Il razionale impiego delle maestranze operaie

Il razionale impiego delle maestranze operaie Il razionale impiego delle maestranze operaie 11 nostro Piemonte, con Torino alla tosta, accenna a mettersi all'avanguardia di quel largo movimento clie da qualche tempo spinge medici, economisti, sociologia e tecnici ad indagare quali siano i modi meno empirici rer impiegare, più razionalmente di quanto non si faccia adesso, la maestranza operaia. Soprattutto con la preparazione professionale e con la selezione delle attitudini. A Torino abbiamo, come è noto, circa settanta istituzioni scolastiche professionali fra grandi e piccole. Ora si sta riordinando l'insegnamento professionale regolare sia con una più larga attività della scuola d'avviamento al lavoro, sia con l'avvenuta elevazione di grado dell'ex Istillilo professi ornnle operaio, in Istituto industriale, ora ampliato e rifornito di più vasto e moderno materiale didattico. Questo por ciò che riguarda la preparazione specifica dell'operaio. Ma verso la selezione delle attitudini convergono pure gli studi e gli sforzi degli Indagatori, i quali propupma.no un più accurato esame tisico e psichico degli aspiranti al lavoro, perché | con tale esame, concimilo ad ahve cautele suggerite dagli siudiosi dell'orientamento professionale si giunga allo scopo di collocare ogni lavoratore al posto di Iovoto che più gli si confa, sia per le doti fìsiche che per le qualità psichiche. Proseguendo un" sua appassionata opera, di persuasione e di propaganda in questo senso, uno di tali studiosi, il dott. Vigliani, ha pubblicalo in questi giorni un opuscolo nel quale ribadisce le molte e buone ragioni che ria tanto tempo vengono prospettate perchè gli uomini che &i avviano ad un mestiere qualsiasi siano selezionati secondo criteri — per quanto possibile — ricorosa.mente scientifici. Riportiamo dallo studio del roto professionista qualche brano fra quelli che più interessano il mondo del lavoro. II dott. Vigliani premette che parrebbe finalmente venuto il tempo in cui la coscienza medica dovrebbe imporsi agli industriali ed agli operai, per convincerli degl'assoluta necessità di seguire nuove vie. aite a diminuire le cause di malattia dovute al lavoro e ad aumentare l'efficienza lavorativa delle masse, operaie. « L'assunzione della maestranza operaia è un problema ohe non è soltanto medico-sociale: esso è essenzialmente industria le ed ha pure un lato politico ed umanitario. E' perciò di natura complessa, soggetto a molteplici fattori e più che tutto al mercato dell'offerta e della richiesta della mano d'o¬ pera. Nel cambiamento dei metodi di lavoro, nell'evoluzione dei macchinari, nel perfezionamento delle lavorazioni, nel sorgere di nuovi prodotti e conseguentemente di nuove industrie, si ha un continuo spostamento nei dati del problema. la4cui soluzione delicata investe l'organizzazione stessa dell'economia nazionale, e non può ricercarsi in formule aprioristiche o di laboratorio od in saggi puramente teorici. i Scarsezza di operai qualificai! Studi e pubblicazioni altamente commendevoli del Patrizi, del Viale, della Diaz-Gasca, dell'Allevi, del Rannelletti. ecc., hanno ben stabilito la reale importanza denti esami fisico-psico-tecm'ci per saggiare i requisiti necessari a certe professioni, specie se pericolose, oppure la tendenza di giovani futuri lavoratori verso una data categoria di lavoro. Ma tali esami — di cui è indiscutibile l'utilità — sono essi di possibile attuazione nelle visite di assunzione che il medico di fabbrica deve praticare agli operai che aspirano ad essere ammessi nella maestranza di un dato stabilimento? Gli operai qualificati sono attualmente scarsi, sia per deficienza di scuole professionali che di corsi di istruzione teorico-pratici nel dopo-lavoro: l'industria in continuo, progressivo sviluppo, abbisogna sempre più di braccia: i metodi moderni di lavorazione vanno esonerando l'uomo da quei lavori di concetto, che già resero l'artigiano italiano 11 primo operaio del mondo; il perfezionamento ed il moltiplicarsi delle macchine automatiche favoriscono il fenomeno dell'urbanesimo, per cui migliaia di contadini disertano il lavoro della te»ra più faticoso e si trasformano, senza alcuna preparazione, in Operai meccanici, tessili, ecc.; dì qui una fluttuazione operaia nelle industrie, che va esageratamente elevandosi, per cui le visite 'di assunzione in certi stabilimenti assumono un ritmo direi quasi affannoso. E a questo punto l'oratore riferisce che in bno stabilimento industriale di Torino, capace di 5000 operai, nei primi dieci mesi dell'anno vennero eseguite 5634 visite per ammissione al lavoro. In un altro stabilimento, the impiega 4000 operai, le visite, nello stesso periodo di tempo, furono 1476. E si chiede? « Come pensare ad eseguire, in ciascuna ai queste visite, dei veri esami flsico-psicoìeenici. dal controllo dei tempi di reazione, ai saggi sull'esauribilità muscolare, mentale ie nervosa, agli esperimenti che formano l'attuale corredo di ricerche obbiettive in fatto di orientamento professionale e di selezione? ». [ Come dovrebbero essere divisi gii operai Secondo il dott. Vigliani, nei riguardi dell'idoneità fìsica ai diverei posti lavorativi, la massa operaia dovrebbe essere divisa in quattro grandi categorie: ■ l.o operai da adibire a lavori di manovalanza, oppure a macchine automatiche o idi facile maneggio, richiedentii soli attributi di idoneità generica. • 2.0 Operai da adibire a lavori con macchinario non pericoloso e di mediocre difficoltà tecnica nell'uso, richiedenti, oltre agli attributi generici, anche quelli comuni alla fcategoria di lavorazione. « S.o Operai qualificati, formanti la nervatura di lavorazioni in sè non pericolose, ma per cui le qualità fisiche e psichiche, particolari a quella specifica lavorazione per cui (dovranno essere adibiti, devono essere accertate per la valutazione dei loro requisiti tecnici. « *.o Operai specialisti per lavori di grante responsabilità, o pericolosi per sè e per Sii altri .. Orbene, prescindendo da quest'ultima categorìa — per cui devono esseri fatte esperienze sulla forza muscolare, sui riflessi vasali, sull'attenzione, sull'intelligenza, sui tèmpi di reazione, ecc., con mezzi d'indagine completa flsio-psicologica, esperienze che iesulano dalla possibilità di essere praticate In nn'infermeria di fabbrica e che vanno messe sotto il controllo di-retto ai un laboratorio fisiologico o dell'Istituto d'awiamenito al lavoro, preconizzato dal Viale, per le altre tre categorie formanti la gran massa(operaia, le visite di accettazione dovrebbero essere eseguite, con speciali criteri scientìfici e pratici, o all'auspicato Policlinico del lavoro per le pìccole fabbriche che non possono permettersi un medico proprio, o nelle Infermerie interne, dal medico di fabbrica, per le Ditte di maggior importanza. Ix» studio del dott. Vigliani, che tratta di tra problema la cui indubbia grande importanza non è ancora stata compresa da tutti, ci chiude coli-esposizione di alcuni criteri gi quali dovrebbero essere inspirati ì moduli di visita medica di accettazione al lavoro.' perchè essi rispondessero compiuta"f1' T*r 1 quali furono istituiti, £25*n*Si.pOSLnJ 2. s1<!ss£, tcmP° «*» tatefessi della produzione ed a quelli della lsrVrgsmgcPtddHsCacgdmacclgbsdravugtpdAfsiasSdHtg

Persone citate: Diaz, Gasca, Vigliani

Luoghi citati: Piemonte, Torino