La giornata dei "centauri,, a Monza

La giornata dei "centauri,, a Monza La giornata dei "centauri,, a Monza Incidenti tragici alla curva di Lesmo Tre vittorie italiane ed una inglese -- Prini, Nu volar! e Varzi si affermano vittoriosamente Tutti i records sono crollati -- La meravigliosa corsa delle piccole cilindrate - Le « 250 » a 130 all'ora Il corridore Galli ucciso - Maffeis in gravi condizioni: altri tre feriti Do 1 nostro inviato Monza, 20, mattino. Il Gran « Premio delle Nazioni » è stato funestato da un tragico accidente: Il corridore Galli si è ucciso, -Maffeis è in gravi condizioni, Roccatani si 6 spezzato un braccio, due spettatori sono stati feriti più leggermente. Altri corridori hanno riportato contusioni ed abrasioni. Tutte le cadute, compresa quella mortale di Galli, 6ono avvenute all'ormai tristemente famosa curva di Lesino. Molto si è già detto sulla tragica curva dell'autodromo monzese, curva inadatta ad un circuito veloce come c quello di Monza, clic se anche comprende il cosidetto ii circuito stradale » deve venire considerato una pista poiché se si tolgono i pericoli che presentano le due curve quella di Lesino propriamente detta e quella dei Cervi, che quasi forma una curva sola colla precedente, il circuito monzese non presenta altre caratteristiche clic abbiano una qualunque affinità colla strada. Malgrado tutto quello che si è detto a questo proposito la curva di Lesmo non è ancora stata modificata, e ieri ancora ha fatto la sua vittima. Per di più si sono erette delle tribune proprio nel punto più pericoloso. Troppe vittime hanno già fatto l'automobilismo ed il motociclismo nella loro via di progresso, per non pensare di evitare tutto quello che può presentare un pericolo assolutamente inutile dal lato tecnico. La curva di I.esrno, deve essere modificata, in maniera tale ila non presentare maggior pericolo di tutte le altre. La vittima di ieri era un modesto campione. Collaudatore di Garelli, vissuto tra le macchine, nelle officine non aveva mai partecipato a corse. Aveva soltanto sullo stesso circuito di Monza, collaborato all'abbassamento di records mondiali coi corridori della sua casa. La passione per le corse, doveva essere causa della sua fine immatura. Le conquiste fatte ieri dnl- sfd1sc5ugScgctscJgpbsg1KSdadvrfsnpr«cle piccole macchine rombanti, sono osai rate da questo lutto che ha steso un velo edi tristezza nell'ora della vittoria. -eli «Gran Premio delle Nazioni» ha an- i tfcora una volta dimostrato il grande progresso delle piccole cilindrate. Macchine italiane di soli «250 » ce, guidate da quei due meravigliosi campioni che sono, Ugo Prini e Pietro Ghersi, hanno sfiorato i 130 chilometri di media oraria. Le piccole cilindrate hanno non solo dimostrato la loro aumentata velocità, ma hanno fatto rifulgere le loro doti di resistenza: la più grande percentuale di arrivati si è avuta infatti nelle categorie 175 e 250 ce. Tazio Nuvolari clic ancora ieri ha entusiasmato il pubblico col suo virtuosismo che fa di onesto corridore un campione d'eccezione, Ita. vinto brillantemente la categoria «350» abbassando i records da lui stesso stabiliti lo scorso anno. l,a categoria del « mezzo litro » è stata disgraziata: numerosissimi sono stati i ritiri, che crediamo debbano venire attribuiti alla troppo aumentata compressione dei motori per ottenere maggiori velocità. Una disgraziata caduta alla curva di Lesino ha tolto di gara l'uomo sul quale si appuntavano tutte le nostre speranze : Pietro Ghersi. Il ligure prima della sua caduta ha segnato però il giro più veloce. Varzi ed Arcangeli hanno compiuta una corsa magnifica per regolarità ed hanno dimostrato di equivalersi in velocità. La macchina inglese del Varzi era stata preparata da un tecnico italiano. Reveili ha dimostrato ancora una volta che colla regolarità si può andare molto lontano. Inferiori all'attesa gli inglesi che si sono dimostrati insufficientemente preparati. La meravigliosa affermazione del « diavoli rossi » Nella bella mattinata d'azzurro e di sole, il vialone di Monza risuona del crepitio dei motori di centinaia c centinaia di motociclette che vanno in lunghe file indiane. Anche se non lo 6i sapesse, si indovinerebbe che andiamo ad assistere ad un gran premio motociclistico. Alle 9, all'autodromo, vi è già molta animazione. Le tribune 6ono pressoché complete. La motocicletta, la piccola macchina, ha avuto il potere di richiamare la gran folla degìl sportivi. Per una volta tanto l'ha spuntata sui « in «lidi » a quattro ruote con parecchi litri di cilindrata. Spettacolo e&tasiaseuBte La partenza di un gruppo di trenta macchine, è uno spettacolo grandioso ohe entusiasma. Varrebbe la pena di venire a Monza solo per assistere alla partenza di una gara di questo genere. Le trenta macchine che appartengono alla categoria 175 e 250 cane, e che dovranno compiere 200 Km_ alle 93 precise... sinvolano ira un crepitio assordante. Hanno preso 11 ■ via > : Categoria 175: D.K.W.. Ghibellini; DJCW., Sprung; DJC.VV., Panni; Marini, Cigalla; Rex Acme, Jonhston; Maffeis, Saini; Maffeis, Sassi; Ancora, Manetti; Ancora, Carena; Miller, Marazzani; Miller, Moroni; Miller, Zacchetti; G.D., Baschieri; G.D.. Cavedagni; Vaga, Vaga; Harlette, Faraglia; Harlette, Torricelli; Mas, Vertua; Mas, Caproni; Orione, Cavallotti; Orione, Sandri; G.E.M., Grassi; Vassena, Pierini. Categoria 250: Guzzt, Prini; Guzzi, P. Ghersi; Guzzi, Saetti; Maffeis. Gianoglio; New (-.erraci, Porter; Condor. Divorne; Condor, Willem in; Omega, Bottoni. eeseccGmtadmvmtsubc1pasvcdrlfsllitro„Ivd1iirm1bT8C"lmiccGgtrldq In lesta, sono tre maglie rosse: Prini, Ghersi e Saetti della « Guzzi ». Il « record » crolla al primo giro I » diavoli rossi », iniziano la corsa con una foga entusiasmante. Il primo giro è compiuto da Prini in V 44" alla media di Km. 126.07. Il record di Porter è già battuto! Lo stesso Porter è già nettamente staccato: il campione inglese non ha fortuna, poiché a] 5.0 giro deve abbandonare per la rottura <ii una valvola. Anche Gianoglio si ritira per guasti alla macchina. Al 5.o giro Prini, Saetta e Ghersi sono sempre in testa e marciano di conserva seguili dalle due maglie gialle dei corridori svizzeri della « Condor » che 6ono già in ritardo di parecchi minuti. Tra le macchine di 175 ce, il comando è tenuto da Marazzani della « Miller » che e seguito a pochi secondi dal coeiuipter Zacchelti. Vengono poi Manetti -e Boschieri. onhston, il grande favorito di questa categoria è in quinta posizione staccato già di più di un minuto. Le tre Guzzi desiano l'ammirazione del pubblico: marciano perfettamente unite su una stessa linea a quasi 130 Km. all'ora. Al 6.0 giro Ghersi batte il record di Prini. Compie i 10 Km. del circuito in 4'37" alla media di Km. 120.682. I 100 Km. sono compiuti da Prini Saetti e Ghersi alla media di Km. 127.599. Le due maglie gialle sono lontane. Nella categoria « 175 » Zacchetti e riuscito a sorpassare Marazzani ed a staccarlo di più di un minuto. Baschieri e Manetti tallonano vicinissimi Maranzani mentre Johnston ha ripreso parte dello svantaggio iniziale. Un'emozionante acrobazia di Prini Appi elidiamo in questo momento un'emozionante incidente avvenuto a Prini alla « curva delle Querce < durante il i.o giro, li focoso campione di Guzzi, presa la curva mi po troppo larga, ed a velocità fortissima, sbandava al punto di uscire dalla pista. Prini per nulla impressionato, senza diminuire menomamente Ja velocita della sua macchina compiva una cinquantina di metri nel prato passando tra due grossi alberi vicinissimi, rientrando poscia in pi6ta sempre in testa ai « diavoli rossi ». •Il gr. uff. Mercanti, che si trovava con alcuni altri spettatori alla « curva delle uuer eie • decideva dì premiare Ti"sangue^! leiìd'o e l'abilità di Prini con una speciale meda- tfha d'oro. Il guaio si e che (in tutte !e c et sono sempre i guai), qualcuno afferma de- eisamenie che il rosso campione protagonista della mirabolante acrobazia era Ghetsl e non Prini. Come stabilire con precisione chi fosse? Erano tre bolidi vicinissimi lanciati a velocità fantastica. Soliamo pi-.ini o Ghersi potrebbero appurare la cosa \ memo che nella pazza cavalcala abbiano dimenticato l'incidente. Il trionfala arrivo di Prini e Ghersi Al lj.o giro, Prini e Ghersi sono semine assieme, o, per esser più precisi, sono divisi da 1111 quinto di secondo! Saetti è leggermente attardato per noie at una valvola. Ira le 175 Zacchetti ha ormai tre minuti iti vantaggio su Manetti, che precede di pochi metri Baschieri. Marazzani è molto in ri- tardo per noie alla macchina, mentre Jonh- ston ò costretto a ritirarsi por la rottura di una valvola. Apprendiamo intanto clic Zacchetti ha battuto il record del giro per la categoria compiendolo in 5'29". alla .media di Km. 109,432. Al 10.0 giro Saetti deve abbandonate per la. rottura della valvola che l'aveva già attardato. Anche i due svizzeri sono costretti a ritirarsi : Willemin al 17.o giro. Divorne abbandonerà al 20.o giro, a poche centinaia di metri dal traguardo d'arrivo. Primi e Ghersi tagliano il traguardo divisi da due metri. Mentre viene issato il tricolore ed echeggiano le note della Marcia Reale, il pubblico fa una vera ovazione ai due forti campioni die hanno compiuto una corsa superba. Mentre Zacchetli si assicura la vittoria tra le macchine di 175 eme, assistiamo ad un lenissimo duello tra Manetri e Baschieri per il secondo, posto. Manetti riesce proprio sul traguardo a prendere pochi metri a Baschieri che monta una macchina di soli 125 cmc. o bicicletta a motore che dir 6i voglia. Lo classifiche „ £^lti0,ria 250 cmc- — Lo Prini, in ore I,o4o6 2/5, alla media di Km. 126,392 (nuovo record), vecchio record: Porter, alla media di Km. 112,725; 2.o Pietro Ghersi. in ore 1,3*06 3/5. - Giro -piti veloce: Ghersi ;6.o), in .,'37"3/5, alla media di Km. 129,682. ■ L'at?!ì?r}a 17i cmc- — !• bacchetti (Wilier) in l.Si'll" alla media dì Km. 105.088 (nuovo record). Vecchio record: Vaga (Maffeis) alla media di Km. 90.207; 2. Manetti (Ancora) in 1.5.V5"; 3. Baschieri (G. D.) l.fio'6"; 4. Ghibellini in 1,57'19"; 5. Carena in L^C"; 6. Torricelli in 1.59'32"; 7. Faraglia in 2.3"26"; 8 Sprung in 2.VJ3"; 9. Sassi in 2,.V30"; 10. Cavedagni in 2,6'3fi"; li, Saini in 2.9'4"; 12. Mabazzani in 2,14*4"; 13. Cavallotti in "20'3f>"; Vertua 2'18,14": K- Cigalla in Giro più jjetoce: Zacchetti (15) in 5*29" alla media di Km. 109.428. Tra mi corsa a l'altra Il pubblico, che è ancora aumentato di numero invade i ristoranti o si perde... colle provviste per il pranzo attraverso i boschi in cerca di un po' di fresco. La magnifica corsa delle macchine italiane, ha messo l'entusiasmo in tutti. Si commenta l'alta media ottenuta che è di buon augurio per la corsa del pomeriggio che vedrà ancora le Guzzi nella categoria 500 cmc. in lotta contro le agguerrite eqvùpes straniere. Verso le 13 i boxes ricominciano ad ospitare le macchine che parteciperanno alla corsa delle « 350 » e delle « 500 ». Le motociclette vengono portate a motore spento sui camion o trainate da automobili o da sidecars- Hanno ricevuta l'ultima toilette. Sono unte da tutte le parti, nei più... reconditi recessi. I corridori ed i meccanici le guardano con amore, quasi le ' accarezzano come dei « puro sangue ». Q?ni tanto una rabbiosa scarica su- | bitn repressa. Sono le « prove generali » per sentire se il motore ha la carburazione a punto. Ammiratissime giungono le rosse «Guzzi » le « Frera », le « Bianchi ». Guardato con curiosità, quasi a scoprire che cosa contengano i motori nel loro interno, le macchine inglesi. Varzi giunse in compagnia della sua tidnnzata. Il duello italo-inglese Poco dopo le 14, te macchine entrano In pista. Priiina, sono le verdi maglie inglesi, poi quelite rosse d'Italia, seguite dalle gialle svizzere. Menine i corridori stilano sulla pista vengono suonali gli inni delle varie nazioni. Lunghi applausi accolgono Pietro Ghersi e Nuvolari, il .popolare «Jfivdla», beniamini delle folle. Un'automobile precede i corridori che 6i dispongono a duecento metri dal traguardo. Il frastuono è assordante, e l'attesa lebbrilc. lentamente la rossa automobile di testa si avvia. A 50 metri dal traguardo si porla a lato: è la partenza. Le rosse e verdi maglie si lanciano, guizzano come un volo di... rondini prigioniere, a stento trattenute. Prendono il via: Categoria 350: Nuvolari, Gherzi M.. Maffeis, Kodry, Colombo, Macchi, Self, Roccatani. Longman, Jonhston, Bareamti, Milanesi, Porter, Leardini, Galli, Moretti A., Visioli, Fieschi, Alfter. Categoria 500: Ghersi P., Arcangeli, Ruggeri, Ashby, Hough, Bandini, Revelli, Benne!, Graie, Marchi, Gilera, Zaro, Raccagni, Varzi. J,o spettacolo sempre bellissimo della partenza entusiasma il pubblico. La mula urlante scompare velocemente con una maglia verde ed una rossa in testa: Beimeli e Ghersi La caduta di Oliarsi L'impressione del pubblico è grande. Si spia l'inizio della grande curva che si perde nello sfondo verde degli alberi. E' di li che i corridori devono sbucare dopo aver compiuto i .i Km. della pista interna. « Eccoli! Eccoli!» si grida improvvisamente. «E' rossa ! ]■'.' rossa ! » Ghersi transita come una saetta, trascinandosi dietro Bennett, Arcangeli. Graie, Varzi, Hough, Bandini, Gilera. Alla line 'del l.o giro Bennett passa primo seguìt da Arcangeli. Varzi, Graie, Ashby, Ghersi. Hough, Bandini, Self, Nuvolari. La corsa è magnifica ed entusiasmante. Al ter '7.0 giro Ghersi, Arcangeli e Varzi sono già I in netto vantaggio sul gruppo degli insegni tori. Nella categoria 350 Nuvolari è in lesta seguito da Colombo, Self, Jonhston. Al 4.o giro Ghersi non passa più. Veniamo informati che è caduto alla curva di Lesmo rovinando la macchina, ma senza ferirsi. Anche Galli, Maffeis e Roccatani pare siano caduti e si siano feriti, ma le notizie sono imprecise. Continuarlo a giungere notizie di ritiri: BPnnett ha abbandonato insegnilo a guasto al motore imitato ben presto da Bai-santi. Macchi è caduto al secondo giro ferendosi, pare, leggermente. Al 5.0 giro, Arcangeli è sempre al comanj do tallonato da Varzi, mentre Asug Hohby j e Bandini seguono a ciroa due minuti. Nel' la categoria «350» Nuvolari è in testa, segui- j ! to minacciosamente da Jonhston e da co- ; j lombo. Dopo il ritiro di Ghersi, Ruggeri ha !l'ordine del «box» della sua casa di accelerare. All'ottavo giro infatti lo vediamo sorpassare tre 0 quattro concorrenti e gettarsi velocemente all'inseguimento dei leaders. Arcangeli è sempre in testa, seguito a 100 metri da Varzi. Seguono Nuvolari, Jonhston, Colombo e Self tutti della categoria .350». N'eWle due categorie si delinea un magnifico duello italo-inglese: Nuvolari nella «350» ha 112 secondi di vantaggio su Jonhston, men tre Arcangeli precede di 4 secondi Varzi che monta, com'è noto, l'ingtlese « Sunbeam ». Sino al 15.o giro le posizioni non cambiano. Arcangeli ha circa un minuto di vantaggio su Varzi ed altrettanto ne ha Nuvolari su Jonhston. Giungono intanto a piedi ai boxes, spingendo la macchina Ashby e Bandini. Ambedue abbandonano per guasti irreparabili alle macchine: il ritmo veloce impresso alla gara ed il caldo fanno i loro effetti. Anche Colombo è fermo per guasti al motore e Self abbandona per la stessa ragione. La tragica fina di Balli Giunge improvvisa, tragica, dall'ospedale Umberto I di Monza, la notizia della morte del corridore Galli che si credeva soltanto ferito leggermente. Si apprende anche che Maffoi6 è in sala di operazione e che Roccatani è ferito e ricoverato allo stesso ospedale. Queste notizie sono tenute celate al pubblico. Ci rechiamo a chiedere informazioni, e possiamo cosi da testimoni oculari apprendere com'è avvenuto il luttuoso accidente. 11 corridore di Garelli, giunto alla seconda parte della curva di Lesmo, più propriamente chiamata la curva dei « Cervi », sbanda,via paurosamente. Galli, che aveva iniziata la pericolosa curva troppo all'esterno, tentava con un colpo di sterzo violento di portare la macchina al centro della pista, ma la motocicletta, per la velocità ohe aveva in quel momento, si rifiutava aUa manovra del suo guidatore e quasi si impuntava mentre la ruota davanti si girava quasi completamente. Il povero Galli, in seguito all'improvviso arresto della macchina, veniva proiettato in avanti, pare oltre il limite della pista. Maffeis e Roccatani ohe seguivano immediatamente il campione di « Garelli », non potevano evitare l'investimento della macchina del Galli. Nella confusione creatasi colla caduta del Galli ed immediatamente quella di Roccatani e di Maffeis si vennero creando due versioni. Vi è chi dichiara che il Gaia non venne investito dai due corridori che lo seguivano. I più sono concordi nell'affermare che il corridore di Garelli veniva ridotto in gravi condizioni appunto dall'investimento delle macchine di Maffeis e di Roccatani. Quattro foriti • Maffeis in travi condizioni Fatto et è che una delle macchine investi- trici, usciva ili pista, ferendo due persone del pubblico. I due feriti, sono Ezio Porcile di Milano che riportava la frattura della gamba sinistra e Vincenzo Brini pure di Milano, ferito alla mano destra e con contusioni alla gamba sinistra. I cinque feriti, ricevevano le prime cure dal dott. Borello che dirigeva il posto di soccorso istituito alla curva di Lesmo. Galli, Maffeis e Roccatani che apparivano i più gravi venivano poco dopo con l'autoambulanza della Croce Verde trasportati velocemente all'ospedale di Monza dove poco dopo il Galli decedeva senza aver ripreso conoscenza. Al Maffeis i sanitari riscontravano la rottura di alcune costole e Jo facevano ricoverare, giudicando il suo 6tato piuttosto grave. Al Roccatani che veniva pure ricoverato, veniva riscontrata la rottura del braccio destro. Abbiamo interrogato alcuni spettatori che si trovavano alla curva di Lesmo, i quali ci hanno dichiarato che almeno una diecina di corridori sono caduti. Qualcuno è rimasto illeso, mentre altri si sono feriti leggermente. Ritorniamo al nostro posto nella tribuna della stampa, con molta tristezza. Anche quest'anno Monza ha voluto la sua vittima fi l'ha scelta tra i campioni più modesti. Al 20.o giro, Varzi riesce a passare al comando nella categ. 500, compiendo i 200 Km. alla inedia- di Km. 136.358, orari. Arcangeli, elle si è fermato a fare rifornimento, lo segue con un distacco di un minuto e 10 secondi. In terza posizione è Marchi, seguito da Houg, Ruggori e Revelli che compie una corsa regolarissima. rcqpsfdnhesdolgrUmscnBsettLa bolla vittoria di Nuvolari Nuvolari, liberatosi dal pericoloso avversario Jonhston, che ha dovuto abbandonare Ial 18.u giro per la rottura di una valvola, tiene saldamente il comando tra le macchine di 350 cune, con 4 minuti ili vantaggio su Mario Ghersi, e più di sette sull'inglese Longinuiiu. Egli ha compiuto i 200 Km. alla media ili Km. 128,%%. Al Sl.o giro, anche Hough, dell'A. I. S., e costretto a ritirarsi. Il pubblico si appassiona ora al magnifico duello Varzi-Arcangeli. 1 due corridori girano con una regolarità magnifica. I pas j | saggi oTÀrcan^ tamente la sua preferenza, sono sottolineati j con lunghi applausi ed incitamenti. Al 25.o i giro egli non è più che a 52 secondi dal ! campione di Suubeam. L'annuncio che il | giro più veloce è stato compiuto da Ghersi ; Pietro, al secondo, in •«' 12", oda media di ! Km. 141,951, è accolto dal pubblico, che vede I in questo... un'augurio per Arcangeli, con grande entusiasmo. 1 Prima del 25.0 giro, anche Ghersi Mario che teneva il secondo posto tra le macchine di 350 ce, è costretto a'd abbandonare per un grave incidente di motore. Al 30.o giro (300 Km.), Nuvolari che ila compiuto una corsa magnifica per impeto e regolarità, taglia vittorioso il traguardo delia categoria 350. Lo segue Longtmami, a più di 10 minuti. Moretti e Visioli, unici concorrenti rimasti in gara. 11 tricolore italiano viene issato sul pennone, mentre la Banda intona la « Marcia Reale », ed il pubblico si abbandona ad una entusiastica dimostrazione all'indirizzo del popolare e coraggioso « Nivola ». Accanito duello tra Varzi ed Aroangall Ormai non sono più in pista che tre concorrenti: Arcangeli, Varzi e Reveili, il quale adottando il sistema dello scoiso anno, sistema ad... eliminazione, viene a trovarsi nelle prime posizioni grazie ai numerosi ritiri. Al 30.o giro, Varzi si ferma a rifornirsi ed Arcangeli passa nuovamente al comando con un minuto di vantaggio. Il duello tra la maglia rossa d'Italia e la verde d'Inghilterra è serrato ed accanito. Al 32.o giro, Varzi transita solo. La rossa macchina di Arcangeli non lo segue. L'Italiano 6 in ritardo. Passano due lunghi interminabili minuti, prima che egli ricompaia. Giunto davanti alle tribune rallenta, poi si ferma! Un gran silenzio pieno d'incertezza e d'inquietudine si fa tra il pubblico. Arcangeli scende di macchina. Velocemente, rabbiosamente cambia la candela. Una breve corsa e la macchina è nuovamente lanciata. Il pubblico prorompe in un lungo entusiastico applauso. Al 35.0 giro. Arcangeli ha tre minuti e 39 secondi di svantaggio 6tt Varzi, che continua la sua marcia regolarissima. La partita è irrimediabilmente perduta! Si spera ancora in un miracolo. Dal box della Guzzi appare ad ogni giro l'ordine di « accelerare », ina ormai la fine è troppo vicina. La vittoria di « raggio di sala » Arcangeli insegue ancora tenacemente, con rinnovata energia ma al 40.o giro, mentre Varzi taglia vittorioso il traguardo, egli è ancora ad un minuto dal campione di Sunbeam I La bandiera inglese viene issata mentre le lente note del Gootf sane the King risuonano nell'Autodromo ormai muto. Reveili viene fermato al suo 36.o giro, subito dopo l'arrivo di Arcangeli. Dalla folla si leva un applauso di... convenienza all'indirizzo di Varzi. Il pubblico lo ammira molto, ma lo vorrebbe in maglia rossa! Beco le classifiche: Categorìa 350. — t. Nuvolari (Bianchi), in 2,19"26", alla media di Km. 129,091 (nuovo record). Vecchio record: Nuvolari (Bianchi), alla media di Km. 123,984; 2. Longman (A. J. S.). in 2.29'38"; 3. Moretti A. (Garelli), in 2,37'6"; 4. Visioli (Garelli), m S.37'7". Giro più veloce: Nuvolari, al lS.o, alla media di chilometri 137,616. Categoria 500. — 1. Varzi (Sunbeam), In 2,57'29", alla media di Km. 135,275 (nuovo record). Vecchio record: Mentasti (Guzzi), alla media di Km. 130.6T7; 2. Arcangeli (Guzzi;, in 2.58'59", alla media di Km. 134 0913. Revelli (Reveili j. fermato al 36.o giro. Giro più veloce: Ghersi, al 2.0, in 4'12" 1/5, alla media di chilometri 141,951. Il ritorno da Monza, ci ricorda i bel tempi... antichi. Dobbiamo sostare colla nostra macchina parecchie volte per lungo tempo Ia lila indiana di automobili e di motociclette è lunghissima. GIUSEPPE TONELLI.