L'Arcivescovo a San Francesco al Campo per il centenario francescano

L'Arcivescovo a San Francesco al Campo per il centenario francescano L'Arcivescovo a San Francesco al Campo per il centenario francescano Narra una antica leggenda che frate Francesco durante la sua accertata permanenza in Piemonte, visitasse anche il Canavesano c otie si fermasse una notte a riposare in una capanna sperduta nella campagna. Parecchi anni dopo .In quel luogo sorgevano alcune case ed una piccola chiesa. Il nuovo borgo, a ricordo della notte passata dai Poverello d'Assisi nella solitaria capanna, venne chia mato San Francesco. Qualche..- secolo dopo, l'istituzione di un campo per esercitazioni di tiro dell'artiglieria nella campagna vicina, consigliava l'aggiunta di un nome al primitivo San Francesco, ed il piccolo Comune diventava così San Francesco al Campo. Ieri, in una festosa mattinata, con l'Intervento di autorità civili, politiche e religiose veniva benedetta ed inaugurata la campana dedicata al frate d'Assisi, forgiata merco una sottoscrizione popolare. La ridente piazza del Municipio presenta alle 9 uno spettacolo bellissimo. E' tutta una festa di colori, dall'azzurro del ciclo, al delicato verde dei prati, più belli dopo la pioggia. Al confine della piana, la collana di monti che fanno corona a Lanzo scintillano al sole coi loro candidi nevai. I gonfaloni tricolori che addobbano il Municipio, i gagliardetti, le bianche blousts delle « Giovani Italiane », la severa divisa dei fanti del Presidio in tenuta di campagna, le camicie nere, tutto si confonde In una suggestiva ridda di colori, nella chiara luce del dolce mattino autunnale. In mezzo alla piazza, il monumento ai Caduti: un tante, facendosi scherno agli occhi colla mano, scruta in lontananza, verso i monti. La simbolica, bronzea figura pare posta a protezione della popolazione che gli si stringe attorno. Alle 9 e 15, accolto dalle note della Marcia Reale, giunge in automobile il Prefetto di Torino. Lo ossequiano il reggente la Federazione provinciale fascista, col. conte Carlo di Robilant; 11 podestà di San Francesco al Campo, cav. Gavelli ; ed i podestà dei Comuni vicini. Notiamo tra i presenti: il colBobbio, del 91.o Fanteria; il ten-col. Castelli, dei Bersaglieri; il magg. Pansini, ed icapit. Rapazzini, in rappresentanza la Divisione; 11 comm. De'.li Santi, in rappresentanza del gen. Eirta; il gr. uh*. Remmert; icomm. Valle, e numerose altre pcrsonalitàNella sala del Municipio il podestà cav. Gavelli porge il benvenuto al Prefetto che ha voluto presenziare alle onoranze del 7.o centenario della morte di San Francesco d'Assisi nel piccolo Comune che, unico in Italiaprende il nome del grande Santo, e che nenome di San Francesco compie due aigni.'l' 7„'. vmn»iiri.-i»7ionp del Valcatlve cerimonie: 1 inaugurazione dei \.atdella Rimembranza e la benedizione oeucampana dedicata al Poverello d'Assisi. Poco dono ossequiato da tutte le autorit„rocJ,nli J; ' v Arcivescovo di Torino monpresenti, giunge 1,4rci\ e=covo m lunnu muusignor Gamba che dalle sei si trova a SaFrancesco al Campo. Ha già detto una messa! ed ha impartito la cresima per tutta la mattn a a molti bimbi. Lasciato il Municipio, l'Arcivescovo seguitda tutte le autorità 6i reca al viale della Rmembranza, che è attraversato da un leggernastro tricolore. Un colpo di forbice, un aspersorio che si agita, un gran silenzio nella piazza La breve commovente cerimonia è finitaLe lenti, solenni note dell'inno al € Militignoto » si levano nell'aria dolcemente melanconiche nella loro maestosità, mentre autorità e popolo percorrono lentamente il vialdella Rimembranza. Dalla piazza alla chiesa è breve il caminno. ma la strada 6 completamente ostruitdalla folla Tutto S. Francesco al Campo si riversato vicino alia chiesa per vedere la campana, la « loro » campana, che fa un poparte della loro vita, che segnerà coi 6uorintocchi, i momenti dolci ed i momenti tri6t a o o . l La campana di San Francesco, lucene sole nella sua Unta argentea, pende dal cam-1panilc, legala da grosse funi : quasi sflora la terra. Le autorità e la popolazione sono at- torno alla campana II posto riservato a Mon- signor Gamba si restringe sempre più; i più lontani premono quelli ohe sono davanti per poter vedere l'istante della benedizione. A flanco dell'arcivescovo sono la madrina ed il padrino: signora Coggiola e grand'uXf. Remmert. L'aspersorio si alza: piovono sul bronzo le goccie d'acqua benedetta mentre si leva la voce di Monsignor Gamba che dice, tra u gran silenzio del presentì: -Sii consacrata nel nome di San Francesco ». Un rintocco grave e dolce si diffonde: è il primo colpo di battacchto della campana «li San Francesco "a Monsignor Gam*, ^-ancora tato per la benedizione il gagliardetto del fa- selo di S. Francesco, offerto dalle donne del passe. L'arcivescovo, dopo la benedizione, prò- nuncia brevi parole conchiudendo In un au- rino di bene e di saluta a tutta la nooola- guno ai Dene e ai salute a uiua la papoia zione. Risponde con calda parola un rappre- sentante del fascio di S. Francesco. S'alza in seguito a parlare il colonnello Dl Robillant che con voce lenta rivolto alle camicie nere aicc: « Custodite gelosamente il gagliardetto di questo borgo che ha l'onore di portare, unico in Italia, il nome del Gran Santo. Sono lieto di trovarmi fra dl voi ed a nome dl Torino di trovarmi ira cu voi, ea a nome ai tornio e provincia vi reco il vihrante ed entusiasti-co saluto d'Italia ». Monsignor Gamba, seguito ancora delle au-tonta e dalla folla commossa, entra in drie-sa dove ha luogo una messa solenne ed uadiscorso su San Francesco, pronunciato dallostesso arcivescovo. La. campana sale lentamente lungo 11 campanile, finche non ò collocata nella cella cam-panaria di dove annuncierà più tardi festosa-mente agli ahitantl di San Francesco, il mez-ZOdi ft _ **" ni