Luoghi citati: Capri, Madrid, Milano, Nicaragua, Parigi, Roma, Virginia