Il lieto successo della rinata Susa.Monenisio

Il lieto successo della rinata Susa.Monenisio Il lieto successo della rinata Susa.Monenisio Festa di motori, e di atleti in una giornata primaverile - Aymini, Balestrero-Cattaneo, Clerici e De Benedetti vittoriosi nella gara automobilistica - Caprera Esperia e Armida prime nelle regate La Susa-Monceràsio, rinata dopo una morte che non era stata se non apparente, ha ritrovato ancora tutti i suoi vecchi appassionati, la sua cornice di pubblico e —- per l'occasione — una giornata primaverile. Sui valico si è data convegno una folla che per (quello che si è sentito dai veterani della prova, non fu mai cosi numerosa. Tra le ottocento e le mille macchine sono salite rombando nel primo mattino, fino alle otto — ora dello sbarramento della strada — alla vetta in una teoria di non molto inferiore di numero, quella delle motociclette, in più le schiere interminabili di ciclisti venuti da Torino. Poiché la Snsa-Moncentsio — per chi non lo sapesse — in realtà non B'inizia nella citta. dell'Arco di Augusto, che sembra essere messo in fondo valle per lare gli onori di casa, bensi da Torino. '■y Carovane di appassionati E se per i concorrenti è ben certo che la team è incominciata alle 10, per coloro che hanno voluto a loro volta gareggiare in touona volontà e tenacia per giungere al Cènisio prima dei gareggianti (le disposizioni erano tassative) la corsa è incominciata, assai prima. Ad esempio, alla barriera ili Francia sono state segnalate carovane di ciclisti, già verso le due, equipaggiate e provviste di viveri per la scalata che ì> stata compiuta, nell'ultimo tratto soprattutto, col mezzo più semplice, se pure non il più veloce: Il cavallo di San Francesco. Ma. I essenziale era arrivare, ed i primi partiti furono anche i primi a tagliare il traguardo della vetta. Più tardi, alla spicciolata, sono giunti i fortunati possessori di mezzi più veloci e la... Torino-Susa-Moncenisio e state per tante macchine, come la nostra, una corsa velocissima, che a tratti ha assunto l'aspetto di una vera e propria gara. E la nostra Alfa-Romeo tipo 6-8 guidata da un pilota eccezionalmente abile — il signor Carraroli — ci ha fatto giungere al Moncenisio in un baleno. La giornata è stata poi — come già abbiamo detto — insolitamente favorevole. Al Monoenisio quelli che se ne intendono, sentenziavano che di giornate cosi limpide se ne hanno si è nò una trentina all'anno. E quest'anno è proprio alle soglie dell'autunno che il tempo ci regala quel caldo e quel sereno che non sempre volle donarci in agosto. E anche questo fattore ha contribuito lai successo della prova, della cui riuscita va dato il merito all'Automobll Club di Tonno e a un comitato volonteroso di Susa, capeggiato dall'aw. Cavalli, podestà della ridente cittadina, che si sono prodigati senza posa per il lieto esito dell'iniziativa. I Comandi degli alpini e dei carabinieri con la loro preziosa assistenza sono stati collaboratori preziosi dei promotori. E quale contributo abbiano dato i militari et è visto a Susa. Verso le otto quando 1 affluenza era più intensa: in breve momento le formalità di pedaggio, dogana e piombatura ttelle macchine erano sbrigate. Abolita la sosta al Molaretto — era tempo I — tutte te . operazioni di transito sono procedute spedite. Breve fermata, il tempo di salutarsi ella voce e poi via, all'attacco dell'erta su su, inseguendo e sorpassando auto e moto, volando sullo stradale meraviglioso La Stipel ha impiantato — unitamente a .bua baracca di legno che funziona da os; servatorio — il telefonoV e 11 megafonista può annunziare via via le novità della giornata. -Il coìonn. Girotti ha poi disposto inoltre che . un suo gagliardo alpino annunzi da un pilastro sopraelevato al pubblico e all'inclita, 11 sopraggiungere delle macchine. Sono in questo osservatorio improvvisato (già a Susa abbiamo salutato il cav. Bertolino, il cav. Bertotti e il cronometrista cav. Chiappella, preposti all'organizzazione locale) ring. Marchesi, l'ing. Mussino, il gen. PeroL l'on. Clan, il colonn. Girotti, l'aw. Cavalli, U comm. Frigerio, il comm. Acutis, il rag. Ambrosini. l'aw. Lombardi, l'aw. Di Miceli, tutti del Comitato organizzatore. Funziona — all'ospizio, dov'è posto il traguardo — da cronometrista, il rag. Ottolinl. I- Sulle « scale » n megafono ordina alle 9,30 lo sgombro della 6trada. Alle 9,43 segnala che a Susa le macchine rombano, impazienti. Alle 10 partecipa che Bona è partito per tentare di abbassare il record della salita, detenuto da De Sterlich, su Diatto, sin dal 1924. Si attende un quarto d'ora circa e poi spunta dal rettelineo che il nostro osservatorio domina per Intero, Bona. La macchina è una saetta velocissima. Nel silenzio della vallata s'ode, distinto, il rombo della macchina che divora lo spazio..., un rallentamento appena percettibile e poi la curva che immette alle scale è abbordata. Bona ha eguagliato finora 11 tempo di De Sterlich, ma sulla « serpentina » dell'ultimo tratto non riesce ad avvantaggiare. Egli abborda le curve In maniera perfetta dal punto di vista « estetico » : pare ìn realtà ch'egli giri sopra un pernio, ma per quello che è rendimento si avverte toAeto che questo sistema è negativo perchè la ■macchina non può riprendere cosi veloce■ niente come dovrebbe. Il cronometro segna per lui un tempo totale di 19'8" 4/5. Il record della salita di 18'48" rimane ancora a De Bterlich. Si attende un pezzo prima di vedere un altra macchina in capo al rettilineo. E' la piccola Fod pilotata da Cornava che s'avanza... ina ecco alle sue epalle un'altra vettura incalzarla e sorpassarla a metà del rettilineo. • E' Clerici della 1100 cmc. che, partito undici minuti dopo Cornala, ha" già sorpassato De Benedetti, partito nove minuti prima, ed ha raggiunto poi anche la seconda macchina delle 730. Le due Fod tuttavia forniranno una bella prova. Superba senza dubbio quella di Clerici che impiega a percorrere le l« scale » f2T', mentre Bona aveva impiegato fcolla Bugatti di oltre due litri, 2'9". Ora le macchine si succedono. Le « 509 • tolgono una dopo l'altra, egregiamente. Registriamo per alcune di esse.l tempi impiegati a percorrere le « scale • : Persico, che ha una « 609 » carrozzata da corca, 2'39"; Gilera, con macchina normale, &'*3"; Piasco, 2'41"; Benignetti. 2'49". . _ Inframmezzate alile 1100 fanno ora la loro apparizione le macchine della categoria 1500. Ecco Cattaneo che colla sua ceirano sarà nell'ultimo tratto il più veloce. Egli impiega 2"37" 1/5 a salire le € scale »; Beccaria, 2'«"; Merlo, 2'tó". Il miglior tempo tra le 2000 è per Alloatti: 2'29"; Balestrerò impiega 2'31"; . Angelo », 2'47'\ Si attendono con viva curiosità le macchine della categoria oltre 2000. Si vogliono vedere all'opera soprattutto le Diatto. L'attesa non è lunga: una macchina rossa spunta e, velocissima, percorre il tratto pianeggiante : -e Aymini, il favorito della prova. In curva è particolarmente ammirato per la maestria neil'attafco che egli porta dall'interno all'esterno, rallentando di poco, il che gli giova . nella ripresa e gli consente di segnare sulle '.'«scale» 2'18", tempo ottimo. Ma non meofi di lui è Girando. Questo giovane che ha ' l'audacia e la perizia di un anziano ha conteso fino alla fine la vittoria di categoria al suo compegno di squadra e i 2,19" da lui Impiegati sulle • scale » dimostrano che nel tratto più aspro del percorso l'allievo ha saputo -valere 11 maestro. Marinoni impiega nelle scale 2,23", e il HOtt. Cirio 2'37". Poco dopo la vettura staf' " Ifettà: arriva e la strada viene riaperta al -transito. 11 pubblico abbandona il superbo anfiteatro dal quale si' è goduto lo spettacolo 'e si dirige verso l'Ospizio per apprendere i risultati della gara. Dopo non lunga attesa vengono comuniosti i risultati che sono i seguenti:- Categoria 750 eme.: 1. Bebenedettf (Fod), in <H'33"475: 2. Cornare (Ford) in 36'14"i/5; S. Aymo (Pengeot) In 4?'49"l/5. Categoria 1100 emg.: 1. aerici A.■ JSahnson) m 22'30"; 2. Persico (FIsU fa MJ58"; 3Oliera (Fiat) in 25'30"2/5; i Plaaco (Fiat) In 85'3l"4/5; 5. Costa (Fiat) In »*7"t^: 8,Ben} gnetti 'Fiat) in 33'12"3/5; 7. DeJeant-> (Àmll car) in 33'46". .Categoria 1800 eme. : 1. Cattaneo (Crtrtop! in ì4'fe"; 8. Beccarla (Ceirano) in t»'5"3/5. 6. Pavesio (Oalranor inWVWl e. Merloi3t226ht1gmnftmhv (Aurea) in 26'56"l/5; 5. Cantone (Ceirano) in 36'35". Caleaoria 2000 cmc: 1. Balestrerò (O. M.) in 23'7"4/5; 2. Alloatti (Diatto) in 24'34"3/5; 3. « Angelo » (Diatlo) in 25'6"l/5 ; 4. Operto (Ansaldo) in 31'59"4/5. Categoria oltre 2000 cmc. : 1. Avmini (Diatto) i.n 20'56" (miglior tempo della giornatu) ; 2. Girando (Diatto) in SI' 16" 1/5; 3. Marinoni (Ansaldo) in 22'li"4/5; 4. Cirio (Spa 24) in 22-35"4/5; 5. Pugno (Lancia L.) in 23'14"3/5; 6. Brano in 28'37"+/5. Uno sguardo alle classifiche e il commento alle prove della giornata è fatto. Le Fod hanno fatto la loro gara onorevolmente mentre Clerici non ha trovato avversai nelle 1100. La sua Salmson — che egli per un guasto alla frizione, dovette smontare e rimontare nello spazio di dodici ore ndla notte tra il sabato e la domenica — gii ai fatto riportare l'ennesima vittoria: notevole tuttavia in questa categoria la prova delle « 509 » che sono giunte al traguardo ottimamente. Cattaneo, Balest.re.ro e Aymini hanno confermato le voci che li volevano vincitori nella loro categoria. Da rilevare che Balestrerò si era ustionato la vigilia e corse con il braccio fasciato e dolorante. Da rilevare inoltre che il giovane Girando, classificalo anche nella graduatoria generale al secondo posto, e Persico, sono stati, si può dire, la rivelazione della giornata. 1 rematori Quando il pubblico si riversa .negli alberghi o più comodamente in qualche angolo di verde per il consumo delle provviste, i rematori del Po che hanno voluto, per una volta tanto, cambiare il teatro delle loro gesta, 6tanno già lasciando la tavola e si accingono a fare una passeggiata lungo il lago in attesa di misurarsi nelle singole gare. Nel frattempo ha luogo il banchetto ufficiale al termine del quale viene fatta la proclamazione dei vincitori e parlano applautìitlssimi l'ing. Marchesi per l'Automobile Club di Torino, l'aw. De Miceli per l'Automobile Club d'Italia, l'aw. Cavalli pel Comitato di Susa, l'on. Cian, il comandante Friorerio e per ultimo il gen. Perol. Si chiude con un brindisi all'Esercito dell'on. Cian. Il banchetto termina in tempo per dar modo ai partecipanti di recarsi in riva al lago ove saranno disputate le regate. Tutte le gare hanno avuto luogo sui 1500 metri e si sono disputate nel senso da sud a nord. Da. prima gara è stata la Cappa Esercenti per yole di mare a 4 vogatori con timoniere. Tro equipaggi. L'arrivo avviene nel seguente ordine: 1. S. C. Caprera « Fià curt » (Biino E., Gottini L., Conte A., Rampone F., Giovameli! E. timoniere); 2. G S Fiat «Susa», a 10"; 3. S. C. Esperia « Vattelapesca » a 17". Coppa Ufficiali (Gondolini a 4 vogatori, montati alla veneziana): 1. S. C. Esperia « Tirie verde » (Virano G., Rossi ing. L , \nselmino G.. Sala C.) ; 2. G. S. Fiat « Rossa » a una imbarcazione; 3. Armida « Scarponi »; 4. G. S. Fiat • Giaglione » ; 5. G. S. Fiat « Bard ». Coppa Susa (Jole di mare a 4 vogatori con timoniere) : 1. Armida « Alpini » (Capellino il 5ro^s<ì,A- Lamberti A., Socco M., Migliori R. timoniere); 2. G. S. Fiat « Moncenieio » a una lunghezza ; 3. G. S. Fiat « Susa » ; 4. Esperia « Vattelapesca ». E con questa gara è finita la giornata sportiva riuscite egregiamente sotto tutti gli aspetti, n signor Carraroli ci riprende a bordo della sua Alfa-Romeo 6 C, che egli volle mettere a nostra disposizione, e con una velocità e maestria che sono vanto della macchinai del pilota, raggiungiamo in breve tempo Torino. E finisce cosi anche per noi la giornata sportiva; •