E' arrivata la Regina

E' arrivata la Regina I grattacieli di New York nella nebbia •= Entusiastiche accoglienze di popolo: « Hello Mary! »-• II viaggio a Washington ■- Scambio di visite col Presidente e con la signora Coolidge Il pranzo alla Legazione romena. NEW YORK, 18, notte. Attraverso un grigio velame di pioggia la Regina Maria di Rumania è sbarcata oggi a New York. La imponente linea dei grattacieli, irtorno alla quale certo Sua Maestà aveva letto tante descrizioni, era a mala pena visibile, attraverso la bruma. New York può offrire alla Regina tutto quello che i suoi miliardi possono acquistare per lei; ma non ha potuto donarle una giornata di sole. Le batterie dell'isola del Governatore spararono in omaggio della Regina ventun colpo a salve; mentre le sirene dei piroscafi e quelle per le segnalazioni durante la nebbia, trasformavano l'operoso porto in una specie di grande organo ruggente. La linea dei moli era popolata di spettatori. Gli americani da varie settimane hanno letto e riletto tua quantità di particolari intorno alla reale visitatrice, nipote della Regina Vittoria e deilo Zar di Russia; e, durante la traversata dell'Atlantico, continuarono a pervenire dalla cabina radiotelegrafica dei Leviathan, a bordo del quale viaggiava la Regina, quotidiani messaggi, che descrivevano come democraticamente Sua Maestà si mescolasse cogli altri passeggeri, e con quanto desiderio ella pensasse al suo viaggio attraverso gli Stati Uniti e il Canada. Da ogni Stito della Federazione, la Regina, per il tramite della Legazione romena a Washington, ha ricevuto inviti a visitare le rispettive capitali. Si contr.no a migliaia gli 'inviti alla Regina Maria delle grandi associazioni ed anche di privati cittadini. Lo zio Sani non è autorizzato... Ufficialmente la Regina non è ospite degli Stati Uniti, benché ella alle 13 sia ripartita da New York alla volta di Washington, in treno speciale, per aderire all'invito del Presidente e della signora Coolidge, che la volevano domani sera a pranzo alla Casa Bianca.- I soli sovrani che, a rigor di termine, siano stati sinora ospiti della Nazione americana, sono Re Alberto e la Regina Elìsabetta del Belgio, i quali vennero nel 1919, per ricambiare la visita fatta dal Presidente Wilson' e dalla stia consorte a Brusselle. La Regina Maria invece viene negli Stati Uniti in torma privata, rispondendo all'invito fattole di partecipade all'inaugurazione di un Museo di Belle Arti a Seattle, ed agli inviti ricevuti dai governatori di Stati, sindaci di città e dal presidente dell'Esposizione di Filadelfia La Regina sarà ospite di una quantità di sodalizi, di collegi e di società di ogni genere; ma non di privati individui. Ad onta della pioggia e del tempo grigio, una moltitudine innumerevole si assiepava stamane ai lati di Broadway, per assistere al passaggio della Regina, che era sbarcata a Battery Point. Scoppiarono acclamazioni via via che la reale visitatrice procedette per la maggiore strada di New York, verso il palazzo del Comune, dove era attesa dal sindaco, signor Walker. L'entusiastica dimo. strazione si rinnovava poco di poi, quando dal Palazzo Comunale la Regina si recava alla fazione di Pennsilvania, per prendere il treno alla volta di Washington. Queste meravigliose attestazioni popolari garantiscono Sua Maestà delle accoglienze entusiastiche ovunque ella si recherà. Lo zio Sam, benché sia divenuto così ricco e potente, lon tiene alla Casa Bianca nessuna camera per gli ospiti reali; e per ospitare la Regina Maria alla Casa Bianca, dovrebbe procurarsi una speciale autorizzazione del Congresso. Perciò la Regina, durante il 6uo breve soggiorno a Washington, risiederà presso la Legazione romena, die è 6tata decorata a nuovo per l'occasione. Lo sbarco Stamane, sbarcando nella stazione della Quarantena, la Regina Maria venne incontrata e ricevuta a nome del Presidente dal vice-segretario di Stato signor Butleh Wright. Acce mpagnata da lui e dal tenente-colonnello Poillon, nonché dal vice-ammiraglio Long, la Regina, dalla stazione della Quarantena, in una speciale scialuppa, venne a prendere terra sul molo della cosidetta Punta della ■Batteria; e ricevette, nelle poche ore che prej cedettero la sua partenza per Washington, il benvenuto della metropoli e gli evviva dei rappresentanti del popolo romeno negli Stati Uniti. Preceduta da gendarmi in motocicletta, e scortata da un distaccamento di soL dati e di marinai, la Regina e il suo seguito, in una dozzina di automobili, a cui tene¬ Un campione dell'amor del prossimo Ha dato il suo sangue a 101 ammalati iservl7.io speciale .iella « Stampa •) Parigi, 13 notte. Un record magnifico, che non sembra prossimo ad essere battuto è quello attribuitosi da un giovane sportivo, Fernando Briez, membro del Club Francais, un asso del genere, il quale contrariamente a quanto fanno i campioni del pugilato- conta al suo attivo 101 vittorie conseguite non mettendo K.O. gli avversari, bensì coll'aver strappato 101 persone . agli artigli della morte, fornendo semplicemente il suo sangue per la trasfusione ai malati. Per bontà, per grandezza d'animo, questo giovane di 29 anni spartisce la sua fiorente salute coi malati, dando indifferentemente il suo sangue tanto ai ricchi quanto ai .poveri. Che cosa chiede Raimondo Briez quale prezzo del suo sacrificio? Nulla; un semplice ringraziamento che venga dal cuore. Denari egli non ne vuole; è un dilettante, un puro, si direbbe nel linguaggio sportivo. I La sua ricompensa £ la collezione di lettere i nelle quali i suoi... fratelli di sangue, gli I esprimono la loro riconoscenza. Una di que¬ a a à k i n e a e i i o vano dietro largo numero di altri veicoli, che trasportavano un vero contingente di reporter* e di fotograrl, procedettero per Broadway, tra i giganteschi grattacieli della Batteria. 11 tragitto fino al Palazzo del Comune è di circa un miglio. Ogni tastTa di marciapiede era assiepata di spettatori. L'automobile della Regina Maria era aperta. Dalle finestre dei grattacieli sventolavano ori» Dammi coi colori romeni. La reale visitatTi» ce sorrise compiaciuta quando le giunsero le grida democratiche di benvenuto: — Hello Maryl — gridava la folla La Regina rispondeva sventolando il faz> zoletto. Essa appariva giovane e beUissima, nel suo mantello guarnito di ermellino e nel» la sua graziosa teque di color Magenta. Le accoglienze al Palazzo Comunale furono cordialissime;, ma durarono pochi mimu» ti: giacché il treno speciale, come abbiamo detto, attendeva già alla stazione di Pejmsilvania, per trasportare la comitiva reale ai Washington. Nella capitale L'arrivo nella capitale avvenne cinque owl dopo. Il piazzale della stazione era guardata dalle truppe; e una banda militare suono l'inno nazionale romeno. Guardie d'o&Qnf erano pure disposte sulla piattaforma. La Regina entrò nella sala d'aspetto riservata al Presidente. Ella fu ricevuta dal ministro degli Esteri, signor Keliog, e dalla sua signora, nonché dai funzionari della Legazionei romena. Splendidi mazzi di fiori furono offerti alia Regina e alia Principessa Ileana, e alle signore Proscopiu e Lahovari, le due. dame del seguito. La comitiva, salita hi automobili goremoti ve, lasciò la stazione alla volta della Legazione romena. L'automobile della Regina era preceduta, fiancheggiata e seguita dai uno squadrone di cavalleggeri. Fanfare dt trombettieri annunciavano il passaggio. Stasera alla Legazione romena è stato ira» bandito un banchetto, a cui erano invitati I più notevoli residenti connazionali. Poco prima del banchetto, la Regina Maria si era recata alla Casa Bianca, per lasciare la sua carta da visita. Il Presidente Coolidge e la sua signora l'attendevano nel vestibolo. Ella fece poi subito ritorno alla Legazione, Mezz'ora più tardi, il Presidente e la signora Coolidge le restituivano la visita. Domani la Regina Maria andrà a Arhngton a deporre una corona sulla tomba del Milita Ignoto; e i cannoni americani per la seconda volta spareranno il saluto di omaggio pei la gentile ospite. Sua Maestà • farà poi un pellegrinaggio alla tomba di Washington, a Mount Vernon, a poche miglia dalia capitale. E la giornata di domani terminerà con un banchetto presidenziale alla Casa Bianca, « Un mese e mezzo di cultnra intensa» ». La Regina, mercoledì, visiterà Annapotìs, dove passerà in rassegna i cadetti navali j e dopo un breve ricevimento a Baltimora, farà ritorno col suo treno speciale a New Jork. Seguiranno sei settimane, che la Regina; Maria preannunzia come » un mese e mezzo di cultura intensa per me, per il principe Nicola e per la principessa Ileana ». La regale comitiva intende vedere l'America al lavoro e nel divertimento, intende visitare >le fattorie, le scuole, gli stabilimenti, e indagare il segreto della prosperità americana. La Regina, col seguito, tìsiterà Princetown, Filadelfia, Buffalo, le cascate del Niagar:i: qui Sua Maestà attraverserà il confine canadese, per avviarsi v»arso Vancouver. La comitiva, rientrando poi negli Stati Uniti, vedrà molte cose notevoli fra il Pacifico e l'Atlantico. Ogni giorno del suo programma sarà colmo di visite, lino ai primi di dicembre. [Daily Telegraph). La Regina intervistata Caro! «ha commesso nn grosso errore e deve portarne la pena...». (Servizio speciale della « stampa •) Londra, 18, notte. La Central News ha da New York: « La Regina Maria è stata intervistata stamane, a bordo del Leviathan, da duecento reporters. Ella rispose con molta grazia a svariate domande. Le fu chiesto anche se il Principe Caroi ritornerà in Rumania- « — Temo che non tornerà subito — ha risposto la Regina. — Egli ha commesso un grosso errore; e deve portarne la pena Ma io spero che presto o tardi ritornerà» ste lettere emanante da un soldato è commovente nella sua semplicità. Eccola: » Caro signore, mio padre mi ha messo al corrente della vostra abnegazione per la mia cara mamma. Siate persuaso che tutto il mio cuore di figlio è rivolto a voi per ringraziarvi sinceramente e dirvi mille volte grazie e per esprimere tutta la mia riconoscenza. Vostro amico per la vita ». Una volta il Briez ha fatto tre trasfusioni di sangue in 24 ore e cinque in tre giorni:' 17 nel solo mese di luglio, e per ogni volta egli sacrifica un quarto di litro di sangue. Basta che il dottor Becquin, un medico altrettanto disinteressato quanto lui, gli tifoni: « Ho bisogno di te per un povero diavolo! », che ecco Briez subita a sua disposizione. Egli si è. si può ben dire, imparentato col sangue anche a dei grandi della terra: ad un Presidente di una Repubblica americana, a dei principi, a dei nobili autentici Il suo sacrificio, come si e detto, è assolutamente disinteressato. Basti dire che i por vivere e per far vivere la sua famiglia ! deve far.- delle ore supplementari come 'labile al mercato centrale. E' arrivata la Regina