II giubileo d'una istituzione mutualistica

II giubileo d'una istituzione mutualistica II giubileo d'una istituzione mutualistica Una delle pochissime Società di mutuo soc-. £orso che, per abilità eli dirigenti, per fe-| Beltà di soci i i>er appassionato fervore di dtutti seppe evitare gli scogli che ricali ultimi dodici 'anni trassero al naufragio parecchie Istituzioni mutua lisi iclie. anche più forti e più ricche, e la Società « La libertà », che Ieri con ' una bella cerimonia, tutta soffusa e permeata d'iui nobile spirito di cordialità, celebrò V. suo primo Quarantennio d'esistenza. Fondata nell'aprile de! 1S86, essa contava già, diec; anni dopo, oltre cinquecenti) soci, che salirono a più di mille nel 19iiS. Questa rapida crescenza dell'Associazione ■i accompagnò ad una sempre più vasta e fervida attività, rivolta, con larghezza di idee che per i tempi poteva apparir? precorritrice, ad una. larga visione della missione sociale itegli organismi mutualistici. Appena un anno dopo là fondazione, la Società si offerse spontaneamente per diri cdlmere una vertenza insorta fra il del tram a cavalli e la Pitta, felicemente nell'intento. Poco dopo. ncLl'intaueta occasione del disastro tellurico che colpi Casamieeiola « Diano Marina, la Società, ancor bambina, con bell'atto di solidarietà umana, devolse a favo ne dei danneggiati i fondi — raccolti soldo a soldo, in inuel tempii, dai soci — destina*! ad acquistare la bandiera sociale. La benemerita società fu anche la protagonista e l'ideairi'V prima di un grande avvenimento cittadino. Episodio, questo. personale; riuscendo: dIgnorato quasi da tutti i cittadini, e dlmen-1 ticato dal pochi che ne erano a conoscenza, Nel 18fQ la Società si faceva promolrlce di un'EsposIzione che avrebbe dovuto cornine- morate il secondo centenario dell'atto eroico1 «li Pietro Micca od il cinquantenario delia promulgazione dello Statino del Regno. Tommaso Villa, officiato dall'Associazione a studiare il progetto, concepì allora l'idea dalla grande Esposizione intemazionale del lavoro, che venne tenuta noi i$!>8 e che ebbe tale successo da essere la prima manifestazióne di tal genere che chiudesse il bilancio con un cospicuo attivo. Nei riguardi dei soci. l'Associazione eeplicò sempre una provvida azione di assistenza od aiuto. Dopo appena un lustro di esistenza cominciò a corrispondere al soci die ammalati in misura tale che nel 1801 di contro a mono di seimila lire di incassi figurano nel bilancio circa duemilaelnquccento lire di sussidi erogati. Era un po' una lezione ohe i fondatori de - La libertà » vollero dare. e diedero — ad alt.ne istituzioni concimili che non eran preoccupate d'altro clic di aumentare i capitali sociali, non curandosi di lenire i Insogni dei soci nelle circostanze dolorose e venendo cosi meno ai fini stessi per cui le Società di mutuo soccorso erano state costituite. In complesso, durante il quarantennio di sua esistenza, la società ha potuto erogare circa trecentornila lire. Ove si pensi che la quota mensile pagala dai tori fu por quarantatre anni inferiore alle due lire, apparo subito qiia.ii' > oculata dev'essere «stata l'amministrazione db! Sodalizio. Il che ri anche comprovato dal fallo ohe. malgrado i fortunosi eventi accaduti dal 191.} in poi il capitale social'- andò sempre irrobustendosi cosi da costituire una salda garanzia per ti predente od un si"tiro auspicio )ier l'avvenire. La festosa adunata A dimostrare al Sodalizio di quanta considerazione esso goda fra le Associazioni torinesi alla cerimonia, di ieri intervennero con le rispettive bandiere le seguenti Società: Legatori libri. Lega reduci Borgo San I i ! I i i I ! i | ì; ^gllsociazionc generale operaia. Mutua Cam por a M. S. Campidoglio. Unione Liberale Monarchi]!|ca. Sezione operai liberali monàrchici. Mu tua operai imballatori, Croce Verde. Mutua calzolai. Spazzaturai privati, Unione tipoeraflea italiana. Mutua comméssi banca, Mutua fabbri ferivai, Cristoforo Colombo, >I tran quii », Mutua venditori ambulami. Mutua orologiai. « Fa.mija turinelsa », Mutua orefici, Nuova Associazione gcueralcoperala, Ex guardie finanza. Unione artisti ed industriali. Nuova Vanrhiglia, Concordia di Pozzo Strada, Mutua Pilonetto, Mutua SasM, ecc. La se/ie sociale, in corso Ferruccio 31, al cui ingresso prestava servizio la banda . Santa Cecilia», era tutta pavesata di bandiere tri-1colori c ornata di piante decorative. Dietro alitavolo degli oratori era la vivace barriera de! 'vetssilll delle Società consorelle. Nella sala, i6ti patissi ma, un magnifico pubblico con larga rappresenlanza dell'elemento femminile. Frale personalità ahbianio notato l'on. Bagnasco, li grand'uff. ayv. Bona, il comm. Isidoro Ar-neudo, il cav. Tortoncse e signora, padrino e madrina della bandiera, il canonico Passera «ce. Avevano inviato l'adesione il Prefetto, il senatore conte T. Rossi, il vice-commissario dott. Delli Santi, gli on. Olivetti e Mazzini e numerosissime altre personalità cittadine. La cerimonia commemorativa venne preceduta riallla benedizione ed inaugurazione della bandiera celebrata) dal canonico Passera che pronunziò anche applaudii testine parole Pui, il presidente del Comitato organizzatore dei festeggiamenti, cav. Putto-Ouisisono, ringrazio gli intervenuti c mandò un pensiero a iiuanli fra uli amici del Sodalizio, impediti di partecipare alla cerimonia vi assistevano in ispirilo. Pre*e quindi la. parola l'on. Bagnasco che ■e presidente del comitato regionale dell'Ente nazionale della cooperazione. Egli disse che, oneste celebrazioni sono magnificile attesta- zioni che esaltano una delle più alte idealità| umane: la solidarietà, che la Società ha sa pino realizzare in modo degnissimo. Quindi l'oii. Bagnasco ha proseguilo: — Oggi grido anch'io con voi <• viva la libertà!).. Oggi il fascismo combatte appunto per ia libertà. Oggi l'ialia non è libera, p'sr chi1 i suoi contadini, i suoi operai non possono andare dove vogliono a. lavorare, a. porlare la preziosa forza delle loro braccia e della, loro intelligenza Ed il fascismo combatte per il concetto superiore della, libertà de.U'uomo nella società é della Nazione nel mondo ! Tutti gli oratori vengono applauditi a lungo. « Le commemorazione Accolto da una dimostrazione vivissima di simpatia si alza, a parlare il comm. Arneudo. oratore ufficiale. Dopo aver detto che ad altri sarebbe spettato l'onore di pronunziare il cli scorso cortimeiiiorativò; l'oratore dice che ia 1 società di mutuo soccorso «La Libertà» e Pi,a, a.titolo d'onore, alcun uno splendido esempio dello sforzo della I classe operaia per elevarsi. Sono le Società i operate di mutuo soccorso che hanno ituspi! rato ai Governi le provvidenze legislative di I assistenza sociale. Il pensiero politico poteva, i forse, dividere antipaticamente i 60Ci ma la i mutualità li univa. « Nei tempi prelasciatici la I mutualità costituì il magnifico littorio che av! vinse con saldi legami luna la massa. la\oratricc nel nobili Suopo dell'aiuto fraterno. E, riandando i quarant'atmi, di operosa esii steuz.i della, società, l'oratore rende omaggio | a tutti coloro che si resero benemeriti di essa itasi di una re¬ lazione del presidente Spagarino che designano mirabilmente la missione delle Società mutualistiche. Rifa là storia. dc.U'asSociazlone per dimostrare quali belle pagine essa abbia scritto negli annali della mutualità torinese. Dopo avere riavocato rapidamente le più importami manifestazioni della Società, il comm. Arneudo, manda un reverente pensiero ai caduti in guerra, ed ai vecchi mutualisti che diedero la loro fed-i al sodalizio nei primissimi anni di sua esistenza e conclude dicendo: — Ilo interrogato idealmente la nuova bandiera sul vostro avvenire, ed essa mi rispose: « Poco so, perche sono nata ora. Ma. tenetemi sempre stretta fra voi. Sventolatemi nei vostri trionfi, io accrescerò la vostra gioia. Ricorrete a me nei momenti meno lieti, io vi conforterò. Ma abbiatemi sempre uci cuore: io rappresento la Patria I Un lungo scrosciante applauso saluta l'appassionata chiusa de! discorso del comm Arneudo, che o anche socio del Sodalizio. Ina graziosa bimba. Teresina Zini, dice poi, con bel garbo, alcun: arguii vers. in dialetto e si fa molto applaudire anch'essa. Quindi il cav. Tortoncse ringrazia dell'onore ì fattogli chiamandolo a padrino della ban-l diera. Dopo di ciò il cav. Putto-Caussono di-strìhuisce la medaglia ai soci fondatori su-| nerstiti. che sono -. Angelo Beronzo, uno dei primissimi quattro fondatori, Agostino Bar- beris, Pietro Nlc'olini, Carlo Cerruti, Vrance-sco Vergnàno, Costanzo Rovera, G. B. Rottero, Angela </>ratiapa.glia. Giustina Casassa, Do- rnenica Balma. Làura Carpignano. Pure al presidente Ernesto Spa.garino viene consegnata tirt» medaglia di benemerenza, a l'offerta dà luogo ad un'affettuosa dimostrazione di «dima da parte dei soci al loro rapo. Altra medaglia viene data al grand'uff. Adolfo Bona ed al medico sociale dott. Villa, i quali ringraziano. V. la simpatica cerimonia c terminata. Viene 1 subito dopo inaugurato il banco di benefli cenza e quindi, in corteo, soci e invitali si ' recano al banchetto, al termine del quale veri i gono pronunciati num-Tosi discorsi di omag I x\o all'Associazione, il cui presidente Spa' garlno ringrazia con un fervido incitamento i alla mutualità fonte ed espressione di solii dar!età o e pr-r l'occasione ile! quarantennio, a cura di un Comitato, composto dei signori Carolina Ferrerò, Erminio Miletto e Roberto Bonazzi. venne pubblicato un lussuoso Numero Unico ne! quale sono scrini vari ed un inspirato Inno alla bandiera di Luigi Maggi.

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