La Repubblica e gli Hohenzollern

La Repubblica e gli Hohenzollern La Repubblica e gli Hohenzollern II ritorno « attuale » dell'ex-Kaiser escluso ^ dalla consorte dell'esiliato. ^Boriino, 13, notte. II compromesso cogli Hohenzollern verrà venerdì in discussione in terza lettura al Landtag prussiano, e — a meno di sorprese poco probabili — si conta che ne otterrà l'approvazione definitiva. I comunisti, colle scandalose scenate di ieri, non potevano certo sperare di ottenere altra cosa di positivo al Landtag, ed il solo risultato finale 6 infatti, dopo la deliberazione del u Consiglio degli anziani », l'esclusione di tre dei comunisti più scalmanati dalle prossime venti sedute, cioè la più grave sanzione disciplinare consentita dal regolamento. I tre deputati non vollero oggi cedere all'invito del presidente di lasciare l'aula, ma quando tre agenti di polizia in borghese — fatti chiamare dal presidente — si presentarono per procedere materialmente all'espulsione, essi, senza aspettare l'uso della forza, si allontanarono. , Il paragrafo 7 e il Kaiser L'agitazione svolta al Landtag servirà Invece certamente ai comunisti per farsi un vanto — di fronte alla massa — della lotta disperata contro il deprecato compromesso, che fa la parte troppo bella agli Hohenzollern. Questo apprezzamento sul compromesso è condiviso del resto anche da elementi di opinione molto più moderata. I socialisti si sono astenuti dal voto col quale il Landtag, stanco delle scenate comuniste, per reazione ha approvato si in blocco il compromesso in seconda ma. Ciò non distrugge, secondo il BcrItncr Tageblatl, la grave responsabilità dei socialisti per aver provocato la situazione e la soluzione attuale, poiché ai socialisti risale la colpa principale della fallita soluzione legislativa a mozzo del Reichstag. Lo stesso Berliner Tageblatl (come la Vossisclie Zcìtung ed altri fogli) biasima specialmente il disegno di legge del Governo prussiano e il paragrafo 7 col quale il castello di Homburg — presso Francoforte — è messo a disposizione degli ex-sovrani e delle loro consorti vita naturai durante. Si dice che il paragrafo 7 ha un valore soltanto teorico. In tal caso, esso è un non senso giacché ingenera una incertezza che appare pericolosa a ehi giudica inammissibile un ritorno dell'ex-Kaiser nella repubblica germanica. Non vi è infatti, a tutt'oggi, alcuna legge colla quale l'exKaiser sia bandito dalla Germania. Taluni repubblicani ritengono che sarebbe certamente applicata la legge cosidetta «di tutela della repubblica» votata,dopo l'assassinio di Rathenau, che dà facoltà al Governo germanico di vietare il ritorno in patria ai membri di famiglie ex-regnanti stabiliti all'estero. E' questa senza dubbio un'arma difensiva nelle mani del governo germanico, ma sinora essa non ò stata adoperata. Nel contempo, tale legge è eccezionale e potrebbe anche scomparire. Quindi, non è del tutto senza fondamento l'allarme che il paragrafo 7 del compromesso ha suscitato nell'opinione inglese, e soprattutto nell'opinione francese. Tale inquietudine è però giudicata tuttavia qui esageratissima. Due smentite I 'francesi — nota taluno con acerbo Umorismo — si agitano per il lontano accenno ad un ritorno del Kaiser più di quanto non ci siamo agitati nói "Si fronte al ritorno al potere di Poincaré. Questo accostamento malizioso fra i due capi di Stato è accolto con gran gusto dalla Deittsehe Allgemeine Zcitung, la quale rincalza: « E' un peccato che a Parigi manchino di buona volontà o di nervi a posto. Guglielmo II non pensa nemmeno a ritornale. Tuttavia, non ci sembra superfluo dire chiaramente agli stranieri che il pooolo tedesco respinge', con tutta la sua energia, ógni intrusione nelle sue faccende Interne. Siamo entrali nella Società delle Nazioni come un popolo sovrano, e come tale dobbiamo decidere noi stessi delle nostre faccende Interne » Certo, alle dicerie di una probabile partenza dell'ex-Kaiser da Doorn ha dato esca il deplorato paragrafo 7. A tagliar corto a tali dicerie, l'Agenzia Wolff si fa telegrafare da Amsterdam una smentita ufficiosa la quale nega che sia Guglielmo, sia qualunque governo estero, abbia compiuto passi presso il governo olandese relativamente a tale eventualità. Interessante è the assicurazioni analoghe sono state date —- ma con tacite riserve per l'avvenire — dalla consorte dell'ex-Kaiser, la princl pessa Ermina ad un giornalista che l'intervistava per conto dell'Agenzia ameri' cana International News Service. La principessa, che si trova in questo momento in Germania presso il figlio, ha detto al giornalista: • Vi autorizzo a dichiarare nel modo pili categorico che il Kaiser non ha intrapreso alcun passo por mutare di residenza. Non comprendo l'artificiosa agitazione, rhe si manifesta in una parte della stampa, circa il paragrafo 7 dell'accordo col Governo prussiano. Il paragrafo 7 non significa affatto che Guglielmo nutra speranza di ritornare attuai, mente (si noti questa deliziosa parolina « attualmente •) in Germania. Non è forse perfettamente giusto e logico che il Kaiser ed 1 6uoi famigliari desiderino di avere una casa 6ul suolo tedesco, qcaudo, por rendere possibile un compromesso collo Stato, hanno rinunciato a tanti possedimenti, a tante tradizioni e memorie personali? ». La principessa parlò quindi della salute del marito ed assicurò che è ottima. Interrogata circa l'opinione di lui sull'incidente causato dall'arruolamento del ni potè nella Reichswehr, disse che il Kaiser deplorava vivamente l'incidente («col quale egli non ha naturalmente nulla a che fare ») e le sue conseguenze. Come si vede, questa intervista racchiude una di (jhiarazione sostanziale circa il ritorno * attuale » del Kaiser, ma non pare preteisamente destinata a far tacere certe apprensioni. L. E.

Luoghi citati: Amsterdam, Francoforte, Germania, Parigi