Cina Russia e Giappone La lotta per le ferrovie nell'Estremo Oriente

Cina Russia e Giappone La lotta per le ferrovie nell'Estremo Oriente Cina Russia e Giappone La lotta per le ferrovie nell'Estremo Oriente a i l n l o a o o >o o i a a i a e fi a o e ' a a BERLINO, Ottobre. Il Governo dei Sovieti, che si è spesso mostrato aggressivo o, nelle (orme diplomatiche, mordace e insolente verso quelli di altri paesi, fa invece prova di una cautela e d'una pazienza quasi più evangelica che diplomatica nelle sue relazioni con la Cina. Karachan, ambasciatore in Cina, è sgradito al Governo di Peckino, o, — per essere più esatti — al maresciallo Ciansolin, oggi onnipotente nella capitale cinese. E il Governo di Mosca cerca espedienti per evitare un richiamo ufficiale del proprio ambasciatore, ma anche per allontanarlo provvisoriamente da Pechino. L'ossatura ferroviaria Per ora il punto d'attrito più sensibile è dato dalle ferrovie cinesi, intorno alle quali si agita da tempo una sorda lotta d'interessi che ha finito per sboccare In incidenti acuti. Gli interessi in presenza sono essenzialmente tre: cinesi, russi e giapponesi. In Germania tutto ciò che riguarda l'attività della Russia è seguito con grande -attenzione. Vediamo di coordinare le informazioni più recenti intorno a codesta lotta. Ma è necessario rammentare anzitutto, sommariamente, i termini geografici della situazione. La Manciuria settentrionale è attraversata dal tratto finale della grande linea transiberiana, che mette capo a. Vladivostok sulla costa del Mar del Giappone. Un tronco si diparte a Karbin da tale arteria principale verso Sud. Esso è continuato da una lunga linea ferroviaria giapponese, che attraverso la Manciuria meridionale si spinge sino alla costa cinese sul Mar ' Giallo, mentre un'altra linea giapponese, diramandosi dalla prima, scavalca il confine sud-orientale della Cina e percorre tutta la penisola della Corea. Ad Occidente del tronco misto russo-giapponese, una rete di linee, spingendosi fuori della Manciuria, allaccia Pechino e numerosi altri centri alla Transiberiana. Tale è schematicamente l'ossatura ferroviaria della Cina orientale. Si chiama ferrovia orientale cinese il tratto della Transiberiana che corre in territorio cinese, con la sua diramazione verso Sud, e si chiama invece ferrovia mancese meridionale il tronco giapponese che prolunga tale linea ancora più al Sud. Ciansolin il padrone della Manciuria, svolge tra l'uno e l'altro organismo ferroviario i movimenta pendolari del suo gioco diplomatico, sottolineato talvolta da qualche colpo di cannone. Sinora i colpi di forza sembrano peraltro rivolgersi soltanto verso la parte russa. Il direttorio misto La ferrovia orientale cinese è amministrata da un direttorio misto, composto di elementi russi e cinesi. Ai russi, secondo un accordo stipulato da Karachan due anni or sono, spetta un seggio di maggioranza nel Consiglio direttivo. Al posto di presidente di questo Consiglio, che era già un Cinese, Ciansolin ha testé collocato un suo uomo di fiducia, il generale Ju-Cium-Chan, cho fu prima suo luogotenente a Karbin; vice-presidente 6 invece un Russo. Accanto ai servizi puramente tecnici, cui ha da provvedere l'Amministrazione della feiTovia orientale cinese, stanno anche altre funzioni, di carattere politico e culturale: la ferrovia è un mezzo di penetrazione del quale la Russia, e in particolare ora i Sovieti, non mancarono di giovarsi. Vi è così un'organizzazione di scuole, sotto la direziono russa, e su questo •— diffidando dell'influenza soyietista — Ciansolin ha messo lo mani. In questa manomissione, e insieme nel sequestro d'una flottiglia dal fiume Sungari e di impianti ausiliari della ferrovia orientale, culminò di recente il conflitto tra il Governo di Pechino, timido e impotente di franto a Ciansolin, e quello di Mosca, con scambio di note diplomatiche di rimostranze e di giustificazioni tra Mosca, Pechino e Mukden. D'altra parte la ferrovia meridionale è, nelle mani dei Giapponesi, uno strumento di colonizzazione e di espansione imperialista in Manciuria. I Giapponesi costruiscono inoltre una ferrovia che risalo a Nord-Ovest verso il confine russo-cinese, questa linea, che cerve anche interessi strategici, dovrebbe (quando sarà ultimata, ciò che richiederà molto tempo) deviare più direttamente dalla Transiberiana il traffico destinato nlla Manciuria meridionale, togliendo non poco della sua importanza attuale alla ferrovia orientale russo-cinese: questa rimarrebbe tagliata fuori dal traffico meridionale, per essa importantissimo. Qui è chiara l'opposizione dogli interessi giapponesi agli interessi russi. Di recente, periti iinanziarii ed economici giapponesi hanno visitata la Manciuria, e si paria di un vasto programma di lavori ferroviari cui il Giappone destinerebbe l'ingente somma di 200 milioni di yen (oltre due miliardi e mezzo di lire). Con qupsti mezzi anche la Manciuria settentrionale dovrebbe essere dotata di linee ferroviarie, che sotto un velo cineso più 0 meno trasparente farebbero in realtà cosa giapponese. Le proteste di Ciansolin Un alto funzionario della ferrovia russocinese, russo egli stesso, in una intervista avuta con un corrispondente della Vos.11scìie Zciluvv a Karbin, si è mostrato molto allarmato per questi piani, attribuiti non senza fondamento al Giappone. Ciansolin — ha lamentato egli — protesta ! contro qualsiasi opera di estensione 0 di taacdLriafe2InPsnmmrdgSpbcBdtcAph_ ompleinento della nostra ferrovia orlen- i tale cinese, e incoraggia invece l'estensione della rete mancese meridionale. In altri termini, Cina e Giappone lavorano di comune accordo contro la Russia. Ln convenzione ferroviaria russo«cinesc del 1924 è stata giti più volte violata dai Cinesi. E non sappiamo nulla, ufficialmente, degli accordi segreti che Ciansolin deve avere stretti col Giappone nel Novembre scorso, durante l'insurrezione di Kuo-SunI.in, cioè nel momento di maggiore debolezza cinese; nè di quelli che deve nuovamente avere stabiliti nel Maggio di questo anno, quando si recò a Porto Arturo. Tut11 ne parlano, e qualche fondamento tali voci debbono pur avere. L'invasione economica della Manciuria è un elemento troppo noto del programma giapponese, già in via di_ attuazione, perchè occorra insistere su ciò. Lo stesso funzionario russo ha confermalo inoltre che Cinesi e Giapponesi non debbono essere coli nella loro azione anti-russa, ma appoggiali da altre Potenze, specialmente quando lavorano a creare un sistema ferroviario rivolto strategicamente contro la Siberia. Questi appoggi potrebbero concretarsi in concorsi finanziarli. Da tutte le parole dell'informatore russo si delinea chiara l'immagine pessimistica di una lotta che, se attualmente è condotta concordemente da Cinesi e Giapponesi contro la Hussin impotente n sosttnere una guerra nell'Estremo Oriento, potrebbe poi — una voita eliminata la Russia dalla Manciuria — riaccendersi e risolversi in un aperto conflitto tra gli alleali della prima fa*e della lotta; tra la Cina e. il Giappone. Ma ari ogni modo questi due paesi hanno ancora un lungo trtitt-> di calumino da. percorrere assieme. L. C.

Persone citate: Chan, Porto Arturo, Russo